NEL CUORE DELL’AFRICA
(racconto di viaggio 12 – 29 agosto di Diego&Dany)
Preciso subito che se avete bisogno di informazioni siamo a disposizione e vi posso anche spedire il file che ho raccolto navigando in rete: didodandan@fastwebnet.it
Abbiamo prenotato a Gennaio il nostro solo volo su Zanzibar con Todomondo e da allora siamo stati assillati dal dubbio se fare o non fare il safari in Tanzania…
Nel mese di febbraio ho trovato nella mia navigazione in rete e nel mio consueto raccogliere informazioni un sito che elencava in breve tutte le caratteristiche delle varie agenzie che organizzano i safari e il loro indirizzo mail…
Con l’aiuto del mio traduttore automatico, ho mandato la mia mail di richiesta prezzi ed info per un safari di 5 gg e 4 notti a tutti gli indirizzi dell’elenco.
Mi hanno risposto quasi tutti e sono stata sommersa delle loro proposte…
Insieme ai nostri compagni di viaggio e carissimi amici, Andrea e Jael, abbiamo iniziato a riflettere…
Parlavano di una spesa non indifferente e l’idea del campo tendato ci appariva troppo all’avventura tanto che per mesi abbiamo accantonato l’idea di poterci permettere un safari in Tanzania…
Pensavamo addirittura di poter sperare di riuscire ad organizzarne uno sul posto, risparmiando qualcosa…o di poter dormire fuori dai parchi per spendere meno…ma ogni idea cadeva subito e rinunciavamo sempre più al safari…
A me e Diego, avendo quest’anno avuto la fortuna di trovare dei buoni prezzi come solo volo per le Mauritius in Dicembre e solo volo sulle Maldive per Maggio non andava l’idea di fare solo mare a Zanzibar…
A Giugno ci siamo decisi: facciamo il safari…ma la seconda domanda è con chi?
Leggi in giro che ci sono agenzie fantasma, che ti prendono i soldi che tu mandi in acconto e poi spariscono, o di altre agenzie che ti sparano un prezzo basso ma che poi risparmiano sull’auto o sul cuoco ecc…o dove passi un sacco di tempo a cercare di riparare una jeep rotta…
Ero veramente in crisi, volevo spendere poco ma non volevo poi dovermene pentire per un sacco di tempo…
Ho iniziato di nuovo la mia ricerca in internet, scavando sempre più a fondo…
Ho trovato un ragazzo gentilissimo, e lo potete trovare anche voi in rete, che è stato in Tanzania almeno una decina di volte… Abitando vicini ci ha gentilmente aperto la sua casa e ha condiviso con noi le informazioni di base che ci servivano…ci ha fatto vedere delle fotografie meravigliose che ha fatto nel suo ultimo safari (Febbraio 2008 nel periodo delle nascite) ed è riuscito a trasmetterci il suo amore per il safari…lui ci consigliava di fare quasi quasi solo safari, quindici giorni…
Era improponibile come spesa ed eravamo convinti che ci saremmo stancati…
Lui ci spiegava e rispiegava che ci sono tantissime cose meravigliose da vedere e da fare che il minimo del minimo per non rimpiangerlo dopo è almeno di una settimana.
Lui ad Arusha ha un amico fidato che organizza dei safari.
Accettiamo che sia lui ad organizzarci il safari o per lo meno gli chiediamo di strutturarcelo e di farci sapere la spesa…
Il suo preventivo è abbastanza alto per le nostre tasche e decidiamo di togliere un giorno e di fare solo due notti nei lodge e il resto nei campi tendati…stiamo parlando di sette giorni e sei notti di safari.
Se fossimo in quattro la spesa sarebbe inferiore perché certe spese vengono divise, tipo la macchina, l’autista e il cuoco…ma i nostri amici hanno voglia di relax e di fare un bel po’ di mare, stanno organizzando una settimana a Mafia…siamo solo noi.
Il prezzo è buono ma è comunque alto.
A luglio vado a ripescare alcuni dei miei indirizzi dalle mie vecchie mail di febbraio e rimando di nuovo ad un sacco di loro una nuova mail con il mio nuovo programma…rispondono e sono tutti gentili.
Scegliamo tre preventivi che sono più bassi ma non troppo, chiediamo ulteriori info e anche se ci dispiace aver fatto “perdere tempo al ragazzo italiano e al suo amico tanzaniano” decidiamo di rischiare e spendere un po’ meno, pur rimanendo su un prezzo importante. Facciamo da soli.
Scrivo una mail all’ufficio del turismo tanzaniano (Tourist Information Centre – Dar es Salaam ttb2@ud.co.tz cotcord@intafrica.com o Tanzania Association of Tours Operators tato@cybernet.co.tz) indicando il nome dell’agenzia prescelta dicendo che voglio sapere se esiste ed è affidabile dal momento che devo anticipare metà del prezzo del safari.
Rispondono che è conosciuta ed affidabile.
Abbiamo scelto: CORDIAL TOURS info@cordialtours.com
Abbiamo trattato con John ma sono tutti disponibili e pronti ad aiutarvi.
Noi, per esperienza personale consigliamo al 100% la CORDIAL TOURS …ci siamo trovati benissimo, oppure se volete andare tranquilli al 100% cercate in rete il ragazzo di cui parlo io e chiedete info a lui e se vi organizza il safari.
MARTEDI’ 12/08/2008 STONE TOWN
– Pranzo al: PLAZA (zona Shangani vicino al ristorante italiano la Fenice)
Gestito da locali, carino pulito e ordinato; è su tre piani: l’ultimo è all’aperto, con una bella vista sull’oceano.
Cucina tipica, mangiato quasi discreto se non fosse per le salse a cui non siamo abituati. Non economicissimo, medio livello.
Attenti perché se avete solo dollari loro come la maggioranza praticano il cambio 1000 Tsh = 1 $ quindi noi non avendo moneta locale ci abbiamo rimesso 8$.
– Cena al: DOLPHIN RESTAURANTE (a metà di Kenyatta rd, zona Shangani)
Niente di particolare, cucina tipica, non molto veloci nel servizio, prezzi bassi ma porzioni molto scarse.
Hanno un pappagallo fantastico a cui piace mettere la testa fuori dalla gabbia e farsela accarezzare.
– Per finire e chiudere il buco lasciato dal Dolphin: LA FENICE (zona Shangani)
Ristorante tipico italiano, gestito da una coppia di italiani. La figlia organizza safari ad Arusha.
Abbiamo preso solo una macedonia di frutta con una pallina di buon gelato (6000tsh)
E il dolce Tiramisù (buonissimo come lo mangereste in Italia).
Vero ristorante italiano, si nota il tocco europeo, il proprietario è gentile, pronto a parlare e disponibile ad aiutare, ci ha dato la possibilità di aggregarci a lui il giorno dopo per visitare il mercato locale. Ottimo caffè espresso pagato 2000tsh (1€ = 1800tsh).
– Dormito al: ANNEX COCO DE MER (quartiere Vuga) 50$ a notte per camera con la colazione.
Camere essenziali, spaziose con ventola al soffitto, letto con la zanzariera.
Bagno? C’è giusto lo stretto indispensabile per poterlo chiamare tale..
Il tutto leggermente deprimente.
Sarebbe un’ottima sistemazione se costasse al massimo 20$ (forse dal momento che era il quinto albergo che facevamo e gli altri erano tutti pieni, ci è venuto anche il dubbio che normalmente costi meno e che d’accordo con il taxista abbiano alzato il prezzo…)
Rapporto qualità-prezzo praticamente inesistente.
Colazione molto impersonale,senza lode e senza infamia.
MERCOLEDI’ 13/08/2008
– Colazione mediocre all’Annex coco de mer
– Ottimo caffè alla Fenice
– Pioggia che va e che viene…
– Pranzo veloce al Plaza (panini giganti ma fritti fritti)
– Caffè alla Fenice dopo il pranzo
– Nell’attesa dell’aereo e pausa relax nella terrazza del ristorante: AMORE MIO (zona Shangani dopo la Fenice e il Plaza)
Gestito da italiani ma mantenendo lo stile zanzibarino…
Alla Fenice sembra di uscire dall’Africa e tornare in Italia.. in questo ristorante rimani a Zanzibar
Preso una macedonia (3000tsh), 1 thè speziato (1500tsh) e 1 coca cola (1500tsh) cullati dalle onde del mare…Ottima visuale, e luogo veramente pulito.
Le persone intorno a noi hanno mangiato pasta, pizza e panini…l’aspetto era buono…
Forse per un’eventuale pranzo o cena non hanno una grandissima scelta o varietà di piatti come hanno alla Fenice…ma la guida dice che fanno un ottimo gelato…
PARTIAMO PER IL NOSTRO SAFARI
VOLO STONE TOWN – KILIMANJARO fatto con AIR TANZANIA
Abbiamo scelto un volo diretto per poter ottimizzare al meglio i tempi. Partenza ore 19:55 arrivo 21:00
All’aereporto abbiamo trovato ad aspettarci uno dei ragazzi che lavora per l’agenzia scelta via internet che ci ha organizzato il safari..
Trasferimento di un’ora circa ad Arusha.
– Dormito all’IMPALA HOTEL
Ottimo, è un grande casermone di nove piani, con 4 tipi di ristoranti e c’è un giro di persone enorme.
Ottima camera, vasca grande e acqua calda. Buon letto con zanzariera.
Clima freddino tanto che appena arrivati in camera abbiamo chiesto per poter spegnere l’aria condizionata…risposta?.. non c’è aria condizionata è la sua temperatura normale…
Colazione continentale a buffet, disponibile dalle 5:30della mattina, buona e con tantissima scelta.
