Argentina, Cile e Bolivia 2013


2 viaggi in 1: ARGENTINA e CILE nord e sud + BOLIVIA

(racconto di viaggio dall’11 settembre al 21 ottobre di Paola B.

Voto 9
Partecipanti: Marco, Elisa, Giancarlo, Paola (quella che scrive)

Itinerario in breve:
ARGENTINA: Salta, Cafayate, Purmamarca, Cascate di Iguazu, Ushuaia, El Calafate, El Chalten, Penisola di Valdes, Buenos Aires
CILE: Nord: San Pedro de Atacama. Sud: Parco delle Torri del Paine
BOLIVIA: lagune, Salar de Uyuni

Valuta Estera:
Argentina ——– Pesos $ ARS € 1 = 7,50
Cile —————Peso CLP € 1 = 674
Bolivia ————BOB € 1 = 9,13
Dollaro ————$ € 1 = 1,32

Spese effettuate per 2 persone
Volo internazionale A/R Bologna/Buenos Aires ——– € 950,91 x 2 persone.—- € 1.900
Assicurazione Europassistance (multi rischio € 88 + Annullamento € 46) x 2 per. – € 268
Volo B.A./Salta ————————————— € 130 x 2 persone——–  € 260
Volo Salta/Iguazu in contanti X 2 persone — ———-ARS  2.000 ————— € 200
Volo Iguazu/Ushuaia con C/C x 2 persone —————————————- € 975
Prelievi in Cile con C/C ——————————–pesos Cile 370.000               € 540
Pagato Diego in euro ————————————————————-  € 250
Salaris Bolivia x 2 persone —————————– dollari $ 320 ————- € 250
Pagato bus Argentina con Bancomat ——————- ARS 1.530 ————— € 195
Hotel B.A. pagato con C/GO ————————— ARS 570 —————– € 75
Hotel Salta pagato con C/GO ————————– ARS 888 —————– € 95
Contanti ARS circa 40.000 col cambio ——————————————– € 2.930
TOTALE 8.000: 2 = € 4.000

TRASPORTI x 2 persone:
Bus ARS – 5.776 = € 490 + P. Cile 28.000 = € 40 TOTALE € 530
Voli interni   ——————————————— € 1.150

HOTEL (le stelle sono per un mio giudizio)
Salta: hotel Astur*** www.hotelastur.com.ar  info@hotelastur.com.ar  appartamento x 1 notte x 5 pers. ARS 888
Salta: hotel Aybal** (vicino aeroporto) x 2 notti x 5 pers. ARS 1800
Purmamarca: hotel Huaira Huasi******** appartamento stupendo x 2 notti x 5 per. ARS 2000
Calama: hostel Ayquina x 1 notte x 5 per. (Container orrendo) P. Cile 90.000
San Pedro: hostal Tuyasto** www.hostaltuyasto.jimbo.com x 3 notti x 5 per. P. Cile 180.000
Puerto Iguazu: hostal Inn*** tripla x 3 notti ARS 1.134
Ushuaia: alojamento B&B Nahuel***** mail: byb_nahuel@yahoo.com.ar doppia ARS 450 X 2 notti – ARS 900
Puerto Natales: hostal Niko’s II**** residencialnikosil@hotmail.com www.nikostwoadventure.com doppia P. Cile 25.000 x 2 notti P. Cile 50.000
El Calafate: hostal Calafate*** doppia ARS 250 x 2 notti ARS 500
El Chalten: hostal Rancho grande*** doppia  ARS 300 x 1 notte ARS 300
PuertoMadryn: Hostal HI Patagonia*** camerata ARS 100 X 1p. Doppia senza bagno ARS320
Buenos Aires: hotel 8 de octubre**** doppia extralusso 1 notte www.hotelochodeoctubre.com.ar ARS 570
Buenos Aires: hotel 8 ottobre ARS 275 x 7 giorni doppia standard ARS 1.925

Autista e guida: Diego: diegotoledofoto@gmail.com chiesto al giorno + Più  vitto alloggio e carburante a nostre spese Auto e autista € 50 Solo autista € 30/35

Riassunto del tour:
11/09/2013 mer: – Italia > Londra > Buenos Aires ore 18,45
12/09 gio: Buenos Aires – Volo X Salta
13/09 ven: Salta > quebrada de Cafayate, Garganta del diablo, Cafayate
14/09 sab: Cafayate, valle Calchaquies, Cachi, Parque National Los Cordones, Salta
15/09 dom: Salta > San Antonio de Los Cobres, Salta
16/09 lun: Salta, Tilcara, Purmamarca
17/09 mar: Purmamarca, Tilcara, huamamarca, Purmamarca km.310
18/09 mer: Purmamarca, Passo De Java, Cile, San Pedro De Atacama, Calama km 550
19/09 gio: Calama > San Pedro De Atacama > Valle Della Luna km 145
20/09 Ven: Lagune Di San Pedro de Atacama Km 306
21/09 sab: gaiser el Tatio km 173
22/09 dom: San Pedro de Atacama, laguna colorada, salar de Uyuni Bolivia
23/09 lun: Laguna colorada > salaris de Uyuni
24/09 mar: salar de Uyuni, isola del pescado, Uyuni > Villanzon
25/09 mer: Villanzon > Salta > volo x Puerto de Iguazu
26/09 gio: cascate de Iguazu parte Argentina
27/09 ven: escursione cascate Iguazu parte Brasiliana
28/09 sab: relax poi volo ore 20,55 per B.A.
29/09 dom: volo x Ushuaia, escursione canale Beagle
30/09 lun: Ushuaia escursione parco national fin du mondo
01/10 mar: bus x Rio Galegos (12h km 665) + Puerto Natales (4h Km 274)
02/10 mer: escursione Parco torri del Paine
03/10 gio: bus x El Calafate, pom shopping in città
04/10 ven: in catamarano Parque los Glaciares sul lago Argentino
05/10 sab: escursione perito Moreno > bus x El Chalten
06/10 dom: El Chalten + bus x ritorno a El Calafate
07/10 lun: trasferimento in bus x Penisola Valdes
08/10 mar: escursione Punta Tombo e Gaiman
09/10 mer: escursione penisola di valdes km 400 circa
10/10 gio: relax poi ore 15 bus per Buenos Aires
11/10 ven: Buenos Aires
12/10 sab: B.A. > La Boca e San Telmo, piazza de Mayo
13/10 dom: Buenos Aires, San Telmo
14/10 lun: cementerio la Recoleta, casa Rosada
15/10 mar: Via Florida, piazza de Mayo, Palazzo del Congresso, serata spettacolo di tango
16/10 mer: Quartieri Palermo e Belgrano
17/10 gio: Puerto Madero
18/10 ven: girovagato per B.A.
19/18/10 ven: girovagato per B.A.
20/10 dom: Mataderos, San Telmo, volo ore 21,45 volo per Madrid
21/10 lun: arrivo a Bologna ore 18,15

CONSIDERAZIONI e CONSIGLI
L’Argentina è un paese che sta cadendo a pezzi in tutti i sensi, l’inflazione che galoppa al 30% lungo le principali strade di B.A. Senti continuamente “cambio cambio” ti cambiano gli euro a 12, mentre il cambio ufficiale è a 7,50 circa. Se si riesce a cambiare col cambio nero si può risparmiare parecchio in un viaggio di 3000 euro, però attenzione che circolano parecchi soldi falsi, perciò se non si ha un appoggio sicuro, meglio non rischiare.
Le strade sono molto ben tenute e gli spazi enormi consentono di viaggiare comodamente.
I mezzi pubblici sono comodissimi sia i cama che i semicama, sembra di viaggiare in Business Class sugli aerei
Invece sia nelle città che nei paesi, i marciapiedi sono  pieni di buche che quando cammini non puoi alzare gli occhi altrimenti ti rompi una gamba.
La vita è cara più o meno come in Italia perciò per noi poco conveniente.
Il nord è meno caro del sud ma non di tanto.
Le attrazioni dell’Argentina naturalmente sono i paesaggi, sono fantastici e meritano sicuramente una visita.

