Grecia continentale: viaggio d’autunno nel Peloponneso
Grecia continentale: viaggio d’autunno nel Peloponneso

Grecia continentale: viaggio d’autunno nel Peloponneso

Un nuovo viaggio in Grecia, questa volta nel Peloponneso.
Settembre 2024: sono in Spagna a fare il cammino di Santiago, e mia sorella Raffaella mi propone di andare insieme, al mio ritorno, a fare un giro nel Peloponneso. Avendo tempo a disposizione, accetto la proposta.

Questo il nostro itinerario:
Corinto
Mystras
Gythio
Areopoli
Limeni
Gerolimenas
Kardamyli
Nafplio
Micene

19 settembre 2024: atterrate ad Atene, andiamo a ritirare l’auto a noleggio già prenotata e ci mettiamo subito in viaggio, direzione sud.
Facciamo la prima sosta a visitare il canale di Corinto. Io lo avevo già attraversato durante il mio primo viaggio in Grecia nel lontano 2001, senza però fermarmi. Mia sorella invece non era mai stata in Peloponneso. Facciamo quindi una breve sosta a piedi sul canale per fare qualche foto ed ammirare questa opera ingegneristica costruita alla fine del 1800.


Ci fermiamo a pranzo nella cittadina di Corinto per poi proseguire in direzione Mystras, la nostra destinazione del giorno.

Mystras

Mystras è un minuscolo centro abitato non molto distante da Sparta, ed è la base per visitare l’omonimo sito archeologico. Dopo aver trovato direttamente sul posto una struttura per dormire, il Mystras inn (molto curato e pulito, con colazione inclusa, davvero consigliato), facciamo una breve passeggiata nel paese per poi concludere la lunga giornata con un’ottima cena.


La mattina successiva ci dirigiamo direttamente al sito archeologico di Mystras, situato sulla collina che sovrasta il paese. Il sito è facilmente accessibile grazie a due aree di parcheggio: una in alto e una in basso, corrispondenti ai due ingressi principali, in quanto le rovine si sviluppano lungo il pendio e si dividono tra città alta e città bassa. L’ingresso costa 12 euro.
Mystras è un’antica città bizantina, oggi patrimonio UNESCO e merita davvero una visita. Nella parte alta restano per lo più rovine, oltre alle mura del castello, ma è proprio da qui che si gode di una vista panoramica spettacolare sulla valle circostante. La città bassa è meglio conservata e vi si trovano chiese e monasteri bizantini ricchi di affreschi e architetture affascinanti.
Visitare Mystras richiede un po’ di pazienza e buone gambe, poiché il percorso è un continuo saliscendi, ma l’ho trovata davvero interessante: l’atmosfera che si respira tra queste pietre racconta un pezzo importante della storia medievale greca, e rende la fatica più che ripagata.


Riprendiamo il nostro viaggio verso Gythio, una cittadina portuale sulla costa orientale della penisola del Mani. Non ha particolari attrattive, ma si può fare una bella passeggiata sull’isolotto di Marathonisi, collegato alla terraferma. La leggenda narra che qui si rifugiarono Paride e Elena dopo che lui l’ebbe “rapita” da Menelao, episodio che contribuì a scatenare la guerra di Troia.
Ci fermiamo a pranzo in un ottimo ristorante sul lungomare, Trata, buono e con prezzi onesti, per poi proseguire il nostro viaggio.


Non abbiamo programmi precisi, solo un elenco di località di quest’area del Peloponneso, dato a Raffa da una sua collega greca. Attraversiamo quindi un paio di questi posti, per poi decidere di dirigerci ad Areopoli. Troviamo una struttura per dormire proprio sulla piazzetta del paese, e più tardi, durante la cena, viene giù un violento acquazzone.