GIOVEDI’ 14/08/2008 TARANGIRE NATIONAL PARK
Parco bellissimo.
Savana, piena di Baobab (alcuni sono veramente grandi e bellissimi).
Gli avvistamenti sono molto facili, visto tantissime zebre, elefanti, giraffe, impala e simili…
Da lontano e in due situazioni diverse abbiamo visto anche due leonesse…
Lasciamo che siano le foto a raccontare il resto.. anche perché ogni safari e ogni giorno è diverso da quello di un altro..
Consigliatissimo!!!
– Dormito al: TARANGIRE SAFARI LODGE: Bello, direi di lusso.
Le sistemazioni possono essere in tenda oppure in bungalow con tetto in paglia.
Noi abbiamo dormito nella tenda fissa (grande quanto una camera di albergo) con il retro in muratura dove ci sono i bagni, la doccia è con l’acqua calda ma non essendo completamente chiuso con gli spifferi uno patisce un pochino freddo.
Tutto illuminato, la tenda ha anche la veranda dove c’è un tavolino e due sedie.
Ha un’ottima posizione, e si gode un panorama bellissimo, è situato su un dirupo che domina il fiume Tarangire, e noi abbiamo potuto vedere un branco di elefanti che si abbeverava…
Cena servita, con menù del giorno, non varia: una zuppa calda e potevi scegliere fa due tipi di piatti unici, poi a buffet frutta e dolci.
Porzioni non molto abbondanti: voto discreto.
Colazione a buffet libera e di conseguenza abbondante sia nelle quantità, ma cosa più importante varia come scelta.
Temperatura fredda, si sta bene con due maglie e un bel maglione, riflessione: se abbiamo avuto freddo noi, sicuro dormire nel campo tendato vero e proprio e cena all’aperto di sicuro c’è molto più freddo.
VENERDI’ 15/08/2008 LAKE MANYARA NATIONAL PARK
Parco veramente bello, ho letto che a volte viene sottovalutato, ma a noi proprio per la diversità e la varietà d’ambienti in pochissimo spazio è piaciuto veramente tanto…
Si entra nella foresta quasi pluviale.. e subito dopo ci si ritrova nella savana e poi in un ambiente lacustre..
Ci sono tantissimi elefanti e li abbiamo visti anche da una distanza veramente ravvicinata…
Poi zebre, giraffe (viste in lontananza) impala, procavie e tanti babbuini e scimmie varie…
Ippopotami, fenicotteri e pellicani.
Siamo riusciti a vedere anche due leonesse scendere dall’albero dove si erano rifugiate per riposare…
Emozionante!!!
La cittadina di MTO WA WBU Merita sicuramente di farci una passeggiata per respirare l’aria dell’africa…
C’è un bellissimo mercato Masai, con le loro opere, peccato che tutti ti chiedano d’entrare e di vedere, poi contrattare e comprare…di conseguenza perdi presto la voglia di guardare e camminare…
– Dormito fuori dal parco nel: TWIGA CAMPSITE LODGE twigacampiste@hotmail.com
Campeggio recintato, moltissimi cuochi al lavoro, siamo arrivati nella mattinata, la guida e il cuoco hanno scaricato la macchina con tutto il necessario per cucinare e per dormire e poi noi siamo ripartiti per la visita al parco…Al rientro abbiamo trovato, come tutti credo, la nostra tenda montata e il tavolo apparecchiato…la cena? Dipende dal vostro cuoco e dall’agenzia che avete scelto!!!
A noi è andata bene, era bravo, diligente e responsabile.. e ottimo cuoco…
Il campeggio direi che equivale ad un campeggio italiano (non di lusso), il bagno è essenziale e viene pulito spesso…La doccia è calda!!
SABATO 16/08/2008 LAGO NATRON
Oggi abbiamo segnato sul nostro programma visita al Lake Natron…
Non ci siamo informati benissimo su questa giornata.. ci era stata consigliata e abbiamo seguito il consiglio…credevamo di fare un safari molto simile al lake Manyara …
Il trasferimento verso la zona e per primo verso il campo tendato il Movido Camp dura tre ore abbondanti su una strada praticamente inesistente…(attraversiamo strade di sola roccia, guadato torrenti ecc…vediamo tantissimi villaggi Masai, tantissima polvere e centinaia di bambini con i vari greggi al pascolo, molti sono vestiti di soli stracci).
Siamo arrivati a destinazione verso mezzogiorno, la guida ci dice che aspetteremo tre ore prima di ripartire perché fa troppo caldo e il lago si gira in pochissimo tempo…siamo perplessi ma ubbidiamo…
Alle tre noi siamo pronti per il nostro solito safari, siamo ignari di tutto, e da “bastardino” la nostra guida Rama non ci avvisa di niente…
Appena usciti dal campo un ragazzo masai sale in macchina con noi, chissà perché? avrà voglia di fare un giro in macchina, forse… concludo io… polla!!!
Dopo quindici minuti ci hanno lasciato ai piedi di una montagna e il masai si trasforma nella guida per arrivare alle cascate…scusa nessuno mi ha detto che ci sono delle cascate, tanto meno che devo raggiungerle a piedi…trauma iniziale.. la guida aggiunge subito: ”impiegherete una cinquantina di minuti ad andare e altrettanti a tornare e dovrete anche attraversare dei piccoli torrenti…”
L’avrei disintegrato all’istante…ma buon viso e cattiva sorte…
La strada o il sentiero praticamente non esiste, ti arrampichi su per la montagna fiancheggiando un torrente tra salite e discese e sassi che franano un pochettino…attenta a dove metti i piedi…poi attraversi il torrente parecchie volte…
Se come noi arrivate un po’ impreparati, all’inizio può essere traumatico. Basta adattarsi …noi eravamo in scarpe da ginnastica e pantaloni lunghi e guadare un fiume senza volersi bagnare è una bella avventura…ma se state leggendo questo diario, arriverete preparatissimi, come l’altra comitiva d’italiani che erano addirittura con il costume pronti per il bagno finale…
La nostra guida John è stata fantastica, ci siamo tolti le scarpe e l’ultimo pezzo l’abbiamo fatto scalzi in mezzo al fiume e sui sassi (che male i piedi!!! ma non aveva senso rimetterti le scarpe per poi toglierle di nuovo dopo tre minuti…)
Alla fine arrivi in una grotta dove da sopra cade questa cascata (niente di enorme e strabiliante) ma ci puoi fare il bagno e passato il tuffo della cascata, entrando nella grotta dopo circa una decina di metri c’è un’altra cascata più bassa ma più potente che funge da idromassaggio…Tutti erano felici e si sentivano un tutt’uno con la natura! Diego ha fatto il bagno con i pantaloni.
Tragitto di rientro praticamente come all’andata, meno male che il sole sta calando e spesso sei in zone d’ombra…Ad attenderci alla jeep ci sono delle ragazzine e donne masai che hanno per terra la loro piccola bancarella, di braccialetti e collane tipiche…(Solo una domanda a cui non ho trovato risposta: Sono così isolati dal mondo…ma dove li trovano i coralli o le perline per fare i loro ornamenti?)
Contrattiamo con una ragazzina di nome Maria (?) e mi vende una collana masai per 4000tsh…almeno è un ricordo…
Raggiungiamo in brevissimo tempo il Lago NATRON, poi essendo la stagione secca cammini nel lago secco ma in alcuni punti melmoso e fangoso per raggiungere la parte del lago dove si trovano i fenicotteri.
E’ completamente rosa, il sogno è che tutti si alzino in volo per fare una foto da favola ma non riesci ad andare così vicino, senza impantanarti…riesci comunque ad avvicinarti a dei piccoli gruppi in piccole pozze esterne e vederli bene.
Bello!!!
Rientrati ci siamo chiesti rifaremmo questa giornata?
E’ una giornata strana, alla fine tra andare e tornare passi circa otto ore in auto su strade che non esistono, e attraversi montagne, non vedi animali se non i fenicotteri e qualche giraffa o impala o gazzella che gira libera per la Tanzania…
Ancora non abbiamo trovato una risposta definitiva, una cosa è certa: come giornata ci è piaciuta e ci ha permesso di vedere dei paesaggi diversi, di recepire nell’aria lo spirito masai e quello delle altre tribù tipo i sonjo.
Rifacendo lo stesso percorso faremmo in modo di poterci fermare in qualche villaggio locale e fuori dai percorsi turistici…In più quando abbiamo prenotato il safari ci dicevamo che sette giorni di safari, dal nostro punto di vista, erano troppi e che ci saremmo annoiati… questa giornata ci ha permesso di rilassarci e di staccare completamente gli occhi dagli animali e creato un’attesa ancora più grande per il Serengeti.
– Dormito al: MOVIDO CAMP
Pace assoluta, essendo fuori dai soliti giri turistici, c’è pochissima gente e quella poca che c’è non dorme nelle tende ma nei bungalow… siamo solo noi due, la guida e il cuoco e i masai che gestiscono il campo.
E’ ombreggiato, i 2 bagni e le 2 docce occidentali sono ok, molto puliti, poi ci sono quelli all’aperto per i più coraggiosi o per i masai… C’è molto caldo di giorno e un clima ideale la sera…pochissime zanzare…
Non c’è la corrente elettrica, quindi niente luce, anche nei bagni. Solo l’acqua a temperatura ambiente!
Abbiamo dormito sotto il tipico albero africano, con la tenda praticamente aperta, c’era solo la zanzariera illuminati dalla luna piena, è stato romanticissimo!