TOUR  GIORNO X GIORNO:

1° PARTE
11/09/2013 mer: – Italia > Londra > Buenos Aires ore 18,45
Comincia la nostra avventura in Sud America. Ermes un nostro collega della CRI ci accompagna all’aeroporto di Bologna. Lungo la strada siamo circondati da nuvoloni neri. Ci troviamo con Marco ed Elisa alle ore 16 (padre e figlia conosciuti tramite un sito di viaggiatori, dove Marco cercava compagni di viaggio). Partiamo alle 19,25 con 20 minuti di ritardo. Un bel tramonto rosso fuoco ci accompagna fino a Londra.
Certo che partire proprio l’11 settembre non è proprio di buon auspicio, ma nessuno di noi è superstizioso perciò si parte.
O/N Volo

12/09 gio: Buenos Aires – Volo X Salta
Riusciamo a dormire abbastanza bene e arriviamo in perfetto orario a B.A. Ore 8. Fuori dall’aeroporto troviamo il collaboratore di Paolo, Gustavo e suo figlio Emiliano che con 2 auto ci accompagnano all’altro Aeropark New Bery per il volo interno per Salta. Come d’accordo, ci danno un po’ di Pesos Argentini, un cellulare nuovo con i loro numeri in memoria abilitato e con ricarica già effettuata. Inoltre avendo noi prenotato il volo delle 17.10, Gustavo chiede al check-in se è  possibile anticipare e ottiene ottimi risultati facendoci imbarcare in quello delle 12.30. Arriviamo a Salta e con un taxi 60P. andiamo all’hotel Astur dove abbiamo prenotato tramite Diego un appartamento per 5 persone. Dopo una doccia ci riposiamo un po’, poi io e Giancarlo andiamo a fare un giro ma la stanchezza prevale e ritorniamo in hotel dove alle 18 arriva Diego che ci farà da autista e guida per i prossimi giorni. Diego è un collaboratore di un amico di Marco e mentre ceniamo parliamo del programma dei prossimi giorni.
Cerchiamo di andare a cena in centro ma è chiuso perciò torniamo in hotel e lì  vicino c’è un ristorante dove mangiamo delle empanadas per 130 ARS. Alle ore 10,30 siamo cotti e andiamo a letto. Elisa praticamente si è  addormentata alle 16 e non si è ancora svegliata.
O/N Salta hotel Astur appartamento x 1 notte x 5 pers. p888

13/09 ven: Salta > quebrada de Cafayate, Garganta del diablo, Cafayate
Meteo: Stanotte è  piovuto e l’aria è più fresca. Durane la giornata, sole.
Giancarlo ed io ci svegliamo alle 6 e dopo aver preparato il bagaglio minimo per 2 giorni scendiamo a fare colazione. Alle 9,30 partiamo, ma siamo rallentati da una processione di pellegrini a piedi e Gaucho a cavallo che stanno dirigendosi verso Salta. Cogliamo l’occasione per scattare molte foto. Proseguiamo e passiamo dalla quebrada de Cafayate, ci fermiamo alla Garganta del diablo, l’anfiteatro dove facciamo foto a bambini completamente impolverati e sporchi, ma che giocano liberi e felici. Ci fermiamo in parecchi punti panoramici, ma non essendoci il sole, i colori sono spenti.
Fiancheggiano la strada in tutta l’Argentina tanti piccoli santuari pieni di bottiglie d’acqua e pezzi di automobili. Inoltre anche tempietti decorati con bandierine rosse dedicati al Gaucho Antonio Gil, una sorta di Robin Hood Argentino. Arriviamo a Cafayate alle 14 e andiamo a pranzo in un ristorante molto turistico nella bella piazzetta, dove mangiamo delle sope buonissime. Nel pomeriggio andiamo a Quilques (ARS 20 p/p) resti archeologici degli antichi Inca. Torniamo a Cafayate e dopo un riposino andiamo a cena, poi io e Giancarlo andiamo a letto alle 10,30 molto stanchi.
O/N Cafayate

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14/09 sab: Cafayate, valle Calchaquies, Cachi, Parque National Los Cordones, Salta
Oggi la giornata è splendida e il sole rende tutto più bello.
Ritorniamo verso nord, per la ruta 40 la strada non è asfaltata ma praticabile. I paesaggi della valle Calchaquies sono meravigliosi e il sole rende tutto più bello. Arriviamo a Cachi, un paesino molto turistico dove vediamo molti bus turistici che arrivano fino qui da Salta. Pranziamo in un ristorante dove fanno dell’azado squisito e cuociono la carne proprio davanti a noi. Facciamo un giretto per il paese e proseguiamo verso Salta attraversando Parque National Los Cordones tra giganteschi cactus e gole colorate. Arriviamo a un’altezza di 3.457 SLM e sono felice perché l’altitudine non ci procura nessun malessere. Al passo il vento è fortissimo, sembra ci voglia portare via.
La strada è dritta come un fuso per km e km. Diego telefona per chiedere conferma all’hotel, ma ci dicono che non c’è posto perciò dopo alcune telefonate troviamo un hotel vicino all’aeroporto. Inoltre visto che l’auto di Diego è troppo piccola anche per i bagagli, decidiamo di noleggiarne una per i prossimi giorni. Diego è portentoso si da molto da fare guarda su internet ma le auto grosse costano veramente molto. Cmq siamo stanchi e perciò rimandiamo a domani.
O/N Salta

15/09 dom: Salta > San Antonio de Los Cobres, Salta
Meteo: mattino nuvoloso 20 °. Pom: molto vento, sole, freddo.
Mentre noi visitiamo Salta, Diego va nelle varie agenzie a cercarci un’auto.
La cittadina è stracolma di pellegrini venuti per una Sagra della Madonna e non si riesce ad entrare alla Basilica. Comunque vediamo il monastero e le vie tipiche spagnole. Ritroviamo Diego che ci fa vedere parecchie possibilità. Partiamo per San Antonio de Los Cobres attraverso la Quebrada del Toro. Facciamo parecchie soste per fotografare e al passo a 4700 mt. nessuno di noi soffre per l’altitudine, bene possiamo stare tranquilli anche per le escursioni in Bolivia (cmq il nostro fedele Diego si era premunito di medicinali appropriati per il mal di montagna). Dopo km 150 arriviamo, il vento è fortissimo ma non è  freddo, il paese è deserto per la siesta, ci fermiamo a mangiare qualcosa in un localino e poi mentre torniamo, il sole rende il paesaggio coloratissimo e meraviglioso. Marco non sa come fare per fotografare tutto. Lungo il percorso attraversiamo le rotaie della ferrovia al quarto posto per altezza “TREN A LAS NUBES“.
Arriviamo a Salta e andiamo a cena da Elenita, la zopa non è buona e essendo sotto un portico il freddo si fa sentire. Stanchi, torniamo all’hotel e andiamo a dormire
O/N Salta

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16/09 lun: Salta, Tilcara, Purmamarca
Oggi il tempo è pessimo, piove e ci sono 12 gradi. Pomeriggio: sole e vento.
Gli uomini vanno in centro per ritirare l’auto a noleggio e tornano alle 12 (auto a noleggio volkswagen 2600 x 6 giorni ARS 4400 -circa 73 euro al giorno compreso di permesso per entrare in Cile che costa 800 ARS-).
Carichiamo i bagagli e dopo aver fatto un po’ di spesa di frutta e panini orrendi in un supermercato, partiamo verso nord. Facciamo una strada panoramica che passa in mezzo alle montagne e sembra il nostro appennino. Ad un certo punto troviamo dei manifestanti che bloccano la strada e rimaniamo fermi per circa 20 minuti. Arriviamo a Tilcara e facciamo un giro per il paese dove in un mercatino per turisti compriamo 2 sciarpe di alpaca a 40p. e 2 presepi tipici per 70p. Andiamo per vedere i resti archeologici ma è tardi e rimandiamo a domani. Andiamo a vedere le cascate pensando siano vicine al paese, invece sono a 5 km in una strada bianca e in salita orrenda, poi arriviamo ad un certo punto dove per vedere le cascate bisogna scendere a piedi in una gola e il percorso dura circa un’ora andata e ritorno. Perciò visto che sono le 17,30 e fra un’ora è buio e dobbiamo arrivare fino a Purmamarca, decidiamo di rinunciare. Arriviamo a Purmamarca e al terzo hotel troviamo per 2 notti. L’hotel Huaira huasi dire che è stupendo è dire poco. Si tratta di un appartamento con 2 camere, 2 bagni, un salotto, un salone, 1 cucina, giardino, retro con barbecue per 50 ARS a notte per la doppia. Diego preferisce dormire in salone in una brandina. Andiamo a cena in paese, mangiamo divinamente. Stasera spendiamo un po’ di più, 580 ARS x 5 però con pesce e altre prelibatezze.
O/N Purmamarca

