DA KOH TAO A KOH SAMUI VIA KOH PHAN GHAN
(racconto di viaggio dal 22 dicembre al 4 gennaio di Uberto)
Cambio THB/Euro alla data del viaggio: 39,80 THB per 1 euro.
Traffico con guida a sinistra come in Inghilterra: ATTENZIONE!!
Ricerche per le informazioni sui vari siti: “Turisti per caso”, “Tripadvisor”.
Guida di riferimento: le isole della Thailandia della Lonely Planet (da anni, con soddisfazione, usiamo solo Lonely Planet).
Quanto scritto vale per la nostra esperienza nel periodo della nostra visita nei luoghi indicati e non è di carattere generale.
Riepilogo spese per genere e categoria come da noi affrontate per il livello qualitativo da noi scelto
1.volo Lufthansa 1150 euro a testa
2.media albergo con colazione: 90/100 euro al giorno per la camera da 3 persone tutto compreso
3.pranzi e cene totale giornaliero per 3 persone media 40/50 euro
Quindi costo totale vitto+alloggio medio giornaliero per 3 persone 150 euro circa.
Non vogliamo fare un diario che sia il solito raccontino su come “ci siamo ritrovati bene in quel posto” oppure “come siano belle le spiagge là”.
Vorremmo fornire le informazioni necessarie per poter organizzare al meglio un viaggio; quelle informazioni che noi vorremmo avere avuto quando abbiamo organizzato il nostro viaggio e che difficilmente si trovano nelle guide ma vengono dall’esperienza diretta. I trucchi del mestiere insomma, per non fare i soliti banali errori.
Ritengo opportuno fare inoltre alcune premesse per consentire a ciascuno di trarre le proprie conclusioni dai fatti esposti. Con tali indicazioni sarete in grado di desumere quello che desiderate al netto delle nostre inevitabili propensioni o pregiudizi.
Siamo abituati a passare le vacanze siano esse estive o invernali in paesi di tipo anglosassone (USA, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, UK oppure in capitali europee come Parigi, Madrid eccetera). Essendo un appassionato di kitesurf e windsurf abbiamo avuto occasione di visitare anche paesi di “stampo” diverso come Capo Verde, Brasile, Egitto, Canarie e simili. In vacanza prediligiamo la scelta di luoghi nei quali si possa fare un po’ di mare e nel contempo vi siano delle attrattive di vario genere (monumentali, culturali, gastronomiche, naturali) in modo da non rimanere con le mani in mano sulla spiaggia per tutto il tempo della vacanza. In definitiva vogliamo sempre avere delle alternative al classico “sole, mare, spiaggia, albergo”.
Nel gennaio 2010 abbiamo deciso di fare una bella vacanza al caldo durante il periodo invernale alla fine del 2010 (io pianifico sempre con grandissimo anticipo) per saltare le abbuffate con parenti, asciugare le ossa per meglio affrontare la stagione sciistica e rilassarci un po’ dopo un pesante inizio di inverno lavorativo. Non volendo spendere troppo abbiamo quindi evitato nella scelta i vari luoghi dei Caraibi, le Canarie e l’Egitto (oltre ad essere stati visitati molte volte questi ultimi sono ancora un po’ freddini nel periodo di fine anno).
Dopo aver visitato vari siti per acquisire informazioni abbiamo optato per la Tailandia che abbiamo già visitato un paio di volte ma in realtà solo Bangkok e solo di passaggio diretti verso l’Australia.
Scartata la “solita” Pukhet perché troppo turistica, così dicono tutte le guide e i resoconti di viaggio, abbiamo trovato indicazioni utili e un paio di resoconti di viaggio di altri “turisti per caso” per le isole di Koh Tao, Phangan e Samui.
L’organizzazione e vari altri ragionamenti ed opportunità ci hanno fatto prenotare e acquistare i voli con Lufthansa da Venezia via Francoforte su Bangkok. 10 ore circa di puro volo da Francoforte, partenza alla sera, volo di notte (come la maggior parte dei voli per Bangkok), costo 1150 euro con volo da Venezia. Siamo arrivati a Bangkok al pomeriggio del 23 dicembre 2010, abbiamo cambiato Baht al cambio in aeroporto dove abbiamo trovato un tasso decente con un minimo di sicurezza.
Avendo avuto altre esperienze negative e per non avere ulteriori problemi con i taxisti di Bangkok abbiamo acquistato presso AOT (banchi presenti sia presso i carousel della consegna bagagli che nella zona arrivi al piano secondo dell’aeroporto) il passaggio andata e ritorno per l’albergo. AOT è la compagnia taxi personalizzati ufficiale dell’aeroporto per tutti gli spostamenti in Bangkok e dintorni.
