Porto: la mia personale guida alla città
Delle città europee che ho visitato, ce n’è una che più di ogni altra mi ha colpito negli ultimi anni: Porto.
Ci sono stata ben tre volte tra giugno 2022 e gennaio 2024, e so che ci tornerò ancora.
Forse perché, la prima volta, stavo attraversando un periodo difficile, e la città mi accolse nel suo abbraccio, come una carezza su un cuore infranto.
Ci arrivai al ritorno dal Cammino di Santiago, era la sera del 23 giugno, vigilia di São João, il patrono della città.
All’ostello dove dormivo mi dissero che organizzavano una cena comunitaria per gli ospiti, ma che più tardi tutta la città si sarebbe riversata sulle rive del Douro per assistere ai fuochi d’artificio.
Così, dopo cena, mi rimisi in cammino verso il centro e il fiume.
Lungo il percorso incontrai centinaia di persone, erano tutti per strada a festeggiare in allegria.
È usanza a Porto, per la festa di São João, allestire banchetti fuori dai condomini e dai locali, dove si arrostiscono sardine e si beve birra.
L’odore di sardine grigliate pervade le strade e i vicoli.
Non conoscendo ancora la città, mi lasciai guidare dalla marea umana fino a Ribeira, uno dei quartieri più caratteristici del centro di Porto.
Ed è li che, stretta tra migliaia di persone, assistetti ai fuochi d’artificio sul fiume. Fu un momento emozionante: il fatto di trovarsi in mezzo a tanta gente, così desiderosa di festeggiare in libertà, senza più mascherine nonostante fossimo ancora agli ultimi strascichi del periodo covid, diede ancora più valore all’esperienza.
Nei due giorni successivi approfittai per esplorare Porto in lungo e in largo.
Tanto mi piacque, che appena cinque mesi dopo, al termine di un viaggio on the road da Lisbona, ci tornai con la mia amica Sonia.
Superfluo dire che se ne innamorò anche lei, e con lei visitai altri luoghi della città che non avevo visto la prima volta.
Quello che colpisce di Porto è l’atmosfera tranquilla. Per strada, nei negozi, nei ristoranti e nei locali, si percepisce rilassatezza, poco stress, rapporti ancora “normali” tra le persone, voglia di socializzare.
È una mia impressione, forse superficiale, quella di una viaggiatrice che ha passato pochi giorni in città.
Ma è anche il riflesso del mio stile di vita.
Abituata al caos e allo stress di Roma, la mia città che comunque amo visceralmente, qualsiasi posto un po’ più tranquillo mi fa un effetto calmante.
Ed è proprio questo che amo del Portogallo. È un paese che trasmette pace, quiete. Dove ci si può sentire davvero bene.
A gennaio 2024 ci sono tornata per un paio di giorni, sempre con Sonia. Avevamo voglia di rituffarci in quell’atmosfera piacevole e accogliente, e abbiamo approfittato di un’offerta di Wizzair.
Nell’occasione, abbiamo visitato un altro paio di posti che ci mancavano, tra cui la foce del Douro, il fiume che attraversa la città.
Cosa vedere
Porto si trova a nord-ovest del Portogallo, ed è la seconda città del paese per importanza e numero di abitanti, dopo Lisbona.
È situata sulla sponda settentrionale del fiume Douro, a pochi chilometri dalla foce. Le sponde del fiume sono molto scoscese, di conseguenza tutta la zona centrale della città è in notevole pendenza. Ha una popolazione di circa 250.000 abitanti.
È una città da visitare a piedi, nonostante le forti pendenze possano essere stancanti, per vedere gli innumerevoli scorci e panorami che questa città offre.
Io ho girato un po’ ovunque tra le zone di Bolhao, Ribeira, Cedofeita, Baixa e Vila Nova.
Quello che segue è un elenco dei luoghi principali da me visitati.
Ribeira
Il quartiere più caratteristico e affascinante di Porto. Dalle rive del fiume si inerpica sulla sponda in un dedalo di viuzze strette, salite ripide, vicoli e scalinate.
Belle le sue case colorate e le viste sui tetti. Vi si trovano molti ristoranti con le terrazze affacciate sul fiume.
Nel Medioevo era il cuore commerciale della città, e dal 1996 fa parte dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Nonostante sia molto amato dai turisti, conserva ancora il suo cuore popolare.












