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Australia 2006

Australia 2006


racconto di viaggio da gennaio a agosto di Roberto Buracchini


auViaggiando in solitudine ho conversato con me stesso,
e queste sono le mie parole………. (Ballata australiana)

Dopo la mia esperienza di 6 mesi in Centroamerica, la mia voglia di esplorare e conoscere nuove culture si era enormemente approfondita; ma la frontiera della lingua si riaffacciava ogni qualvolta pensavo ad una nuova meta. Fu così che dopo aver preso confidenza con lo spagnolo, decisi di immergermi in una nuova esperienza; questa volta con l’intento di rientrare con una nuova lingua nel mio curriculum.
Quale meta migliore poteva esserci per imparare l’inglese?
Nessuna. Così, durante il Natale 2005, decisi di farmi un ennesimo grande regalo.
Un biglietto aperto un anno per il continente australiano.
Scelta che si rivelerà ottima, sia per la lingua che per la natura del viaggio in se per stesso.
Il giorno 30 gennaio 2006, all’aeroporto internazionale di Sydney, il mio caro amico Shafik ci attende con la sua macchina a nolo.
Arriviamo io Stefano David e la mamma di Shafik che per l’occasione decide di aggiungersi al gruppo per fare una visita al figlio.

Sydney 4 mesi alla ricerca di un motivo per viaggiare 1° episodio

Ad attenderci all’aeroporto di Sydney ci aspetta un caro amico che in questo momento sta usufruendo di un visto lavorativo per la Nuova Zelanda, e che visto il nostro arrivo, ha deciso di procurarsi qualche giorno di vacanza in Australia. Il nostro primo alloggio sarà un appartamento in George st. condiviso con 6 Coreani simpaticissimi.
I primi giorni di questa avventura, saranno dedicati alla visita della città, che sarà la mia casa per almeno 4 mesi.
Aspettando di familiarizzare con questa stupenda città, approfittiamo per visitare le spiagge della costa sud.
Ce ne andiamo un giorno a Bronte, un altro a Bondi e poi Clovelly e Coogee beach.
Facciamo una bellissima escursione anche a Manly beach, situata dalla parte opposta del Sydney Harbour e visitiamo il più possibile prima di incominciare la nostra vita australiana.
In pochi giorni, conosciamo un sacco di gente, proveniente da tutto il mondo e ci iscriviamo ad una scuola di inglese gratuita che ci occuperà per almeno 2 mesi. Nel frattempo io mi occupo di vendere gelato di fronte all’Art Gallery of NSW; giusto per pagare il mio affitto e poter viaggiare in seguito.
I giorni in questa magnifica città passano lenti, tra una passeggiata e l’altra. Ormai, prendere un caffé o bersi una birra di fronte all’Opera House è diventato routine e lo spettacolo che ci offre Circular Quay è inimitabile.
Nei mesi che vivrò a Sydney, approfitterò di qualsiasi ritaglio di tempo per visitare tutti i siti di interesse nei dintorni e all’interno della città. Mi stabilisco dopo circa 20 giorni nel pittoresco quartiere di King Kross, condividendo l’appartamento con una tedesca una spagnola e un brasiliano.
Non manco assolutamente ogni qualvolta ci sia l’occasione, a una bellissima gita in barca tra lo splendido Sydney Harbour, visitando Watsons Bay, Rose Bay, Double Bay, Shark Bay e tante altre piccole baie nascoste tra la baia di Sydney.
Da non perdere senza dubbio:

Sydney Harbour Bridge
Sydney Opera House
The Rocks
Circular Quay
King Cross
Darling Harbour
Sydney fish Markets
Chinese Garden
Royal Botanic Garden
The Domain
Hyde Park
Bondi beach
Bronte beach
Tamarama beach
Coogee beach
Manly beach
Palm beach
Watsons bay (per i tramonti)
City center (per assaporare la vita rilassata di una metropoli mondiale)
Royal National Park.
Double bay (per un bagno rilassante)
Lady bay (per i nudisti)

 

08-11 febbraio Fraser Island
Il giorno 8 febbraio, dopo appena una settimana trascorsa a Sydney, decido di accompagnare Carlo e sua madre in una uscita di 3 giorni presso Fraser Island, una isola costituita completamente da spiaggia bianca, lunga 120km e larga appena 15. Rifugio dei dingo, l’isola è dal 1993 iscritta al World Heritage list.
Prendiamo un low cost da Sydney (60$) e raggiungiamo l’aeroporto di Hervey Bay alle 5 del pomeriggio.
Da qui con un pick-up raggiungiamo il nostro ostello (sheepsherer hostel 20$), che dal nome sembra di andare in una fattoria di pecore. Lasciamo il nostro equipaggiamento ed andiamo a ritirare il nostro 4×4 che ci accompagnerà per l’isola.
La sera ce ne andiamo in uno dei tanti bar lungo mare a bere una VB, osserviamo il passaggio dei pipistrelli giganti (Flyng-foxes) che sembrano una nuvola assolutamente inquietante.
Ce ne andiamo a letto non molto tardi dopo un paio di partite al pool e ci prepariamo per la magnifica visita dell’isola.
Al mattino seguente, raggiungiamo il molo da dove partono le imbarcazioni, facciamo il pieno di benzina, compriamo l’occorrente per i 3 giorni che trascorreremo nell’isola (una tanica di benzina, pasta, fagioli, tonno, pomodori e po’ di carne). Con circa un’ora di traversata raggiungiamo l’isola nei pressi di Wanggoolba Creek e ci prepariamo all’avventura.
Innanzitutto ci teniamo a mente bene tutte le indicazioni che ci sono state date prima di ricevere il 4×4 con tutte le dovute cautele per la salvaguardia dell’isola. L’isola è super protetta, ci sono ranger che controllano i pochi visitatori dell’isola, per far in modo che l’isola rimanga veramente un paradiso.
Abbiamo ricevuto anche una pala per scavare buche in caso di bisogni fisiologici, i quali non possono essere fatti a meno di 200 metri da una sorgente d’acqua. A prima vista sembra di essere giunti in paradiso terrestre nel vero senso della parola, tracciati in sabbia bianca immersi nella foresta, ci accompagnano dalla costa occidentale a quella orientale.
Ci fermiamo per un pranzo nei pressi del Lake McKenzie, il quale, con le sue rive bianche e l’acqua cristalline sembra di essere giunti in una spiaggia caraibica. Facciamo un bel bagno rinfrescante e poi una bella passeggiata intorno alle rive del lago per poi rilassarsi sulla soffice spiaggia bianca.
Nel pomeriggio, raggiungiamo Eurong e la costa orientale dove le onde del pacifico si adagiano in una spiaggia bianca e desolata. Che pace signori. Tiriamo fuori la canna da pesca e facciamo due lanci sul mare.
Da qui proseguiremo lungo la spiaggia per tutto il litorale est dell’isola e raggiungeremo il nord.
Decidiamo di fermarci per la notte lungo la spiaggia in un luogo dove è possibile fermarsi e accampare.
Non facciamo in tempo a preparare le tende che una ranger si avvicina: molto gentilmente ci chiede di mostrarle tutti i permessi per stare sull’isola, e dopo aver accertato che tutto sia in regola inizia con una sfilza di informazioni su come comportarsi. Poi mette un po’ di paura alla madre di Carlo, quando inizia a parlare degli attacchi da parte dei Dingo alle persone; ma non c’è troppo da preoccuparsi, basta non lasciare avanzi di cibo in giro e stare ben rinchiusi nelle nostre tende, e non accendere fuochi per favore. Ah dimenticavo, anche lei ci ricorda l’utilizzo della pala e della buca per i fabbisogni fisiologici e ci invita ad allontanarci almeno di 300 metri dalla costa (speriamo che non mi svegli durante la notte per una semplice urinata).
Al risveglio, troviamo Leda e compagna all’interno della 4×4, provate da una notte insonne. Il problema è stata la paura dei dingo, che tra l’altro non si sono fatti assolutamente vedere ancora.
A passo lento, risaliamo la costa sabbiosa, e ci accorgiamo di essere veramente in un luogo fantastico, l’entrata all’isola è controllata e incontriamo pochissima gente, la distesa di sabbia è tutta per noi, se non ci fosse il problema degli squali e delle meduse. Noi ci limitiamo a bagnarci i piedi ogni tanto sulla schiuma delle onde e ci fermiamo a metà mattinata per un’altra breve pescata. Raggiungiamo Maheno Beach prima, e poi ci fermiamo al relitto subito a nord della spiaggia, che fu scaraventato sulla costa dell’isola da un ciclone nel 1935. A poco più di 5 km nord dal relitto ci fermiamo alle formazioni sabbiose di color rosso denominate The Pinnacles. Salendo ancora più a nord, raggiungiamo Cathedral Beach, compriamo un pacco di patatine con una salsa piccante al campeggio e poi risaliamo lungo Corroboree beach, fino a raggiungere Indian Head. Lasciamo il nostro mezzo al Waddy point Camping e passiamo un paio d’ore a girovagare tra le pozze di acqua calda denominate Champagne Pools e la soffice spiaggia. Avvistiamo intorno alle 17 un dingo che si riposa tra due dune a pochi metri da noi e rimaniamo ad osservarlo per alcuni minuti. Che strano che animali così simili ad un cane non abbiamo mai messo piede fuori dall’isola; sembra che i dingo dell’isola siano gli unici dingo di tutta l’Australia a non essersi incrociati con nessuna latro tipo di cane.
Aspettiamo il tramonto e poi ce ne andiamo a fare cena. Dopo un’altra notte passata in tenda, ripartiamo verso sud, e all’altezza dei The Pinnacles svoltiamo verso l’interno dell’isola.
Questa deviazione interna, tra la foresta vergine, ci porterà verso il Lake Allom e poi, dopo un paio d’ore di fuoristrada, rientriamo lungo costa all’altezza di Happy Valley. Scendiamo ancora a sud, raggiungiamo il molo alle 17 del giorno 10 con un’ora di anticipo rispetto all’imbarco e ci sediamo nella piccola banchina ad osservare l’arrivo del nostro battello.
Rientriamo ad Harvey Bay giusto in tempo per una splendida cena, e poi di nuovo al nostro hostel per passare la notte.
Il giorno seguente, alle 12.30 ci imbarchiamo in direzione Sydney, e per colpa di uno dei tantissimi incendi che caratterizzano la terra australiano, raggiungiamo la città con 3 ore di ritardo.