Per un totale di 2407 THB tutto compreso siamo stati portati in Hotel, lasciati 20 THB di mancia all’autista ne abbiamo avuto la sua riconoscenza sempiterna. Si viaggia con mezzi dedicati (quindi non si divide il mezzo con nessuno, dall’aeroporto si va direttamente all’albergo prescelto senza interminabili giri della città per scaricare o caricare altri viaggiatori, il che, dato il traffico in Bangkok, è fondamentale per non passare le giornate in auto). Inoltre questa soluzione è doverosa nel caso abbiate molti bagagli come noi (le “signore” non lasciano a casa nemmeno il phon…); i taxi a Bangkok sono Toyota Corolla con poco spazio nel bagagliaio. Con AOT si tratta invece o di vetture molto comode e nuovissime oppure van spaziosi e molto capienti a seconda del numero delle persone del gruppo. Noi, in 3, abbiamo viaggiato con una grande van Toyota che ci ha accolto con grande comfort e pulizia ed in circa 50 minuti ci ha portato dall’aeroporto alla porta dell’Holiday Inn Bangkok Silom nella parte sud della città a pochi passi dal fiume.
Alcune note sui trasporti a Bangkok. Noi non abbiamo mai preso in considerazione i taxi collettivi con i pulmini anche perché in città c’è la disponibilità di un numero esorbitante di taxi che sono normalmente o verdi o fuxia/rosa con la scritta Taxi Meter. Il prezzo per un viaggio di circa 10
km con 40/50 minuti di tempo (il traffico a Bangkok è la cosa più inverosimile del mondo, tutti in strada, fermi senza muoversi, regole della circolazione assenti, rischio vita per pedoni e motociclisti altissima!!) arriva a circa 100/120 THB. Come potete immaginare, dato il basso costo delle corse il taxi sembra la soluzione migliore per muoversi fatto salvo che i taxisti non parlano altra lingua che il Tailandese, spesso non sanno dove portarvi anche se gli date delle indicazioni che da noi sarebbero sufficienti (albergo x, monumento y, stazione z etc etc.), in più avrebbero la tendenza a fare i furbetti e vanno controllati. Accertatevi SEMPRE che il taxista faccia partire il tassametro altrimenti alla fine tenteranno di farvi pagare cifre che non sono coerenti con la corsa; in caso agite con decisione e fermezza e costringeteli a farlo partire, alla peggio chiedete di scendere dal taxi. Non accettate mai appuntamenti: “vengo a prendervi qui alle xx:xx….”; sarà infatti altamente improbabile che si presentino all’appuntamento pertanto NON PAGATE MAI NIENTE IN ANTICIPO! A parte ciò il taxi rimane, per noi, la soluzione ancora migliore.
Alla sera volevamo recarci a cena in un ristorante che è per noi un punto di riferimento; il “Fish Market” in Sukhumvit Soi 24. Un enorme sala dove si sceglie il pesce direttamente dalle vasche o dai vassoi e poi viene cucinato come desiderate. Ambiente ovviamente un po’ turistico anche se è frequentato da molti Tailandesi e Cinesi per la qualità del pesce. Prezzo medio mai inferiore a 30/40 euro a testa bevande comprese ma la qualità del pesce e la cura della cucina lo fanno diventare altamente consigliabile. Altrimenti per un pasto con cibo tailandese a Bangkok è difficile spendere più di 10 euro a testa recandosi presso i ristoranti non turistici per tailandesi.
Attenzione che in Sukhumvit Soi 24 esiste anche un “Sea Food Market” che non ha le stesse caratteristiche; è decente, nulla più ma costa anche il 20% in più, attenzione quindi quando date le indicazioni al taxista. Il Fish Market ha una enorme insegna rossa al neon con un enorme aragosta e la scritta “If it swims …we have it”, non confondetevi o meglio non fatevi confondere.
La mattina successiva , il giorno 24 quindi, con perfetta puntualità e affidabilità l’autista della AOT ci ha prelevato in albergo e portati alle partenze nazionali dell’aeroporto dove abbiamo preso un volo della Bangkok Airways che fa servizio, fra l’altro per Koh Samui, isola principale dell’arcipelago, l’unica con un aeroporto. I voli sono ogni ora, aerei in perfetta efficienza, puliti, servizio come al solito cortesissimo, partenza e arrivo puntuali. In stagione alta come la nostra il volo costa A/R circa 120 euro a testa, tempo di volo 50 minuti. Rapido, veloce, efficiente, senza stress.