Siamo stati svegliati verso le tre di notte dai vari asini che brucavano l’erba vicino alla tenda, facendo quasi tremare il terreno…
Appena prima di partire vengo chiamata da una donna masai al di fuori della recinzione del campo che mi vuole vendere i suoi braccialetti…ne compro uno per 2000 tsh, lei è molto felice…
DOMENICA 17/08/2008 – LUNEDI’ 18/08/2008 SERENGETI NATIONAL PARK
Avevamo letto che il Serengeti è il luogo dove la leggenda incontra la realtà, dove si possono toccare il mistero, l’asprezza e la potenza dell’Africa…
Noi non possiamo fare a meno di confermare quello che avete gia letto in giro…è fantastico!
Noi abbiamo visto parte della zona del Lobo e del Seronera e vi assicuro che ci è piaciuta moltissimo, offre dei paesaggi bellissimi, vari e con distese impressionanti che gli occhi non riescono a coprire.
E gli animali? Tantissimi…non riesco ad immaginare come dev’essere prima della grande migrazione, verso il Masai Mara.
Ci sono branchi enormi di bufali, zebre e gazzelle di thomson, impala ecc.. elefanti, giraffe, dik-dik e sono ben visibili, essendo la stagione secca anche i felini!!! Meraviglioso!
In una giornata abbiamo visto più di 15 gruppi famigliari di leoni: ben 4 leonesse con i cuccioli, 3-4 leoni e dei giovani leoni…e il resto gruppi composti da 2 a 4 leonesse…
Spesso riposavano e come gatti faticavano a svegliarsi, nonostante il rumore delle auto.
Si mimetizzano benissimo nell’erba secca gialla e a volte anche quando sai che c’è non riesci più a vederli una volta che si sdraiano.
Abbiamo visto per la prima volta e in totale libertà e con il pranzo vicino (una gazzella): un GHEPARDO.
Ringraziamo le altre tre jeep ferme ma nonostante ci dicessero che c’era, abbiamo impiegato più di dieci minuti per trovarlo…
Dopo grazie alle orecchie che si sono mosse è stato localizzato…si vedeva solo qualche macchia e poi ci ha graziati alzandosi i piedi e mettendosi nella posa tipica dei ghepardi.
Paesaggi meravigliosi…ippopotami in fiumi pulitissimi o in pozze melmose piene dei loro stessi escrementi…erba verde e palme lussureggianti vicino all’acqua o erba secchissima nelle pianure.
Colpiscono gli spazi interminabili, dove all’orizzonte vedi la sagoma di un elefante o di una giraffa che vaga solitaria.
Da un lato capisco chi organizza safari lunghissimi, avere più tempo ti permette di vedere e osservare con calma gli animali in tutte le loro fasi della vita o della giornata!
Ho visto per la prima volta giraffe bere, elefantini succhiare il latte…
Sono sensazioni meravigliose che ti arricchiscono la vita.
– Nella zona del LOBO abbiamo dormito al: LOBO CAMP
Sarei tentata di dire che praticamente non esiste un campo: è uno spiazzo aperto, alle spalle hai una grande roccia e davanti una grande distesa dove alla notte hanno dormito i bufali (io non ho dormito moltissimo, sentivo i bufali sbuffare e in precedenza pensavo ci fosse un po’ più di protezione in questo genere di campo, per lo meno se non un recinto mi avevano detto che c’erano i masai come guardie… invece ognuno pensa per se e ti auguri di non dover andare in bagno la notte.
Freddo, freddo e molto, molto vento!
Ci sono due costruzioni tipo capanne con la base di un metro circa in muratura e della rete metallica che funge da pareti, tetto in paglia.
Servono per proteggere il cibo dagli attacchi dei babbuini…alla sera non si vedono ma finita la colazione scendono a gruppi per rubare il rubabile.
Bagni? Chi ha parlato di bagno?? Ci sono quattro pareti in lamiera e un buco profondo per terra…l’importante è che chiunque “partecipi al gioco” abbia una buona mira, se no dopo un po’ non sai più dove mettere i piedi…
Con un po’ di coraggio e il naso tappato tutto riesce bene.
Non esiste l’acqua praticamente in nessun posto se non dal rubinettino di una grande cisterna che serve ai cuochi per cucinare e lavare i piatti…L’unica cosa che riesci è lavarti le mani! Portatevi delle salviettine umidificate…e per fortuna c’è freddo quindi non sei nemmeno sudato!
Mangiare all’aperto è stato veramente dura sia alla sera che alla mattina, troppo vento gelido, i vestiti non bastavano a proteggere la faccia.
– Nella zona del Seronera abbiamo dormito al: PIMBI B/CAMPSITE
E’ un campo all’aperto. Completamente aperto in mezzo alla savana, ma noi non abbiamo né visto, né sentito animali in particolare (fortuna o sfortuna per alcuni, dipende dai punti di vista…)
Ci sono sempre le due recinzioni, di cui ho già parlato, chiuse da reti e tetto di paglia. Una funge da cucina e l’altra viene allestita zona ristorante con i tavolini e le sedie portate da ogni gruppo di turisti.
Manca la luce e la corrente elettrica, ma c’è l’acqua!
I bagni sono stati costruiti da pochissimo in una piccola casetta al lato del campo, con acqua e doccia.
Credo sia un campo curato e in fase di miglioramento, non abbandonato a se stesso com’è attualmente quello del Lobo.
MARTEDI’ 19/08/2008
Nella mattinata safari nel Serengeti e nel pomeriggio trasferimento verso l’ultima tappa il NGORONGORO con la visita al villaggio Masai.
La mattina abbiamo visto magnificamente il Leopardo che dormiva “appollaiato” sull’albero con poco distante la gazzella appena cacciata.
Di nuovo abbiamo visto delle leonesse con i loro cuccioli.
In poche parole: fare un safari nel Serengeti è una cosa speciale e credo non si possa restare delusi, se in Agosto, periodo che viene descritto come il momento che si vedono pochi animali perché molti sono al Masai Mara in Kenia, noi ne abbiamo visti tantissimi, non riesco ad immaginare il parco quando è pieno.
Vi riassumo comunque cosa dice la Lonely Planet su quando visitare il parco: “Nel parco la concentrazione di animali è più alta tra dicembre e giugno e relativamente più bassa nella stagione secca tra luglio ed ottobre. Ma il Serengeti merita di essere visitato tutto l’anno. Dipende molto da cosa uno vuole vedere! Il vostro principale interesse sono gli gnu? Allora nella stagione delle piogge (dicembre –maggio) troverete i branchi disseminati nella zona del Serengeti meridionale. Nella stagione delle nascite, intorno a febbraio, ogni giorno vedono la luce più di 8000 piccoli gnu, sebbene il 40% di essi muoia prima di raggiungere i quattro mesi d’età. Se al contrario volete vedere i predatori allora il periodo migliore per avvistarne un numero maggiore è senz’altro nella stagione secca (luglio-ottobre).”
Informatevi e fate le vostre valutazioni.
Dopo il pranzo ci siamo diretti verso il Ngorongoro, nei grandi spazi ai lati del sentiero battuto che funge da strada ricominciamo a vedere tutti i bambini masai che pascolano le loro greggi, di pecore o capre o bovini.
Spesso quando vedono l’auto ti corrono incontro allungando la mano…questo è successo in qualsiasi strada che abbiamo percorso… chiedono ….chiedono sempre.
E’ facile che nasca una conversazione fra: E’ GIUSTO DARE O E’ MEGLIO NON DARE?
Devono vedere il turista come qualcuno da “spellare” o come un benefattore?
Abituarli a ricevere significa poi nel tempo non poter fare nemmeno un passo senza essere circondati da bambini o da gente che ti chiede… e ti chiede…
E’ un bel dilemma!
Riguardo a questi bambini io pensavo chiedessero soldi o forse vestiti, dal momento che alcuni hanno solo uno straccio annodato sulla spalla e basta.
La nostra guida, Rama, ci ha spiegato che la loro richiesta principale consiste nel chiedere ACQUA, effettivamente spesso li trovi soli con i loro animali, in mezzo alla savana circondati solo da terra arsa e dura e qualche piccolo alberello come riparo dal sole cocente.
Dare una bottiglia d’acqua ad uno di loro significa che venti metri più avanti ne troverai un altro che ti chiede la stessa cosa e via dicendo…
Oppure tu pensi che sia solo, ma appena allunghi la mano per dare, ne sbucano altri correndo da luoghi seminascosti.
Non si possono accontentare tutti.
Noi avevamo un sacco di mele e in questo pomeriggio ne abbiamo data una ad ogni bambino che incontravamo: sono finite velocemente!
Qualsiasi cosa noi facciamo è una goccia nell’oceano!
Aggiungo poi una riflessione che può essere definita cattiva: loro come tribù rifiutano il progresso e da un lato è giusto perché le tradizioni e la cultura sono sacre e vanno rispettate…allora perché devi supplicare il turista?
Perché la mia guida e il mio cuoco pur avendo cibo o acqua con loro .. non hanno mai fatto il benché minimo gesto di solidarietà nemmeno verso uno di loro?
Perché tutto questo è preteso da noi turisti?
E’ la loro scelta di vita! L’unico rimpianto è che i bambini non hanno scelta e che da piccoli subiscono le decisioni dei loro genitori e che quando sono grandi sono talmente dentro l’ingranaggio che forse non sanno o non hanno il coraggio d’uscirne.
Abbiamo comunque visto giovani masai vestiti con i loro tipici teli colorati camminare felici con in una mano la lancia e nell’altra mano il cellulare, o con gli occhiali da sole alla moda.
