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Germania 2011

Germania 2011


Circa 3000 km tra BADEN-WURTTEMBERG – ASSIA – BAVIERA

(racconto di viaggio dal 10 al 18 settembre di Roberto Buracchini)

L’ITINERARIO
10.09 Sinalunga – Lomagna – Montevecchia
11.09 Lomagna – Triberg
12.09 Triberg – Panoramastrasse – Schonach
13.09 Triberg – Darmstadt
14.09 Trutzhain – Italianischer Kriegsopfer Friedhof – Darmstadt
15.09 Michelstad – Rothenburg ob der Tauber
16.09 Nordlingen – Augsburg
17.09 Dachau – Munich – Augsburg
18.09 Augsburg – Sinalunga

SPESE X 4 PERSONE
DIESEL € 260 ca.
PERNOTTAMENTI (74+74+128+128+138+138+148+148) € 976
SPESE PASTI – VARIE ENTRATE € 750
AUTOSTRADE E BOLLINI € 124
TOTALE QUATTRO PERSONE € 2110

PERNOTTAMENTI
Lomagna Ospiti a casa di Marco e Elena, lei conosciuta in Burkina Faso a Gennaio
Triberg Monika Zimmer (In assoluto il migliore)
Darmstadt www.darmstadt.jugendherberge.de
Rothenburg www.romanticroad.com/raidel
Augsburg www.jakoberhof.de (Non valeva la cifra ma c’era l’Oktoberfest)

10.09 Sinalunga – Lomagna – Montevecchia

Sono da poco suonate le campane per ricordarmi che è mezzogiorno e che è ora di rientrare a casa per recuperare i miei compagni di viaggio e di mettermi di nuovo in strada per una nuova esperienza on the road.
Questa volta, io ed Elisa non saremo soli, ma avremo due ospiti di eccezione che ci accompagneranno nel nostro viaggio in Germania. Due ospiti d’eccezione con la lettera maiuscola. Mio padre e mia madre !!!!!!!!!!!!!!!
Il viaggio si svolgerà in maniera ben diversa dal solito; non alloggeremo in campeggi, e non mangeremo neppure tanto per strada, anche se alla fine i nostri ospiti ci sorprenderanno. L’idea di questo viaggio, nasce dalla curiosità da parte nostra di vedere almeno per alcune ore, cosa succede durante l’Oktoberfest, e unire a questa nostra curiosità un desiderio di mio padre.. Visitare un suo zio, morto in guerra, che riposa al cimitero di guerra italiano, a Francoforte.
Allora, basta unire l’utile al dilettevole e partire insieme…
Per la prima notte, saremo ospiti di Elena, una carissima ragazza conosciuta durante la nostra avventura in Burkina Faso; anzi a dir la verità saremo ospiti del suo ragazzo che vive solo, in una spaziosa casa di Lomagna, a pochi chilometri da Milano. Raggiungiamo la nostra prima destinazione alle 18.00, dove ad accoglierci c’è la simpatica lombarda con la sua bicicletta. Ci fa sentire subito come a casa e ci rilassiamo un po’ sul giardino di casa, ricordando inevitabilmente i nostri giorni passati insieme in Africa. Prima di andare a cena, Elena ci accompagna a Montevecchia per visitare la chiesa raggiungibile grazie ad una lunga scalinata e per ammirare il panorama sia sulla Brianza che sulla pianura sottostante. Dicono che quando non c’è nebbia, smog e tutto è limpido si possa vedere anche le montagne dell’Appennino.
Dopo un aperitivo in piazza, raggiungiamo in pochi minuti Osnago, dove ad attenderci c’è Marco, il compagno di Elena e iniziamo così una lunga serie di buonissime cene accompagnate da delle ottime bevande.
Rientriamo in casa e sorseggiamo una birra in giardino per poi andare a dormire pronti per avventurarsi in Germania….