L’aeroporto di Koh Samui è poco più che una serie di belle tettoie ma il clima permette tale architettura. All’uscita abbiamo preso un taxi collettivo che, stipati come sardine in un numero ampiamente superiore alla omologazione del van, ci ha portati al molo del ferry Seatran; la Lomprayah ha un pullman che raccoglie le persone all’aeroporto e le porta direttamente al ferry. Ci sono solo due compagnie che fanno servizio di ferry tra le isole: www.lomprayah.com/ e Seatran www.seatrandiscovery.com entrambe hanno un sito presso il quale si può anche acquistare in prevendita il biglietto, hanno più o meno gli stessi orari e costano quasi lo stesso prezzo per la corsa singola a persona. 350/400 THB per il tratto da Koh Samui a Koh Tao, 2 ore di tragitto in totale, due sole corse al giorno, la mattina intorno alle 9:00 e al pomeriggio alle 13:00. Le barche sono decenti, abbastanza confortevoli e hanno una martellante pubblicità su schermi LCD con volume al massimo.
Alle 16.00 del 24 dicembre siamo finalmente arrivati a Koh Tao.
Prima di partire ho fatto una discreta ricerca sulle isole e le sistemazioni, le spiagge, i locali etc etc.. La realtà trovata “sul campo” induce a delle riflessioni per cui qui di seguito trovate le nostre note e indicazioni basate sulla esperienza diretta per andare al di là delle normali notizie che si trovano su tutte le migliori guide.
Clima nel periodo dal 24 dicembre al 5 gennaio: essendo isole tropicali il sole sorge alle 6:00/6:30 e tramonta alle 17:30 circa, le giornate vanno organizzate di conseguenza. Temperatura costante, notte minima intorno ai 24 non troppo umido, di giorno 31 gradi anche umidi, alle volte ventilato ma non sempre. Si dorme anche senza aria condizionata e solo con il ventilatore tenendo conto che l’aria condizionata non è presente proprio dappertutto. In definitiva si sta meglio nei mesi invernali che in quelli estivi quando il caldo è alle volte insopportabile. A Ottobre passa il monsone e piove in modo esagerato, noi siamo stati in zona a cavallo fra dicembre e gennaio e abbiamo trovato sole o nuvole innocue di passaggio nel primo periodo di 3 giorni e pioggia a dirotto con rare apparizioni di sole, umidità al 100% negli altri giorni. La solita fortuna….una bella fregatura. Abbigliamento assolutamente informale ovunque, per capirci i bermuda alla sera e una maglietta sono ovunque sufficienti.
Lingua: bisogna essere sinceri e dire che in Tailandia l’inglese è conosciuto molto poco addirittura dal personale di servizio negli alberghi. A parte rari casi (Havana beach resort, Koh Phangan) la comprensione della lingua è minimale e consiste nella capacità di capire le ordinazioni e poche semplici frasi. Se cominciate a fare domande più “difficili” come “posso lasciare le valigie nel deposito per un paio d’ore, poi torno a prenderle?” la faccenda si complica. Tenetene conto soprattutto quando state trattando argomenti delicati come il taxi e l’ora del suo arrivo, oppure problemi in farmacia. Una incomprensione in questi casi sarebbe ben più grave di quella derivante dal ricevere un caffé americano invece di un espresso!!! Non abbiamo provato con altre lingue da noi conosciute come francese, spagnolo e tedesco ma temiamo che il risultato sia anche inferiore.
Koh Tao
Koh Tao è indubitabilmente un’isola dedicata a chi vuole fare sub o snorkeling, è abbastanza piccola con due centri principali a 10 minuti di taxi uno dall’altro, il resto delle strutture è pressoché irraggiungibile in piccole calette circondate dalla jungla impenetrabile che non sono servite da nessuna strada asfaltata ma da viottoli percorribili da pick up 4WD guidati da locali con esperienza. I paesini, le strutture in genere le infrastrutture sono “Tailandesi” quindi non curate, o pulite e nuove come ci si aspetterebbe da una pari struttura “occidentale”. Non aspettiamoci alberghi con lobby scintillanti o ristoranti con tovaglie e mise en place di qualità; in compenso non troveremo altrove la gentilezza di queste persone, il loro, direi, genuino sorriso quando vi accolgono, anche… perché portate soldi e anche loro devono pur vivere!
Turisti/ambiente a Koh Tao: ci sono tre tipologie di turisti.
1. i giovani soli, in coppia o in gruppi, intorno ai 25/30 anni di nazionalità in maggioranza Inglese, Francese, Tedesca, Olandese. Qualche Americano e Australiano, pochissimi giovani Italiani.
Si tratta di sub o di vacanzieri rilassati attirati qui dai prezzi bassi. Alloggiano per lo più in strutture molto economiche con bungalow sulla spiaggia, o in camere ammobiliate nei piccoli centri dell’isola. Zaino, poca attenzione al cibo, molto consumo di alcool, poche esigenze, molto entusiasmo “giovanile”, poco spirito critico.