Concludendo: tutto non è sempre come sembra.
Ci saranno sicuramente villaggi isolati e veramente poveri, ma noi non abbiamo visto persone magre o affamate, hanno le loro pecore e le loro mucche; anche se questo non significa che non ce ne siano.
Ci saranno sicuramente persone che hanno lasciato il loro villaggio isolato e che si sono trasferiti più vicino alle zone abitate per poter sfruttare anche le comodità.
Vicino ai centri abitati abbiamo visto tanti masai in bicicletta.
E’ vero su argomenti di questo tipo si possono aprire dibattiti di giorni e giorni, anche se io ho solo espresso i miei dubbi ma non voglio fare polemica con chi è a favore di dare o chi è per il non dare.
VISITA AL VILLAGGIO MASAI
Credo che non ne valga la pena, certo io non lo rifarei!
Costo per auto di 50$, durata della visita: massimo un’ora.
Noi siamo stati in uno dei villaggio vicino al Ngorongoro.
Diciamo che è l’unico modo per poter scattare fotografie a volontà a persone alle quali posso adattare due definizioni:
1) Ha venduto la loro faccia per soldi.
2) Si è fatta furba e sfrutta i polli che pagano per vedere il loro spettacolino.
Appena arrivati un giovane masai con un’ottima parlata inglese ci viene incontro e prende i soldi dalla guida e si presenta a noi come nostro accompagnatore all’interno del suo villaggio.
Subito sono infastidita dalla quantità di oro che indossa (anelli e braccialetti, uno addirittura fatto con oro bianco intrecciato con oro giallo). Ne ha più di me!
Bisogna attendere, che almeno una venti o trenta di loro escano fuori dal villaggio per farti la loro danza di benvenuto.
Alcuni s’impegnano, più convinti di altri. Io, forse sono prevenuta, e la vedo come una pacchianata, molto al di fuori della realtà.
50$ per entrare non sono pochi (impariamo poi a Zanzibar che lo stipendio medio è massimo di 100$ al mese…non so quanto guadagnino normalmente in Tanzania…).
Questo villaggio non è certo povero e benché vogliano apparire in un modo, ai miei occhi sembra tutto il contrario.
Entriamo nel villaggio…tante piccole capanne, dove il “nostro” giovane masai ci spiega con quali materiali viene costruita e poi ci fa accomodare al suo interno…
I nostri occhi non sono abituati al buio e una volta dentro non vediamo niente …poi dopo una decina di minuti mi accorgo che i miei occhi si sono adattati e riesco a percepire le forme.
E’ piccolissima: un una pelle di mucca che funge da letto per i genitori e una pelle come letto per i figli; c’è un piccolissimo angolo con delle braci, usato come cucina.
Ci spiega la loro vita e possiamo fare tutte le domande che vogliamo, peccato che presi alla sprovvista non ce ne vengano… in più il mio inglese è praticamente inesistente e quello di Diego è molto elementare. Ci spiega che sono poligami e che non mangiano vegetali (sicuramente un po’ complicati da coltivare). La loro dieta è solo di carne e sangue, a volte mescolano il sangue al latte, mangiano capre, mucca e pecore. L’asino è l’unico animale che allevano solo come mezzo di trasporto e che non viene mangiato. Adesso mentre sto scrivendo il mio diario, gli avrei voluto chiedere: ogni moglie ha la sua capanna? lui quante mogli o figli aveva? come le scelgono? Sono gelose l’una dell’altra? Cosa fanno quando uno di loro muore? Seppellito o bruciato?
Qual è il ruolo dell’uomo o della donna? sembra che la donna lavori e fatichi molto più dell’uomo è vero? Ecc..ecc..
Al centro del villaggio c’è una specie di palizzata circolare con tutti i loro ornamenti (collane, braccialetti, bastoni decorati ecc..)
Danno a Diego un bastone e a me una collana…si dividono in due gruppi, uno di soli uomini e l’altro con solo le donne: cantano e noi al centro dobbiamo saltare più in alto possibile…ci dicono che così ci stanno sposando nella loro tradizione…
Diego fa il convinto e segue quello che gli viene detto di fare…io mi sento una scimmiotta da circo, completamente estranea al loro ambiente.. salto un po’ ma mi vergogno troppo…
E’ uno spettacolo per il turista.
Dopo vieni avvisato che devi scegliere quello che ti piace fra tutti gli oggetti per poi comprarlo..
Io, come ho gia raccontato, al lago Natron avevo gia comprato una collana per 4000 e un braccialetto per 2000 scellini tanzaniani…
Avevo una idea sui prezzi per fortuna…
Scegliamo una collana e quattro braccialetti: ci sparano 50$!!! Siamo pazzi???
Ci rifiutiamo di farci spellare in quella maniera, stupidi forse ma proprio scemi no…
Stupidi per non aver comprato fuori dai circuiti turistici da gente che ne ha effettivamente bisogno e che si accontenta…Noi lasciamo il tutto…loro insistono…Io sono per pagare il giusto…massimo 15000tsh, chiedere 50$ è veramente un latrocinio…calcolando che ne ho appena dati altri 50 solo per entrare…
Lui vuole farci credere che 15$ sono pochi e che ci rimettono… ok non c’è problema…non li vogliamo…
Ci portano allora a visitare la loro scuola: una capanna con delle panche dove sono seduti una ventina di bambini con magliette stracciate e piene di polvere…al centro c’è un bauletto dove poi mettere le offerte per la scuola…noi doniamo qualcosa…
I bambini ci cantano una breve canzoncina e una bimba del gruppo si presenta traducendo in inglese quello che dice il suo insegnante nella lingua locale.
I bambini sembrano veramente poveri!
Ce ne sono due piccolissimi, hanno al massimo due anni, che mi hanno preso in simpatia e mi seguono, ridono e mangiano sabbia, hanno le mosche sulla faccia e sembrano non accorgersene…non le cacciano.. lo faccio io per loro ma dopo un attimo la mosca torna nella posizione iniziale…Mi dispiace non avere niente per loro..
Ma poi penso: perché gli adulti sono tutti bene vestiti (potete vederlo di persona dalle foto che ho messo in rete) e ben lavati, oserei quasi dire, con l’oro ai polsi mentre con un contrasto pazzesco i bambini sono vestiti di stracci e con le mosche sugli occhi? non li trovo patiti anzi sono ben grassottelli…
Non riesco a capire…certo quel determinato villaggio che si è aperto al turista non è povero…forse i bambini sono lasciati in quel modo per impietosire ancora di più il turista…oppure anche nel loro gruppo si dividono in ricchi e poveri…Per trovare una risposta bisognerebbe entrare veramente nella loro cultura, non come turista ma come amico…ci vogliono anni e un sacco di viaggi in Tanzania.
La visita è finita e la nostra giovane guida masai gioca di nuovo la carta della contrattazione: tre braccialetti per 15000tsh. Accettiamo anche se siamo certi che sono cari.
Vediamo che 5000 li mette in tasca il giovane masai e 10000 vengono dati alla donna che forse li ha fatti.
Fine della visita! A voi la decisione se fare questa visita oppure no, noi certamente non la rifaremmo ma vorremmo fermarci nel villaggi veri, e se devo lasciare dei soldi, preferisco darli a loro, e vedere dal vivo la loro vita, non solo gente che all’arrivo del turista canta e balla, nessuno che lava, fatica, cucina…chi non è dello spettacolo è seduto e aspetta il prossimo arrivo di un’altra coppia di stranieri.
Riprendiamo il nostro viaggio …
Di nuovo pastorelli in cerca di offerte… diamo quello che abbiamo, qualche pacchetto di biscotti e simile, acqua ne abbiamo poca per noi e non è cosi scontato trovare un “negozio” che la venda…
Siamo giunti quasi a destinazione, ci fermiamo all’esterno, sulla cima del cratere, domani mattina scenderemo all’interno. Facciamo qualche foto in un punto panoramico e sono subito circondata da 5-6 ragazzi ventenni masai che vendono collane e braccialetti… chiedo quanto costa la stessa collana che volevo comprare al villaggio dove mi chiedevano 15$…il ragazzo mi chiede 5000 tsh (poco più di 4$) io non ho nemmeno il coraggio di tirare sul prezzo, accetto subito.
M’incavolo ancora di più se penso al villaggio spenna turisti.
Acquistata una subito gli altri ragazzi iniziano a dire: ”due collane per 5000tsh”… ok li accontento ma tutti mi assalgono, parlano e mi allungano le loro collane…chiedono talmente poco che ne scelgo due dal mucchio…non ho idea a chi devo dare i soldi .. una mano si allunga e mi indica che una è sua e una è dell’altro ragazzo… io gli do i soldi…sono agitati, vorremmo le prendessi tutte ma alla fine sono molto tranquilli fra di loro, oggi un turista sceglie la tua, domani un altro sceglierà la mia…
– Dormito al: NGORONGORO WILDLIFE LODGE: Gode di una bellissima posizione sul bordo del cratere.
Struttura enorme con almeno quattro piani a terrazza, con una grande balconata per poter godere del bel panorama.
Cena a buffet di ottima qualità e varietà, idem per la colazione. Consigliatissimo!!!
L’avevamo scelto proprio perché tutti ci avevano avvisato che era la zona più fredda del nostro safari e dormire in tenda e mangiare all’aperto quando fuori arriva anche vicino allo zero non è il massimo, almeno in camera uno si difende meglio…Nel salone centrale c’è anche il camino che viene acceso anche se uno si scalda solo se sta molto vicino…
Eravamo quindi preparati al freddo e non lo abbiamo trovato peggio di quello patito al Lobo, certo essere in tenda poteva essere tragico.