11.09 Lomagna – Triberg

Alle 7.30 suona la sveglia, ma invece di andare a lavoro, oggi andremo in Germania, che bel risveglio.!!! Facciamo colazione con Elena e dopo aver ringraziato dell’ospitalità offertaci, risaliamo in auto e ci dirigiamo verso Como, da dove prenderemo l’autostrada in direzione di Svizzera prima e Germania dopo.
La mattina passa veloce; tra un’autostrada e l’altra, (RICORDATEVI IL BOLLINO DA 45 € DA APPORRE NEL PARABREZZA), raggiungiamo Zurigo, dove una disattenzione personale ci porta alla periferia della città perdendo del tempo tra il traffico di Zurigo. Niente paura, rientriamo in autostrada nei pressi dell’aeroporto, e ci dirigiamo verso Costanza e il confine con la Germania. Dopo pochi chilometri in territorio tedesco, usciamo per un pranzo nei pressi di Singen. Qua le autostrade sono ottime, buon asfalto e tanto spazio a disposizione, spesso sono a tre corsie nonché a quattro e oltretutto gratuite… Dopo un pranzo a base di Currywurst per noi e SPAGHETTI ALLA BOLOGNAISE per i miei genitori, ci rimettiamo in cammino e raggiungiamo Triberg alle 16.30.
Recuperiamo una cartina della cittadina e in pochi minuti raggiungiamo Monika Zimmer in Hermann-schwerstrasse 1. Non appena scendiamo di macchina inizia a piovere ma sarà solo una breve pioggerellina pomeridiana e noi, attendendo che spiova, ci godiamo il nostro appartamento con giardino e vista su Triberg e Selva Nera. Con poco più di 70 euro, abbiamo affittato in 4 un appartamento con due camere, due bagni, un grande salone e cucina, senza considerare la vista dal giardino (ottima scelta).
Dopo una doccia rilassante, usciamo in giro per la città e dopo i primi passi decidiamo subito di entrare in contatto con il miglior prodotto tipico della zona: la Rothaus Pils, una magnifica birra bionda tipica della Selva Nera che ci accompagnerà nei prossimi 2 giorni.
Facciamo delle compere al supermercato, per la cena e la colazione del giorno dopo, da consumare sul tavolo del giardino con magnifica vista.
Sotto una fine pioggerellina, rientriamo in appartamento e prepariamo la nostra cena a base di formaggi, salumi tipici e pane nero… Che delizia.