2. Famiglie con bambini. Non sono la maggioranza ma sono comunque presenti, specie svedesi, norvegesi, qualche italiano. Restano prevalentemente confinate nei pochi resort di qualità.
3. Giovani coppie e coppie più mature. La terza presenza dell’isola. Vanno dalla coppia che alloggia in modo molto “alternativo” negli stessi bungalow scalcinati dei giovani sino alle coppie con disponibilità economica e voglia di spenderla che alloggiano prevalentemente nei resort di buon livello dell’isola.
Riflessioni
Invito a riflettere sul fatto che non esiste un sistema fognario nell’isola e anche nelle altre e che anche i resort non hanno pozzi neri.
Essendo un’isola con vocazione sub/snorkeling ci sono decine di Diving center alle volte con pensione/bungalow annessi.
La struttura del territorio è roccioso con formazioni molto belle di rocce simili a quelle della Sardegna che arrivano sino al mare e costruiscono bastioni di roccia bellissimi. Visti dal mare sono molto più belli e caratteristici.
Spiagge: la prima impressione che si ricava dalle guide è di un’isola con numerose belle spiagge, se aggiungiamo la aspettativa generata dal luogo comune Tailandia=isole tropicali=spiagge infinite bianchissime la delusione della realtà dei fatti di Koh Tao è notevole. Ci sono praticamente solo 3 spiagge degne di nota e di essere ricordate.
1. Sai Ri, la lunga spiaggia di Hat Sai ri il centro più grande dell’isola. In realtà si tratta di una stretta (massimo 15 metri) lingua di sabbia, sporca, mal tenuta, abbastanza carica di rifiuti in genere e completamente ridossata di bungalow, pensioni, ristoranti, bar abbastanza sporchi e fatiscenti. Il centro cittadino è subito dietro le prime case della spiaggia. Acqua sporca salvo l’ultima parte verso nord, nessuna zona attrezzata con ombrelloni e sdraio, solo un paio di alberghi fronte mare offrono solo agli ospiti sdraio e ombrellone. Voto 4/5
2. Thian Og Bay detta shark bay ma di squali nemmeno uno, almeno sotto riva. Sulla punta sud est dell’isola, la seconda più bella spiaggia del’isola. Stretta, soprattutto con alta marea, sabbia bianca, acqua limpida ma solo in giornate con un po’ di vento e sole a partire da 50/80 metri dalla spiaggia. Contornata da jungla è veramente bella e suggestiva. Ci sono 3 resort dei quali solo l’Haad Tien ha accesso alla parte rilevante della spiaggia ed è quindi l’unico che possa dare tale opzione. Voto 8
3. Nang Yuan Island. All’estremo nord ovest a poche centinaia di metri dalla costa le tre isole di Nang Yuan formano un triangolo che è incredibilmente unito da un bassissimo istmo di sabbia bianchissima. Un luogo stupendo, qui davvero “da cartolina,” con acqua bassa, chiara e limpidissima con gruppi di pesci che vi nuotano attorno in cerchio per vedere “il solito turista in visita”.
Raggiungibile con taxi boat o barche più grandi anche della Lomprayah, ha un resort con diving e un ristorante con prezzi a dir poco “europei” (un caffe’ 1,5 euro). Voto 9
Tutte le altre insenature dell’isola o sono senza un metro di spiaggia, quindi rocciose e inaccessibili (Hing Wong Bay, Mango Bay, Aow Leuk) oppure hanno una spiaggia talmente infima o brutta e sporca (Tanote Bay) da non essere nemmeno degne di nota.
Concludendo se siete venuti a Koh Tao per fare sub siete nel posto giusto ma se volete fare spiaggia dovete fare delle oculate scelte sull’alloggio per non rischiare di perdere la serenità della vacanza dopo mezza giornata.
Alloggio: eccoci al punto fondamentale. A Koh Tao ci sono di fatto solo due tipi di alloggio.
I. I bungalow o pensioni (più o meno fronte mare, con o senza diving annesso) pomposamente chiamati resort ma che hanno un livello qualitativo della struttura abbastanza basso. Mediamente fatiscenti e sporchi sono molto economici ma tutto è di conseguenza. Sono la stragrande maggioranza dell’offerta.
II. Resort di qualità Sono pochissimi, non più di 4 o 5. Qui il livello è ben più elevato, assolutamente decente e con buon livello sia di confort che di servizio. Il migliore, secondo noi, è Jamahkiri su Thian Og bay ma non ha spiaggia essendo arroccato su promontorio. Di gran lusso con chef annesso fornisce tutti i servizi compreso quello di SPA.