17/09 mar: Purmamarca, Tilcara, huamamarca, Purmamarca km.310
Meteo: tutto il giorno sole ma al pomeriggio vento.
Ci portano la colazione e dovremmo partire presto per andare verso nord, ma Diego ha problemi con il suo datore di lavoro, perciò fino alle 10 non partiamo. Arriviamo a Tilcara, visita delle rovine fino alle 12. Poi in auto attraversiamo la Quebrada de Huamahuaca dichiarata Patrimonio Mondiale dall’Unesco, sembra una tavolozza di colori spruzzata sugli aridi pendii delle colline. Oggi guidano sia Giancarlo che Marco per strade fantastiche. Torniamo a Purmamarca alle 17 circa, compriamo l’azado e torniamo in hotel. Appena entriamo nella casetta, troviamo il camino acceso e un’atmosfera da Natale. Diego stasera cucina per noi e mangiamo della carne buonissima, poi ci sediamo vicino al camino acceso e guardiamo alcune foto di Diego che è professore di fotografia. Sembra di essere a casa nostra, la titolare ci viene a trovare ed è gentilissima.
O/N Purmamarca

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18/09 mer: Purmamarca, Passo De Java, Cile, San Pedro De Atacama, Calama km 550
Meteo: essendo sempre sopra ai 2000m slm il sole regna quasi sempre anche se al pom c’è  molto vento.
Stamattina lasciamo a malincuore l’hotel, partiamo alle 9 e andiamo verso il Cile attraverso il Passo De Java e lo spettacolo è indescrivibile, siamo quasi sempre fermi a fotografare. Diego compera delle foglie di coca e mi insegna come usarle, praticamente si devono mettere in bocca una decina di foglie, poi con la saliva si ammorbidiscono e ogni tanto si succhia e si deglutisce. Alla fine si sputa il tutto. diciamo che se dovessi averne bisogno, forse arriverò a usarle, ma è una vera schifezza.
Cominciamo anche a vedere i primi lama e guanaco. Ad un certo punto in Cile attraversiamo un salaris e il cielo azzurro, il bianco del sale e le montagne colorate, non so più dove guardare e fotografare.
Alla dogana tra Argentina e Cile, dopo le varie burocrazie, ci perquisiscono i bagagli, siamo costretti a mangiarci 1 banana a testa perché non si può importare in Cile frutta e altro non confezionato. Prima di arrivare a San Pedro De Atacama sulla nostra destra svetta imponente il vulcano Licancabur.
Prima di entrare in paese andiamo a vedere un rodeo e questi fuori programma rendono il viaggio ancora più esaltante. Proprio all’inizio del paese c’è la dogana ma non controllano niente.
Oggi è festa nazionale e perciò non trovando un hotel siamo costretti ad andare a Calama e anche qui dopo vari tentativi ci fermiamo in un hostal dove gli alloggi sono dentro ad un container con il bagno in comune tra due camere con solo 2 letti, ma la cosa che ci ha dato molto fastidio è il costo di 90.000 = €135 x 5p per dormire in un container.
O/N Calama

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19/09 gio: Calama > San Pedro De Atacama > Valle Della Luna km 145
Meteo: qui piove 1 volta all’anno, perciò sole e 20 °. Ottimo.
Andiamo a cercare un bancomat per prelevare dei Pesos Cileni poi torniamo nell’orrendo hotel per pagare. Lasciamo Calama e torniamo a San Pedro de Atacama. Prenotiamo il tour dei salaris boliviani, 320 dollari per 2 persone. Finalmente alle 13 riusciamo a trovare un hotel. Andiamo in centro a mangiare e poi un giretto per il paese che se anche molto turistico è molto bello. Torniamo in hotel per sistemare i bagagli e poi alle 16 andiamo alla valle della luna. E’ stracolmo di turisti ma in effetti il panorama merita tantissimo, sembra proprio un paesaggio lunare. Al tramonto un serpente umano sale su una duna per vedere il tramonto.
Torniamo in hotel una doccia per togliere la polvere e poi a cena.
O/N San Pedro De Atacama

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20/09 Ven: Lagune Di San Pedro de Atacama Km 306
Meteo: sole 15°.
Stamattina niente colazione, facciamo benzina poi andiamo alle lagune a sud di San Pedro: laguna Miscati, laguna Miniques, queste lagune sono contornate da cime innevate. Il panorama è coloratissimo non mi stancherei mai di osservare questo spettacolo della natura. Cominciamo anche a vedere los Flamencos o fenicotteri. Torniamo in hostal. Marco ed Elisa hanno problemi con i prelievi. Essendoci 4 giorni di festa i bancomat sono vuoti. Addirittura noi arriviamo in un bancomat dove ci sono le guardie giurate che stanno rifornendo la cassa. Ceniamo in un bel locale ed essendoci internet riusciamo a scrivere a casa.
O/N San Pedro de Atacama

21/09 sab: geyser di el Tatio km 173
Meteo: sole ma molto freddo meno 10 su al tatio.
Stamattina ci alziamo alle 4 e percorrendo una strada non asfaltata, con buche per 90 km (qui forse sarebbe meglio un 4×4) arriviamo dopo 2 ore ai geyser. Forse siamo sfortunati, ma il getto è minimo e lasciano un po’ a desiderare. Torniamo a San Pedro verso mezzogiorno. Diego dorme fino alle 16 perché poi deve tornare fino a Salta. Purtroppo dobbiamo lasciare il nostro fantastico Diego che ci ha aiutato e si è preso cura di noi in tutto e per tutto. Andiamo in centro e ceniamo in un locale vicino al nostro hostal, dove per andare a sedere passi davanti alla cucina, ma abbiamo mangiato moltissimo per circa 10€ a testa poi a nanna.
O/N San Pedro de Atacama

22/09 dom: San Pedro de Atacama, laguna colorada, salar de Uyuni Bolivia
Meteo: sole, ma molto freddo.
Nei prossimi 3 giorni faremo un tour per arrivare a Uyuni in Bolivia, attraversando lagune colorate e salaris. Ovviamente dipende da che agenzia ci si appoggia: per il prezzo, per i servizi, per gli hotel e il mangiare.
Alle 8 un pulmino passa a prelevare nei vari hotel, i componenti che vanno in Bolivia, poi dopo una sosta in un hotel per la colazione, una sosta alla dogana, partiamo verso il confine con la Bolivia appena dopo 50 km. Alle 10 lasciamo il pulmino per salire su un 4×4. Con la stessa nostra agenzia Colque tour ci sono altri ragazzi: un’americana, 1 coppia di Israeliani, un’Argentina, una Brasiliana; sono tutti molto carini.
Il punto massimo 5200mt slm, nessun problema di altitudine anzi direi che stiamo tutti molto bene e allegri. Prima tappa laguna verde, poi laguna bianca, termas de Polques dove lo zolfo borbotta. Alla fine, ma per me la più  bella, la laguna colorata dove migliaia di fenicotteri regnano in questa laguna color rosso. Ci fermiamo anche a dormire in un hostal molto rustico. Siamo in camera assieme a Marco ed Elisa. Il riscaldamento è inesistente perciò mentre ceniamo abbiamo 2 maglie e giacca a vento, a letto vestiti e con 7 panni sopra di noi.
O/N Laguna Colorata