Areopoli

Areopoli è un incantevole paese medievale arroccato poco sopra la costa occidentale del Mani. Ha le case in pietra e i vicoletti acciottolati che si snodano tra scorci suggestivi e angoli fioriti, è vivace e pieno di ristoranti e localini molto graziosi, un po’ turistico forse, ma ciò nonostante conserva ancora il suo fascino tradizionale. Ci sono due ampi parcheggi dove lasciare l’auto, perché all’interno il paese è tutto pedonale. Lo visitiamo la mattina dopo il nostro arrivo con una piacevole passeggiata, e poi ci dirigiamo a Limeni, un porticciolo a circa 4km da Areopoli.

Limeni

Limeni è una minuscola graziosa località adagiata sul mare turchese, con un porticciolo e una manciata di locali e strutture per dormire. Anche lì passeggiamo un po’ e poi andiamo a rilassarci su una spiaggia vicina. Passiamo la giornata in spiaggia restando fino a quando il tempo si fa di nuovo brutto, infatti la sera, tornate a Areopoli, piove nuovamente.

Mezapos e oltre, la bellezza dell’imprevisto

La mattina seguente lasciamo Areopoli e ci rimettiamo in marcia verso sud, lungo una strada che corre più all’interno rispetto alla costa.
Attratte però dal blu dell’orizzonte, appena possibile deviamo decisamente in direzione del mare. È così che, quasi per caso, ci ritroviamo in una bellissima baia incastonata tra le rocce, con poche case, un ristorantino solitario e una spiaggetta di sassi. Un’imponente falesia abbraccia l’insenatura dove sostano alcune barchette da pesca, creando uno scenario da cartolina. La località si chiama Mezapos, ed è uno di quei luoghi che non ti aspetti ma che alla fine risultano essere tra i più belli visti.


Ci fermiamo giusto il tempo di qualche foto e poi proseguiamo verso Gerolimenas, di cui ci avevano parlato bene e dove avremmo l’intenzione di fermarci a dormire. Tuttavia il paese non ci conquista. È un’insenatura con una spiaggetta, intorno alla quale ci sono delle case, ma tutto sembra decadente e non ci ispira molto, quindi dopo una passeggiata ripartiamo.

peloponneso


Lungo la strada ci fermiamo a fare un bagno in una minuscola e deliziosa spiaggetta nascosta: un angolo di pace perfetto per rinfrescarci e riflettere sul da farsi. È il bello di un viaggio senza tappe fisse: ogni scelta può portarci in un posto speciale.

Kardamyli

Lasciata alle spalle la parte meridionale del Mani, decidiamo di risalire verso Kardamyli, una cittadina costiera amata soprattutto da turisti inglesi, anch’essa sulla costa occidentale. Troviamo una spiaggetta di sassi dove fermarci per il pomeriggio, dopo aver pranzato in un ristorante accanto alla spiaggia.
Anche questo paesino è tutto in pietra nel tipico stile Maniota, e vi si trovano numerosi ristoranti e locali.
La mattina seguente cerchiamo un’altra spiaggia, e ne troviamo una molto carina e tranquilla poco fuori dal paese, dove passiamo una bella giornata in relax.
Pernottamento: Kritamos apartments.

Ritsa beach

Nel pomeriggio ripartiamo alla volta di Gythio, dove ci fermiamo a dormire, e torniamo a cena nel ristorante dove eravamo già state (pernottamento Aeolos apartments).
Passiamo la mattina successiva in un’altra bella spiaggia, Mavrovouni beach, semideserta come tutte ormai in questo periodo dell’anno, tra bagni e relax.
Poi è tempo di rimetterci in viaggio. Ci aspetta un discreto tragitto verso Nafplio, dove dormiremo l’ultima notte del viaggio.

A Nafplio arriviamo giusto in tempo per una passeggiata serale tra le sue eleganti vie, con cena all’aperto e l’atmosfera della città illuminata.
(pernottamento Nafplia hotel).
La mattina dopo, un’ultima camminata lungo il porto e tra i vicoli, e poi di nuovo in auto verso Atene.
Con il volo previsto nel tardo pomeriggio, sfruttiamo le ultime ore a disposizione per una tappa che avevamo programmato fin dall’inizio: l’antica Micene.