Il secondo è, secondo noi, Haad www.haadtien.com sempre su Thian Og Bay, l’unico che di fatto ha una spiaggia a disposizione (escluso il resort sull’isola di Nang Yuan) e che è anche la seconda più bella dell’isola. Gli altri 2 o 3 di buon livello non hanno spiaggia a disposizione.
La nostra scelta. Alle volte la fortuna bacia gli stolti e noi, senza avere tutte queste informazioni a disposizione, siamo caduti bene perché abbiamo prenotato all’Haad Tien. Abbiamo pagato per 4 notti un bungalow con tre letti dal 24 dicembre al 28 dicembre 19.600 THB, circa 450 euro totali colazione compresa. Il prezzo per il livello medio di prezzi in Tailandia, è piuttosto alto ma, anche alla luce del punto sulle spiagge, assolutamente coerente e giustificato. Noi abbiamo scelto i bungalow Hideway Villas, 50 metri sopra la spiaggia ma in realtà con vista mare ugualmente. Le Seaside Villas costano un po’ di più e sono veramente a pochi metri dalla spiaggia. Le villette sono tutte in legno, di teak molto curate, pulitissime, con aria condizionata, frigo bar, TV con DVD player e satellite con tutti i canali del mondo esclusi gli Italiani… ovviamente. Ma tanto siete qui per dimenticare, giusto? Si aggiunga piccola terrazza con sdraio a disposizione e ampio bagno con doccia. Molto belle e confortevoli, 50 metri dalla spiaggia, 40 metri dal beach bar, 80 dalla lobby. Altri vantaggi della struttura: WI FI in tutto il resort, camere e beach bar compresi, servizio di taxi con pick up gratuito dell’hotel che porta tre volte al giorno al molo di Mae Had Bay da dove partono i traghetti e dove c’è anche un po’ di movimento e ristorantini con negozi. Il personale dello staff è gentilissimo, servizievole e prodigo di aiuto e consigli per organizzare le giornate o le visite ai vari luoghi dell’isola. Il ristorante va bene per la colazione che è abbondante anche se non eccezionale, mentre sarebbe da evitare per la cena essendo inutilmente costoso. Vale la pena di tenerlo come riferimento solo la prima sera, prima che possiate orientarvi per i trasporti. Voto 8,5 ma siamo stati fortunati a trovarlo, poteva andare ben peggio in quanto non c’è modo di capire dai vari siti internet di cosa si tratti realmente visto il limite delle spiagge assenti, cosa alla quale noi Italiani siamo poco abituati quando si parla di mare.
Trasporti: a parte l’utilissimo e impagabile servizio di taxi/pick up dell’Haad Tien e dei resort analoghi il resto si basa su noleggio di moto (suicida date le strade), noleggio auto (costoso e inutile c’è solo una strada asfaltata e per le altre dovete prima fare un corso di guida fuoristrada o avere la relativa esperienza); taxi normali che sono pick up che caricano da una a 10 persone, i prezzi variano ma è difficile spendere meno di 100 THB a testa per un viaggio anche minimo. Si trovano a Hat Sai Ree di fronte al distributore di benzina o di fronte al 7/11 pochi metri più a nord sulla stessa strada, hanno un cartello con scritto TAXI ma più probabilmente il driver vi offrirà il servizio prima che voi abbiate visto lui. Esistono poi i Taxiboat che sono le tradizionali barche Tailandesi con la prua elevata e il motore montato fuori bordo sulla poppa con il lunghissimo albero motore. Ottime per visitare le varie baie dell’isola o anche solo per arrivare comodamente a Nang Yuan, sono disponibili sulla spiaggia di Hat Sai Ree o arrivano anche nelle varie baiette per offrire il loro servizio e cogliere i turisti “al volo”. Noi abbiamo noleggiato da soli un Taxiboat per un intera giornata, dalle 10:00 alle 16:00 ed abbiamo visitato tutte le possibili insenature e baie dell’isola facendone di fatto il periplo. Costo 3000 THB per l’intera giornata tutto compreso.