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23/09 lun: Laguna colorada > salaris de Uyuni
Meteo: sempre freddo ma con il sole si sta bene.
Non avendo cambiato l’orario, ci svegliamo un’ora prima. Alle 7 partiamo. Facciamo ancora 3 o 4 lagune passando tra deserti, canyon, ruscelli ghiacciati e distese infinite.
Vediamo delle specie di incroci tra roditori e conigli appollaiati tra le rocce. Arriviamo in un altro hostal verso le 12 per pranzare, il vento è impressionante, alza tornado di polvere. Circa alle 16 arriviamo all’hotel di sale ai bordi del salar de Uyuni: è costruito con blocchi di sale sia la struttura che tavoli, sedie, ecc. Ceniamo tutti assieme e visto che domani ci dividiamo con gli altri, ci scambiamo i vari indirizzi.
O/N Hotel di sale

24/09 mar: salar de Uyuni, isola del pescado, Uyuni > Villanzon
Meteo: sole temperatura buona.
Sveglia ore 7,30 colazione e partenza per i famosi salaris l’immensità di questo salaris è  impressionante: 12.000km quadrati di bianco assoluto. Ci fermiamo nell’unica isola del pescado dove saliamo fino al punto più alto per vedere a 360 gradi tutto quello che ci circonda. Sull’isola nascono dei cactus. Ripartiamo e ci fermiamo anche con l’altro gruppo a fare foto con effetti speciali. Altra sosta per vedere come estraggono il sale. Poi lasciamo il salaris, entriamo a Uyuni e per ultima tappa andiamo a vedere il cimitero dei treni. Rimango molto impressionata dalla sporcizia e miseria che regna ovunque, mi da l’impressione di essere dentro ad un film del futuro quando praticamente è tutto abbandonato a se stesso. Gli autisti ci lasciano in centro in un hotel vicino all’agenzia “quolche tour”. Marco ed Elisa vanno da un conoscente dove rimarranno per la notte e poi domani andranno a Potosi e Sucre, mentre noi andiamo a prendere i biglietti del treno per l’Argentina. Purtroppo con i nostri compagni di viaggio non ci troviamo con i tempi e perciò decidiamo di proseguire ognuno per suo conto. Chiedo anche in agenzia cosa mi fanno pagare per il volo da Salta a Iguazu, ma mi chiedono 300 euro mentre in internet lo trovo a 250 euro. Perciò decidiamo che domani andremo direttamente in aeroporto e poi vedremo. Con noi fino a Salta verranno anche i 2 Israeliani. Salutiamo gli altri componenti del gruppo che hanno destinazioni diverse. Alle 20 andiamo con i bagagli a cena dove alloggiano Marco ed Elisa. Alle 22,30 partiamo con un treno dove dormiremo molto comodamente.
O/N treno

25/09 mer: Villanzon > Salta > volo x Puerto de Iguazu
Meteo: sole, mite.
I 2 ragazzi Israeliani ci aiutano nelle varie pratiche, come per esempio quando arriviamo a Tupiza scendiamo dal treno e dovremmo trovare subito un bus per Villanzon, ma troviamo dei taxi che ci fanno salire, arrivano alla stazione dei bus ma ci fanno aspettare; al che  vedo un bus e chiedo se è diretto a Salta, mi dicono di si, perciò chiamo gli altri e saliamo sul bus. I taxi volevano farci perdere il bus per portarci loro in Argentina. Alle 7 arriviamo, il bus non può passare il confine, perciò scendiamo e a piedi attraversiamo la frontiera senza problemi. Chiediamo informazioni per la stazione dei bus. Il primo a partire è il Balut semicama. Facciamo un po’ di colazione poi alle 9 partiamo per Salta. Il bus è bello e comodo. Attraversiamo ancora la valle Huamahuaca e dopo 7 ore alle 16,20 arriviamo a Salta. So che il volo per Iguazu dovrebbe essere alle 19, decidiamo di prendere un taxi e andare in aeroporto per vedere se c’è posto sull’aereo. Riusciamo a prendere il volo che addirittura parte alle 18,15. Oggi abbiamo fatto un tour de force, stamattina eravamo ancora in Bolivia e stasera siamo alle famose cascate di Iguazu. Troviamo subito posto all’hostal Inn consigliato dai ragazzi Israeliani. Purtoppo è rimasta solo una tripla, ma essendo stanchi e non costa molto è ok. Prenotiamo dall’hostal le escursioni per i giorni successivi.
O/N Puerto de Iguazu

2° PARTE
26/09 gio: cascate de Iguazu parte Argentina
Meteo: Oggi il tempo è splendido, il cielo è azzurro e limpido sui 23°.
Con un taxi in 4 persone (1 coppia di argentini) 200p. A/R prenotato dall’hostal, andiamo alle cascate della parte argentina. Entriamo e prendiamo “subito” (c’è una fila enorme) il treno che ci porta alla estasion Garganta del Diablo. Poi a piedi per circa 400 mt camminando sopra ad una passerella in acciaio traforata, che permette di vedere sotto i nostri piedi i vari corsi d’acqua che poi si tuffano nel vuoto formando così le famose cascate. Arriviamo al culmine, la gente è tanta e non permette di fotografare, ma lo spettacolo è  impressionante. Torniamo al treno e scendiamo a estacion Cataratas per fare le due escursioni superiore e inferiore dove anche da qui lo spettacolo è assicurato.
Torniamo in hostal alle 18,30 con il taxi che ci è  venuto a riprendere. Cena in hostal non molto buona per 60 ARS p/p.
O/N Puerto de Iguazu

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27/09 ven: escursione cascate Iguazu parte Brasiliana
Meteo: nuvolo e sole, temperatura ottima circa 20 g.
Alle 10 ancora in taxi prenotato A/R dall’hotel ARS 60 p/p. Più caro perché il taxista svolgerà lui tutte le pratiche necessarie per passare la frontiera con il Brasile; con noi ci sono 2 ragazzi Argentini. L’ingresso della parte brasiliana è imponente. Paghiamo il ticket con carta di credito perché non abbiamo moneta brasiliana, ma accettano anche i pesos argentini. Saliamo sul bus che ci porta x circa 10 km fino alla fermata del canyon Iguacu. Da qui si prosegue a piedi fermandoci ai vari vista point dove vediamo le cascate di fronte a noi in tutta la loro imponenza. Arriviamo fino al mirador Garganta del diablo proprio di fronte a dove eravamo ieri. Gli spruzzi della cascata arrivano impetuosi e ci bagnano completamente, ma fa parte dello spettacolo. Si può risalire con un ascensore e poi andare al ristorante Porto Canoas dove si riprende il bus per tornare in mezz’oretta all’ingresso. Ci troviamo come d’accordo con i 2 ragazzi e il taxista circa alle 14,30 e dopo tutti i procedimenti burocratici, arriviamo in hostal. Giancarlo va a fare un giro in paese che si trova a circa 30 minuti a piedi. Mentre io prenoto in internet i voli per domani. Riesco dopo tanti tentativi e disdette a prenotare un volo da Puerto de Iguazu a Ushuaia con expedia per domani alle ore 20 con arrivo a Ushuaia alle 09 del giorno dopo per circa 1000 euro per 2 persone. Cena discreta in hostal sempre 6 euro.
O/N Puerto de Iguazu

28/09 sab: relax poi volo ore 20,55 per B.A.
Meteo: notte e mattina temporali con acquazzoni, temperatura 20 g.
Visto che il clima è pessimo, meno male che abbiamo già fatto tutte le escursioni, ci dedichiamo una giornata di relax. Giancarlo va ugualmente in paese e io rimango, metto in ordine le valigie per il volo e poi controllo le mail, l’itinerario per i prossimi giorni e gli hotel da prenotare. Alle 18 andiamo in aeroporto e pur avendo scritto i dati del volo a matita su un foglietto, non abbiamo nessun problema per la prenotazione con Expedia. Invece con altre agenzie, tipo volo24 ecc. ho avuto prenotazioni e poi disdette, addirittura preso i soldi poi resi. Partiamo alle 21 circa e facciamo scalo a B.A. dove troviamo Matias che ci porta della valuta. Non ci sono poltrone e perciò dormiamo per terra sul granito per circa 2 orette, alle 3 facciamo il check in e possiamo dormire per un’altra oretta su poltrone più confortevoli.
O/N aeroporto B.A.

