A spasso tra i KIEZE di Berlino
(racconto di viaggio dal 31 ottobre al 3 novembre di Roberto Buracchini)
COSTI:
volo Roma Ciampino – Berlino easyjet 89€
pernottamento 3 notti Citystay Hostel 47€
pasti 78€
trasporti interni metro – treni 13€
Visite musei e varie compere 55€
Parking Roma 4 giorni 22€
Totale spese 304€
31 ottobre 2010 Roma – Berlino (Scheunenviertel – Alexanderplatz)
01 novembre 2010 Berlino (Mitte – Ptsdamer Platz)
02 novembre 2010 Berlino (Friedrichshain – Kreuzberg – Tiergarten)
03 novembre 2010 Berlino (Charlottenburg) – Roma
31 ottobre 2010 Roma – Berlino (Scheunenviertel – Alexanderplatz)
Ore 12.20, salgo sul treno S9 che dalla stazione di Flughafen Berlin-Schonefeld mi accompagna, sotto un tiepido sole berlinese, fino alla stazione di scambio di Ostkreuz. Da qui con la linea della metro S5, raggiungo Alexanderplatz.
Sono appena le 13.00 quando il mio sguardo si innalza fino alla sommità della torre della TV, che svetta con i suoi 368mt nel bel mezzo di Berlino.
Sarà una costante di tutto il soggiorno berlinese, considerando che è visibile da quasi tutti i quartieri della città.
Mi siedo subito sulle sedie di una donerias (venditori di Kebab) proprio sotto la maestosa torre. Metto subito alla prova il mio inglese e soprattutto quello dei turchi-tedeschi e con poco più di 4€ riesco a soddisfare la mia fame.
Lascio il mio zainetto al Citystay Hostel, situato in una strada tranquilla nei pressi della torre, di fronte alla bellissima chiesa Marienchirke.
La camera è vuota, pago il mio conto (47€ x 3 notti) e inizio il mio vagabondaggio per la città tedesca.
Mi dirigo nei pressi del quartiere ebreo con i suoi fantastici ghetti e la bellissima Nuova Sinagoga. Attraverso la tranquilla oasi di Heckman Hofe, con i suoi cortili collegati tra di loro e i bellissimi caffé, che ti invitano ad una pausa nel bel mezzo del tuo vagabondaggio.
Faccio una visita al museo di Anne Frank, ben nascosto tra le viuzze di Hackescher Markt, poi mi fermo per un cappuccino in uno degli 8 cortili ben tenuti di Hackesche Hofe. Rientrando verso l’ostello mi soffermo sulla installazione di Hunzinger che ricorda il luogo in cui manifestarono pacificamente delle donne contro la deportazione dei propri mariti ebrei.
Ti rendi conto subito che sei in mezzo alla storia e nei giorni successivi me ne renderò ancor più conto.
Dall’ostello, raggiungo la sponda est del fiume Spree, mi affaccio alle vetrate del museo della DDR e poi scivolo lentamente lungo il fiume raggiungendo il quartiere di Nikolaiviertel, con il suo carattere finto medioevo.
Dopo una breve visita alla chiesa Nikolaikirche, situata nel bel mezzo della piazza del quartiere, passeggio lungo il marciapiede che costeggia il maestoso Rotes Rathaus il Rosso, per il colore della sua facciata in mattoni.
Qui, si riunisce, dal 1991 il governo cittadino unitario.
Spingendomi ancora verso est, raggiungo le rovine di un convento francescano e 8 metri di cinta muraria costruita nel 1250.
Mi immergo nella spaziosa Alex, ammiro il via vai dei tram, biciclette,metro e pedoni e mi immergo con loro nella vita domenicale berlinese.
Dopo una calda doccia esco per una cena nei pressi di Scheunenviertel e continuo la mia camminata fino alle 22, ora in cui, stanco dei km percorsi rientro per passare la mia prima notte berlinese.
01 novembre 2010 Berlino (Mitte – Potsdamer Platz)
Alle 7.00 sono già in piedi e scendo nella hall dell’ostello dove la colazione a buffet è già pronta sui tavoli.
Faccio una delle colazioni più abbondanti degli ultimi tempi ed esco in strada alle 8.30 circa.