Ristoranti: usate la vostra guida per vedere cosa vi consiglia, tuttavia se volete mangiare Tailandese ogni ristorante anche anonimo sulle strade e stradine principali dei due paesini sarà in grado di darvi un ottimo cibo ad un eccezionale rapporto qualità/prezzo. In questi ristoranti, anche mangiando in modo esagerato non si spendono più di 8 euro a testa birra e acqua comprese, mediamente abbiamo speso 600/800 THB in tre, circa 4/5 piatti con due birre e acqua. Di più se prendete aragosta ma tutto sommato se ne può fare a meno perché la cucina Tailandese non le rende onore come si potrebbe, meglio i king prawns fritti. La nostra migliore scelta per il Thay food (in Tailandia si mangia thay food, giusto?) è un ristorante a Mae Haad vicino al pier della Lomprayah. Entrate nella stradina che vi porta all’entrata della biglietteria Lomprayah, passatela di meno di 30 metri e sulla destra trovate prima un ristorante con il biliardo e SUBITO dopo, la porta successiva, una altro ristorante (Mae Haad sea Food) con terrazza di legno sull’acqua, scalini che portano in acqua e un ottimo thay food. Le porzioni sono molto abbondanti, la qualità ottima e se siete (s)fortunati Charlie (…not Chaplin…) il proprietario vi racconterà la storia della sua vita con le sole 8 parole in inglese che conosce. In bocca al lupo!!
Attività varie: in sostanza o fate sub oppure preparatevi ad affrontare giornate di assoluto relax per non dire noia e nullafacenza. Portate molti libri, tanta crema solare, carte, play station etc etc. Non c’è assolutamente nulla da visitare che non sia mare, sabbia, jungla, resort e paesini “sgarrupati”!
Ma adesso è il momento di preparare di nuovo la valigia e prendere il traghetto delle ore 9:30 Lomprayaha per Koh Phangan, si parte.
Le due principali compagnie di traghetti (Sea Tran e Lomprayaha) hanno costi analoghi, orari analoghi e percorrenze di poco diverse. La sola cosa che può far decidere per l’una o l’altra è la condizione del mare. Se il mare è una tavola Seatran va benissimo avendo barche di medie dimensioni. Se il mare è un po’ o molto mosso sarebbe meglio propendere per Lomprayah che ha catamarani più veloci ma soprattutto più stabili.
Esattamente quello che è successo nel nostro trasferimento da Koh Tao a Pha Nghan, mare abbastanza mosso, vento laterale da sinistra a 15 nodi, onda media formata da sinistra per tutto il viaggio; volti verdolini dei passeggeri, fughe verso la paratia sottovento, rientri barcollanti.
Koh Phangan
La guida di riferimento da’ una immagine di Koh Pha Nghan abbastanza limitata ai full moon party. Se tale pratica “sesso, droga, alcool, rock’n’roll” non è fra le vostre immediate aspirazioni l’isola ha invece comunque da offrire alcune possibilità alternative, ma non troppe.
Qui siamo rimasti solo 2,5 giorni anche se, a posteriori si poteva fare il contrario, 4 giorni a Koh Pha Ngahn e solo 2,5 a Tao. Si sa che col senno di poi sono bravi tutti.
Koh Pha Nghan è abbastanza estesa in realtà. Per arrivare in taxi, rigorosamente fuoristrada, dal porto di Thongsala sino ai resort della baia bellissima e tranquillissima di Ao Thong Nai Pan si impiegano almeno 45 minuti dei quali il 70% in sterrato abbastanza rude. Al momento della nostra visita era in corso la pavimentazione in cemento di tutta la strada. In realtà i lavori sono abbastanza avanzati, i locali realisticamente prevedono la conclusione dei lavori entro la fine del 2011.
Clima nel periodo dal 28 dicembre al 30 dicembre: abbiamo purtroppo incontrato un periodo di brutto tempo con nubi pesanti e nere, vento a 10/12 nodi, onda formata che batteva nelle calette a est.
Qui abbiamo per la prima volta fatto l’esperienza delle note piogge tropicali tanto lette anche nei libri del Salgari. Nuvoloni incombenti, brezza tesa, improvvisamente 10 minuti di pioggia torrenziale, poi tutto come prima. Il tempo è stato poco clemente sin dal giorno dell’arrivo.
Turisti/ambiente: ci sono le stesse tre tipologie di turisti presenti a Koh Tao salvo che qui la percentuale di giovani aumenta per i full moon party.
Spiagge: la struttura del territorio è roccioso con formazioni molto belle di rocce simili a quelle della Sardegna che arrivano sino al mare e costruiscono bastioni di roccia bellissimi come a Koh Tao.
La prima impressione che si ricava dalle guide è di un’isola con numerose e belle spiagge, in effetti l’offerta è ampia. Siamo riusciti nel poco tempo disponibile a vedere bene la spiaggia del nostro resort Ao Thong Nai Pan Yat e la vicina Pan Noi. Veramente belle spiagge con i contorni della baia immersi nella foresta con rocce visibili, sabbia chiara anche se di grana grossa. Una bella coreografia, senza dubbio. Il problema vero è lo stato di pulizia di queste e di tutte le altre spiagge di Koh Phangan. Sono sempre coperte di rifiuti di ogni genere, ancor di più nei giorni dopo un po’ di mare mosso. Si trova di tutto, specialmente contenitori di plastica di ogni tipo e bottiglie (dato il consumo, in effetti non stupisce). In alcune spiagge come quella del nostro resort (Havana Beach resort, Ao Thong Nai Pan Yat www.phanganhavana.com) gli operai dei vari resort che vi si affacciano iniziano già al mattino un’opera di pulizia ma l’opera è purtroppo immane ed al di sopra di ogni sforzo. Peccato, potrebbero essere dei veri paradisi ma questo particolare inficia in buona parte l’immagine del luogo.