 

07-08 Marzo Blue Mountain
Dopo circa un mese passato nella splendida Sydney e dopo aver racimolato ancora un po’ di soldini tramite qualche lavoretto extra, decido di regalarmi 2 giorni di vacanza.
La mattina del 7 Marzo alle ore 07.15 salgo sul treno (11$ solo andata) e raggiungo in circa due ore il villaggio di Katoomba. Dalla stazione ferroviaria, mi incammino verso Katoomba St. e raggiungo il Blue Mountain Backpackers (dormitorio 17$) e lascio il mio equipaggio nella stanza.
Dall’hostel, raggiungo dopo un’oretta e un frugale pasto, il Tourist Park, situato sopra le Katoomba falls. Visito le cascate con una breve escursione a piedi e poi lungo il tracciato mi dirigo verso est. Lo spettacolo sulla vallata è magnifico e man mano che mi avvicino a Echo Point il panorama si fa sempre più interessante. Finalmente raggiungo il lookout, mi fermo ad ammirare le famose three Sister, una formazione rocciosa composta da tre picchi, e poi scendo a visitarle da più vicino. Alla fine del pomeriggio avrò camminato per più di 6 ore ma la stanchezza è inferiore alla soddisfazione che la vista mi offre. Risalgo presso il Visitor Center e mi siedo in una delle tante panche situate vicino al lookout e attendo il tramonto. Al rientrare in hostel conosco due sudafricani, con i quali ci prepariamo un piatto di pasta (non so perché ma tutte le volte che dico che sono italiano mi tocca cucinare per tutti) e poi usciamo per un paio di birre al Carrington bar.
Al mattino seguente, di buon ora, mi avvicino al Railway & Sceniscender, e con un biglietto di solo discesa (5$), salgo sul piccolissimo trenino che con una inclinazione di 45° ridiscende la valle e raggiunge l’interno del parco. Da qui una serie di tracciati si snodano all’interno del parco, da prima mi incammino verso il famoso Ruined Castle (8 ore andata e ritorno) ma poi decido di avventurarmi in qualcosa di più easy e quindi attraverso il Federal Pass Track, raggiungo la base delle three Sister e poi lungo il Dardenells Pass Track raggiungo le cascate formate dal fiume Leura. Dopo poco più di 5 ore di BUSHWALKING, risalgo la valle nella zona di Leura Malle e con l’aiuto di un bushman e il suo trattore, rientro al villaggio di Katoomba in tempo per prendere il treno delle 18.
Ad aspettarmi nell’appartamento di King Cross un piatto di riso thai offertomi dalla mia coinquilina tedesca.

Sydney 4 mesi alla ricerca di un motivo per viaggiare 2° episodio
Rientrato dalla mia gita alle Blue mountain, dedico i prossimi due mesi ad accumulare più soldi possibili per il prossimo viaggio australiano. Innanzitutto, prolungo il mio visto di permanenza, che da tre mesi passa a 3+9 e dopo un po’ di visite presso l’immigrazione, attacco sul mio passaporto un visto valido fino al 16 gennaio 2007.
In questi due mesi oltre che a lavorare mi dedico alla scoperta di alcune spiagge incantevoli, come quella di Palm beach situata a nord della città, raggiungibile con un’ora di bus da nord Sydney. Mi reco per la seconda volta al Royal National Park utilizzando questa volta i mezzi pubblici. Prendo da Sydney una metro per Cronulla, poi mi imbarco su un battello per raggiungere Bundeena, e poi mi incammino nel bush, per raggiungere le fantastiche e isolate spiagge del parco.
Tutto all’interno di una giornata, che anche se è fattibile rimane un po’ faticoso.
In altre due uscite, visito il Ku-Ring-Gai Chase National Park, con il primo avvistamento di wallaby (piccola specie di canguro) in cattività e il Marramarra National Park. Tutte e due I parchi sono visitabili nell’arco di una giornata da Sydney anche se c’è possibilità di tempo è ancora meglio fermarsi per una notte nei pressi del parco.
Nei primi giorni di maggio, ci raggiungono in luna di miele due amici di Sinalunga e dedichiamo una settimana alla rivisita della città facendo da guide ai nostri due giovani sposini. Ci lasciano il giorno dopo la festa del mio 30° compleanno e ci lasciamo con la promessa di rivederci più a nord. Infatti, dopo 113 giorni passati nei dintorni di Sydney, insieme a David, abbiamo noleggiato un minivan (wikedcampers.com) e ci dirigeremo verso nord durante un mese di viaggio sulla costa orientale dell’Australia.
E proprio durante una tappa di questo fantastico trip rincontreremo la coppia di sposini.
Dopo la fantasmagorica festa di addio con 35 persone e una notte passata in bianco, raggiungiamo il garage di wikedcampers con un bus e rientriamo a King Cross a recuperare i nostri zaini.
Ad aspettarci alla porta di casa i nostri amici coreani che con le lacrime agli occhi ci salutano, augurandoci buon viaggio, con la promessa di rivederci al più presto.

Da ora in poi, tutto quello che scriverò, sarà tratto dal diario originale scritto in loco durante il viaggio

22.05.06 Sydney – Cooranbong
Ore 14.30, si parte da King Cross con il nostro SUPERMEZZO noleggiato. Il nome del minivan è SPEED RACE ed è pitturato con la mitica MAC 5. Partiamo dritti verso il nord senza fretta, e ci fermiamo a visitare Terrigal, una graziosa spiaggia ad ovest di Gosford. Prime foto, primi incontri con la fauna australiana e poi riprendiamo la strada in direzione di Newcastle.
Arriviamo tardi, è già piuttosto buio e per trovare il campeggio (The Pines Campground GRATIS) ci mettiamo un po’.
Immersi nel bush e nel buio, il mio caro amico Benzo (soprannome di David), lascia subito un segnale nel minivan. Non aveva visto un albero. Cuciniamo un po’ di pasta e poi a dormire molto presto.
KM EFFETTUATI 208

23.05.06 Cooranbong – Bulahdelah
Alzati prestissimo dopo una nottata di freddo, prendiamo il nostro minivan per uscire dalla foresta e avvistiamo il primo canguro in cattività. Ci dirigiamo in direzione di Nelson Bay e ci fermiamo per una colazione a Lemon Tree Passage.
Il Benzo viene sorpreso da un enorme pellicano che, visto ancora il sonno, gli pare finto. Da qui, decidiamo di visitare la Hunter Valley, famosa per i vigneti, e dopo una sosta per il pranzo, riprendiamo la strada principale in direzione Nord.
In questo pomeriggio, abbiamo visto un sacco do canguri. Usciamo dalla highway a Karuan per una cena accanto ad un bel fuoco caldo e riprendiamo la strada. Sono le 20.30 e ci fermiamo lungo la highway per una seconda notte al freddo.
KM EFFETTUATI 640

24.05.06 Bulahdelah – Nambucca Heads
Anche questa notte, oserei dire un po’ freschino, oltretutto abbiamo dormito di meno, ma comunque nessun problema.
Ci mettiamo in marcia di prima mattina e dirigendosi sempre verso nord, dopo 2 ore di guida raggiungiamo Bonny Hills, piccolissimo insediamento a pochi km da Port Macquarie.
Qui consumiamo la nostra prima colazione, poi, dopo una doccia gelata ai bagni pubblici, ci rilassiamo un po’ sulla spiaggia. Ripartiamo per Port Macquarie dove una serie di piccole spiagge ci conduce fino al porto della città. Qui ce ne andiamo un po’ in giro lungo mare, osserviamo qualcuno pescare e poi ce ne andiamo al molo, dove pescatori appena rientrati dalla pesca, danno da mangiare resti dei pesci ad una dozzina di pellicani.
Pranzo in riva al mare con al seguito siesta e poi di nuovo in marcia.
Alle luci del tramonto, arriviamo a Nambucca. Situata sulla foce dell’omonimo fiume, è una tranquillissima cittadina di mare dove l’attività maggiore è la pesca. Cena con due uova fritte e pomodori e poi due risate con il mio amico.
Il Benzo ha preso una strada contromano. Per fortuna ce ne siamo accorti in pochi secondi, prima che arrivasse un’auto dalla parte opposta. Sembra facile, e infatti lo è, ma ogni tanto ci si può sbagliare con la guida a sinistra.
KM EFFETTUATI 952