12.09 Triberg – Panoramastrasse – Schonach

Sono le 8 di mattina quando apro la finestra della mia stanza, per ammirare il panorama sulla cittadina di Triberg, circondata dalle nuvole della Selva.
Facciamo colazione in casa con tè caldo e pane e marmellata, comprata la sera prima ad un negozietto del centro. Alle 9.30 siamo di fronte all’entrata delle cascate più alte di tutta la Germania. Non che siano una cosa eccezionale, ma i suoi 160 metri di dislivello fanno sì che sia uno dei luoghi naturali più visitati della Foresta Nera. Una volta arrivati all’entrata, ci attende una stupenda sorpresa: l’ingresso è gratuito grazie ad un tagliando che ci ha lasciato la signora Monika dell’appartamento. Un cartello all’ingresso ci avverte che saremo assaliti, durante il nostro itinerario da gruppi di scoiattoli in attesa di noccioline (da comprare alla cassa), ma noi non riusciremo a vederne uno per tutta la durata della visita… Forse perché non avevamo comprato le noccioline??? Chi lo sa!!!!
Comunque il sentiero ripido ben segnalato che ci porta fino alla cassa Kenzele è un ottimo modo per ammirare lo spettacolo naturale che ci offrono questi sette salti che compie il fiume Gutach. Una volta arrivati in cima, ridiscendiamo in direzione est lungo il percorso culturale, passiamo di fronte all’Avventure Park e poi raggiungiamo pian piano il lago Bergsee, con la Wllfahrtskirche nello sfondo.
Un ottimo luogo dove sedersi, prendere un caffé e starsene in silenzio immersi tra la natura. Dop il caffé, costeggiamo la suddetta chiesa e raggiungiamo di nuovo il centro cittadino e visitiamo il Schwarzwaldmuseum. Il Museo di Triberg è un percorso attraverso 16 sale che racconta la storia, la cultura, usi e costumi della Foresta Nera e in particolar modo sono ben descritti gli orologi a cucù famosi della zona e i vari organetti. Costumi tradizionali, bambole in costume, porcellane e tante altre cose, ci accompagnano fino all’uscita di questo piccolo ma interessante museo della Foresta Nera.
Prima di pranzare, decidiamo di fare visita alla Casa dei 1000 orologi dove siamo accolti da centinaia e centinaia di orologi a cucù con le loro differenti melodie che segnalano le ore del giorno. Carillon, organetti, orologi da 3000 euro, e piccoli modellini in legno, tutto accompagnato sempre da qualche melodia…
Alle 13.30, presi dalla fame ci fermiamo nei pressi del museo per assaporare un buon currywurst con la immancabile birra.
Lascio i miei compagni al tavolo, e me ne vado in appartamento a recuperare l’automobile e ci mettiamo in cammino, per ammirare da più vicino le strade e i piccoli villaggi della Foresta. Imbocchiamo la B500 in direzione sud e ci perdiamo (nel vero senso della parola) tra le piccole strade della Foresta. Ci fermiamo per un caffé in un minuscolo villaggio dal nome Gutenbach e poi attraverso sali e scendi, curve immerse in una foresta rigogliosa di altissimi abeti, raggiungiamo la cittadina di Waldkirch. Diamo un occhiata alla carta e finalmente questo è un insediamento degno di essere segnalato. Ci troviamo a pochi km da Freiburg, ma decidiamo di abbandonare l’idea di entrare in città, continuando il nostro vagabondare tra i piccoli insediamenti della Foresta. Dopo un paio d’ore circa, raggiungiamo il villaggio di Schonach, dove si trova uno degli orologi a cucù più grandi del mondo, sembra che sia il secondo. Il primo si trova più a nord a circa 2 km da Triberg, sulla strada per Hornberg. Paghiamo 1 euro per visitare l’interno di questo grande orologio e attendiamo un quarto d’ora per vedere il cucù uscire dalla finestra superiore. Niente di eccitante, ma il bel sole pomeridiano ci allieta la visita… Rientriamo finalmente a Triberg, non prima però di aver dato un breve sguardo all’altro orologio a cucù, che sembra sia il più grande del mondo, e che viene menzionato anche nel Guinness dei Primati. Facciamo la spesa ad un supermarket lungo la strada del ritorno e ci rilassiamo sulla terrazza del nostro appartamento, assaporando la deliziosa birra Rothaus Pils.
Durante la cena inizia a piovere, ma è solo questione di alcuni minuti, e non facciamo neppure in tempo a trasferire le nostre cose all’interno che già a spiovuto. Ci soffermiamo dopo cena per un po’, discutendo sull’itinerario del giorno dopo e alle 22.30 ce ne andiamo a letto in attesa di proseguire verso nord.