29/09: volo x Ushuaia, escursione canale Beagle
Meteo: sole e temperatura 12 g.
Ci imbarchiamo alle 5 sotto una pioggia fredda e arriviamo ad Ushuaia alle 09. All’ufficio informazioni all’aeroporto ci danno parecchio materiale utile per i prossimi giorni. Telefoniamo al B&B Nahuel per chiedere se hanno una camera e ci offrono un appartamentino con microonde, frigo, bagno, tavolino, stoviglie, stufa a gas, acqua calda per 480 ARS. Ok. Con un taxi 60p ci facciamo portare. La signora è molto gentile e ci da molte informazioni utili. Nel pomeriggio andiamo al porto dove con un catamarano percorriamo il canale Beagle (pagheremo poi all’hostal dove la signora ci farà lo sconto del 10%); ci accompagna un guida ed essendo venuta in Italia per lavoro, in val di Fassa, ci parla in Italiano. Sostiamo su un’isola dove vediamo una specie di muschio lichene che cresce solo dove c’è molto freddo, e sopra a questo nascono altre piantine e fiorellini che assomiglia ad un giardino. Il paesaggio che ci circonda è fantastico, cime innevate, isolotti, mare blu. Altra sosta, senza scendere, un’isola con tanti cormorani e leoni marini. Su una specie di pergamena ci fanno il famoso timbro della fin du mondo. Torniamo alle 18, mangiamo qualcosa in camera e poi a letto.
O/N Ushuaia

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30/09 lun: Ushuaia escursione parco national fin du mondo
Meteo: nuvolo non molto freddo.
Andiamo alla stazione dei bus vicino al porto e alle 9 con un pulmino (150 ARS p/p) perché ci sono pochi turisti, altrimenti userebbero i bus, andiamo al parco. L’ingresso è gratis. Poi ci portano fino al Puerto Arias bahia la Patagia e a piedi per sentieri e strada passando per Los castores, laguna negra, arriviamo dopo circa 8 km all’osteria lago Roca. Sono circa le 13, mangiamo qualcosa e poi alle 15 torniamo con lo stesso pulmino e autista, perché se si cambia bisogna ripagare i 150 P. Forse essendo ancora inverno, il panorama non è molto bello anzi piuttosto tetro. Comunque visto le molte ore di bus e voli, una buona camminata, tra l’altro tutta in piano e molto tranquilla, ne valeva la pena. Poi sicuramente in estate sarà migliore.
Facciamo un giro in paese che oggi essendo lunedì, i negozi sono aperti ma sono molto turistici. Ci fermiamo in un negozio che ha un bel parco a tema che richiama una prigione con manichini raffiguranti carcerati, marinai, guardie e mezzi meccanici autentici. Inoltre c’è un cartello con le indicazioni delle distanze mondiali.
Ritorno in hostal, paghiamo perché a malincuore stanotte dovremo lasciarlo. Doccia, rifatto i bagagli, poi andiamo a cena al ristorante El Turco: 2 cotolette con contorni 170 Ars.
O/N Ushuaia

01/10 mar: bus x Rio Galegos (12h km 665) + Puerto Natales (4h Km 274)
Meteo: pioggia e nebbia, pom sole e temperatura ottima poco vento.
Sveglia ore 03,45, facciamo colazione in camera, poi scendiamo a piedi fino al terminal dei bus, dove alle 5 partiamo con un bus scassato pieno di spifferi con una vibrazione che sembra di essere malati di Alzheimer. Siamo in pochi perciò  riusciamo a distenderci e dormire un paio d’ore, Giancarlo ha bisogno del bagno e chiede all’autista di fermarsi perché il bagno del bus è fuori uso.
Arriviamo a Rio Grande alle 8,30, fortunatamente ci fanno cambiare bus con uno migliore. Giancarlo chiede se il bagno funziona e ci dicono che solo per liquidi e non i solidi. Sempre nel terminal ci fanno il timbro per l’uscita dall’Argentina.
Ripartiamo, ci offrono un “caffè” (acqua sporca) e una scatola con un po’ di viveri.
Il panorama è tetro. Costeggiamo l’oceano e distese enormi di pascoli dove molte mucche stanno brucando. Primo controllo con valigie all’uscita dell’Argentina, secondo controllo all’entrata del Cile senza valigie ma con zaini perché non lasciano entrare frutta e verdura, perciò ho una banana e la mangio sul posto. Circa alle 13 arriviamo allo stretto di Magellano, ci fanno scendere dal bus e salire a piedi sul traghetto e poi sale il bus, 30 minuti circa l’attraversata. Risaliamo sul bus e poi ripartiamo. C’è vento e un po’ freddo, però le nuvole e la nebbia stanno scomparendo. Intorno a noi solo pampas con mucche, pecore, cavalli, lama e un animale, Nandu, che sembra uno struzzo. Arriviamo alle 16 in anticipo di quasi un’ora a Rio Gallegos. Troviamo subito la coincidenza per Puerto Natales. Ripartiamo alle 16,30 con BUS SUR 50 posti ma siamo in 8 persone, semicama bello e spazioso. Offrono caffé o the con latte a volontà e 2 plumkake. Imbocchiamo la RUTA 40 verso le Ande, la strada non è larga ma asfaltata e pochissimo traffico. Il sole sta tramontando e circa alle19,30 vediamo le prime montagne innevate. Il viaggio di 15 ore alla fine non è per niente faticoso. Dopo un’ennesima frontiera arriviamo alla stazione dei bus di Puerto Natales. Una guardia ci indica un centro informazioni, dove una ragazza molto gentile telefona a degli hostal da noi richiesti e ci trova da dormire. L’hostal Niko’s II ci invia un’auto per venirci a prendere. Un ragazzo ci prenota l’escursione per domani alle torri del Paine (20.000 p/p). Andiamo a fare bancomat e poi finalmente a letto.
O/N Puerto Natales

02/10 mer: escursione Parco torri del Paine
Meteo: sole splendente e senza vento.
Sveglia alle 6,30, colazione poi un pulmino preleva dai vari hostal i viaggiatori e andiamo verso il parco che dista 190 km. Prima sosta la Cueva del Milodon, una grotta alta 30m. dove trovarono i resti di un animale preistorico. Lungo il percorso vediamo un altro Nandù e l’autista mi chiede se voglio fargli una foto, ma io gli rispondo che li ho fotografati in Argentina, lui mi risponde che sono Cileni e io gli chiedo se hanno la targa diversa. Vari vista point stupendi con le cime che si specchiano nei laghi. Ingesso al Parco (P. CILE 18.000 p/p), l’autista dice che giornate limpide e senza vento come oggi ne capitano veramente pochissime. In auto facciamo tutte le soste per poter ammirare questo parco, poi molti escursionisti rimangono nel parco a dormire e fanno trekking per vari giorni. Per finire arriviamo al lago Grey e vediamo gli iceberg galleggiare nel lago. L’autista ci fa notare un hotel che costa $1200. Torniamo circa alle 17. Il parco sicuramente merita, poi se la giornata è come oggi, tutto è più bello. Facciamo un po’ di spesa e poi in hotel per riordinare le valigie. Ceniamo nella cucina dell’hostal. Invio qualche mail poi nanna
O/N Puerto Natales

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03/10 gio: bus x El Calafate. Pom shopping in città
Meteo: mattino qualche nuvola, pom sole.
Facciamo colazione, poi un’auto offerta dall’hostal ci porta alla stazione dei bus; viaggiamo con Cootra Ltda Pesos. Cile 14.000 (c’era lo sconto di 3.000 pesos Cilene ma chissà che fine ha fatto). Partiamo alle 08,30. E arriviamo alle 13,30. Al terminal c’è una persona con il cartello del Calafate hostal dove avevo pensato di telefonare. Gli chiedo informazioni per l’hostal e mi dice che c’è posto. Arriviamo e sempre l'”omone” mi prepara tutte le varie escursioni per i prossimi 4 giorni: Perito Moreno, i ghiacciai, trasferimento a/r per el Chalten in bus per un totale di ARS 1.280 p/p. Andiamo in paese a fare un giro e mi fermo in un’agenzia per confrontare i prezzi e sono identici. Torniamo in hostal, Giancarlo cena con pomodori e wurstel, mentre io mangio nel ristorante dell’hostal un’ottima bistecca con patate.
O/N El Calafate