Al tramonto e alla mattina presto il termometro misurava sui 12°.
MERCOLEDI’ 20/08/2008 DISCESA NEL CRATERE NGORONGORO
Iniziamo la discesa verso le sette e trenta…
Il cratere ci appare vuoto, secco e desolato…ma è veramente enorme e molto è nascosto alla nostra vista.
Infatti più procediamo ambienti diversi appaiono ai nostri occhi.
Ci troviamo in mezzo ad una foresta, ci sono fiumi con la loro rigogliosa vegetazione e più avanti savana secca secca.
Vediamo alcuni elefanti, moltissime zebre, un gruppo di iene con i cuccioli, sciacalli gazzelle, impala e vari uccelli…vediamo non lontanissimo un leone dalla nera e folta criniera con il suo harem, tre leonesse, e poi in lontananza un’enorme macchia nera…ci avviciniamo e distinguiamo le forme.. sono gnu! Sono tantissimi, ci attraversano la strada, cauti e prudenti, assistiamo ad una piccola migrazione…loro si spostano solo da un pascola all’altro.
Sono sensazioni bellissime.
E quando pensi …sette giorni di safari sono il giusto compromesso, se ne dovessi fare di più forse inizierei a stancarmi…eccoti che viene avvistato un ghepardo (le varie guide si avvisano con la radio) e allora la tua adrenalina ricomincia a salire…bellissimo e via che si riparte con la raffica di fotografie.
E’ un bellissimo esemplare, è molto tranquillo, si rotola nella sabbia, come i miei gatti e fa pure i suoi bisognini…Fantastico, non ha nessuna fretta di andarsene…
Il tempo scorre inesorabile e ormai si avvicina l’ora dell’uscita e del riprendere la strada per la fine del safari. Avvistiamo una decina di jeep vicino alla zona destinata all’aerea destinata a sosta picnic.
Ci avviciniamo: due splendide leonesse sono sull’albero…via di nuovo ad immortalare questo momento, ma la maggioranza delle jeep sono appostate poco più avanti dall’altro lato della strada e guardano nella direzione opposta alla nostra, cosa c’è di speciale?
Vediamo appostata in mezzo all’erba alta una terza leonessa e a 4-5 metri di distanza c’è una processione di zebre…
Sicuramente è in atteggiamento da caccia, ma solo lei sa qual è il momento adatto …noi aspettiamo un po’…ma lei è sempre ferma…forse impiegherà tre, quattro ore, chi lo può sapere?
Lei non deve andare da nessuna parte, solo procurarsi il cibo, forse le jeep che vanno e vengono la rallentano o la distraggono…noi non possiamo aspettare oltre.
Ore 13:30 inizia il nostro viaggio di rientro; il safari è finito!
Unico rimpianto è non essere riusciti a vedere il rinoceronte, l’unica speranza era proprio all’interno del cratere, ma ci sono solo pochissimi esemplari che vederli è proprio una rarità. Ma qualche fortunato c’è sempre. Auguri ai prossimi!
Chiediamo a Rama, la nostra guida, di poterci fermare a comprare qualche maglietta come ricordo…
A circa metà strada si ferma e ci fa notare che in una bancarella-negozio oltre ai tipicissimi quadri e dipinti vende anche magliette.
Chiediamo il prezzo: 1 x 25$, scusa siamo tornati al villaggio masai? Non mi sembra…io dico sono disposta a darti 5$, lui scende a 20 e io me ne vado…sono stanca di gente che se ne vuole solo approfittare perché dal momento che siamo in viaggio sembriamo ricchi, con i soldi da buttare…
Mi stanco subito e smetto di contrattare, non siamo polli da spennare, forse c’è gente che si svende così, io no! Diego conia la frase “I’m a Chiken?” Io domando solo un prezzo democratico…lui deve avere il suo guadagno ci mancherebbe, nemmeno lui è un pollo da spennare.
Mentre ci allontaniamo lui dice: ok per 6$.
Ma ormai chi troppo vuole nulla stringe! Posso fare anche senza magliette.
Arrivati ad Arusha la guida si ferma in un negozio gestito da indiani, non so se loro hanno più il senso degli affari, ma il prezzo per la stessa maglietta è di 5000tsh cioè meno di 5$.
Compriamo. Quello che è giusto è giusto.
Passiamo dall’agenzia per compilare il libro dei commenti (tutto veramente positivo!) e poi ci accompagnano al punto di partenza: all’HOTEL IMPALA dove abbiamo già dormito all’andata.
Saliamo in camera e un bel bagno caldo ci ritempra lo spirito. Cena al ristorante italiano (che d’italiano forse ha solo il nome) e subito a letto, domani alle sei Rama ci viene a prendere per accompagnarci all’aeroporto!
GIOVEDI’ 21/08/2008 KENDWA
Il Kilimanjaro airport è bellissimo, nuovissimo e organizzatissimo.
Ci si chiede perché un aeroporto dove atterrano molto meno turisti debba essere così moderno, mentre quello di Zanzibar praticamente non esiste. Forse questioni politiche fra Tanzania e Zanzibar…non vogliono che chieda l’indipendenza, oppure ci sono molte più persone sull’isola che “mangiano “ tutti i soldi che noi turisti paghiamo per entrare e per uscire…Altro mistero…
Volo leggermente in ritardo ma perfetto.
Essendo un volo domestico l’aeroporto di Zanzibar è praticamente vuoto e ha un altro aspetto.
Nessuno urla, chiede mance per non aprirti la valigia ecc…
Abbiamo una coppia di carissimi amici che ci aspetta nella zona di Kendwa.
Siamo partiti insieme dall’Italia e mentre noi abbiamo fatto la settimana di safari loro sono stati sull’ISOLA DI MAFIA saranno felici di potervi aiutare, e forse troverete il loro racconto in rete.
Hanno fatto immersioni e l’hanno descritto inseguito come un posto paradisiaco.
Hanno fatto tutto con l’aiuto di un ragazzo italiano Mario che ha aperto un diving sull’isola e che ha anche tre bungalow sulla spiaggia. Sono rimasti entusiasti.
Tornando a noi …contrattiamo per trovare il taxi verso Kenduwa, a nord, praticamente è sulla punta dell’isola vicino a Nungwi
Il taxi ci spara 60$ e alla fine ci porta fin davanti al resort scelto dai nostri amici per 40$, impieghiamo circa un’ora di auto.
– Dormiamo al: DUNIANI LODGE dunianilodgekendwa@gmail.co
Tel: +255 776 034 845 – +255 777 239 494
Il posto e l’atmosfera che si respira c’inspira sin dall’inizio.
E’ composto da almeno otto bungalow a circa trenta metri dalla spiaggia.
Costo 60$ a notte con una colazione abbondantissima.
Forse è un po’ cara per gli standard a cui noi siamo abituati (quelli asiatici che con 20-30$ massimo hai una camera da sballo) ma l’africa è cara e questa ha un buon rapporto qualità prezzo per quello che abbiamo visto in giro.
La camera non è niente di lussuosissimo, ma è confortevole, grande e per prima cosa pulitissima!!
Devo comunque premettere che la gestione è appena cambiata, da circa sei mesi; prima si chiamava: MALAIKA e ora tutto è in fase di miglioramento e ristrutturazione, quindi magari quando ci andrete voi lo troverete ancora più bello.
La voglia di fare e di migliorarsi esiste e la si respira nell’aria.
Prendete solo che quando siamo arrivati noi hanno inaugurato al nuova cucina, ben visibile da chiunque, sempre tenuta benissimo e pulitissima.
Hanno creato sotto i nostri occhi i menù invece di dirti tutto a voce e stavano creando un locale ristorante in riva alla spiaggia veramente carino.
Hanno un enorme capanno con il tetto di paglia dove all’inizio c’è la cucina nuovissima e al centro di questo enorme spazio (potrebbe essere anche una sala da ballo) c’è il bar, rifornitissimo e seguito e curato, quasi fosse un bambino che tutti i giorni deve vedere la luce, in forma quasi maniacale, da un simpaticissimo ragazzo del posto, almeno credo, di nome JOB!!!
Tutte le mattine lo trovavamo a sistemare, spostare e spolverare le bottiglie che a fine serata riponeva nei suoi scaffali. Preciso e sempre pronto ad un sorriso e ad aiutarti.
Ai lati del bar ci sono i tavoli dove viene servita la colazione, il pranzo o la cena…
Il personale è veramente simpatico e alla mano, con l’unico desiderio di accontentare il cliente.
Se tu lasci la chiave a Job o a Bertha che è la responsabile di tutto (è lei che alla fine prende i soldi quando è ora di pagare…) loro te la puliscono, se non la lasci, niente pulizia.
Abbiamo mangiato veramente bene, colazioni abbondanti composte da un piatto con un po’ di frutta (due o tre tipi) succo di frutta, thè, una fetta di pane grande con burro e marmellata, uova strapazzate: meglio se chiedete l’omelette e per finire una crèpes vuota da riempire con la marmellata o il miele. Il tutto incluso nel prezzo della camera.
Il mare è molto, molto, molto bello…guardate le foto…
Kendwa è l’unica parte dell’isola a detta di chi l’ha girata un po’, che non risente in maniera forte delle maree, puoi fare il bagno in qualsiasi momento.
L’unico neo della zona è il villaggio italiano vicino: Eden village Kendwa Beach Resort
Forse agli italiani che erano in vacanza in questa struttura sarà anche piaciuta l’animazione che veniva fatta da questi ragazzi ligi al loro dovere ma da fuori la si potrebbe definire leggermente invadente.
Si sente spesso tutto quello che dicono, perché il volume è leggermente alto, anche se bisogna dire che per il bene dei loro clienti (perché degli altri non gliene importa niente) rispettano gli orari del silenzio, quindi fino alle dieci di mattina e alle quattro del pomeriggio potrete dormire tranquilli…e la sera entro la mezzanotte smettono…Questo è l’unico neo ma vi consiglio di passare ugualmente qualche giorno al Duniani perché è tutto fantastico e respirate l’aria vera dell’Africa, non quella finta che c’è dentro i villaggi.
VENERDI’ 22/08/2008 IMMERSIONI
Il diving SCUBADOO si trova a cinque minuti a piedi dal nostro lodge (il Duniani) e se dite che state al Duniani avete uno sconto del 10%… mica male!.
E’ un diving PADI consigliatissimo, è situato presso il Sunset bungalows.
SCUBADO www.scuba-do-zanzibar.com do-scuba@scyba-do-zanzibar.com
Tel: +255 777 417 157 – +255 784 415 179
A parte il fatto che sono tutti dei giovani simpaticissimi e bellissimi, cosa ancora più importante: sono molto precisi e attenti.
Prenotiamo l’immersione il giorno prima, ma l’orario e il luogo viene deciso solo alla sera dopo aver controllato bene la tabella delle maree.
Facciamo la prima immersione, con una corrente forte in superficie e poca visibilità, quasi tutti perdiamo subito il filo che tiene in mano la divemaster e ognuno inizia la sua discesa con il proprio compagno, convinti di riunirci una volta sotto.
Alcuni del gruppo riescono a scendere, ma l’altra metà del gruppo, non essendo scesi velocemente per problematiche all’attrezzatura o per aspettare il compagno, sono costretti a risalire in gommone perché causa corrente, sono stati allontanati dal luogo di discesa del gruppo…sarebbe impossibile incontrarsi…
Sinceramente la ragazza che chiudeva il gruppo è rimasta con chi non si è immerso, mentre noi sotto abbiamo perso la ragazza che apriva il gruppo causa poca visibilità.
Sotto, dopo aver aspettato alcuni minuti e non trovando il gruppo, decidiamo di risalire, convinti di esserci persi e che il restante gruppo ha iniziato l’immersione senza di loro…
Una volta emersi troviamo ad attenderci il gommone con tutti a bordo.
Risaliamo tutti e di nuovo ci prepariamo per l’immersione.
Questa volta, teniamo d’occhio il filo e non ci sono problemi…
Rientriamo per la pausa e per il cambio bombole.
Siamo partiti per la prima alle 11:00 e rientriamo dopo la seconda che sono le 17:00.
Abbiamo fatto delle belle immersioni, visto tre frog fish e due pesci foglia, tantissimi nudibranchi!
Peccato la poca visibilità.
Rientriamo in lodge contenti ma stanchi.
Costo di 2 immersioni : 110$ a testa +10$ per il noleggio attrezzatura.
SABATO 23/08/2008 IMMERSIONI A MNEMBA
Ci svegliamo con il cielo nuvolo tanto che siamo in dubbio se verranno fatte le immersioni o meno, non tanto per il cielo ma per il mare mosso e la storia delle correnti di ieri, vorremmo evitarla.
Si parte alle 9:00 più ci avviciniamo alla nostra meta, il parco marino di Mnemba, il cielo si apre e il mare si calma.
E’ un’isola privata quindi non si può mettere piede a terra, ma ogni giorno vengono organizzate immersioni o escursioni per lo snorkeling dal momento che è un paradiso.
Ci sono dei colori meravigliosi, da togliere il fiato, un mare meraviglioso, niente da invidiare con alcuni colori che ho visto alle Maldive.
Scendiamo sperando che sotto sia bello almeno quanto sopra.
Sott’acqua effettivamente c’è molta più visibilità ma sfortunatamente non vediamo tutte le tartarughe o i grandi pesci che ci aspettavamo.
Immersioni comunque belle, con bellissimi coralli.
Tra un’immersione e l’altra rimaniamo in barca e chi vuole si concede una bella nuotata in queste acque da favola. Ci danno anche il pranzo che consiste in una piadina tipica loro detta chiapati con delle verdure, poi ci danno frutta di vari tipi esempio ananas, banana, arancio e cocomero.
Siamo partiti intorno alle 9:00 e rientriamo alla14:00 circa.
Paghiamo, dal momento che sono più distanti, per queste due immersioni 140$ + 10$ per il noleggio attrezzatura.
In due abbiamo speso in totale 332€ per 8 immersioni (4 vicine e 4 lontane).
Al rientro ci gustiamo un bellissimo tramonto.
Al Duniani ci hanno organizzato su nostra richiesta una grigliata di pesce, sulla spiaggia!
Sono fantastici, ogni nostro desiderio è una richiesta da soddisfare.
Hanno preparato tutto e messo i tavoli in riva al mare…e tutto è servito a lume di candela. Ottima cena.
DOMENICA 24/08/2008
Oggi è una giornata dedicata al più completo relax, da quando siamo partiti non abbiamo avuto un giorno dove il fare era non fare niente!
Facciamo una colazione abbondantissima, solo per darvi un’idea, ieri sera mentre compravamo qualche cartolina nei negozietti vicini (hanno quasi di tutto) abbiamo trovato e comprato LA NUTELLA originale. Questa mattina abbiamo chiesto e ottenuto dei ciapati (tipo piadina) e con la nutella vi posso garantire che sono ottimi…abbiamo mangiato un sacco e saltato di conseguenza il pranzo.
Sappiamo che in teoria dopo Nungwi c’è un villaggio di pescatori dove vengono costruite e riparate le imbarcazioni e poco più avanti c’è un luogo adibito al salvataggio delle tartarughe.
Partiamo ma senza nessuna informazione precisa…solo i sentito dire e non leggiamo le guide che abbiamo con noi.
TURISTI FAI DA TE? NO LONELY PLANET? MALE, MALE!!!
C’è un sole fortissimo e c’è l’alta marea, quindi decidiamo di non andare via mare o spiaggia ma di passare dalla strada, dopo una ventina di minuti di camminata non sappiamo più che strada fare e siamo costretti di nuovo a scendere verso il mare, sembra non ci sia altra strada.
Siamo quasi di nuovo al punto di partenza…ma con l’alta marea non possiamo proseguire, dobbiamo aspettare un’ora circa.
Siamo alla Gemma dell’est (mega villaggio per turisti non per viaggiatori)
Nell’attesa cadiamo in tentazione davanti al bar: due caffè espresso.
Lo paghiamo 3€ dico tre euro! Che ladri! E anche se non era cattivissimo, non era proprio niente di speciale, anzi…
La marea sta calando, noi ci avventuriamo.. ma di nuovo arriviamo ad un punto dove la spiaggia non è ancora emersa, arriva alla vita e noi abbiamo le macchine fotografiche.
Chiamiamo un “taxi”, una piccolissima piroga che appena noi quattro saliamo a bordo, inizia subito ad imbarcare un po’ d’acqua. Bello almeno un po’ d’emozione in questa vacanza.
E’ un viaggio brevissimo ma è stata una bella esperienza, fatta per farsi quattro risate, paghiamo 6000tsh.
Proseguiamo a piedi, attraversiamo Nungwi, vediamo i vari alberghi in riva al mare e i negozietti, ma del villaggio e delle tartarughe nessuna traccia, solo tanto caldo e tanto sole.
Camminiamo per quasi due ore, totali, e in lontananza iniziamo a vedere tantissime barche ancorate nel mare…è certo il villaggio dei pescatori, ma è proprio il loro villaggio, di turistico non c’è assolutamente niente, nessuno vende niente.
Contrattano per il loro cibo e siamo però subito avvicinati da dei bambini che ci chiedono soldi in cambio di una foto…non accettiamo…
Ora siamo al punto di partenza, non abbiamo la più pallida idea di dove sia il luogo delle tartarughe e nemmeno come si chiami.. siamo stanchi morti e l’unico pensiero è tornare indietro.. ma non riusciremmo a ripercorrere a piedi la stessa strada sotto questo sole cocente.
Non vediamo taxi…non c’è la classica civiltà…ma vediamo un autobus …chiediamo informazioni…contrattiamo e per 20000 tsh totali è disposto a portarci fino al nostro hotel.
Abbiamo appena preso un autobus tutto per noi, rientriamo e sono già le quattro di pomeriggio.
Come già anticipato la colazione è stata talmente abbondante che saltiamo il pranzo, solo un succo all’ananas fresco fatto da Job.
Decidiamo di buttarci negli acquisti e nei classici regalini-pensierini da portare a casa agli amici.
Sulla spiaggia ci sono una quantità esagerata di capannine, gestite alcune dai locali e altre dai masai.
Sono dei piccoli negozietti e vendono a grande linee tutte le stesse cose (animaletti o statuine masai in legno, braccialetti, collanine, sandali, magliette e principalmente i loro tipici quadri…con dipinti di animali, paesaggi e masai…)
Sono molto belli, bisogna anche notare il fatto che la globalizzazione purtroppo fa si che in ogni zona dove uno si reca trovi gli stessi oggetti e a volte li trovi anche a casa senza bisogno di spostarti.
Questi quadri ancora sono tipici della zona, non li ho ancora trovati in giro, fuori dalla Tanzania; cosa che non si può dire dei batik o dei quadri fatti sulle foglie di banano…già comprati in Sudafrica e Mozambico.
I quadri che rappresentano i masai catturano la nostra attenzione, sono molto belli e non sono tutti uguali, ogni pitture ha il suo stile.