Alloggio: eccoci al punto fondamentale. A Koh Phangan ci sono di fatto tutti i tipi di alloggio. Dai bungalow di infimo ordine, molto alternativi a 600 THB al giorno per 4 posti letto magari abbarbicati sulla roccia a strapiombo, sino al mega resort con spa interna e vista mozzafiato. Molti resort si affacciano sulla spiaggia. Se volete una sistemazione tranquilla ma non avete l’auto consigliamo un resort sulla costa ovest, se invece avete l’auto e un po’ di voglia di fare fuoristrada le calette della costa est sono per voi.
La nostra scelta: per fortuna ci siamo imbattuti nel resort Havana Beach resort ad Ao Thong Nai Pan Yat sulla costa est. Ben piazzato in spiaggia, con bei bungalow o camere molto spaziose con tutti i confort, WI FI, ed ogni altro tipo di servizio. Particolarmente buono il livello dello staff, attentissimo alle esigenze del cliente, servizievole, cortesissimo, pronto a organizzare tutto, dalla gita alle cascate, al trekking con elefante sino ai biglietti dei ferry e i relativi taxi. Molto bravi. Forse avrete anche l’occasione di incontrare Roger, il proprietario che, coadiuvato dai due figli, gestisce il tutto. Una ottima persona, con un buon inglese, senza dubbio il più comprensibile di quello ascoltato dai vari Tailadesi durante la vacanza.
Trasporti: se restate più di 2 giorni consigliamo vivamente di noleggiare un’auto. Evitate le moto e gli scooter dato il livello di alcune strade.
Ristoranti: essendo rimasti in isola solo 2,5 giorni non abbiamo avuto modo di provarne molti. Possiamo tuttavia mettere una mano sul fuoco per il ristorante Under Sky. Esattamente a destra dello sbocco sulla spiaggia del resort Havana Beach (guardando il mare) è ben collocato sulla spiaggia con una bella vista, tavolini letteralmente in acqua ed un servizio più che buono. Il piatto migliore sono stati i fried prawns che sono rimasti nel nostro cuore (oltre che probabilmente anche nel nostro giro vita….). Fantastici, si sciolgono in bocca, caldissimi, il massimo!! Spesa massima in 3 con bevande 1100 THB.
Attività varie: preparatevi ad affrontare giornate di assoluto relax; ci sono più possibilità che a Koh Tao ma portate lo stesso molti libri, tanta crema solare, carte , play station etc etc.. Noi ci siamo avventurati nella gita alle cascate più vicine al resort, molto piacevole ma se andate nel pomeriggio portate un litro di Autan. Il trekking in elefante è un esperienza divertente e piacevole, non sappiamo se per l’elefante si possa dire lo stesso ma è una bella occasione di avere un contatto ravvicinatissimo con questo bellissimo e caratteristico animale. 800 THB a persona per un’ora di trekking nel corso della quale vi lasciano la guida del pachiderma. Per fortuna l’elefante sa benissimo cosa fare, al contrario di voi!
Ma adesso è nuovamente il momento di preparare la valigia e prendere il traghetto delle ore 11:00 Lomprayah per Koh Samui, si riparte. Potrebbe essere interessante organizzare, o far organizzare allo staff, il ferry con Lomprayah che a seguire vi porta con opportuno servizio di van taxi sino all’albergo di destinazione. Il biglietto del taxi si acquista dalla stessa Lomprayah che cura l’organizzazione del trasporto.
Koh Samui
Se avete usato Lomprayah e prenotato anche il taxi, appena scesi dal traghetto lo staff della compagnia vi indicizzerà verso il vostro pulmino in base all’adesivo che avete incollato alla maglietta sul quale è riportato il resort o l’albergo di destinazione. Attenzione perché qualche autista particolarmente disonesto tenterà di chiedervi 100 THB per il secondo bagaglio che state portando dicendo che la compagnia ne permette solo uno a testa. Nulla di più falso, semplicemente rifiutatevi di pagare e, in caso, rivolgetevi allo staff Lomprayah dell’arrivo denunciando l’accaduto. Gli autisti sono tutti free lance con mezzo proprio che lavorano occasionalmente per Lomprayah.