04/10 ven: in catamarano Parque los Glaciares sul lago Argentino; ghiacciai: Upsala, Onelli Spegazzini e Perito Moreno
Meteo: nuvolo ma con un po’ di sole.
Colazione poi alle ore 7,30 un bus ci preleva dall’hostal con anche altri turisti, e andiamo all’imbarco 80 km (Ars 130 p/p) dove con un catamarano navighiamo sul lago argentino. Lungo la navigazione si vedono molti iceberg di un bianco azzurro che galleggiano sull’acqua grigia. Devo dire che sul catamarano mi sembra di essere in una casa protetta per anziani, età media 60 anni. Nella postazione del capitano c’è la 1 classe dove 4 donne si divertono a chiacchierare con il capitano. L’80% dei turisti sono donne. I marinai offrono un pezzettino di iceberg per farci un drink. Dopo aver visto i ghiacciai Upsala, Onelli e Spegazzini molto belli, circa alle 12 arriviamo al Perito Moreno parte nord, senza dubbi il più maestoso, rimaniamo per circa mezz’ora a contemplarlo in tutta la sua imponenza, facendo foto e filmati in quantità. Peccato che il sole non si fa vedere, ma accontentiamoci. Ci avviciniamo a circa 100mt. e si sente il rumore dei pezzi di ghiaccio che si staccano dal fronte, ma purtroppo non vediamo nessuna caduta. Torniamo al porto circa alle 16, si riprende il bus per l’hotel. Andiamo a prenotare il bus per Puerto Madrin per lunedì 07 (ARS 913 p/p). Poi andiamo in un bel ristorante a cena, io mangio azado e Giancarlo cotoletta ARS 300
O/N El Calafate

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05/10 sab: escursione perito Moreno > bus x El Chalten
Meteo: matt. sole 13 gradi pom 24 gradi e sole.
Colazione, poi mettiamo i bagagli in deposito nell’hostal, li riprenderemo stasera per andare a El Chalten. Alle 8,15 un bus preleva i vari turisti e andiamo al ghiacciaio Perito Moreno. Prima sosta per lasciare alcuni turisti che vanno a fare il giro in battello di un’ora, sotto il ghiacciaio, cosa che noi non facciamo col fatto che l’abbiamo fatto ieri in catamarano. Con gli altri ci portano alle passerelle. Abbiamo davanti a noi una meraviglia della terra. Km di passerelle permettono di ammirare il ghiacciaio Perito Moreno in lungo ed in largo.
Facciamo un tragitto di circa un paio d’ore, poi andiamo a scaldarci nell’osteria con un caffé, una cioccolata e un toast. ARS 850. Alle 14,15 ritrovo per tornare a El Calafate. Andiamo in hostal a prendere lo zaino, il resto dei bagagli lo ritireremo domani sera al ritorno. Andiamo al terminal dei bus e alle 18,30 parte il bus x El Chalten. Ogni volta che si prende un bus c’è una tassa di ARS 5 per uso del terminal. Arriviamo alle 21 e il bus ci porta fino all’hostel Rancho Grande, ci accoglie una ragazza molto carina che si chiama come me, Paola. Le camere sono piccole ma pulite.
O/N El Chalten

06/10 dom: El Chalten + bus x ritorno a El Calafate
Meteo: nuvolo e molto vento.
Stanotte un caldo esagerato in camera e fuori c’era una bufera di vento. Facciamo colazione e siamo indecisi se andare a fare un trekking o no a causa del vento forte e nuvolo. Poi alle 9 c’è un po’ di sole e perciò prima andiamo in paese, dove essendo domenica è  tutto chiuso, però troviamo un bar e forno dove prendiamo qualcosa da mangiare per anche domani, poi sul sentiero che porta in 11 km alla laguna cerro. Non è  molto impegnativo, però non essendo allenati e sopratutto i 60 anni, dopo 3 o 4 km torniamo in hotel. É il primo giorno che abbiamo il vento e devo dire che è veramente micidiale, la bora di Trieste è una lieve brezza.
Torniamo in hostal e ci riposiamo fino alle 17,30 dove il bus ci riporta a El Calafate. Arriviamo alle 21, ci fermiamo a mangiare una pizza ARS 225 x 2 persone, molto cara e naturalmente nemmeno buona ma naturalmente non si può pretendere. Torniamo all’hostal Calafate per riprendere le valigie lasciate in deposito il giorno prima. Chiediamo se possiamo rimanere nel salottino del ristorante e il proprietario molto gentilmente ci dice che possiamo coricarci e toglierci anche le “zapato” e possiamo rimanere anche fino alle 3.

07/10 lun: trasferimento in bus x Penisola Valdes
Meteo: poco nuvoloso e sole temperatura ottima.
Alle 2,20 lasciamo l’Hostal e a piedi andiamo al terminal dei bus. Alle 3 partiamo e alle 7 arriviamo a Rio Gallegas dove alle 8 prendiamo un’altro bus della “pinguino”. Volevo fare un giro diverso e cioè da El Chalten proseguire verso nord sulla Ruta 40 e poi deviare verso la penisola di Valdes, ma essendo bassa stagione i bus sulla route 40 non circolano. Sul bus chiacchieriamo con Suor Marta che parla bene l’italiano perché per 3 anni ha vissuto a Roma e conosce personalmente Papa  Francesco. Vediamo anche un thriller per televisione e sinceramente preferivo un’altro genere di film, cmq tra 2 chiacchiere e il film, alle 12 circa siamo a Santa Cruz. Ci aspettano ancora “solo” 13 ore di bus. Il panorama è molto monotono, piatto, l’unico diversivo sono mucche, pecore, cavalli, anatre e ogni tanto fenicotteri rosa.

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08/10 mar: escursione Punta Tombo e Gaiman
Meteo: nuvolo ma la temperatura è molto buona circa 20 gradi. Pomeriggio sole.
Siamo arrivati a Puerto Madryn all’1 di notte e con un taxi facciamo 3 o 4 hostal prima di trovare posto in un hostal ma solo in dormitorio. Visto l’orario accettiamo, poi domani ci daranno una doppia. Alle7 mentre facciamo colazione, il proprietario ci propone l’escursione che parte alle 8 per punta Tombo e naturalmente accettiamo. Cavolo sembra una catena di montaggio, tutto si ingrana alla perfezione senza perdere un minuto. Cerchiamo anche di approfittare del tempo ottimo perché se si rompe è tutto diverso. Come sempre passano a prelevare i vari turisti nei vari alloggi, abbiamo un’auto familiare, siamo in 5 più autista che fa anche da guida. Sapremo poi che noi stranieri paghiamo ARS 420 p/p, mentre gli Argentini ARS 320. Arriviamo e percorriamo circa 2 km fra centinaia di pinguini di Magellano. Sono carinissimi con la loro andatura buffa. Rimaniamo ad ammirarli per circa un paio d’ore. Poi andiamo al paese Gallese Gaiman.
Interessante per le costruzioni che ricordano il Galles. La guida ci porta a prendere il the in un locale tipico Gallese. Oltre al the ci portano ogni ben di Dio, tra dolci e salati (Ars 110 p/p). Arriviamo a Trelew e la ragazza che è con noi va a visitare il museo paleontolitico. Il sole è molto caldo. Alle 18 circa torniamo in hostal, doccia e poi a letto.
O/N Puerto Madryn