25.05.06 Nambucca Heads – Grafton
Dopo una notte passata in condizioni migliori rispetto alle prime due, ci svegliamo alle 6 per una colazione sulla riva del fiume. Questa mattina, abbiamo preso la statale, che dalla Pacific Hwy ci ha portato fino a Dorrigo. Il nome della statale, Waterfall way (via delle cascate) deriva dalle piccole cascate che incontriamo lungo il percorso che ci porta fino all’entrata del Dorrigo National Park. Immerso nella foresta subtropicale, è uno dei più accessibili parchi dell’Australia con vedute mozzafiato fino all’oceano Pacifico. Abbiamo visitato varie cascate all’interno del parco e abbiamo fatto il nostro primo incontro con il tacchino del bush. Poi dopo una bellissima strada bianca di circa 20 km immersa nel parco, abbiamo raggiunto la costa fermandoci prima a Coofs Harbour per sgranchire un po’ le gambe e poi abbiamo proseguito per Sandy beach. Dal faro delle spiaggia ci godiamo la veduta sul maestoso Pacifico e poi per alcuni minuti ci soffermiamo nel piccolo insediamento di Woolgoolga, giusto per fumare una sigaretta; alle 17.30 arriviamo a Grafton, dormiremo su un area di servizio gratuita lungo la Pacific Hwy.
KM EFFETTUATI 1191

26.05.06 Grafton – Yamba
Sveglia alle prime ore del giorno, come ormai succede da un po’ di giorni e ancora un po’ infreddoliti, ci mettiamo in cammino per riscaldarci. Destinazione mare.
Percorriamo circa 50 km per la Hwy e poi svoltiamo per un villaggio di pescatori dal nome Yamba.
Oggi, giornata di relax, prima colazione su una scogliera da dove è possibile ammirare le prime luci del giorno, e poi ci spostiamo in basso, verso la spiaggia: oggi mangiamo quello che peschiamo.
Troviamo un porticciolo con un molo lungo circa 1km, affollato di pescatori intenti a tirar fuori le loro prede.
Prima pescata della vacanza e subito il Benzo ne tira fuori uno di piccola taglia. Sarà l’unico della giornata. Dopo una doccia fredda ai bagni pubblici, pranziamo con un piatto di pasta, visto che di pesci ne abbiamo visti veramente pochi.
Riposiamo sulla sdraio all’ombra di un albero e poi a tentare ancora la fortuna. Ma niente da fare, i pesci non vogliono abboccare, e dopo tutto un pomeriggio passato in tranquillità sul mare, decidiamo di comprare una bella bistecca al supermercato (3$ l’etto). Dopo cena una bella passeggiata sotto le stelle fino raggiungere il faro, e al rientro una bella sorpresa. Un giovane ragazzo tra la boscaglia inseguito dalla polizia ci anima un po’ la serata: solo qualche accertamenti e poi tutti a casa. Ma la sorpresa continua, dopo che la polizia se ne è andata escono dalla boscaglia altri due giovani ragazzi con una borsa piena di birre !!!!!! Che pazzi questi australiani.
KM EFFETTUATI 1285

27.05.06 Yamba – Bairon Bay
Ci svegliamo presto e usciamo dal nostro minivan alle primi luci del giorno per fare un’ultima pescata in questo minuscolo ma interessante villaggio di pescatori. Ci immettiamo, dopo un’ora passata inutilmente sul molo, sulla Pacific, fino a raggiungere Ballina. Da qui prendiamo una scenografica strada statale lungo costa e ci fermiamo a Lennox Head, meta conosciuta dagli intrepidi surfisti come uno dei migliori spot della costa. Prendiamo il nostro quotidiano caffé e dopo aver ammirato le acrobazie dei surfisti, ci rimettiamo in cammino. Dopo pochi km raggiungiamo Bairon Bay, dove ci stabiliamo in un campeggio vero e proprio (Clarkes Beach Holiday Park 24$ la piazzola). Qui almeno potremo finalmente fare una doccia calda e magari facciamo anche una lavatrice. Passeggiamo un po’ per la spiaggia ammirando i surfisti e all’ora del tramonto, nel cosiddetto THE PASS, ci sediamo ad ammirare le evoluzioni dei surfisti accompagnati da una diecina di delfini. Bella storia…….. Cena in campeggio con un paio di salsicce, e poi usciamo per bere due birre e ascoltare un po’ di musica dal vivo. Rientriamo comunque prestino, e dopo aver fumato una sigaretta e aver fatto un paio di partitelle a carte, ci distendiamo all’interno del nostro minivan. Rimarremo qua almeno 2 giorni, un po’ per rilassarci e poi il posto ne vale davvero la pena.
KM EFFETTUATI 1428

28.05.06 Bairon Bay
Giornata di pieno relax. In questo luogo con una forte e buona energia.
Svegliato alle 7, vado a fare due passi nella spiaggia, e alle prime luci del giorno mi siedo ad osservare qualche pazzo surfista che nonostante il fresco della mattina, non si priverebbe del suo hobby preferito neppure se cadesse il mondo.
L’acqua è veramente gelata ma loro non ci fanno assolutamente caso. Colazione con caffé e poi a passeggiare lungo la spiaggia, sia per metterci un po’ in movimento, sia perché oggi è una bellissima giornata per dedicarsi alla tintarella (attenzione il sole australiano è fortissimo, usare creme protezione 20 minimo anche se non avete problemi di scottature, il buco dell’ozono si trova proprio da queste parti)
Poi facciamo un bel pranzo in campeggio con tonno pomodori e insalata e subito dopo come da buon lavoratori una bella siesta pomeridiana. Dopo il pisolino facciamo un bel bagno in mare visto che salendo al nord sarà difficile farlo a causa delle meduse e dei coccodrilli. Passiamo tutto il tardo pomeriggio immersi in mare, poi ci dirigiamo verso THE PASS per assistere di nuovo allo spettacolo di surfisti e delfini sotto le luci del tramonto. Domani lasceremo Bairon Bay, magari entreremo in QUEENSLAND, magari no.. chi lo può sapere!!!!! Decido di andare a dormire presto, domani mattina vorrei vedere l’alba, anche perché questo luogo mi è piaciuto tantissimo e vorrei godermelo fino all’ultimo instante.
KM EFFETTUATI 1428

29.05.06 Bairon Bay – Brisbane
Dopo un’ora passata in spiaggia a gustarmi l’alba di questo magnifico posto che è Bairon Bay, mi faccio l’ultima doccia calda, e ci mettiamo di nuovo in cammino. Prendiamo la statale di nuovo, per poi lasciarla all’altezza di Tweed Hends, l’ultima cittadina del NSW. Entriamo in Queensland nel bel mezzo della giornata con un sole che spacca le pietre e ci fermiamo dopo pochi km, nella capitale indiscussa della Gold Coast. Surfer Paradise, è una imitazione delle più imponenti città americane come Daytona o Miami e assolutamente, non mi ha trasmesso niente di positivo. Pranziamo su un giardino lungo la spiaggia e poi ci rimettiamo in cammino verso la capitale dello stato: Brisbane.
Arriviamo alle 17 ala periferia della città, e ci fermiamo in un sobborgo lungo mare dal nome Manly, caratterizzato dal suo imponente porto industriale. A parte l’immenso parcheggio di fronte al porto che ci farà da campeggio per una notte, questo piccolo paese non ha molto da offrire, ma fermarsi in città con il minivan non è un’ottima idea. Ceniamo in un giardino, poi usciamo a fare due passi, mangiamo un gelato e rientriamo per la notte. Il Paese è veramente squallido.
KM EFFETTUATI 1654

30.05.06 Brisbane – Redcliff
Come sempre, ci svegliamo molto presto, e dopo una bella colazione, prendiamo il nostro mezzo e ci dirigiamo in città.
Non è che sia una grandissima città, ma dobbiamo comunque stare attenti con il traffico. Optiamo per una soluzione ottimale. Lasciamo il minivan a circa 20 km dal centro, nei pressi di Bald Hills, poi saliamo sul bus n° 370 e raggiungiamo il centro. La città è costruita sulle rive dell’omonimo fiume (BRISBANE RIVER) ed è caratterizzata da costruzioni antiche risalenti alla fine dell’800. Dopo una passeggiata sull’altra sponda del fiume, rientriamo in centro e ci rilassiamo sul Botanic Garden, che pur essendo molto più piccolo di quello di Sydney, è molto carino e rilassante, considerato che si trova nel centro di una cittadina di 1,6 milioni di abitanti. Altra passeggiata per visitare i luoghi d’interesse della città, Brisbane City Hall, Parliament House, Government House e infine Myer Centre.
Poi un buon tè nei pressi di chinatown e riprendiamo il bus che ci riporta al nostro minivan.
Stasera ceniamo a base di svizzerina e melanzane cotte al Barbecue e dopo il caffé ad ammirare le evoluzioni di qualche matto con la BMX o con lo Skate. In Australia ci sono tantissimi parchi divertimento allestiti per gli skate o per le BMX e sia di giorno che di sera sono sempre affollati di gente.
Domani incontreremo Daniele e Paola. I bagni situati nell’area di sosta gratuita hanno l’acqua caldo: non posso crederci.
Domani mattina allora doccia!!!!!!
KM EFFETTUATI 1745

