7 giugno 2020
Questa bella escursione tra Nepi e Castel Sant’Elia, una delle “classiche” dell’agro falisco, è stata il completamento di un giro precedente in cui non ero riuscita a passare attraverso il bosco e collegarmi al sentiero per Castel Sant’Elia (proveniendo da Castel d’Ischia). Questa volta ero però in compagnia di amiche.
Uscendo da Nepi, abbiamo preso la strada che conduce al sentiero dei Cavoni (segnalato). Dopo aver attraversato il torrente e in seguito i Cavoni, ci siamo incamminate su un sentiero comodo che corre sul ciglio del costone di fronte a Nepi, per poi attraversare un campo coltivato (si deve scavalcare una bassa rete metallica), alla fine del quale ci siamo ritrovate su una strada sterrata che abbiamo percorso finché il sentiero si inoltra nel bosco e scende giù ripidamente verso il fondo della forra.
Il sentiero è ampio e ben visibile. La discesa però è molto ripida e sconnessa, bisogna fare attenzione. Scendendo si incontra un piccolo “tempietto” inserito in una nicchia scavata nel tufo, al di là della forra si vede di fronte il paese di Castel Sant’Elia.
Arrivate in fondo alla forra, all’altezza del fiume, siamo sbucate al Ponte della Mola, che abbiamo attraversato per risalire al paese.
Castel Sant’Elia è un piccolo paese che come molti altri della zona si erge su una rupe tufacea circondata da profonde forre. Un belvedere nella piazzetta della parte antica del paese offre un bellissimo panorama sulla vallata circostante.
Di ritorno abbiamo fatto lo stesso percorso fino a ridiscendere al fiume. Superato il ponte però, abbiamo seguito il sentiero che va verso destra (sentiero Rotelle), tramite il quale, con molti saliscendi e tratti a momenti leggermente faticosi, si sale lungo il costone e si ridiscende poi verso il fiume, dove si incontra il bivio per le Cascate del Picchio.
Dopo pochi metri si fa un primo guado del fiume (ci sono corde per sostenersi, il passaggio è abbastaza semplice), si prosegue per il sentiero ben segnalato e si attraversa il fiume una seconda volta, anche questo guado è semplice con corde e tronchi.
Proseguendo il sentiero si arriva alla bella Cascata del Picchio, una delle più alte che si possono trovare in queste zone, posta su una sorta di anfiteatro in pietra molto scenografico. Guardando con attenzione ci si accorge che le cascate in realtà sono due.
Purtroppo l’odore dell’acqua, non so se per inquinamento o ristagno di sostanze, non è molto gradevole.
Per tornare verso Nepi abbiamo percorso a ritroso tutto il sentiero fin dopo il secondo guado, girando poi a destra al bivio (direzione opposta a quello da cui eravamo venute). Si incontra una notevole salita e poi il sentiero procede in buone condizioni fino a tornare ai Cavoni. Di lì la strada fatta all’andata riconduce a Nepi.
Il percorso è di facile individuazione, relativamente semplice ma con molti saliscendi che a momenti rendono la camminata faticosa. Molto bello il bosco che a tratti, con i blocchi di tufo caduti e ricoperti di muschio, fa sembrare di essere in Jurassic Park.
dettagli tecnici:
-lunghezza percorso: km 13.04
-difficoltà: media
-ascesa totale: 404mt
-dislivello: 128mt
il mio percorso su Wikiloc:
articoli correlati: