Aquitania e Perigord 2010


Aquitania e tanto Perigord in camper

(diario di viaggio dal 14 al 31 maggio di Franco)

aquita1Maggio 2010

Partenza: 14 maggio 2010 ore 9,20 Km. 33.362
Rientro: 31 maggio 2010 ore 20,00 Km. 35.973
Percorsi: Km. 2.611
Mezzo: Mobilvetta – Top Driver P81 Ducato 130 Multijet
E-mail: franco.fanti@libero.it

COSTI
Gasolio:
Litri: 50,03 Euro: 57,98 (1,159/litro) Leclerc – Gap
Litri 42,28 Euro: 52,00 (1,230/litro) Esso- Ussel
Litri 52,84 Euro: 52,84 (1,169/litro) Auchan – Perigueux
Litri 58,30 Euro: 64,01 (1,098/litro) Leclerc – Souillac
Litri 54,10 Euro: 60,00 (1,109/litro) Carrefour – Remoulins
Litri 41,99 Euro: 48,92 (1,165/litro) Carrefour – Briancon
Litri: 299,54 Euro: 335,75

Pedaggi autostradali:
Andata: Euro: 0
Ritorno:
Direz. Entrata – Avigliana Euro: 4,30
Direz. Uscita – Bruere Barr. Euro: 1,10
Direz. Uscita – Trofarello Barr. Euro: 1,50
Totale Pedaggi Euro: 6,90

TOTALE COSTI: Euro: 342,65

Un po’ di geografia per chi come noi non aveva le idee ben chiare su dove collocare il Perigord.
Il territorio francese (esclusi i territori extra europei) comprende 22 regioni che a loro volta sono suddivise in 96 dipartimenti amministrativi. La regione presa da noi in considerazione per questo viaggio è l’Aquitania.
La regione Aquitania si compone dei seguenti dipartimenti:
– Dordogna
– Gironda
– Lot et Garonne
– Pirenei Atlantici

La Dordogna rappresenta un dipartimento del sud-ovest della Francia, il cui nome deriva dal fiume omonimo che scorre nel suo territorio.
Famosa, oltre per le bellezze che popolano il suo paesaggio, per un altro nome che le è associato: Il Périgord, ovvero il nome storico della regione più spesso usato nelle brochure e nelle guide turistiche.
Il Périgord viene suddiviso per motivi turistici in quattro zone: il “Périgord nero” che sta a sud-est e che è chiamato così per le sue foreste di querce molto fitte; Il “Périgord verde”, che copre la parte più vicina al Massiccio Centrale, con le sue foreste di castagni e di praterie; Il “Périgord bianco”, al centro, il cui nome deriva dal suolo calcareo di questa zona, e che è stato definito come il granaio del Périgord per i suoi campi di cereali; ed infine il “Périgord rosso” intorno alla città di Bergerac, zona produttrice di vino.
Per riassumere, il dipartimento della Dordogna rappresenta la regione storica del Perigord, pertanto quando si dice di recarsi nel Perigord, in realtà ci si reca nella attuale Dordogna.
Il nostro viaggio si è svolto principalmente in Dordogna senza però disdegnare alcune importanti deviazioni in altre regioni come per esempio la bella escursione presso le enormi distese di vigneti della Gironda con tappa a Saint Emilion e la visita di Rocamadour nella regione Midi-Pirenei. Altre sono state le regioni toccate per necessità di itinerario o per la visita di alcune località.
Da St. Emilion, per coloro che non ci sono ancora andati, non dista molto il bacino di Arcachon con la spettacolare duna di Pilat.

aquita2Venerdì 14 maggio 2010
(Santena – Carignano – Pinerolo – Sestriere – Cesana Torinese – Montgenevre – Briancon – Gap – Grenoble – Vienne)
Abbiamo atteso con trepidazione l’arrivo della primavera per poter iniziare nuovamente il vagabondaggio con la nostra casa viaggiante.
L’inverno però sembra non voler proprio lasciare il posto alla bella stagione e così dopo vari rinvii per il mal tempo, abbiamo deciso di partire ugualmente sperando che con il trascorrere dei giorni le brutte perturbazioni che stanno tormentando il nord, si decidano ad andarsene.
Partiamo così da casa alle 9,20 con destinazione la Francia, nella regione dell’Aquitania ed in particolare la zona del Perigord.
La Francia ci ha accolti molte altre volte ma questa è una zona che ancora non conosciamo e quindi tutta da scoprire.
Decidiamo di entrare in Francia attraversando la zona che ha ospitato le Olimpiadi invernali del 2004.
Charlie è elettrizzato, non sta fermo, è tutto un sali e scendi dalle mie gambe, mi esprime in continuazione la sua gioia e non riesce proprio a trovare una posizione che gli aggrada ……… e nemmeno io!!!
Fortunatamente il cielo non è imbronciato ed al Sestiere ci accoglie anche un bel sole che illumina la neve, caduta in questi giorni, accumulata sul ciglio della strada e presente a larghe chiazze sui prati e sulle cime circostanti.
Alle 11,30 facciamo ingresso in Francia ed anche al Monginevro troviamo ancora parecchia neve.
Facciamo quindi sosta a Briancon, nel comodo parcheggio gratuito ad inizio città, sotto le mura dell’imponente fortezza, dichiarata dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Dopo pranzo un timido sole ci accompagna nella breve passeggiata che abbiamo voluto regalare al nostro piccolo compagno di viaggio, prima di risalire in camper e riprendere il percorso.
Appena ripartiti ci imbattiamo subito in una piccola difficoltà: un cartello ci informa che il passo Lautaré è chiuso. Siamo così costretti ad aggirare l’ostacolo passando da Gap ed allungando un po’ il percorso.
Lungo la strada facciamo sosta a La Roche de Rame, piccolo centro abitato dove ci fermiamo, come ormai nostra consuetudine, sulla nostra destra di fianco ad una casa ed all’inizio di un viottolo sterrato, presso una fontana con acqua freschissima della quale facciamo una piccola scorta.
Giunti a Gap veniamo accolti da un forte temporale che non ci impedisce però di fare rifornimento carburante e proseguire in direzione Grenoble.

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