31.05.06 Redcliff – Brisbane – Redcliff
Di buon ora ci facciamo una doccia approfittando dell’acqua calda, prepariamo un bel caffé e poi ci dirigiamo di nuovo verso la città. Questa mattina portiamo il minivan a fare un controllo che è compreso nel servizio del noleggio.
Aspettiamo solo una mezz’ora e il simpatico meccanico dopo aver controllato il nostro mezzo ci restituisce le chiavi e ci regala, offerto dalla compagnia Wikedcampers, una bottiglia di spumante. Ci mettiamo sulla strada e lasciamo il minivan nello stesso punto di ieri e riprendiamo il bus. Al Botanic Garden, ci incontriamo con Daniele e Paola che dopo un tour di 20 giorni, sono giunti a Brisbane, per consumare gli ultimi 2 giorni della loro Luna di Miele. Facciamo pranzo insieme, passeggiamo lungo il fiume parlando della nostra esperienza australiana, e alle 18 decidiamo di rientrare verso il nostro punto di pernottamento. Dormiremo per un’altra notte nella stessa area di sosta della scorsa notte, qui ci sono dei pulitissimi bagni e con docce calde, non possiamo farci scappare queste facilitazioni.
Sembriamo due galline già pronte per il brodo..!!!! Andiamo a letto molto presto anche stasera, sono appena le 21 e dopo un paio di pagine del mio libro ci addormentiamo. Domani destinazione Sunshine Coast, ci fermeremo a Noosa, piccola cittadina sull’Oceano.
KM EFFETTUATI 1834

01.06.06 Redcliff – Noosa
Dopo due giorni di città, decidiamo di dirigersi verso qualche località più tranquilla. Facciamo colazione con il nostro stupendo caffé alla moka, un’altra fantastica doccia calda, e ci mettiamo in marcia verso nord. Dopo un’ora di cammino, usciamo la Hwy in direzione di Noosa Heads. Raggiungiamo il villaggio molto presto, saliamo verso il lookout situato all’interno del Noosa National Park e diamo una prima occhiata alla città sottostante adagiata sulla foce del Noosa River.
Qua conosciamo due ragazze inglesi che sono in giro da circa un mese con il loro minivan e sono dirette anche loro a Cairns. Scendiamo in paese per una passeggiata all’interno dal parco e avvistiamo il primo Koala in cattività adagiato su un eucalipto intento a mangiare le foglie dello stesso albero. Raggiungiamo Fairy Pools, delle piscine d’acqua calda situate all’estremità orientale del parco, e poi rientriamo per un bellissimo bagno sulla Main beach. Pranziamo con un gustoso avocado e un uovo sodo e dopo un bel caffé ci rimettiamo in cammino. Raggiungiamo in un’oretta Alexandria beach e il lookout sopra la bahia e dopo un po’ di relax sulla spiaggia rientriamo alle luci del tramonto.
Mangiamo in uno dei tanti giardini di Noosa, un bel piatto di riso, e rientriamo verso il lookout situato sopra la cittadina. Al rientro, troviamo le due inglesi che sembra abbiano preparato una piccola festa. Beviamo con loro un paio di birre, e finalmente stiamo a praticare un po’ di inglese per un paio d’ore. Le signorine si dedicano all’erba australiana che dice sia veramente buona. Accendono 4 bei fistioni in tre ore e sa la ridono fino a che non andiamo a dormire.
Per me sono lesbiche !!!!!! Questa sera troppo tardi abbiamo fatto. Sono le 23.30 quando entriamo nel minivan e per noi, abituati a dormire alle 21, è veramente tardi.
KM EFFETTUATI 1997

02.06.06 Noosa – Noosa
Dopo le birre di ieri sera, ci svegliamo con un po’ di mal di testa, ma basta il caffé per riaggiustare tutto.
Salutiamo le due inglesi che nel frattempo si sono già fatte un’altra canna, e ce ne andiamo a visitare la spiaggia più a sud del villaggio. Lungo la David Low Way raggiungiamo Sunshine beach e ci rilassiamo sulla spiaggia.
Rientriamo in centro prima di pranzo, ci dirigiamo verso la foce del fiume nella zona di Noosa Spit, nel frattempo ne approfitto per un altro tuffo prima di pranzare in un’area di sosta. Dopo pranzo mi distendo sul prato mentre il mio amico Benzo tenta invano di pescare qualcosa in mare. Al risveglio, ci spostiamo per trovare un luogo migliore dove pescare, ma oggi non è giornata e non mangeremo pesce neppure questa sera.
Mi faccio una bella doccia fredda ai bagni pubblici del centro, e poi ceniamo a base di salsiccia e patate. Che bella cena ci è toccato stasera.. Dopo lo stravizio della scorsa notte, decidiamo di mangiare prima e andare a letto presto, domani mattina saremo di nuovo on the road.
KM EFFETTUATI 2035

03.06.06 Noosa – Children
Partenza da Noosa di buon’ora. Ma la giornata inizia subito male. Multa per alta velocità di 250$. NO WORRIES.
Il viaggio deve comunque continuare. Arriviamo ad Hervey Bay a metà mattinata e dopo una sosta per mangiare qualcosa, il Benzo si mette a pescare sul molo. Ero già stato in questa cittadina a febbraio con Carlo e quindi ci fermiamo poco anche se tentiamo invano di farci una doccia all’interno di un campeggio.
Pranziamo lungo i giardini che costeggiano la lunga spiaggia e poi nel pomeriggio ci rimettiamo in cammino verso nord.
Cerchiamo un posto tranquillo dove passare la notte e dopo un po’ di km lo troviamo come sempre senza grossi problemi. Children, lungo la M1, è un tranquillo paese dove passeremo la nostra prossima notte.
Nell’area di sosta troviamo un altro Wikedcampers, sono due ragazzi francesi con una ragazza giapponese che stanno scendendo verso Brisbane. Nel pomeriggio ho sentito anche mia sorella Roberta e ho fatto due parole anche con quel mostrino di mio nipote Giulio.
KM EFFETTUATI 2337

04.06.06 Children – Calliope
Dalla nostra postazione, prendiamo subito la statale verso nord e alla fine della giornata percorreremo molti km.
Raggiungiamo dopo un paio di ore il crocevia per 1770 Town, ci fermiamo per fare rifornimento e poi proseguiamo.
Per la strada incominciamo ad incontrare i primi stand che vendono frutta, ci fermiamo, facciamo due parole con il contadino ormai attempato, scattiamo una foto ricordo con il suo trattore e raggiungiamo 1770 Town.
Piccolissimo villaggio sull’estremità di una penisola, ha un’aria molto rilassante. Facciamo due passi sulla spiaggia e poi ci spostiamo ad Agnes Water. Qui consumiamo il nostro pranzo e poi ci sdraiamo un paio d’ore sulla spiaggia, facciamo un bel bagno in mare e una doccia freddissima (ormai siamo abituati alle docce fredde, e più saliamo a nord e più la temperatura aumenta considerevolmente). All’ora del tramonto raggiungiamo Gladston e dedichiamo un’ora al supermarket per comperare provviste che ci serviranno nei prossimi giorni.
Dopo una cena esagerata a base di pasta e fagioli girovaghiamo in cerca di un posto tranquillo per passare la notte.
Stasera telefonata in Italia per augurare un buon 60° compleanno a mio padre. Per mia sorpresa incontro in casa tutti gli zii intenti a festeggiare mio padre e faccio due parole un po’ con tutti. Osservando meglio la nostra road guide ci accorgiamo che proprio a pochi km c’è un free camping area. Immerso nel bush con il rumore del fiume alle spalle, condividiamo la notte con altre 3/4 minivan.
KM EFFETTUATI 2828

05.06.06 Calliope – Carnarvon
Ci svegliamo in mezzo a tanti altri minivan che sicuramente sono arrivati durante la notte, prendiamo un caffé in compagnia di una coppia di Melbourne, riponiamo la nostra roba e ci spostiamo un po’. Oggi sarà ancora più lungo il tragitto da percorrere. Prima tappa dopo 150 km: Bilolea, dove prendiamo un altro caffé, mangiamo un mango e facciamo una sosta per fabbisogni fisiologici. Poi proseguiamo verso ovest, lasciamo la costa, le strade si fanno notevolmente più strette e iniziamo ad incontrare gli inconfondibili rettilinei australiani; pian piano entriamo nel cosiddetto Outback. Il paesaggio è affascinante, grandi praterie interrotte da mandrie di mucche e tori. Intanto si fa sempre più caldo, il sole da queste parti è veramente forte. Prendo il comando del minivan a circa metà del tragitto quotidiano e ci fermiamo a Rolleston per un break. Ci troviamo a circa 400 km dalla costa pacifica e la situazione è davvero differente. Facciamo pranzo, prendiamo il solito caffé, facciamo di nuovo rifornimento e ci rimettiamo in cammino. All’incrocio che porta verso il parco, la strada cambia notevolmente, e gli ultimi 25 km sono anche di strada sterrata. Arriviamo al parco verso le 15 e facciamo subito un simpatico incontro con un gruppo di canguri. Addirittura, anche se sembrano essere allo stato brado, si fanno accarezzare in cambio di qualcosa da mangiare. Facciamo una visita al centro informazioni del parco, e poi ci dirigiamo verso il campeggio dove alloggeremo per la notte. Stasera doccia calda (18 $ per la piazzola). Consumiamo la nostra cena sotto le stelle dell’Outback e poi ci uniamo ad un gruppo di australiani che raccontano storie al limite della realtà su viaggi. Ce ne stiamo tutti seduti su tronchi d’albero intorno ad un gigantesco fuoco. E’ stato bellissimo condividere un po’ di esperienze sotto le stelle, all’interno di questo parco. Dopo storie e racconti ci salutiamo tutti con un grosso abbraccio (sembra di conoscersi da una vita) lasciamo il gruppo e ce ne andiamo a dormire, domani ci aspetta una giornata di camminata.
KM EFFETTUATI 3294