13.09 Triberg – Darmstadt

Sveglia alle 7.30 per prendere la strada di buon’ora, colazione abbondante con formaggi, pane e un buon tè; poi tutti in marcia.
Oggi ci saranno da percorrere almeno 200km, per fortuna su ottime strade, quali sono quelle tedesche. In un’ora e mezzo raggiungiamo, attraverso la Selva Nera meridionale, la A5, che collega la cittadina svizzera di Basilea con il nord della Germania. Ci fermiamo solamente per un caffé a mezza mattinata e per l’ora di pranzo raggiungiamo senza grosse difficoltà il jugendherberge di Darmstadt.
Ci vengono assegnate due camere con 4 letti singoli e bagno privato e saldiamo il conto al chek-in. Sono 64€ a notte per camera con prima colazione.
Dopo un pasto frugale a base di pane nero e spek, raggiungiamo il centro di Darmstadt, lungo la Landgraf-Georg Strasse, sotto una pioggerellina fine che ci infastidisce un po’. Ci fermiamo su Markt Platz, ad ammirare la splendida architettura della biblioteca comunale e del Rothaus (il comune).
Da qui, attraverso strette viuzze acciottolate, raggiungiamo la più famosa Luisen Platz, centro nevralgico della città. Ritiriamo dei volantini informativi presso il punto info, lasciamo la piazza e la gente in attesa di salire sul tram, e ci dirigiamo verso la zona delle Università. Infatti, oltre all’architettura Jugendstil, la città di Darmstadt è famosa per la sua antica università anche se ricostruita dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Ci fermiamo su una piccola piazza dedicata al filosofo Kant, dove beviamo un caffé in attesa che spiova un poco e poi, raggiungiamo la principale attrattiva della cittadina. Mathildenhoefe è una collina nella parte est della città dove risiede la ex colonia degli artisti e dove hanno vissuto alcuni dei più importanti artisti dell’epoca Jugendstil. All’interno dell’area, si possono trovare una simpatica cappella ortodossa russa, alcune case in stile dell’epoca e un museo in via di ristrutturazione. Visitiamo il centro informazioni dell’area e lasciamo Mathildenhoefe, per rientrare in Ostello.
Dopo una doccia rilassante e un breve riposo, usciamo di nuovo per una fresca birra scura su Markt Platz; da qui raggiungiamo la zona del Staatstheater dove ammiriamo il tramonto prima di rientrare per la cena. Stasera tanto per cambiare ceneremo a base di Doner Kebab accompagnato da yogurt turco e tè finale.

14.09 Trutzhain – Italianischer Kriegsopfer Friedhof – Darmstadt

Oggi giornata di memoria:
Il sogno di una vita di mio padre si sta realizzando. Erano anni e anni che desiderava raggiungere queste due località della regione Assia per poter ripercorrere la strada dello zio morto in guerra. Alle 9.30 del mercoledì, finalmente raggiungiamo l’insediamento di Trutzhain, dove per anni, lo zio Ezio ha vissuto, come prigioniero, prima di incontrare la morte a pochi kilometri di distanza dalle baracche. Prima di visitare il piccolo e modesto museo dell’internamento, scambiamo due chiacchiere con gli addetti alla segreteria, che però non parlano molto bene l’inglese. Per fortuna un giovane ragazzo arriva giusto in tempo per tradurre il tutto all’anziano signore e così trascrivere i dati nell’archivio del museo.
Ripercorriamo la nascita e la vita del campo di prigionia, fino alla liberazione da parte dei militari americani e poi assistiamo ad alcune testimonianze di prigionieri italiani e polacchi.
Contento della visita, mio padre saluta con un grosso abbraccio il responsabile del museo e poi, dopo un pranzo ai giardini comunali, rimontiamo in macchina in direzione sud. Prossima stazione: Italianischer Kriegsopfer Friedhof (Cimitero di guerra italiano).
Lasciamo la A5 e ci avviciniamo verso il centro di Francoforte, e per fortuna senza grossi sbagli raggiungiamo il parcheggio del cimitero.
Mio padre è molto emozionato, ha sentito parlare di questa tomba per più di 60 anni e finalmente si trova a pochi passi da lei. Grazie ad una foto scattata precedentemente da un amico di mio nonno, rintracciamo la sezione e la fila della tomba e in pochi minuti vediamo mio padre fermarsi con le lacrime agli occhi. Finalmente ci siamo. Dopo anni e anni mio padre a raggiunto la tomba di suo zio che portava lo stesso nome e che non ha mai conosciuto, ma di cui a sentito parlare tutta la vita.
Lasciamo il cimitero alle 15 e decidiamo di evitare il traffico cittadino, per rientrare a Darmstadt e visitare un’altra attrattiva del posto. La Wald-Spirale: un complesso abitativo a nord della cittadina che ricorda un po’ l’architettura di Gaudì. Difficile immaginare delle case popolari così estroverse nel bel mezzo di una cittadina italiana. Giardini pensili dal primo al 6 piano, pareti di ogni colore, finestre di ogni tipologia e dimensioni. Tre torri a forma di cipolla che ricordano moschee arabe e tanta vegetazione, con un piccolo torrente che attraversa i giardini dell’appartamenti. Struttura molto curiosa.
Nella strada del ritorno individuiamo un Bier Garten, giardino con tavoli e panche dove poter mangiare qualcosa di tipico e assaporare qualche ottima birra.
Cena a base di cotoletta impanata per i miei genitori e dell’ottima insalata greca e wurstel per noi. Tutto naturalmente annaffiato con dell’ottima birra scura.