Vi voglio fare sorridere raccontandovi cosa ci è successo:
Parto dall’inizio…Giovedì sera avevamo già deciso che avremmo comprato un quadro con i masai, ci siamo innamorati del modo in cui un ragazzo stilizza i masai e anche se guardiamo altrove, la sua tecnica ci piace.
Commissioniamo la misura perché quello che abbiamo scelto è troppo grande e fissiamo il prezzo.
Abbiamo tre giorni a disposizione, quindi può farlo proprio come vogliamo e siamo certi che si asciugherà per tempo.
Il venerdì sera passiamo per controllare il lavoro, ma non l’aveva ancora iniziato, rimandiamo al giorno dopo.
Il sabato sera andiamo per ritirare il quadro…nel dubbio ne ha fatti addirittura due, ma invece di averlo fatto con i masai uno affianco all’altro in orizzontale, come quello grande che aveva esposto, li ha fatti tutti in verticale fitti fitti perché si era deciso che dovevano essere circa otto…
Rimaniamo leggermente delusi, non era una cosa complicata, ma lo sta diventando…
Meno male che abbiamo tempo fino a lunedì mattina e ne può fare un altro.
Ripetiamo di nuovo come lo vogliamo, esattamente come quello esposto solo che invece di essere di due metri è di un metro…non è difficile vero?
Lui ci ripete ma quanti masai ci volete? Quelli che ci stanno …lui dice otto…Ok, per noi non c’è problema. Concordiamo il ritiro per la domenica sera…
Eccomi quindi alla sera del mio racconto…
Partiamo per le nostre spese e la nostra prima tappa è proprio controllare il nostro quadro…
Lui ci mostra la sua opera …e io mi sarei messa a piangere…stava diventando un incubo…
La misura era ok, i masai belli, ma provate a immaginare …era partito dipingendo gli otto masai …i primi li ha fatti fitti fitti…arrivato a metà si è accorto che sul lato destro della tela gli rimaneva troppo spazio e invece di aggiungere due masai per un totale di dieci…cosa ha fatto: ha iniziato a diradare.. e così abbiamo i primi fitti e gli ultimi distanti …
La proporzione non esisteva e nemmeno volendo era una cosa accettabile.
Ci dispiaceva un sacco, ma non l’avremmo comprato…lui ci ripeteva: ”non c’è problema ne faccio un altro…” un problema c’è domani noi partiamo, meno male che ho iniziato giovedì sera…
Lui dice che ora non c’è una buona luce, domani mattina subito lo dipinge e con il sole in un’ora asciuga…non abbiamo altra scelta che fidarci…oppure ne compreremo un altro a Stone town.
Facciamo il giro delle altre capannine, tantissimi parlano italiano e ti supplicano d’entrare per guardare, ma sono così tanti e hanno circa le stesse cose che dopo le prime dieci uno è già esaurito…
Compriamo qualcosina…compriamo un pallone da calcio ad un gruppo di ragazzini che ci hanno chiesto un regalo…5000tsh (meno di 3 €) non sono niente per me se possono regalare un sorriso a dei ragazzini…speriamo almeno che duri…
Stiamo troppo bene da Job e al Duniani, siamo molto combattuti se annullare la prenotazione fatto per la notte di lunedì e rimanere a Kendwa o di seguire i programmi e avvicinarci nel pomeriggio a Stone town e di conseguenza all’aeroporto…
Decidiamo di rispettare i nostri piani. Domani alle dieci dobbiamo lasciare la camera.
In giro sulla spiaggia ci sono un sacco di ragazzi che in concorrenza con i vari villaggi ti organizzano le varie escursioni dell’isola.. Noi ne abbiamo trovato uno simpaticissimo, anche se è meglio dire che lui ha trovato noi, si fa chiamare Zambro come Zambrotta dice lui, e parla come Ariel il personaggio del cameriere filippino di Marco Marzocca e contrattiamo il trasferimento… Avendo pagato 40$ all’andata non vogliamo spendere di più per il ritorno…contrattiamo e alla fine accetta.
Ultima cena esagerata al Duniani, tanto che Bertha si scandalizza per il fatto che ordiniamo tutti due portate…ma tanto martedì torniamo a casa e allora festeggiamo ben consapevoli che da loro si mangia veramente bene, senza spendere una cifra esagerata.
In tutti questi giorni che abbiamo pranzato e cenato da loro non abbiamo mai pagato, loro hanno segnato tutto e domani sarà il giorno di paga, per loro…
LUNEDI’ 25/08/2008 MATTINA A KENDUWA – POMERIGGIO A STONE TOWN
Dopo un’altra colazione iper e regalando a Job il resto della nutella che non siamo riusciti a finire, siamo pronti per lasciare le nostre camere e dal momento che abbiamo convenuto di partire nel primo pomeriggio, ci fanno lasciare gli zaini e tutto il resto nella casa del capo superiore, (dietro Bertha e Job ci sono quelli che finanziano il tutto e sono i proprietari ufficiali del luogo e sono un ragazzo di cui ho dimenticato il nome e una signora di mezza età che viene dagli Stati Uniti e che ha vissuto sei anni ad Arusha, prima di spostarsi su Zanzibar, entrambi sono gentilissimi e disponibili).
Paghiamo le camere 240$ per 4 notti e saldiamo il conto di tutto quello che abbiamo mangiato e bevuto, pagato per darvi un’idea 149000tsh (124$ = 86€ in due) in due bevendo succhi o bibite e mangiando veramente tanto con 4 pasti principali.
Io e Diego siamo curiosi di andare a prendere il nostro quadro e non sappiamo se prepararci ad un’altra delusione o sperare per il meglio…Finalmente è proprio quello che volevamo. E’ molto bello, l’unico neo è che è ancora bagnato, abbiamo tre ore per asciugarlo prima di arrotolarlo e infilarlo nel tubo che lui ci ha provveduto…lo paghiamo 15$ e gli regaliamo una maglietta e un paio di ciabatte, a lui servono di più e poi noi domani torniamo a casa…Con lo stesso pensiero io e Jael, abbiamo regalato a Bertha tutti i teli mare e gli shampoo, bagnoschiuma o crema che avevamo perché ci vogliamo alleggerire di peso, e perché lei è veramente deliziosa e invece di lasciarli in un posto sconosciuto a stone town meglio lasciarli a lei, con un bel sorriso.
Stendiamo il quadro al sole e aspettiamo l’ora della partenza con molta nostalgia e felici di esserci stati.
Alle 13:45 puntualissimo Zambro arriva con il taxista, il quadro è praticamente asciutto e tutto è pronto. Ciao Ciao ci sentiremo via mail…
Impieghiamo di nuovo un’ora per arrivare all’hotel prenotato prima di partire per il safari, per essere certi di non dover girare ore a cercare due camere e per non pagare troppo per una bettola…
Lasciamo subito gli zaini in camera e ci dirigiamo in “centro” per finire gli ultimi acquisti e magari trovare qualcosa di originale o speciale.
Di nuovo tutti ci assalgono e c’invitano ad entrare nei loro negozi…giriamo, ci stressiamo e compriamo…sempre cercando di contrattare il più possibile.
Mentre siamo in giro telefoniamo alla ragazza dell’agenzia di Todomondo, per confermare il volo di rientro e saper se è cambiato qualcosa…Lei ci tranquillizza e ci conferma il volo, anche se per sicurezza vuole il mio numero di cellulare.
Siamo indecisi se fare al nostra cena alla Fenice o da Amore mio…Confrontando i menù esposti constatiamo che da amori miei non c’è molta scelta quindi scegliamo la Fenice
– Cena alla FENICE: L’ultima sera, non badiamo a spese, vogliamo assaggiare più cose possibili e non avendo pranzato abbiamo un sacco di fame, di nuovo ordiniamo due portate a testa…
Tutto buonissimo e abbondante e di ottima qualità, ad esempio mangiamo: gnocchi al granchio, insalata di polipo e patate, penne con avocado e non ricordo.. e io, non odiatemi.. ma mi piace un sacco: spaghetti alla carbonara…come secondo giro una pizza margherita, spiedini di agnello e non ricordo… non è economicissimo ma ogni tanto specie a fine vacanza ti concedi quel qualcosa in più e l’importante è che sia buono; ti stressi veramente quando paghi e il cibo non ti piace o te ne portano una quantità invisibile…
Ci siamo già salutati dandoci l’orario per la colazione quando io ricevo un sms: Volo non confermato, partenza giovedì 28/08
Come?????? Trauma… Diego doveva essere al lavoro mercoledì, tanto più che la sua ditta ha gia aperto da lunedì scorso… Avvisiamo i nostri compagni di avventura Andrea&Jael e dopo un attimo di vuoto mentale decidiamo che l’unica cosa da fare è chiedere maggiori spiegazioni, mentre iniziamo a “maledire” i charter e un pochino anche Todomondo.. (certo che con un volo pagato 611€ non credo uno debba avere il coraggio di lamentarsi…ad agosto qualche disguido ci sta anche…)
Sono le dieci di sera ed è inutile uscire tutti, escono soli i due uomini, alla ricerca disperata di un telefono. Tutti quelli a cui chiedono, dal momento che è una telefonata locale hanno il telefonino ma sono senza soldi…girano nella notte al buio e l’uomo nero quando è buio non si vede…vero, vero!!!
Alla fine entrano in un albergo di lusso e chiedono ancora una volta il piacere pagando…1$ al minuto..
La ragazza di todomondo dice che si tratta di overbooking (capiremo dopo che era una situazione che si trascinava nel tempo) prima di giovedì non c’è un volo disponibile, telefonatevi domani mattina e vi comunico dove potrete alloggiare spesati da noi per questi due giorni… Ok,buona notte.