06.06.06 Carnarvon – Emerald
Di buon’ora, come ormai capita da diversi giorni, ci alziamo e lasciamo il campeggio. Sono le 8.30 e siamo già in cammino per i sentieri del parco. In due ore esatte di cammino, raggiungiamo The Big Bend, la fine del tracciato principale, situato a 9,7 km dal visitor Center. Qui ci fermiamo immersi nella foresta, mangiamo alcuni mandarini e visto il fresco del mattino, decidiamo di rimetterci di nuovo in cammino. Visitiamo per primo il Boowinda Gorge, uno spettacolare canyon con pareti ben modellate dall’acqua. Rientriamo nel tracciato principale, e a poco più di 500km incontriamo il primo sito di affreschi aborigeni. Cathedral Cave è il nome del sito, dove ammiro i primi dipinti aborigeni sulla rossa roccia australiana. Da qui ritorniamo indietro e incontriamo l’Art Gallery, dove altri affreschi su roccia spaziano per 100 metri di fronte a noi; qui approfittiamo della presenza di una guida per comprendere qualcosa, anche se non troppo, sugli aborigeni e i loro affreschi.
Scendiamo ancora verso valle e dopo una breve camminata incontriamo il Ward’s Canyon, un altro incantevole canyon caratterizzato da un’immensità di felci e palme che s’innalzano tra le pareti degli altipiani del parco.
Sono passate circa 5 ore da quando siamo partiti, ma ancora non si sente la stanchezza, visitiamo l’ultimo sito d’interesse, costituito da piccole cascate che con la loro acqua bagnano tutte le felci delle pareti rocciose. Moss Garden è il nome con il quale viene riconosciuto questo luogo da paradiso. Dopo 7 ore di escursione, rientriamo alla base, facciamo pranzo circondati da canguri, una doccia e ci rimettiamo in cammino con il minivan alla ricerca di un posto per dormire gratuitamente. Raggiungiamo Emerald, piccola cittadina dell’ Outback, dove posso finalmente chiamare Elisa in Italia, visto che è già una settimana che non la sento. Finiamo la giornata veramente stanchi, abbiamo camminato per circa 25 km, ma ne è valsa veramente la pena. Abbiamo avvistato tanti canguri nel cammino per arrivare ad Emerald e abbiamo anche rischiato di ammazzarne qualcuno. Per fortuna David ha evitato con fermezza un gruppo di 5 canguri che attraversavano la strada. Basta guidare dopo il tramonto.
KM EFFETTUATI 3596

07.06.06 Emerald – St. Lawrence
Giornata di poco interesse a parte tutti i km percorsi.
Dal Queensland interno rientriamo verso la costa, il tempo non è dei migliori, ogni tanto piove e il sole ormai ci ha abbandonato. Da Emerald raggiungiamo Rockhampton, altra cittadina importante della regione, ma dopo un passaggio in periferia per cercare un supermarket, riprendiamo la statale verso nord.
Ci fermiamo in un minuscolo paesino per il pranzo, Marlborough, dove ci divertiamo con un gruppo di pappagalli che ci assaltano affamati. Dopo aver terminato la sacca di mandarini con i nostri nuovi amici, riprendiamo la strada e ci fermiamo a St. Lawrence, in un’area di campeggio gratuita dove per 1$ è possibile fare una doccia calda.
Siamo vicino a Mackay e decidiamo di fermarsi qua per la notte.
Questa sera abbiamo acceso anche la TV portatile (c’è n’è una in dotazione con il minivan), ormai siamo troppo abituati a non averla tra i piedi e ci addormentiamo dopo pochi minuti.
KM EFFETTUATI 4091

08.06.06 St. Lawrence – Eton
Appena svegli, facciamo due parole con il nostro vicino di minivan; dice che ormai da 15 anni, con l’arrivo dell’inverno, si sposta da Melbourne verso il nord per cercare un po’ di caldo. Sono tre mesi che è partito, e rientrerà tra altri tre, giusto in tempo per far tornare il caldo anche in Victoria. Partiamo intorno alle 9 e ci fermiamo quasi subito a Carmila beach, facciamo due foto e ci rendiamo conto che già siamo in zona coccodrilli; uno dei campeggiatori ci avverte che da qui in avanti è veramente pericoloso fare il bagno, sia per i coccodrilli che per le famose JELLYFISH, meduse gigantesche che possono ucciderti all’istante. Con poco più di un’ora di cammino, raggiungiamo Sarina beach, dove ci fermiamo per il nostro pranzo e un po’ di relax. Quattro passi nell’immensa spiaggia di fronte alla pic-nic area e poi raggiungiamo Mackay. Qui scendiamo per una visita alla cittadina, anche se la nostra sosta è dovuta soprattutto ad un collegamento internet. Copiamo le foto dei primi mesi di viaggio su un Cd e lo spedisco in Italia.
Con altri 30 km, raggiungiamo il nostro accampamento, siamo a circa 30 minuti dalla cittadina, in una tranquilla località dal nome Eton. Domani visiteremo un altro parco nazionale, nel quale sembra che sia probabile avvistare lo strano ORNITORINCO. Immaginatevi se lo avvistiamo !!!!!!
KM EFFETTUATI 4339

09.06.06 Eton – Arlie Beach
Questa mattina sono stato svegliato da una bellissima telefonata dall’Italia: Elisa mi ha fatto una sorpresa.
Salutiamo il nostro vicino di camping e ci dirigiamo verso l’Eungella National Park. Prima tappa, Finch Hutton, che raggiungiamo dopo un breve percorso su strada accidentata. Addirittura dobbiamo guadare tre fiumi e visto il nostro mezzo di trasporto, non è stato così facile. Da qui, con una breve camminata di 2 ore, A/R, raggiungiamo due splendide cascate e poi la foresta, che bagnata dalla fine pioggia crea un’atmosfera singolare.
Questa è la foresta pluviale del Queensland, che oltre alla pioggia è caratterizzata da un’altissima umidità e tanto caldo. Raggiungiamo Broken Hill, dove il Ranger di turno ci informa che è molto facile avvistare ORNITORINCHI.
Ci mettiamo con il binocolo in riva al fiume e attendiamo 2 ore, risultato; nessun avvistamento e molta pioggia.
Rientriamo al parcheggio dove ci attende il nostro minivan e ci dirigiamo nuovamente verso la costa.
Dopo alcune strade alternative immerse nel nulla, raggiungiamo la statale e l’insediamento di Prosperine, dove facciamo rifornimento. Da qui, in pochi minuti entriamo nel villaggio marino di Arlie Beach.
Scendiamo in spiaggia per una passeggiata pomeridiana e poi con tutti gli stratagemmi del caso riusciamo a fare una doccia calda. L’ostello di fronte al parcheggio dove dormiremo questa notte è immenso, non ci sono controlli, è tutto all’aperto; ci fermiamo con lo zaino pronti per la doccia a bere una birra al bancone del bar e poi indifferentemente entriamo nei bagni comuni a rubare una doccia calda.
Dopo la fantastica doccia calda, facciamo visita al centro informazioni turistiche, tanto per dare un’occhiata ai costi delle escursioni alla barriera corallina. Non ce lo possiamo permettere, il costo di 3 giorni in barca sulla barriera, equivale al costo del nostro viaggio di un mese in minivan… Troppo caro. Ceniamo con due pomodori e tonno, poi usciamo ad ascoltare un po’ di musica in live in uno dei numerosi bar del centro; beviamo due birre e poi a letto.
KM EFFETTUATI 4640

10.06.06 Arlie Beach
Prima notte all’insegna del caldo, ho dormito solo in mutande e senza sacco lenzuolo o sacco a pelo e mi sono svegliato un paio di volte visto il caldo notturno del nord. Che brutto tempo però. Sta piovendo e decidiamo dia andare ad un villaggio qua vicino a visitare una mostra nautica, ma visto il costo dell’ingresso rientriamo presto alla base.
Cerchiamo questa famosa laguna artificiale creata in prossimità della spiaggia e dopo aver comperato qualcosa per il pranzo, ci rilassiamo sui bordi della piscina (Arlie Lagoon). Finalmente esce il sole e ne approfittiamo per un bagno nell’acqua calda della laguna. Ce ne stiamo tutto il pomeriggio alla laguna, tra un bagno e l’altro e poi andiamo a ritirare la biancheria che nella mattinata avevamo lasciato in una lavanderia.
Giornata molto tranquilla, scarichiamo la posta elettronica e poi andiamo scroccare una seconda doccia calda al solito ostello. Ceniamo in riva al mare con pasta e fagioli, poi facciamo una camminata lungo mare, beviamo una birra e andiamo a letto.
KM EFFETTUATI 4660