15.09 Michelstad – Rothenburg ob der Tauber

Dopo la giornata della memoria eccoci di nuovo in strada, e pronti per delle nuove località tedesche. Oggi lasceremo la regione dell’Assia per entrare definitivamente in Baviera. Dopo appena un’ora di cammino raggiungiamo la piccola cittadina di Michelstad, a pochi chilometri dal confine con la Baviera.
Lasciamo l’auto in un grande parcheggio fuori dal centro storico e raggiungiamo lungo Bahnhofstrasse il piccolo centro cittadino. Il piccolo insediamento è caratterizzato dall’architettura conosciuta con il nome di Timber-Frame. Le case e gli edifici sono tutto un reticolo di assi in legno, e tutti di un colore diverso e ognuna ha la sua caratteristica originale. Dalla sinagoga, costruita nel 1791, raggiungiamo la torre gotica che svetta nel bel mezzo di Michelstad, e oltrepassato la Town Hall, ci sediamo al bar per prendere un caffé. La struttura gotica con le tre piccole torrette dell’edificio, creano insieme alla torre cittadina un piacevole contrasto e ci rendiamo conto pian piano che ci stiamo avvicinando alla famosa regione della Romantic road.
Al lato occidentale della piazza si erge la fontana del Mercato, costruita grazie alle finanze di Giorgio II nel 1575. Dopo il caffé esploriamo le piccole vie della cittadina, raggiungiamo il castello prima e la Thieve’s Tower dopo, utilizzata nel passato come prigione. Da qui, una breve passeggiata ci porta nuovamente al parcheggio dell’auto e ci mettiamo di nuovo in cammino verso sud-est.
Dopo aver raggiunto Tauberbischofsheim, imbocchiamo la ROMANTIC STRASSE.
Questa strada turistica e panoramica, collega Wurzburg a Fussen, con i suoi 420 km che attraversano da nord a sud la Baviera occidentale. Ci dirigiamo verso sud con una breve sosta pranzo nei dintorni di Rottingen, e alle 15.30 parcheggiamo al P1 di Rothenburg ob der Tauber.
Con una breve passeggiata, entriamo all’interno delle mura e lasciamo i nostri zaini all’hotel Raidel, che sarà la nostra sistemazione per la notte.
Senza tante pratiche burocratiche, il simpatico proprietario ci consegna le chiavi e ci invita a visitare la gemma medievale della regione.
Usciamo per una visita e iniziamo ad esplorare le vie e le mura di Rothemburg.
La piccola cittadina ha un gradevole fascino, con le sue case pittoresche e le mura ornate da torri. Sembra di essere all’interno di un set cinematografico allestito in occasione di un film ambientato nel medioevo. Ma tutto invece è pura realtà, anche se da queste parti i turisti non mancano di certo.
Passeggiamo a caso per le vie senza alcuna meta in particolare, e tra una torre e una fontana rientriamo nella via principale per prenderci una fresca birra bavarese. Lasciamo i miei genitori che si ritirano in albergo per la stanchezza, mentre noi raggiungiamo il Markt, dove predomina il Rathaus con la sua panoramica torre. Visitiamo l’interno del museo dedicato al natale, con ogni tipo di oggetto da utilizzare in occasioni delle festività natalizie, perdendoci tra un albero di natale e ogni tipo di accessorio. Usciamo che si è gia fatto buio, raggiungiamo l’hotel per una doccia e alle 20 siamo a tavola per assaporare un buono stinco con un litro di birra scura. Meno male che in Germania si mangia male!!!!! Alle 21 rivisitazione storica di una leggenda di Rothenburg che pare attribuisca ad una bella bevuta, la salvezza della città.