Micene

Micene è uno dei più importanti siti archeologici greci ed è anch’esso patrimonio UNESCO; si trova nella regione del Peloponneso chiamata Argolide.
La città, la cui fondazione si fa risalire al 1600 a.C., durante l’età del bronzo, fu il centro della civiltà micenea, una delle più potenti e influenti del Mediterraneo dell’epoca. Questa civiltà raggiunse il suo apice tra il XV e il XIII secolo a.C.
Secondo la tradizione mitologica, Micene fu governata da Agamennone, eroe dell’Iliade e re dei Greci nella guerra di Troia.
La civiltà micenea si contraddistinse per la sua avanzata organizzazione politica e militare e una ricca produzione artistica e architettonica, tra cui spiccano le famose tombe a tholos e la Porta dei Leoni.
Il declino della civiltà micenea iniziò intorno al 1200-1100 a.C. Questo periodo segna la fine dell’età del bronzo e l’inizio dell’età oscura greca, che precede l’epoca classica.

Del sito archeologico rimane l’imponente Porta dei Leoni, principale ingresso della città; le mura ciclopiche, che circondavano la cittadella. E poi resti del palazzo reale, le tombe reali, alcune cisterne e magazzini, e le case dei mercanti.
L’ingresso costa 12 euro.
Abbiamo fatto una visita del sito non particolarmente lunga, a causa dell’affollamento e del caldo.

Ripartite da Micene, scorriamo Google Maps alla ricerca di un posto sul mare dove pranzare, e così ci imbattiamo in un nome che ci ispira: Loutra Elenis. Una piccola località sulla costa, tranquilla, dove troviamo una tipica taverna, con i tavolini sulla riva del mare, un posto veramente piacevole per godere un ottimo pranzo, la conclusione perfetta di questo breve viaggio.

loutra elenis

Oltre alle località visitate, ciò che rende speciale questo viaggio è il percorso stesso. Le strade che serpeggiano tra montagne e mare, spesso deserte, attraversano uliveti secolari, minuscoli villaggi di poche case in pietra, binari arrugginiti di ferrovie dimenticate. Si ha la sensazione di esplorare un angolo di Grecia ancora intatto, dove il tempo scorre più lentamente.

peloponneso

Guidare nel Peloponneso è semplice, il traffico è quasi inesistente e la varietà dei paesaggi regala una sorpresa dopo l’altra. È un territorio che offre un volto della Grecia molto diverso da quello delle isole: più selvaggio e forse più autentico. Un viaggio che consiglio di cuore a chi ama la Grecia vera, quella che si scopre fuori stagione.

Info pratiche

Come arrivare:
La penisola del Mani è il cosiddetto “secondo dito” del Peloponneso. Da Roma ci siamo arrivate volando su Atene e noleggiando l’auto.
C’è un piccolo aeroporto internazionale proprio nel Mani, a Kalamata, ma non so se al momento abbia voli diretti da/per l’Italia.

Auto a noleggio: Autounion Atene aeroporto. Ci siamo trovate bene, prezzo del noleggio conveniente, non hanno l’ufficio in aeroporto ma hanno il servizio navetta; pratiche di ritiro e consegna veloci.
L’autostrada che da Atene scende nel Peloponneso è piuttosto costosa.

Costi: considerata la stagione, le strutture per dormire non sono particolarmente economiche. Mentre per mangiare i prezzi sono in linea, se non più bassi, con quelli delle isole.
La maggior parte delle spiagge dove siamo state offre lettini gratuiti a fronte di una consumazione; in alcuni casi la consumazione non era nemmeno obbligatoria.




Ultimo aggiornamento 24 Maggio 2025 da cipiaceviaggiare


Scopri di più da CiPiaceViaggiare

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

scrivi qui il tuo commento