Baixa – Sé







Cattedrale
La maestosa cattedrale, o Sé do Porto, si erge sul Terreiro da Sé, una piazza con una terrazza panoramica sul fiume e gli edifici storici sottostanti.
È uno dei simboli di Porto, ed è tra i monumenti più visitati del Portogallo. Fu costruita a partire dal XII sec., ed è un misto di stili dal barocco, al romanico, al gotico. Al suo bellissimo chiostro gotico, dalle pareti decorate con i tradizionali azulejos, si accede tramite una porta all’interno della chiesa.
L’ingresso è a pagamento.
La cattedrale è anche il punto di partenza dalla città, per i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago portoghese



Mercado do Bolhão
Uno storico mercato, all’interno del quale si trovano chioschi di differenti specialità alimentari come sardine, frutti di mare, formaggi e salumi, carne, pane, vini, e chioschi di fiori. Ci si può fermare a fare uno spuntino o un aperitivo, e passeggiare nelle strade adiacenti. Caratterizzato da una struttura in ferro dei primi del ‘900, e da una corte centrale a cielo aperto, è stato recentemente restaurato e durante la mia seconda visita era stato riaperto da poco, ma ha mantenuto vivo il suo carattere popolare.
Stazione ferroviria São Bento
La stazione di São Bento non è solo una stazione ferroviaria, ma un piccolo capolavoro d’arte incastonato nel cuore della città. Si tratta di un edificio dei primi del ‘900, e prende il nome dal monastero benedettino che anticamente sorgeva lì. Le sue pareti interne sono rivestite da 20.000 preziosi e bellissimi azulejos bianchi e blu, interamente dipinti a mano, che raccontano la storia del paese. Vale la pena entrarci per ammirarne l’architettura. La stazione è tuttora funzionante.
Chiesa dei Chierici
La Chiesa dei Chierici – Igreja dos Clérigos – è un altro simbolo di Porto, grazie alla sua imponente torre campanaria che svetta sul profilo della città.
Si trova a poca distanza da São Bento, e fu costruita nel XVIII sec.; ha la facciata barocca riccamente decorata, e al suo interno ha la particolarità della navata ellittica, che crea un grande effetto scenografico. La Torre dos Clerigos fu aggiunta successivamente, è alta 76mt e la si può visitare.


Santa Catarina
Rua de Santa Catarina è una lunga via pedonale che attraversa il centro della città, partendo dalla zona di Batalha e arrivando quasi fino al Mercado do Bolhão.
Vi si trovano negozi di ogni tipo: dalle grandi catene internazionali, a boutique portoghesi, pasticcerie storiche e negozi di souvenir.
All’incrocio con Rua Fernandes Tomás si trova la Capela das Almas: una piccola chiesa completamente rivestita di azulejos blu e bianchi, che raccontano scene della vita di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina.
Un’altra chiesa molto fotogenica e ricoperta da azulejos è Santo Ildefonso, che si trova presso l’estremità di Rua Santa Catalina, in direzione São Bento.


Cedofeita
È la zona compresa tra la stazione Trindade e la Rua de Cedofeita. Avendo dormito lì, ho avuto occasione di girare per le sue strade: un mix di palazzi ottocenteschi un po’ decadenti e edifici moderni. È un quartiere molto vivo, pieno di librerie, murales, gallerie d’arte e localini dall’aspetto bohémien; ha numerosi ristoranti e una vivace vita notturna.






Miragaia




Vila Nova de Gaia
Sul lato opposto del fiume, di fronte alla Ribeira. Non è un quartiere di Porto, ma un comune a sé. Ha un bel lungofiume molto curato, lungo il quale si trovano le storiche cantine della maggior parte dei produttori del Porto, e da cui godere una vista spettacolare su Porto.
È qui che, storicamente, le botti di vino venivano trasportate giù dal Douro, dalle regioni vinicole dell’entroterra.
Marchi come Sandeman, Taylor’s, Graham’s, Ferreira, Calém (e tanti altri) hanno qui le loro storiche sedi, spesso visitabili. Si possono fare tour guidati con degustazione, o semplicemente sedersi a sorseggiare un bicchiere di questo buonissimo vino.
Vi si arriva attraversando il ponte Dom Luis I; c’è anche un comodo servizio di barchette che fa la spola tra una riva e l’altra del fiume. Naturalmente vi si può anche arrivare in auto o con i mezzi pubblici.