09/10 mer: escursione penisola di valdes km 400 circa
Meteo: sole e temperatura ottima circa 20 gradi.
Alle 8 il solito pulmino raccoglie i vari turisti negli hotel per andare alla penisola di Valdes. Pagato l’ingresso (per gli argentini costa ARS40, per stranieri ARS130), arriviamo a Punta Piramides. Prima di imbarcarci ci mettono una mantella e un salvagente, poi saliamo su un gommone lungo circa 10 metri e con 3 motori da 250 cavalli l’uno e andiamo a vedere da vicino le balene. Lo spettacolo è assicurato, vediamo madre e figlio che si alternano fuori e dentro l’acqua, per il nostro piacere. Addirittura il cucciolo esce da sotto lo scafo e i turisti a bordo scafo si impauriscono. Il mare è un po’ mosso ma l’emozione è grande. Torniamo al pulmino e andiamo a vedere gli elefanti marini sdraiati in riva al mare a crogiolarsi al sole. Altra sosta per la pinguineria dove non finisco mai di fotografare questi pinguini di Magellano così buffi nella loro andatura. Circa alle 16 ripartiamo per tornare a Puerto Madryn. Arrivo in hostal ore 18,15, andiamo a mangiare nel miglior ristorante di Puerto Madryn, Giancarlo prende calamari fritti, mentre io casco nella trappola del piatto del giorno, calamari alla veneziana praticamente calamari in umido con cipolle e carote. Personalmente non mi sono piaciuti  speso ARS 180 + mancia 200 x 2 persone.
O/N Puerto Madyn

10/10 gio: relax. Poi ore 15 bus per Buenos Aires
Meteo: sereno ma molto vento.
Ci dicono che a causa del forte vento, chi aveva prenotato l’escursione per le balene deve rimandare o rinunciare perché le imbarcazioni non escono dal porto per non si sa quanto tempo. Quindi noi avendola fatta ieri siamo stati fortunati. Usciamo dall’hostal per fare una camminata, ma io dopo 300 m torno in hostal per il troppo vento. Alle 14, dopo aver salutato Gastone il simpatico titolare dell’hostal, con un taxi ci facciamo portare al terminal dei bus e alle 15,15 saliamo sull’ottimo bus “Don Otto” tutto cama sopra e sotto e partiamo per B.A. Sul bus ci danno: merenda, cena e colazione. Come le altre volte, riusciamo a dormire bene. Per chilometri e chilometri il paesaggio è la solita pampas. Lungo il percorso di 1.500 km fa solo 2 soste nelle città. Inoltre mi sembra che ci siano 2 autisti e uno Stewart che serve le vivande, merenda, cena, colazione.
O/N bus

11/10 ven: Buenos Aires
Arriviamo a Buenos Aires alle 9 ma essendoci molto traffico, arriviamo al terminal alle 10. Troviamo Matias e non avendo prenotato l’hotel prima e essendoci una festa x 3 giorni, facciamo molta fatica a trovare una sistemazione. Cmq alla fine troviamo un hotel per almeno le prime 3 notti, poi da lunedì, finita la festa, ci spostiamo in una meno lussuosa. Anche se devo dire che le camere sono più o meno uguali, però il prezzo è molto più basso. Siamo stanchi e stiamo in camera.
O/N Buenos Aires

12/10 sab: B.A. > La Boca e San Telmo, piazza de Mayo
Dopo una abbondante colazione a self service, a piedi ci dirigiamo verso San Telmo, alle 9 c’è poca gente e appena dopo l’obelisco sentiamo del liquido sulla testa. Pensiamo a uccelli che hanno fatto la cacca. Una signora “molto premurosa” ci aiuta a pulirci con fazzolettini e Giancarlo ingenuamente toglie lo zaino dalle spalle e l’appoggia per terra per pulirsi la maglia. Detto e fatto che, senza nemmeno vederlo, sparisce lo zaino e la donna “premurosa”. Tante raccomandazioni sono state inutili, per fortuna che nello zaino c’erano solo alimenti, perciò hanno fatto un bottino scarso. Noi però abbiamo dovuto tornare in hotel in taxi, cambiarci perché il liquido puzza proprio come una cacca. Prendiamo un taxi e ci facciamo portare nel quartiere la Boca. Visto che ci avevano avvisato che è un quartiere malfamato, abbiamo tutto in tasca o sotto la giacca, soldi, videocamera e fotocamera. Giriamo per il quartiere la Boca molto caratteristico, dove ballerini di tango si esibiscono lungo le strade contornate dalle case piccole ma coloratissime. Decidiamo di prendere il bus x San Telmo invece che un taxi. Saliamo, ma l’autista ci dice che ci vogliono le monetine, noi non le abbiamo e allora ci fa segno di scendere. Al che un passeggero si offre di pagarci lui la corsa. Noi vorremmo dargli i soldi ma non li vuole e poi ci insegna come comprare la targheta per usarla sui bus. Appena scendiamo andiamo subito a comprare la targheta per ARS 15 poi facciamo una ricarica di ARS 100 che equivalgono a circa 30 corse. Mentre siamo nella piazza Dorrego a San Telmo, ci telefona Matias per dirci che ci dobbiamo trovare. Viene dove siamo noi e con lui c’è Marco. Anche lui ha anticipato l’arrivo a B.A. perché ha avuto una bronchite mentre si trovava a Puerto Madryn. Perciò ha dovuto rinunciare a gran parte del tour. Mentre torniamo, a piedi, assistiamo ad una sfilata di Boliviani tutti in costume tradizionale. Una musica assordante accompagnava i vari gruppi. É  stato molto bello. Ritorniamo all’hotel, andiamo a cena in un locale adiacente all’hotel perché siamo tutti molto cotti. Oggi avremo fatto 10 km.
O/N Buenos Aires

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13/10 dom: Buenos Aires, San Telmo
Meteo: sole.
Stamattina ci cambiano la camera con una meno costosa doppia ARS 320. Mentre Marco va a la Boca, noi torniamo a San Telmo perché oggi essendo domenica c’è il mercatino dell’antiquariato e altra merce artigianale. Mentre Giancarlo gira per le varie bancarelle, io pranzo in un locale nella piazza. Al momento di pagare guardo lo scontrino e vedo che mi fanno pagare del vino e acqua che non ho bevuto. Alla mia osservazione, mi rendono il dovuto. Non so se ci hanno provato o se è un errore, fatto sta che bisogna sempre stare all’erta. Torniamo ancora a piedi anche perché la via è tutta una bancarella fino a piazza de Mayo. La folla è incredibile un mare di gente. Quanto mi manca la pampas. Anche oggi mentre torniamo per ben 2 volte tentano lo scherzetto di buttarci del liquido puzzolente per fregarci gli zaini. Ma visto che siamo freschi di fregatura, stiamo all’erta e non beccano niente. Cmq ho fatto caso che cercano di rubare in strade semideserte anche se importanti. Torniamo in hotel e preparo il sacchetto per lavare gli indumenti. Andiamo a cena con Marco, ma mangiamo male una cotoletta molto dura, secca. Poi a letto.
O/N Buenos Aires

14/10 lun: cementerio la Recoleta, casa Rosada
Meteo: sole minimo 18 Max 26
Dopo colazione, usciamo a piedi (le strade sono deserte perché oggi è  festa nazionale) e andiamo a Recoleta al Cementerio la Recoleta dove vediamo la tomba di Evita Peron, poi entriamo nella Iglesia de Nuestra Senora del Pilar, un giretto tra le bancarelle de la Plaza Intendente Alvear, e per finire ci riposiamo nel parco dove c’è la floralis Cenerica, una scultura in acciaio inox che ogni giorno aprono al mattino e chiudono alla sera. Tutto molto interessante. Siamo un po’ stanchi e perciò torniamo in hotel con il bus. Nel pomeriggio andiamo sempre a piedi alla Plaza San Martin, vediamo tutti i palazzi imponenti che circondano la piazza, poi andiamo alla stazione Retiro. Ci fermiamo in un punto informazione e una ragazza molto gentile e che parla italiano, ci da parecchi depliant e informazioni utili per i prossimi giorni. Inoltre ci dice che alla casa Rosada nei giorni festivi l’ingresso è gratis fino alle 18, perciò essendo le 16 proviamo ad andarci. Arriviamo alle 17,30 e ancora molta gente aspetta per entrare. Appena entrati bisogna procurarsi un numero, poi fanno entrare in gruppi con una guida, si visita per circa 1 ora ed è molto interessante. Nel tornare, ceniamo in una specie di Mac Donald Mostaza, ma diciamo che sono veramente imbranati. Vediamo anche B.A. di notte illuminata, ci fermiamo a guardare il teatro Colon. Siamo stracotti e andiamo a nanna, prima però avvisiamo Marco che noi per stasera rimaniamo in camera.
O/N Buenos Aires