16.09 Nordlingen – Augsburg

Scendiamo dalle camere per una buona colazione preparata dal simpatico gestore, che ci allieta con un po’ di musica. Dopo aver effettuato il pagamento, raggiungiamo la nostra auto, e alle 9.30 siamo in strada.
Continuiamo in direzione sud lungo la Romantic strasse e dopo un paio di ore ci fermiamo a visitare l’insediamento di Nordlingen, che sorge proprio all’interno di un cratere, creato dalla caduta di un meteorite. La cittadina medievale, ha una forma circolare, ed è protetta dalle mura esterne, punteggiate da una serie di torri di avvistamento. Dalla Bergerstrasse raggiungiamo il centro cittadino, sormontato dal campanile della chiesa di S. Giorgio costruita nella seconda metà del 1400. All’interno dell’edificio conosciuto con il nome Leinhaus, ritiriamo alcuni fogli illustrativi ed informativi su Nordlingen. Ne approfittiamo per lo splendido sole, per bere un cappuccino in Marktplatz e poi iniziamo l’esplorazione della cittadina.
Oltre alla bellissima chiesa di S. Giorgio, ci sono molti edifici interessanti da visitare, come il vecchio monastero francescano (Klosterle), adibito in seguito a granaio. Risalendo verso la parte nord della città, raggiungiamo un piccolo mulino ai piedi della Unterer Wasserturm, punto di difesa di Nordlingen. Continuando verso ovest, costeggiando le mura superiori, raggiungiamo il Geopark dove viene illustrata la storia del cratere Ries, dove si è formata la città. Altra curiosità del luogo, la venerazione di un porcellino, ogni presente in città, che sembra abbia salvato i cittadini in tempi ormai lontani, dalle invasioni straniere.
Rientriamo in Marktplatz e in pochi minuti raggiungiamo la nostra auto. Pian piano percorriamo la parte inferiore della Romantic strasse e alle 13.10 raggiungiamo il Jakoberhof Hotel, con le sue pareti verdi che spiccano nel traffico cittadino di Augsburg. Lasciamo i nostri averi in auto e attraversiamo la Pilgerhausstrasse per recuperare al supermercato qualcosa da mangiare.
Ci sediamo nei pressi della Fueggeri, per pranzare, e alle 14.00 saliamo in camera.
In confronto con le altre sistemazioni, questo vecchio albergo non ha nulla di speciale e il rapporto qualità prezzo è senza dubbio il peggiore.
Dopo un breve riposo e una doccia, ci avviciniamo verso il centro e ci soffermiamo sulla rathaus – platz ad ammirare la splendida facciata del Rathaus, caratterizzato dalle due guglie a cipolla.
Ci addentriamo per le viuzze acciottolate della vecchia Augusta e visitiamo prima la Dom Maria Hemsuchung, cattedrale del X sec. Caratterizzata da un intrico di stili architettonici. Lasciamo la parte nord del centro e attraverso Annastrasse prima e Ficherstrasse dopo, raggiungiamo il famoso viale di Maximilianstrasse.
Solo le famiglie più ricche potevano vivere in questa zona e le facciate tipiche delle case sono un caleidoscopio di colori e forme diverse.
Ci sediamo in Moritzplatz, di fronte alla fontana Merkurbr e ci dissetiamo con un paio di fresche birre ammirando il traffico dei pedoni e delle biciclette.
Da qui, rientriamo per una cena a base di kebab e pizza lungo Jakoberstrasse e passiamo un’oretta all’interno della Fuggerei, il nucleo abitativo popolare, più antico al mondo, dove ancora la gente paga poco più di un € per l’affitto.