11.06.06 Arlie Beach – Saunders Beach
Mi sveglio come un cretino, con tutte le coperte bagnate, visto che avevo lasciato il finestrino mezzo aperto ed ha piovuto tutta la notte. Dopo aver discusso un po’ sul da farsi, decidiamo di lasciare Arlie beach e ci dirigiamo verso nord.
Facciamo un po’ di km e ci fermiamo ad Home Hill, in un’area di servizio lungo la strada principale. Facciamo pranzo con un melone che avevamo comprato lungo strada da un siciliano immigrato e dopo il caffé approfittiamo delle docce pubbliche dell’area. Rincontriamo il nostro amico conosciuto ad Eton, si era fermato da queste parti visto la rottura del servosterzo. Facciamo due parole con il signore, lo salutiamo dandoci appuntamento on the road e proseguiamo verso Townsville, dove facciamo un giro veloce della città. Il tempo continua ad essere piuttosto orribile visto la pioggerellina e inoltre il clima è afoso. Dopo riesserci messi in cammino, lasciamo la strada principale a 25 km nord di Townsville e raggiungiamo Saunders beach; altra tappa in un free camping, situato giusto sulla spiaggia. Facciamo conoscenza di una famiglia composta da marito e moglie e i loro simpatici due bambini.
Insieme ai nostri vicini, facciamo una passeggiata serale sulla spiaggia.
Questa sera abbiamo telefonato la terzo compagno che si è trattenuto a Sydney; dice che sta bene ma che è freddino.
KM EFFETTUATI 5025

12.06.06 Saunders Beach
Ci svegliamo con un po’ di sole finalmente, anche se la giornata cambierà in fretta.
Faccio una lunga passeggiata sulla spiaggia e poi rientro per la colazione. Il Benzo oggi si dedica alla pesca, dicono che sia un buon posto per pescare e il primo lancio promette bene; piccolo pesce che viene rilasciato immediatamente.
Ce ne andiamo a comprare delle esche al benzinaio sulla strada, e ce ne staremo tutto il giorno in spiaggia a pescare e a leggere, in completo relax. Facciamo pranzo con la famiglia che viene dal sud dell’Australia e che starà in giro per il nord tutto l’inverno. Subito dopo il pranzo, il Benzo si rimette a pescare e riesce a tirar fuori un pesce di grosse dimensioni, ma per sfortuna non è commestibile; è una specie di razza con una lunga coda e un pungiglione pronto ad essere utilizzato. Lo rilascia immediatamente. Passo la sera a giocare con i due bambini che sembra si siano affezionati a questi due avventurieri italiani.. La giornata passa lentamente sulla spiaggia e quando la marea sale di nuovo provo a pescare qualcosa anche io; chissà la fortuna del principiante!!! Niente.
Anche stasera niente pesce e ci accontentiamo dell’ennesima pasta e fagioli; credo che se vogliamo mangiare pesce dovremmo comprarlo da qualche parte.
Oggi abbiamo bevuto anche latte di cocco grazie alle innumerevoli palme situate sulla spiaggia.
KM EFFETTUATI 5043

13.06.06 Saunders Beach – Balgal Beach
Finalmente sole !!!!!!
Questa notte è stato però molto più freddo visto le piogge degli ultimi giorni.
Dopo la quotidiana colazione, ci spostiamo di pochi km per raggiungere una spiaggia poco più a nord. Facciamo rifornimento e ci fermiamo presso Balgal Beach. L’area campeggio non è quella in cui passeremo la notte, ma ci fermiamo per passare un’altra giornata rilassante in riva al mare.
Il Benzo ormai è tutto preso dalla pesca e torna in campeggio con un pesce di un metro che ci dicono sia una specie di squalo, anche se è inoffensivo. Io intanto mi faccio una passeggiata sulla spiaggia, sotto un bellissimo sole e al rientro grande sorpresa. Il Benzo ha preso un paio di pesci commestibili di media grandezza e finalmente facciamo pranzo con pesce. Siesta pomeridiana dopo la mangiata di pesce, e ci spostiamo prima che faccia buio nell’area di sosta per passare la prossima notte. Qui ritroviamo la famiglia e passo la sera con Patrick, il figlio più piccolo, al quale insegno alcuni giochi con le palline di sabbia che mi ero portato da Sydney per passare il tempo.
Facciamo una doccia fredda in riva al mare, visto che oggi è stato caldo e incominciamo a preparare la cena.
Stasera, tanta frutta e un po’ di insalata. Passeggiata notturna con i bimbi sulla spiaggia e dopo un paio di partite a carte ce ne andiamo a dormire.
KM EFFETTUATI 5100

14.06.06 Balgal Beach – Innisfall
Mi sveglio molto presto, ancora non è sorto neppure il sole e ne approfitto per la bellissima luce dell’alba per sedermi sulla spiaggia ad aspettare il sole. Rientro in camping richiamato dagli schiamazzi dei bimbi. Prendo un caffé in compagnia di David Patrick e Maya e mi chiedono subito di poter giocare con le palline. Dobbiamo partire, salutiamo i nostri nuovi amici e ci mettiamo in marcia. Raggiungiamo sotto un bel sole la cittadina di Cardwell dove ci fermiamo per una sosta ristoratrice. Oggi abbiamo molte cose a disposizione per mangiare, ci siamo fermati infatti, ad Ingham a fare scorte, ed abbiamo l’imbarazzo della scelta. Decidiamo per una bella insalata di avocado pomodori e tonno e anche oggi frutta fresca. Siesta pomeridiana come da programma e alle 14 ripartiamo per l’estremo nord.
A pochi km di distanza troviamo un temporale, il clima peggiora e inoltre da poco tempo questa zona è stata caratterizzata dal passaggio di un uragano e il paesaggio non è dei migliori.
Sembra di essere tornati indietro nel tempo… Cardwell è veramente un posto di altri tempi, forse sarà stato l’uragano o chissà cosa, ma la situazione è veramente deprimente.
Accanto al nostro minivan facciamo conoscenza con un tipo molto strano. E’ un anziano, zoppo, insegnante all’università di Parigi adesso in pensione. Ha scritto durante la sua vita una dozzina di guide sui percorsi alternativi in Australia, deserti, Cape York, Arnhem Land e altre ancora. Come possiamo dire…. PROPRIO UN UOMO DI MONDO.
KM EFFETTUATI 5349

15.06.06 Innisfall – Mt. Molloy
Pioggia e ancora pioggia, che sfortuna ragazzi !!!!!!!! per fortuna è caldo.
Facciamo colazione con il nostro simpatico signore conosciuto la sera prima e che era già in piedi da un paio di ore.
Salutiamo il simpatico signore e ci mettiamo in cammino verso ovest, saliremo verso Atherton, passando a visitare le varie cascate che si trovano lungo il percorso. Raggiungeremo i 1000 metri di altitudine.
Visitiamo tre differenti cascate e ci soffermiamo un po’ a Millaa Millaa, poi raggiungiamo il villaggio di Atherton.
Qui facciamo visita al centro informazioni dove ci danno qualche dritta sulle aziende agricole dei dintorni.
Ci fermiamo in varie Farms, per chiedere lavoro, ma tutti ci danno la stessa risposta. Il ciclone della scorsa estate ha rovinato le piantagioni, quindi niente lavoro.
Visitiamo nel frattempo il Tinaroo Lake, dove facciamo una pausa e una doccia fredda. Arriviamo a Mareeba subito dopo il pranzo, e anche qui la situazione lavorativa sembra essere la stessa. Decidiamo di proseguire verso nord e pensare al lavoro una volta arrivati a Cairns. A pochi km da Mareeba incontriamo un camping free dove passare la notte.
Ci troviamo a Mt. Molloy e domani ci dirigeremo verso Cape Tribulation, magari avvisteremo qualche coccodrillo.
KM EFFETTUATI 5631

16.06.06 Mt. Molloy – Cape Tribulation
Camminata mattutina vicino all’accampamento per dare un’occhiata in giro e per mantenere allenato il fisico.
Questa mattina doccia fredda ai bagni pubblici e poi un bel caffé caldo per svegliarsi ben bene. Verso le 8.30 ci mettiamo alla guida, e raggiungiamo la meta più settentrionale del nostro viaggio. Dopo aver passato Mossman, raggiungiamo in pochi minuti il Daintree River, che attraversiamo grazie ad un Ferry per trasporto veicoli (8$ solo andata). Dal fiume in poi, entriamo nel Daintree National Park all’interno della Cape Tribulation Section. Non mi sembra vero, ma proprio al di là del fiume, il paesaggio cambia notevolmente, lunghe spiagge deserte circondate da una fitta vegetazione tropicale. Con una telefonata dal centro informazioni del parco prenotiamo il nostro campeggio che si trova a pochi km da Cape Tribulation. Riceviamo tutte le informazioni inerenti al parco e al campeggio, un po’ come era successo a Fraser Island e ci immergiamo in una fitta vegetazione. Parcheggiamo il nostro minivan e collochiamo al finestrino il certificato ufficiale del Queensland Government (n° 460392) e facciamo pranzo tra il canto degli uccelli che vivono la foresta. Poi a piedi lasciamo il Noah Camping e raggiungiamo il Marrdja Botanic Walk dove facciamo un breve trekking all’interno delle mangrovie. Poi, ormai stanchi, ci facciamo dare un passaggio da un pick-up e rientriamo a Noah beach. Ci rilassiamo sulla spiaggia, accessibile dal camping, ci sediamo sulla deserta spiaggia e aspettiamo l’ora del tramonto. Che spettacolo …. Che spettacolo veramente.
KM EFFETTUATI 5748