Qui siamo rimasti 5 giorni e purtroppo per la maggior parte del tempo abbiamo avuto pioggia almeno tre volte al giorno il resto della giornata con cielo plumbeo e pesante, rare apparizioni di sole.
Turisti/ambiente: ci sono le solite tipologie di turisti presenti altrove con il mix di giovani backpackers e famiglie più o meno con bambini.
La zona di Chaweng è la più trafficata e densa. Se amate gli ingorghi pedonali (non è una battuta) siete nel posto giusto. Consigliamo di esaminare la cosa dalla giusta “distanza”.
Spiagge: a Koh Samui ci sono moltissime spiagge balneabili, più e meno servite data anche la grande dimensione dell’isola. Tutti sono comunque non proprio pulitissime, in alcuni casi abbastanza sporche, mentre i tratti più belli di costa sono quelli a nord est dove si affacciano tutti i più bei resort di altissimo livello ai quali, neanche a dirlo, si accede solo se siete ospite pagante.
Alloggio, la nostra scelta: su indicazione scaturita da un resoconto di viaggio di colleghi “Turisti per caso”, abbiamo alloggiato a Villa Lakosta, in collina sopra a Ban Taling Ngam nel lato sud ovest dell’isola, in bella posizione panoramica ma lontana da ogni spiaggia. Si tratta di una ex casa di abitazione di grandi dimensioni adibita ora a albergo. E’ gestita da una coppia di giovani italiani, molto ben organizzati, gentili, prodighi di consigli e aiuto. I prezzi sono intorno ai 100 USD per una tripla di grandi dimensioni, simpaticamente arredata, tutti i confort, WI FI velocissimo, ristorante interno che, con ottima qualità, potrà darvi un po’ di soddisfazione con cibo italiano dopo 15 giorni di ottimo cibo Thay che però dopo un po’ fa venire voglia di una intera teglia di lasagne col ragù a testa..
Trasporti: se restate più di 2 giorni consigliamo vivamente di noleggiare un’auto. Evitate le moto e gli scooter dato il livello di traffico e la pericolosità della circolazione.
Ristoranti: le possibilità sono sterminate, usate la vostra guida e affidatevi all’istinto. Un solo consiglio “negativo”. Non andate a mangiare al Big Joe Fish restaurant, vicino a Na thon. Il locale è bello e in bella posizione sulla spiaggia, il cibo non è male anche se caro ma il servizio è diabolico.
Attese inutilmente lunghe, totale disorganizzazione del servizio al tavolo, parte delle ordinazioni vengono dimenticate, i camerieri vengono a chiedere al cliente se è arrivato il piatto ordinato (!!!!). Alcuni clienti, spossati dall’attesa, se ne vanno prima di finire. Un disastro, insomma. Visto che è anche costoso direi di evitare. Per chi non riesce a fare a meno del cibo italiano VILLA LAKOSTA è in grado di offrire semplici piatti italiani ma ben fatti. Per la pizza consigliamo la pizzeria Pinocchio sulla strada principale di Chaweng, non distante dallo Starbucks. Locale piccolo con prezzi italiani se non superiori ma la pizza è veramente ottima.
Attività varie: anche qui preparatevi ad affrontare giornate di assoluto relax, ci sono più possibilità che a Koh Tao e Koh Phangan (qualche tempio, una cascata e le solite attrazioni turistiche come snake farm, coccodrilli, nulla che realmente accrescerà la vostra cultura) dato il livello di inurbamento e densità turistica, ma portate lo stesso molti libri, tanta crema solare, carte , play station etc etc.. Se poi anche piove…beh… che dire!!??
Conclusione generale
Se amate il dolce far niente una vacanza come questa è ottima, infatti non c’è niente da fare se non oziare nel resort o sulla spiaggia e qualche alternativa soprattutto a Koh Samui, a patto che non piova come è successo a noi spesso e volentieri. Se invece avete un minimo di voglia di fare qualcosa di diverso da quanto sopra, valutate accuratamente le isole della Tailandia. Arrivare qui non è sempre economico ed è comunque dispendioso di tempo e faticoso; di solito però alloggio e vitto sono abbastanza economici, mettete quindi tutto sul piatto della bilancia e riflettete. Per noi è meglio visitare d’inverno quando il clima è meno torrido e umido. Le spiagge sono mediamente sporche, non curate, non attrezzate. La comunicazione con i gentili e sorridenti abitanti è tuttavia difficile, le strade sono abbastanza pericolose e mal tenute, il traffico può essere critico. Il WI FI è dappertutto.
Speriamo di aver dato notizie interessanti e soprattutto UTILI; per tutto il resto usate le vostre solite guide.
Ultimo aggiornamento 25 Giugno 2024 da cipiaceviaggiare