17.09 Dachau – Munich

Alle 6.30 suona la sveglia, ma non per andare a lavoro. Oggi saremo in strada, molto presto. Facciamo colazione nell’hotel (5 € buffet) e prima delle 8 prendiamo la A8 in direzione di Munich. In poco più di un’ora parcheggiamo al parcheggio del Sito Commemorativo del Campo di Concentramento di Dachau.
Il campo, costruito nel 1933, è stato il primo di una lunga serie di campi di prigionia del regime nazista e nel suo complesso ha ospitato più di 200.000 persone; 43.000 uccise. Il centro visitatori è stato inaugurato nel 2009 e con una breve passeggiata si raggiunge l’ingresso vero e proprio del campo, dove ti accoglie la scritta “IL LAVORO RENDE LIBERI“. Visitiamo il museo del campo che una volta ospitava gli uffici dei soldati nazisti e assistiamo anche ad un video in lingua italiana sul campo: Molto Crudo!!!!!
Dal museo usciamo sull’ex piazzale dell’adunata dove un monumento commemorativo in diverse lingue ricorda: MAI PIU’. Oltrepassiamo il piazzale e prendiamo il lungo viale, dove una volta c’erano le baracche dei prigionieri, a ricordarlo adesso solo le fondamenta di quello che erano gli alloggi dei prigionieri.
In fondo, nell’estremità nord-occidentale, il crematorio e la camera a gas, che sembra non sia mai stata usata in questo campo di concentramento.
Dopo la visita al campo, lasciamo la memoria ad altre persone e noi ci dirigiamo a Munich. Lasciamo l’auto al parcheggio della stazione di Dachau e con la linea S2, raggiungiamo la stazione centrale di Munich (biglietto cumulativo x 5 persone 24 ore al prezzo di 12 €). La folla ci attende in centro a Munich e non sarà difficile raggiungere il parco di Theresienwiese, dove è in corso l’Oktoberfest.
Seguiamo la massa e in 20 minuti intravediamo le torri del luna park e alle 13.30 siamo all’interno del parco. Dopo alcuni tentativi di entrare in uno degli stand della birra per mangiare e bere qualcosa, decidiamo di abbandonare l’idea. Sono tutti esauriti, la security ci invita a ripassare più tardi, ma noi abbiamo fame e decidiamo di mangiare qualcosa all’esterno. Oggi fa molto caldo, con Elisa entriamo in uno dei capannoni, ma la folla è incredibile, c’è musica ad alto volume e la gente è gia molto elettrizzata grazie all’alcool.
Non è roba per noi; usciamo dallo stand, raggiungiamo i miei genitori e dopo un’altra passeggiata per le varie bancarelle, decidiamo di prendere la metro e raggiungere il centro di Munich.
In Marienplatz, ci sediamo sotto il nuovo municipio in stile gotico ed entriamo in una delle tante birrerie bavaresi, disseminate tra le vie del centro.
Oggi faccio UN LITRO. Boccale di birra da consumarsi seduti comodamente sotto l’ombrellone insieme ad un gruppo di australiani ben assortiti.
Il caldo oggi è quasi soffocante, lasciamo Munich dopo la breve visita giornaliera e alle 17 raggiungiamo nuovamente Dachau, dove ci aspetta la nostra auto.
Rientrati ad Augsburg, stasera ci concediamo un lusso, se così si può chiamare.
Facciamo cena nel Biergarten del Bayerisches Haus am Dom, un buon ristorante nei pressi della cattedrale. Ottima carne con birra a volontà per la modica cifra di 15€ a persona. In Italia questo non è possibile !!!!!!

18.09 Augsburg – Sinalunga

E’ finita anche questa avventura. Ci svegliamo con una forte pioggia (per fortuna è l’ultimo giorno) e il nostro piano di visitare i castelli di Fussen prima di rientrare in Italia salta. Il tempo è molto brutto, decidiamo di prendere subito l’autostrada, che ci porta fino ad Innsbruck. Ci fermiamo per un caffé appena entrati in Austria e poi dopo il passo del Brennero facciamo un pranzo nei pressi di Vipiteno Sterzing.
Dopo 10 ore di viaggio sotto la pioggia raggiungiamo casa alle 18.20 minuti di domenica pomeriggio.

http://robertoburacchini.blogspot.it/


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