17.06.06 Cape Tribulation
Anche questa notte ha piovuto abbastanza e mi sono svegliato almeno 3 volte nel mezzo della notte. Come ormai avviene da un po’ di giorni, mi faccio una bellissima passeggiata sulla spiaggia di primo mattino. Facciamo colazione, e ci dirigiamo con il minivan verso il Capo. Dal centro informazioni ci facciamo un paio di sentieri nel bel mezzo della foresta tropicale, fino a raggiungere un magnifico punto panoramico sulla spiaggia oltre il promontorio. Scendiamo in spiaggia e continuiamo il cammino in riva al mare verso nord, al lato della spiaggia, una stretta strada solo per 4×4 porta fino a Cooktown. Al rientro, ci fermiamo sulla pic-nic area per giocare un po’ con un gruppo di iguane e facciamo un pranzo sui tavoli in legno con avocado e uova.
Rientriamo a Noah beach e tra una camminata e l’altra passo il pomeriggio lungo la bellissima spiaggia.
Passiamo anche un’oretta a tentare di pescare qualcosa ma oggi non siamo fortunati; il Benzo se ne è andato fino alla foce del Noah River, dicono che si potrebbero avvistare anche coccodrilli, ma speriamo di no, dicono che siano anche veloci; immaginate se ci troviamo un coccodrillo di fronte in questa magnifica spiaggia.
Stasera di nuovo pasta e fagioli, e poi sotto le stelle a passeggiare con il rumore del mare che ci accompagna.
Siamo in paradiso per davvero !!!!!!!!
KM EFFETTUATI 5764

18.06.06 Cape Tribulation – Kuranda
Questa notte ha piovuto veramente tanto, ci siamo svegliati nel mezzo della notte svariate volte dal rumore del temporale.
Per fortuna, al risveglio mattutino, la pioggia ha lasciato il posto ad un tiepido sole che fa capolino tra le nuvole; mi dedico ad una splendida passeggiata lungo la spiaggia, e dopo un’ora circa rientro in campeggio per preparare il caffé.
Intorno alle 8.30, lasciamo il camping e salutiamo questo selvaggio luogo che rimarrà impresso nella mia mente per molto tempo.
Attraversiamo in senso contrario il Daintree River e svoltiamo per l’insediamento di Daintree Village, dove sembra ci siano molte opportunità di avvistare coccodrilli. E così lo è; avvistiamo un piccolo coccodrillo guadando un piccolo fiume e poi, ci fermiamo al villaggio, proprio nel punto in cui partono le escursione nel fiume. Mentre prepariamo un caffé ne avvistiamo un secondo proprio nella sponda opposta del fiume, tra le foglie di una pianta acquatica…
Rimaniamo al villaggio un paio di ore e poi rientriamo verso la costa avvistando un altro piccolo coccodrillo sulla sponda di un fiumiciattolo, disteso al sole. A questo punto, scendiamo lungo la costa in direzione sud, visitiamo Ellis Beach e poi ci fermiamo per il pranzo a Palm Cove. Per fortuna il tempo è migliorato veramente; adesso c’è solo un po’ di vento che da fastidio, ma per fortuna la pioggia si è allontanata. Scendiamo ancora un po’ a sud, e dopo pochi km ci fermiamo a Smithfield per goderci lo spettacolo di circa 100 canguri che se ne stanno beati su un campo a consumare il loro pasto. Che spettacolo, proprio a pochi metri dalla strada così tanti canguri… A questo punto lasciamo la statale e iniziamo a risalire in direzione di Kuranda, piccolo villaggio di montagna, famoso per i suoi mercati e per una bellissima cascata. Visitiamo la cascata, anche se non è la stagione giusta; c’è poca acqua in questa stagione e a vedere le foto esposte al centro informazioni sembra veramente un’altra cascata. C’è da dire però che nella stagione delle piogge sarebbe stato impossibile visitare con il minivan questi luoghi. Ceniamo a base di avocado, tonno e pomodori e poi troviamo un parcheggio dove passare la notte.
KM EFFETTUATI 5970

19.06.06 Kuranda – Cairns
Anche questa mattina ci svegliamo sotto la pioggia, facciamo una colazione sotto i portici di un supermarket e attendiamo l’apertura del MARKET. Visitiamo il mercatino dell’artigianato con varie specie di prodotti provenienti dalle terre aborigene; compriamo un paio di oggettini simpatici e scendiamo di nuovo verso la costa.
Alla prima spiaggia che incontriamo, ci fermiamo per una doccia rinfrescante, ci rilassiamo un po’ in spiaggia (Trinity beach) e ci avviciniamo alla città di Cairns. Facciamo un primo giro con il minivan giusto per darci un’idea della tranquilla cittadina del nord e poi ci fermiamo lungo mare per un pranzo.
Parcheggiamo il nostro minivan e ce ne andiamo un po’ in giro, la città non è molto grande, è molto tranquilla è il clima è ottimo. Appena un paio di domande in giro e il caro Benzo ha trovato un lavoretto presso un ristorantino situato sull’Esplanade, la via che costeggia il lungomare. Addirittura gli dicono di presentarsi la stessa sera, giusto per fare una prova, e anche se la paga non è delle migliori, può assolutamente andare… Era ciò che cercava.
Io faccio conoscenza della città, chiedo anche io in giro per un lavoretto, ma non sono veramente convinto di quello che voglio. Mi informo per un’escursione di una settimana di immersioni sulla barriera corallina, controllo i voli per il centro dell’Australia. Insomma non so assolutamente quello che andrò a fare nei prossimi giorni, la fine di questo viaggio sulla East coast sta giungendo e non ho nessun programma. In serata mi incontro con Lidia, una conoscente di Roberto, altro amico che in questo momento si trova a Perth; ci facciamo due birre e poi me ne vado a letto alle 12; Il Benzo è già tornato dal lavoro e non si è accorto del mio arrivo all’interno del minivan.
KM EFFETTUATI 6022

20.06.06 Cairns
Eccoci arrivati all’ultimo giorno del nostro bellissimo viaggio con il mitico minivan. Adesso non sto a descrivere tutte le mie emozioni che ho provato durante questi 6000 e più km, solo posso dire che l’esperienza è stata veramente particolare e ben diversa da tutti gli altri viaggi. L’Australia si presta moltissimo a viaggi di questo tipo, sono ben organizzati nel campo di campeggi gratuiti, aree di sosta con bagni pubblici puliti e tantissime aree pic-nic sulla strada. Non fatevi scappare un’esperienza del genere; noleggiate un minivan e perdetevi sulle strade australiane.
Oggi intanto, dopo aver lasciato il minivan presso il garage della Wikedcampers rientriamo in città e facciamo un giro in cerca di un lavoretto che mi possa aiutare nei prossimi giorni.
Ma sembra che sia sfortunato in questi giorni, o forse non devo lavorare!!!! No problem, me ne sto sdraiato sulla laguna della città per ben 4 ore e faccio un bel bagno rinfrescante. Passo molto tempo a pensare sul da farsi, ma non riesco ad arrivare a nessuna conclusione. Me ne vado in giro a leggere gli annunci lasciati appesi alle bacheche degli ostelli, ma non incontro niente di interessante. Mi lascio trasportare dall’atmosfera del nord e qualcosa succederà. Per lo meno siamo al caldo, a Sydney adesso è freddo e non potrei sopportarlo.
Ci siamo installati presso un ostello lungo l’Esplanade con piscina interna e vediamo cosa ci aspetta.
KM EFFETTUATI 6044

23.06.06 Cairns – Normanton
Come previsto, non posso stare fermo, dopo 3 giorni a Cairns a capire ciò che volevo ho incontrato in una delle tante bacheche della città un passaggio per Darwin!!! Dopo aver visto l’Italia passare il primo turno ai mondiali, siamo partiti da Cairns. I miei nuovi compagni di viaggio sono Yan e Suze, rispettivamente dalla Germania e dall’Olanda.
Partiamo alle 10 del mattino, dopo aver fatto un po’ di compere al supermarket, giusto per passare i prossimi 5 giorni on the road. Diciamo che soprattutto sarà un viaggio all’insegna del guidare.. 2500 km in 5 giorni non sono pochi, ma lungo la strada c’è poco da fare e a Darwin ci saranno molte cose interessanti.
Da Cairns entriamo nella regione chiamata Gulf Savannah, caratterizzata da lunghi rettilinei e pianure desertiche.
Il primo stop è previsto proprio sul golfo di Carpenteria, le strade sono totalmente differenti da quelle percorse fino ad ora e dobbiamo stare molto più attenti. Dopo i primi 200km, dobbiamo scendere per spingere il minivan. COMINCIAMO BENE !!! Era finita la benzina e ancora anche il proprietario del mezzo non conosce bene i consumi; da queste parti comunque dobbiamo stare attenti, ci sono aree di servizio situate a più di 200km una dall’altra e per fortuna abbiamo con noi una tanica di gasolio da 10 litri nel tetto. Ci fermiamo per ammirare uno splendido tramonto lungo la strada che sembrava non terminare mai. Facciamo cena in campeggio con tortillas messicane, pomodori fagioli e avocado.
Io dormirò nel minivan con Yan, il tedesco, mentre la bionda olandese dormirà nella sua tenda situata a lato del minivan.
Oggi abbiamo percorso più di 600 km, siamo molto stanchi e domani ci aspetta un’altra giornata di guida.