– Dormiamo al: GARDEN LODGE gardenlodge@zanlink.com
Dal momento che tutta la città è in un notevole stato di decadimento inizio a pensare che non esista un posto economico dove dormire che sia bello e decente. Se pagate tanto lo troverete di certo..
Non posso garantire su questa mia affermazione, non ho girato tutti gli alberghi.
Il garden si rivela un posto senza lode e senza infamia, sicuramente pulito e tutto molto bianco, che fa sempre una buona impressione… Nelle camere non c’è molto spazio per muoversi, anche se io e Diego siamo stati fortunati e avevamo due letti quindi c’è sempre più spazio, visto che puoi appoggiare più roba, la stanza di Andrea e Jael era con un solo letto e 1 mt di pavimento calpestabile intorno. Comunque sempre meglio questo che l’Annex coco de mer. Una notte costa 40$ con la colazione.
Se non trovate di meglio o è per una notte si può fare.
Colazione all’ultimo piano in una terrazza che potrebbe anche essere in un bel posto ma ai nostri occhi non lo è stato: 1°) perché il nostro umore era a terra per via del volo cancellato e avevamo l’amarezza di aver lasciato il Duniani a Kendwa e non volevamo finire in un villaggio tipo Eden village pieno di turisti…2°) la vista dalla terrazza non è niente di speciale solo tetti squallidi, niente di più.. 3°) cosa ancora più angosciante il terrazzo è pieno di corvi che saltano sui tavoli vuoti e cercano di aprire le bottiglie di salsa e ti volano e gracchiano intorno. La colazione è: una banana rossa, un pezzo di papaia, the, una fetta di toast con burro e marmellata e un’omelette. Tutto mangiabile.
Una volta in camera chiudiamo gli zaini e andiamo a telefonare alla tipa del tour operator per sapere la nostra nuova sistemazione.
Alla reception chiediamo se invece delle dieci possiamo lasciare la stanza mezz’ora dopo perché non sappiamo quanto tempo impiegheremo per telefonare.. spiegandogli ovviamente anche il nuovo problema sorto.. Lui è impassibile: Alle 10:00!
Ok, andiamo, rientriamo per le 09:50 e le chiavi delle due camere sono gia attaccate alla porta e le donne delle pulizie sono già dentro e hanno iniziato a pulire… Sinceramente anche questo piccolo dettaglio non mi è andato giù…se sono le dieci per me, lo devono essere anche per loro.
Pazienza sorvoliamo, ogni tanto sono fortunati che io non parli inglese, evitiamo un po’ di polemiche o precisazioni.
MARTEDI’ 27/08/2008 – MERCOLEDI 28/08/2008 PWANI MCHANGANI
La ragazza di Todomondo ci ha sistemati in un resort dall’altro lato dell’isola, ci ha detto si trova nella zona di Kiwengwa.
Speriamo solo di non finire in un mega villaggio, pieno d’animazione e di italiani che non conoscono la differenza da essere a Rimini o in Africa perché non escono mai dal villaggio…capiscono solo che sono a rimini perché il mare è più bello…
La guida dà questa zona come la più turistica a livello di grandi alberghi, noi non abbiamo scelta, pagano tutto loro a parte il trasporto.
Contrattiamo con il taxi che doveva accompagnarci all’aeroporto e gli spieghiamo il cambio di destinazione.. tiriamo fino all’osso e fissiamo il prezzo a 30$, solo andata.
Impieghiamo un’ora buona per arrivare a Kiwengwa, entriamo nella via dopo ci sono i villaggi dei grandi nomi…sono tutti in fila sul lato del mare…iniziamo leggendo i nomi uno dopo l’altro, ma niente, nessuno conosce dove sia il nostro…iniziamo a preoccuparci… Proseguiamo sulla strada…chiediamo ad un poliziotto e ci spiega o meglio lo spiega al taxista che non si trova nella zona di Kiwengwa ma in quella di Pwani Mchangani e poi inizia a spiegare dx, sx, sx, dx, sembra un pochino infognato e lontanissimo, iniziamo a pensare che forse non è un megavillaggio.
Arriviamo in un villaggio di locali, la strada non è più asfaltata ma piena di buche, finalmente vediamo il cartello WAIKIKI, ma siamo in mezzo a capanne e case diroccate…in un vero villaggio africano.
Non possiamo credere che todomondo ci abbia mandato in una bettola…
Pensione completa e pernottamento al: WAIKIKI RESORT
Siamo arrivati, un masai ci apre il cancello: tiriamo un sospiro di sollievo, sembra un posto normale e tranquillo.
Dopo due minuti arrivano Angelo e Flavio, un ravennate e un genovese che dopo aver fatto per anni animazione in un villaggio sempre in questa zona hanno deciso di tentare…potete vedere le loro foto e leggere le loro storie sul loro sito. Insieme a loro c’è anche la ragazza di Flavio: Sara, è inglese ed è gentilissima, disponibilissima e molto carina.
Ci fanno accomodare e si apre ai nostri occhi il paradiso: è una struttura di ottimo gusto con davanti un mare bellissimo.
La struttura è aperta da poco più di un anno. C’è la base centrale aperta con degli archi che funge da ristorante o come sala intrattenimenti con anche il servizio bar e tavolini e divanetti.
Volendo la sera Angelo canta dal vivo e Flavio può ritornare dj e farti ballare.
Posto veramente bello, tutto arredato con buon gusto.
Davanti il mare è splendido, con dei colori da favola, risente delle maree anche se credo non sia poi tanto male poter passeggiare al largo e vedere delle bellissime conchiglie o quello che il mare lascia scoperto…ma noi in questi due giorni le abbiamo sempre calcolate male e non abbiamo potuto godere del lato bello della bassa marea…
Ci sono solamente sei camere ed è un luogo veramente di pace e tranquillità.
Lo trovate su internet, offerto dalle varie agenzie che ci sono in rete o potete fare tutto da soli organizzandovi il soggiorno da soli con l’aiuto di Flavio…mandategli una mail e sarà felicissimo di aiutarvi.
Ci ha detto che se uno si ferma per dei periodi più lunghi sono prontissimi a trattare sul prezzo…normalmente sarebbero 60$ a persona con la colazione.
Effettivamente è un po’ fuori dalla nostra portata, ma per fortuna non pagavamo noi.
Ci siamo trovati splendidamente, nel nostro caso dove tutto era pagato, come pensione completa ci siamo trovati bene, la cucina è stata quasi completamente italiana.
Ci proponevano lo stesso tipo di pasta ma con due scelte di condimenti, in genere uno vegetale o di carne e poi potevi scegliere fra un secondo di carne o di pesce.
Ma hanno anche il menù dove essendo libero puoi scegliere quello che più ti gusta. I prezzi ci sono sembrati buoni. Anche la colazione è buona, abbastanza varia e tipicamente italiana.
Per noi il Waikiki è stata una piacevole scoperta, un gran bel posto, le camere belle e spaziose…sono stati due giorni regali e li abbiamo goduti al massimo.
Sulla spiaggia fuori dal resort potete incontrare qualche locale che vi vuole vendere delle bellissime ed enormi conchiglie oppure ragazzi che vi propongono gite in barca sulla barriera o escursioni dell’isola.
Potete decidere di andare con loro oppure di farvele organizzare dai ragazzi del Waikiki.
Sarete in un bel posto ma se avrete il coraggio di uscire potrete ugualmente conoscere la vera Africa e la vera aria di Zanzibar.
Ecco cosa si dice in giro del Waikiki:
Posizione: il Resort Waikiki si trova a Pwani Mchangani, una delle più belle spiagge di Zanzibar, di sabbia bianchissima e lunga circa 5 Km. Gode di un’ottima posizione, in una zona tranquilla, ma allo stesso tempo dista solo 15 minuti da Kiwengwa, una delle zone più turistiche dell’isola. A 40 km si trova Stone Town, la capitale dell’isola, e in soli 45 minuti si raggiunge l’aereoporto.
Stanze: dispone di 6 camere doppie, in muratura ed esclusivamente arredate con materiali locali. Tutte le stanze sono fronte mare.
Servizi: ristorante (prevede cucina italiana ed internazionale, anche grazie al cuoco preparato per 5 anni in Italia), bar, giardino relax arredato con amache e dondoli, dove si trova anche una zona massaggi, libreria, staff multilingue (italiano, inglese, swahili), campo da beach volley. A pagamento: snorkeling, diving, maneggio, pesca d’altura, noleggio biciclette ed auto.
Animazione: intrattenimento serale con folklore africano, live music, acrobatic show, ecc. No mini club.
Trascorriamo il tempo che resta nel dolce far niente, e rilassandoci al 100%, sfruttiamo il pedalò del resort passeggiando per il mare, giochiamo a carte e addirittura il mercoledì sera riusciamo anche a giocare a beach volley contro i ragazzi masai che fungono da guardia del resort.
Il giovedì mattina all’alba, letteralmente vediamo sorgere il sole, il taxi ci viene a prendere e ci accompagna in aeroporto.
Lasciamo Zanzibar con il pensiero di questa piacevole scoperta e soprattutto di aver visto un mare da favola.
Siamo felici di come sono trascorsi i nostri quindici giorni, aver visto la natura animale e anche uno splendido mare.
Auguri per il vostro prossimo viaggio e se avete delle domande siamo felici di potervi aiutare.
Ciao ciao
Daniela&Diego
Ultimo aggiornamento 11 Luglio 2024 da cipiaceviaggiare