Ponte Dom Luis I


Il porto è un vino liquoroso ricco di storia e tradizione.
Nasce nella regione della Valle del Douro e viene invecchiato nella città di Porto (da cui prende il nome), più precisamente a Vila Nova de Gaia, dall’altra parte del fiume Douro.
Il Porto è un vino fortificato, a cui cioè viene aggiunto alcol (solitamente acquavite d’uva neutra) durante la fermentazione. Questo processo blocca la fermentazione prima che gli zuccheri si trasformino completamente in alcol, lasciando quindi un vino dolce e molto alcolico (di solito 19–22%).
Questi sono i tipi di Porto più comuni:
Ruby
Giovane, fruttato e dal colore rosso intenso. Matura in acciaio o botti grandi per pochi anni. È il più fresco e diretto.
Tawny
Invecchiato in botti piccole che lo fanno ossidare leggermente. Può essere etichettato con l’età (10, 20, 30, 40 anni).
White Port
Fatto con uve bianche. Può essere secco o dolce, spesso usato in cocktail o servito freddo come aperitivo.
Foz do Douro
Letteralmente Foce del Douro, è il quartiere a ovest della città, dove il fiume sfocia nell’oceano. Un modo interessante per arrivarci, è prendere il Tram storico n. 1 (uno dei pochi rimasti in funzione), che costeggiando il fiume arriva fino alla foce.
Il quartiere ha bei viali alberati, un ampio lungomare e villette signorili. Ci siamo state un giorno di pioggia e vento, quindi la nostra visita è stata relativamente breve. Ma non abbiamo mancato di arrivare fino al Farol de Felgueiras, il faro costruito sulla diga che si protende nell’oceano: davvero suggestivo, col vento e le alte onde che sferzavano il molo.
Una particolarità di Porto, che apprezzo molto, è l’aver mantenuto moltissimi negozi antichi e storici. Alcuni hanno delle bellissime facciate in stile Art Déco, ben conservate: osservando attentamente se ne possono notare molti.
O semplicemente, negozi di 60, 70 anni fa rimasti fedeli a se stessi, mantenendo un aspetto affascinante che non sa di vecchiume, anzi si integra perfettamente con la città attuale.
Da menzionare la famosa Livraria Lello, conosciuta non solo per essere la più antica e bella libreria di Porto, ma perché avrebbe ispirato alcune scene di Harry Potter. Io però ho sempre evitato di visitarla, perché ci sono sempre interminabili file per potervi accedere.
Aeroporto
L’aeroporto internazionale Francisco Sa Carneiro si trova 10km a nord del centro città, a poca distanza dalla costa. È collegato alla città dalla metropolitana, linea E viola. La fermata di arrivo è Trindade, punto di snodo e collegamento con le altre linee della metro.
Metro
La metropolitana di Porto è composta da 6 linee, alcune delle quali raggiungono destinazioni fuori città. Altre linee sono in costruzione.
La linea E viola collega la città all’aeroporto.
La metro è funzionale, pulita e puntuale. Si possono fare delle tesserine ricaricabili col numero di biglietti necessari, o dei convenienti abbonamenti per chi la usa molto.
Dove ho dormito:
– Albergue de Peregrinos do Porto: esclusivo per i pellegrini del Cammino di Santiago. Poco fuori dal centro, vicino alla stazione metro Carolina Michaelis.
– Terrace Porto downtown: appartamento privato, tra Cedofeita e Trindade, a pochi minuti di cammino dalla metro.
– A Portuguesa guesthouse: molto carina, vicinissima alla struttura precedente.
Ultimo aggiornamento 8 Giugno 2025 da cipiaceviaggiare
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