Scivolo insieme a tante bici lungo Karl-Liebkneeht Str. e raggiungo, dopo aver attraversato il ponte sulla Spree, il Berliner Dom, edificata sulla riva occidentale del fiume e con le sue cupole color turchese. Le strade sono ancora deserte, o per lo meno non c’è molta gente in giro e l’immenso prato del Lustgarten, è un buon inizio tour. Condivido lo spazio verde a lato del Berliner Dom con qualche uccello accorsi in cerca di cibo nelle prime ore mattutine.
L’immensità di scelta di Musei a Berlino lascia davvero un po’ interdetti, e quindi decido di non entrare in nessuno di essi a parte qualche piccola esposizione. C’è il rischio di perdere una giornata intera all’interno di uno dei magnifici musei, ed io non voglio perdermi le altre bellezze della città.
Passeggio nella zona denominata Museumsinsel, che prende il nome dai 5 musei dell’isola che forma un canale artificiale del fiume.
Non posso immaginare le bellezze interne, dopo lo splendore dell’architettura esterna di ogni singolo museo, ma resisto e continuo camminando verso ovest.
Costeggio la parte meridionale della sponde della Spree e raggiungo Friedrichstr. che con i suoi uffici e negozi è una zona commerciale situata al nord del centro. Un’altra passeggiata lungo la riva, mi porta fino al nuovo quartiere governativo, ricco di nuovi e vecchi edifici che si inseriscono bene in un contesto urbano attraversato dal fiume.
Una serie di installazioni artistiche in memoria dei morti del muro, mi accompagnano fino all’altra sponda del fiume e visito di prima mattina il Reichstag con la sua cupola in vetro.
Una breve passeggiata mi immerge nella storia di Berlino.
Raggiungo la Porta di Brandeburgo e la attraverso fino ad arrivare in Parisier Platz. Dedico alcuni minuti ad osservare il via vai di turisti mattinieri che sono già in strada e dopo alcune foto, mi dirigo verso sud.
Dopo un cappuccino in tipico bar della vecchia DDR, mi perdo nel labirinto dell’Holocaust-Mahnmal. I suoi blocchi di cemento armato disposti in file in maniera disordinato e con altezze diverse, ricordano le vittime ebree in Europa e soprattutto fa ritornare alla mente i tempi dei genocidi nazisti.
Un luogo di nuova costruzione ma di grande intensità emotiva dove puoi perderti tra le strette vie dell’istallazione.
Dopo un passaggio nella storia, un po’ di modernità e mi dirigo verso Potsdamer Platz, dove le nuove strutture ideate dal nostro Renzo Piano spiccano nel cielo berlinese. Qui, per la prima volta entro in contatto con il simbolo di Berlino: IL MURO, un breve tratto con illustrazioni antiche, proprio sul suo sito originale fa da sfondo alle maestose costruzioni moderne; io salgo con velocissimo ascensore al Panoramapunkt, uno dei punti di osservazioni più suggestivi della città.
Visito l’avveniristico Sony Center, prendo un caffé e mi perdo nel museo a cielo aperto del Topographie des terrores, situato dove un tempo sorgeva il quartier generale del terzo Reich e dove più tardi venivano ad incontrarsi gli affiliati alla Gestapo. Le orribili immagini che descrivono il periodo dell’ascesa del nazismo, fino alla morte di Hitler, segnano la mia giornata profondamente e decido di fare un break, con un buon piatto vietnamita.
Ogni passo che fai ti senti dentro la storia, e appena ripreso il mio itinerario mi imbatto nel Checkpoint Charlie, che gli ufficiali e gli ambasciatori utilizzavano per passare da una parte all’altra della città.
Sempre qui, è stato raggiunto il momento più cruciale della guerra fredda, quando i carri armati russi e americani si sono sfidati per una lunga giornata.
Un cartello indica che sto lasciando il territorio americano e rientro in territorio russo. Un’altra installazione lungo la strada con dei pannelli, mi accompagna per alcune centinaia di metri illustrandomi tutta la storia del MURO.
Raggiungo il centro storico nel pomeriggio, e mi siedo su Gendarmermarkt, un altro simbolo della città; una bellissima piazza adornata con due graziose chiese che sembrano sorelle e il bellissimo tetro Gorki di Berlino.