15/10 mar: Via Florida, piazza de Mayo, Palazzo del congresso, serata spettacolo di tango
Meteo: sole e caldo min 17 Max 27.
Sempre a piedi andiamo fino a via Florida, i negozi aprono tutti alle 10 perciò siamo in anticipo. Andiamo dentro al centro commerciale più grosso della città, Galerias Pacifico, tutti negozi di lusso e firme. Sempre dentro alla galleria andiamo al centro cultural Borges dove prenotiamo per stasera 2 posti per lo spettacolo di tango a ARS 90 x 1 persona. Usciamo dalla galleria e continuiamo x via Florida fino (da non credere) a plaza de Mayo, poi percorrendo, sempre a piedi, Av. De Mayo, arriviamo a Plaza de Congreso. Un palazzo enorme contornato da altri palazzi molto belli epoca inglese. Percorrendo Av. Callao arriviamo fino a Av. Paraguay circa alle 13 dove abbiamo l’hotel e ci riposiamo. Alle 19 andiamo alla galleria Pacifico, mangiamo una pizza nei tanti ristoranti che si trovano al piano terra e poi alle 20 andiamo in una sala, sempre dentro alla galleria, per vedere lo spettacolo di tango. Diciamo che i ballerini un po’ attempati erano abbastanza bravi. Premetto che non sono esperta di tango, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Forse, visto anche il prezzo pagato, durante la settimana si esibiscono i più scadenti.
O/N Buenos Aires

16/10 mer: quartieri Palermo e Belgrano
Meteo: nuvolo Max 27 gradi.
Mentre facciamo colazione ci troviamo con Marco che ci racconta che ieri è andato a San Antonio de Areco e non gli è piaciuto più di tanto, inoltre la sfortuna lo perseguita, i musei erano tutti chiusi. Oggi lui va per 2 giorni a Colonia in Uruguay con un battello. Mentre noi andiamo nei quartieri di Palermo e Belgrano.
In hotel ci fanno cambiare ancora camera, non capisco questi cambiamenti, ma avranno le loro ragioni, tra l’altro abbiamo 3 letti e siamo sulla strada invece che un letto di una piazza e mezzo che da sui condizionatori. Come insegnato dalla signora della reception, andiamo in via Cordoba, prendiamo il bus 29 e andiamo fino al quartiere Belgrano dove la signorina delle informazioni ci aveva detto che era bello. Diciamo che a parte la chiesa fatta come il battistero a Roma, tutto intorno è molto moderno. Percorriamo un po’ di via Cabildo, piena di negozi. Poi prendiamo un altro bus mi sembra il 62 per tornare e ci fermiamo nel quartiere Palermo in piazza Italia, dove visitiamo il giardino Botanico con piante secolari, fiori esotici, serre, molto bello. Ci fermiamo a mangiare qualcosa e poi in hotel. Il traffico è talmente frenetico che innervosisce solo a girare a piedi, figuriamoci in auto.
Andiamo a mangiare in una pizzeria vicino all’hotel, “El Cuartito”, sono aperti da 99 anni e penso, perché sono in Argentina, fossero in Italia chiudevano dopo 1 mese.
Giancarlo va a fare un giro da solo in centro e al ritorno mi dice che ha avuto una decina di richieste. Io invece vado in camera.
O/N Buenos Aires

17/10 gio: Puerto Madero
Meteo: nuvoloso, temperatura costante e ottima.
Stanotte avendo cambiato la camera con una che si affaccia sulla strada, ad un certo punto ho dovuto chiudere le finestre perché alle 4 c’era ancora gente che urlava per strada e il traffico era ancora notevole. Dopo colazione andiamo a piedi a Puerto Madero un quartiere modernissimo con grattacieli stupendi molto moderni. É abbastanza piacevole camminare per le vie acciottolate. Raggiungiamo il ponte pedonale di Calatrava anche questo bianchissimo e stramoderno. Giancarlo visita anche il veliero Fragata Sarmiento mentre io mi riposo in plaza de Mayo. Finalmente riusciamo ad entrare alla Catedral Metropolitana che gli altri giorni era sempre chiusa. Poi andiamo anche dentro alla banca Nazional de Argentina. Sempre a piedi, torniamo in hotel. Nel pomeriggio, mentre io rimango in hotel, Giancarlo va a visitare il museo de Armas a San Martin. Andiamo a cena a galleria Pacifico, ma ancora una volta chiediamo una bistecca, che nella foto è  alta 3 cm, invece ci danno una suola di scarpa secca. Pensare che c’è una fila interminabile di ragazzi che aspettano di mangiare.
O/N Buenos Aires

18/10 ven: girovagato per B.A.
Meteo: giornata splendida, sole e cielo azzurro.
Prima di uscire, parliamo con Marco che ieri è tornato in hotel dall’Uruguay. Ci ha detto che Colonia non è poi così eclatante. Andiamo a cercare la via dei compro oro, tanti negozi dove comprono oro a circa €40, però ho chiesto quanto costa un paio di orecchini e mi hanno sparato una cifra esagerata. Quindi affari in Argentina NADA.
Arriviamo fino alla plaza del congresso e poi torniamo in hotel. Nel pomeriggio, Giancarlo torna nella via del compro oro, mentre io rimango in hotel. Cena ancora nella pizzeria vicino hotel “el Cuartito” aperta da 100 anni
O/N Buenos Aires

19/10 sab: la Boca e San Telmo
Meteo: sole e caldo.
Dopo colazione, in bus torniamo alla Boca, capisco che sia molto turistico con i suoi colori appariscenti, i murales, le immagini e i personaggi che attirano i turisti, ma è il quartiere che mi è piaciuto di più. Sempre in bus ci fermiamo in un mercato e poi arriviamo fino a San Telmo. Un’altro giro nella piazza dove molti ambulanti espongono la loro merce e compero gli ultimi regalini. Alle 13 circa in bus torniamo in hotel. Pomeriggio il solito giretto di Giancarlo mentre io rimango in hotel. Alla sera ci troviamo con Marco e andiamo in una pizzeria per passare assieme l’ultima sera.
O/N Buenos Aires

20/10 dom: Mataderos, San Telmo, volo ore 21,45 volo per Madrid
Meteo: mattina pioggia e nuvolo, pomeriggio sole.
Stanotte è piovuto e tuoni per tutta la notte. Liberiamo le camere e mettiamo i bagagli in un camerino dove li custodiranno fino all’ora di partire. Alle 9 siamo ancora  indecisi se andare o rimanere in hotel. Poi stare tutto il giorno in hotel era impossibile, Marco preferisce andare a visitare qualche museo mentre noi andiamo in bus alla feria de Mataderos, anche sapendo che a causa della pioggia sicuramente l’avranno abolita. In via Lavalle prendiamo il bus 180 e arriviamo in avenue de Los Corrales n 6.500 ma ci dicono che lo spettacolo dei Gaucho non lo fanno a causa della pioggia. Decidiamo di andare a San Telmo e prendiamo il bus n 126 e arriviamo quasi vicino alla piazza che avendo coperto tutte le bancarella con dei nailon, riescono ad esporre la loro mercanzia. Percorriamo ancora tutta via defensa fino alla ormai stomachevole Plaza de Mayo. Poi torniamo in hotel. Finiamo di sistemare gli ultimi acquisti nei bagagli e ci riposiamo un paio d’ore. Alle 17 arriva Matias per portarci in aeroporto e alle 20,45 parte il nostro volo per Madrid.
O/N Volo

21/10 lun: arrivo a Bologna ore 18,15
I voli sono tutti in perfetto orario. Dopo 40 giorni di sole e ottimo clima, atterriamo fra nuvole, nebbia e umidità, però diciamo che almeno abbiamo avuto la fortuna di fare un bellissimo viaggio.
Troviamo all’aeroporto mio figlio che ci è venuto a prendere, torniamo a casa dove ci accoglie festosamente il nostro amato Max


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