La stanchezza si inizia a sentire, ma continuo la mia passeggiata lungo Unter den Linden, la principale arteria del centro, e raggiungo Bebel Platz.
Faccio una breve visita all’università Humboldt dove studiarono Karl Marx ed Engels e poi, visito il monumento dedicato alle vittime della guerra: IL NEUE WACHE.
Ritorno in ostello che sono le 19.30 e sono veramente stanco.
Faccio cena in un ristorante libanese a bassissimo costo e rimango soddisfatto della scelta di questa sera.
02 novembre 2010 Berlino (Friedrichshain – Kreuzberg – Tiergarten)
Mi sveglio più tardi del solito, sono già passate le 8 da alcuni minuti e dopo un’altra abbondante colazione, scendo per strada.
Raggiungo con una lunga passeggiata il Volkspark, un’isola verde nel cuore di Berlino est, con i suoi monumenti e i suoi laghetti immersi nel giallo delle foglie d’autunno. Faccio la mia passeggiata mattutina nel verde e poi mi immergo nuovamente nella città.
Percorro i 2.3 km dello storico Karl-Marx-Alle, con i suoi edifici pieni di storia e di cultura socialista e mi soffermo al Sibilla caffé per una rivisitazione storica sui tempi della costruzione del viale principale della Berlino est degli anni post-bellici.
Pian piano mi dirigo verso sud e raggiungo la sponda nord del fiume e percorro i 1300 metri della East side Gallery, il tratto di muro più lungo della città, dove artisti di tutto il mondo hanno contribuito a dare una visione differente del simbolo della città.
Slogan a favore della libertà e fumetti satirici e opere d’arte mi accompagnano per tutta la lunghezza del muro e poi attraverso uno dei più bei ponti di Berlino: L’Oberbaumbrucke.
Lascio la zona est, per raggiungere il quartiere di Kreuzberg, sede di artisti e immigrati. Le facciate dei palazzi e degli appartamenti sono un elogio all’arte di strada dove il nostro artista italiano Blu è riconosciuto come uno dei principali artefici del nuovo aspetto del quartiere.
Raggiungo il centro del quartiere e un ristorante turco mi invita ad entrare con i suoi colori e profumi orientali.
Mi perdo tra i vicoli del quartiere e senza neppure accorgermene arriva il tramonto, che mi godo dalla sponda meridionale della Spree.
Attraverso il Jannowitzbrucke, e raggiungo dopo un paio di compere su Nikolaiviertel, ad Alex.
Prendo un caffé in piazza ammirando il via vai della gente e rientro per una cena a base di Curry – wurstel in un tipico locale berlinese.
Stasera mi concedo anche un bel litro di birra tedesca, tanto non ho da guidare, ma rientro in ostello prima del previsto e mi addormento senza neppure accorgermene.
03 novembre 2010 Berlino (Charlottenburg) – Roma
Ultima mattina a Berlino.
Prendo la metro ad Alex e mi dirigo verso ovest, raggiungendo la stazione di Sophie-Charlottenburg.
Da qui, una passeggiata di circa 15 minuti mi porta fino al Schloss Charlottenburg, un bellissimo palazzo barocco che costituiva la residenza estiva di Sofia Carlotta, moglie di Federico III.
Sfarzo e ricchezze mi accompagnano nelle 2 ore di visita di questo magnifico palazzo che riporta indietro di anni, quando le corti nobili si incontravano per un ballo, una cena o una semplice passeggiata negli splendidi giardini del palazzo.
Con 12 euro, visito i tre musei del complesso, faccio una passeggiata nei giardini, e alle 12 riprendo la metro in direzione Alex.
Oggi faccio pranzo con i tipici panini e wurstel venduti dagli ambulanti della piazza e dopo un caffè, mi dirigo verso l’aeroporto, dove, una brutta notizia mi aspetta: 2.30h di ritardo.
Raggiungo Roma alle 21 e accompagnato dai ricordi di Berlino, rientro a Sinalunga.
IN ONORE DEGLI UOMINI CHE HANNO LOTTATO PER LA LIBERTA’
“NESSUNO HA INTENZIONE DI COSTRUIRE UN MURO”
Capo della DDR 15.06.61
Ultimo aggiornamento 19 Novembre 2024 da cipiaceviaggiare