24.06.06 Normanton – Mt Isa
Facciamo una bella colazione di primo mattino e ci mettiamo in cammino alle prime luci del sole.
Da qui prendiamo una strada ad unica corsia, quindi, quando incontriamo macchine in senso contrario, dobbiamo utilizzare la corsia di emergenza, che a differenza di quelle italiane, qui sono costituite da una striscia di terra rossa larga un metro circa. Il problema è quando incrociamo i cosiddetti ROADTRAIN, grossi autotreni composti da una motrice e tre lunghe parti posteriori (possono raggiungere i 40 metri di lunghezza), i quali non si fermano per nessuna regione al mondo. Dobbiamo fermarci da una parte, aspettare il loro passaggio, accompagnato da un lunghissimo sonoro saluto.
Il paesaggio da queste parti è surreale, mi sembra di stare nella savana africana, con una miriade di uccelli che si alzano in volo al nostro passaggio. Oggi ho guidato abbastanza, ho effettuato il primo turno e dopo circa 300 km ho lasciato il posto di guida a Yan. Durante il turno di Suze, abbiamo terminato ancora una volta il gasolio, per fortuna abbiamo anche oggi la tanica di scorta.
Arriviamo a Mt. Isa nel pomeriggio dopo 7 ore di guida e ci dirigiamo verso il centro informazioni del piccolo villaggio dell’Outback. Ci indicano di visitare un lago nelle vicinanze del villaggio, e dopo un paio di ore di relax, lasciamo la città in direzione nord. Dopo 60 km troviamo la nostra area di stop per la notte. Prepariamo un buon tè ammirando gli inconfondibili tramonti del Outback e poi ce ne andiamo a fare due parole con altri ragazzi che sono accampati a pochi metri da noi. Uno è anche Italiano, sta andando in direzione opposta, anche lui usufruendo di un passaggio di due francesi conosciuti a Darwin. Stasera cena di lusso: riso con pollo e peperoni. Good dinner !!!
Prendiamo un altro tè sotto il cielo stellato australiano e poi andiamo tutti a dormire. Anche oggi i km sono stati più o meno 600.. Bel ritmo stiamo tenendo.

25.06.06 Mt Isa – Tennant Creek
Ci svegliamo che ancora non è sorto il sole, e dopo una buona colazione prendiamo il cammino.
Da ora in poi non c’è molto da segnalare, a parte qualche sosta per fotografare il paesaggio del Barkly Tableland e via ancora on the road. Raggiungiamo dopo un paio di ore di guida l’insediamento di Comooweal dove facciamo una breve pausa e rifornimento di gasolio, riempiamo anche la tanica di scorta onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Riprendiamo la statale e dopo 13 km ci fermiamo sulla linea di confine: Stiamo entrando in North Territory !!!
Cosa dire, da qui in poi, solo lunghi rettilinei e distese di steppe e pochissimi alberi a muovere il paesaggio.
Stanco della guida mattutina, mi sdraio sul materasso posteriore, e mentre Yan è alla guida mi faccio un pisolino di un paio d’ore. Riprendo la guida nel primo pomeriggio e finalmente dopo ore di NIENTE, incontriamo un incrocio. Entriamo nella Stuart Hwy, la strada che collega Adelaide con Darwin. Svoltiamo verso sud per circa 25 km e raggiungiamo il villaggio di Tennant Creek dove facciamo i primi incontri con la popolazione aborigena.
Ci fermiamo al Tennant Creek Youth Hostel (8$) e ci dirigiamo verso un lago artificiale per passare il resto della giornata. Stasera tocca a me cucinare, come da buon italiano, preparo una pasta alla carbonara, e dopo una interessantissima partita a scacchi con Yan ce ne andiamo a dormire.
La media dei km non cambia, anche oggi circa 600 km percorsi e un po’ di mal di schiena.

26.06.06 Tennant Creek – Darwin
Cosa dire della giornata di oggi… Km e Km e tanti altri km percorsi.
Siamo partiti molto presto, il paesaggio è sempre lo stesso anche se la strada è meglio di quella percorsa fino ad ora.
Abbiamo percorso alla fine della giornata più di 900km con varie soste nel mezzo del deserto Tanamy e della terra Arnhem. La prima vera cittadina di una certa importanza è stata Katherine, situata a 300 km circa da Darwin.
Abbiamo fatto rifornimento e abbiamo ripreso il cammino. Dopo aver guidato un paio di ore al buio (da sconsigliare visto le specie animali che si trovano da queste parti) raggiungiamo la capitale del Territorio del Nord alle 20 e 15.
Ci fermiamo in campeggio a 5 km dal centro, uno di quelli super affollati, e abbiamo fatto conoscenza con una coppia olandese che ci ha dato un passaggio in centro per assistere alla partita di calcio tra Italia e Australia. Che coincidenza.
Entriamo in un bar pieno di australiani e bandiere verde-giallo e mi sento di giocare un po’ troppo fuori casa.
Alla fine, immeritatamente, l’Italia passa il turno con un rigore inesistente trasformato da Totti al 93°.
La cosa bella è stata che dopo abbiamo bevuto tutti insieme. Questi australiani sono veramente EASYGOING….
Rientriamo in campeggio alle 3 del mattino e dopo mesi di vita sana stasera ho bevuto un po’ più del solito.

Darwin due settimane di relax, parchi nazionali e mondiali
Dopo tanti km percorsi, per le strade australiane, decido di fermarmi in città per un breve periodo, magari cercando qualche lavoretto. Il Melaleuca Hostel sarà il mio alloggio durante questi giorni caldi in North Territory, pensando come al solito sul da farsi. Intanto dedico metà delle giornate al dolce far niente nel bordo della piscina, poi esco un po’ a girovagare per la città e visito il mercato notturno a pochi km dalla città.
Mi metto alla ricerca di qualcosa di interessante, e tra le varie opzioni decido di comprarmi un tour per il Kakadu National Park. (250$ 2 notti all’interno del parco con Litchfield National Park gratuito). Approfittando del periodo di pausa, mi guardo anche qualche partita di calcio, anche se gli orari sono un po’ improponibili. Prima di partire per il tour, vedo Italia-Ucraina e proprio la mattina mentre aspetto di salire sul mezzo che ci porterà al Kakadu esulto per la doppietta di Del Piero che ci salva da una esclusione ai mondiali quasi certa.

Darwin – Litchfield N.P. – Darwin
Dopo una settimana di completo rilassamento in giro per Darwin, oggi sfrutto il tour gratuito offertomi dall’agenzia, per visitare il Parco Nazionale di Litchfield. Partiamo alle 7 del mattino in direzione sud. Come prima cosa, ci fermiamo lungo la strada per una visita al fiume, dove è possibile avvistare coccodrilli. C’è la possibilità di noleggiare un’imbarcazione per un’ora e avvistare questi maestosi rettili, ma il prezzo è troppo alto, ed io insieme ad altri giovani Backpackers decidiamo di aspettare al centro informazioni i 7 americani che invece decidono per una gita in mezzo al fiume.
Mentre aspettavamo, abbiamo visitato un centro-museo, situato su un’altura, dal quale è stato possibile ammirare le distese paludosi che caratterizzano questa regione dell’Australia. Senza più meravigliarci, abbiamo avvistato un coccodrillo giusto ai bordi della strada e poi ci siamo diretti verso il parco.
Qua abbiamo visitato varie cascate, tra cui Wangi Falls, la principale attrazione del parco, e poi ci siamo diretti verso Florence Falls dove abbiamo fatto un bagno rinfrescante. Rientrando, lungo la strada ci siamo soffermati in una distesa piena di Termitai. Queste strutture create dalle stesse termiti possono raggiungere anche un’altezza di 3 metri e non avendole mai visto precedentemente posso assicurarvi che è un bel vedere.
Rientriamo in città verso le 18 e mi preparo per la partenza di domani mattina in direzione Kakadu.

Darwin – Kakadu N.P. – Darwin
I tour organizzati non mi sono mai piaciuti, ma alla fine di questi 3 giorni in giro per il Kakadu, posso dire che tutto sembra tranne che un tour organizzato, anzi è piuttosto interessante e al quanto avventuriero, anche se in compagnia di altre 10 persone. Alle 6 del mattino partiamo da Darwin con un paio di 4×4 equipaggiati per i 3 giorni nel bush.
Raggiungiamo in un paio di ore il Mary River. Qui saliamo su una lancia di ferro e abbiamo risalito il corso del fiume avvistando un centinaio di coccodrilli (era la prima volta che li vedevo e la quantità era sbalorditiva), una diversità di uccelli e qualche caimano. Immersi totalmente nella natura, abbiamo visitato uno dei posti più remoti del nord Australia.
Abbiamo fatto pranzo seduti su un paio di rocce, con hot dog preparati al momento e un po’ di tonno in scatoletta.
Abbiamo ripreso il cammino lasciando le rive del Mary River, e viste le distanze australiane, passiamo quasi tutto il pomeriggio in jeep. Raggiungiamo il lato est del parco, ai margini dell’Arnhem Land, terre di aborigeni, e dopo aver avvistato alcuni dipinti rupestri, raggiungiamo Nadablookout, da dove è possibili ammirare un bellissimo tramonto con un belvedere che offre una vista a 360° sulle terre aborigene. Dopo un’altra ora di strada, raggiungiamo il nostro accampamento, senza però aver fatto prima rifornimento di legna per il fuoco.!!!!
Raggiungiamo lungo una strada accidentata (da soli è un po’ improponibile effettuare un viaggio da queste parti) il Jim Jim Campground. Cena sotto le stelle a base di buona carne di canguro e vitella, un po’ di insalata e poi tutti intorno al fuoco a raccontare un po’ della nostra vita. Stasera, si dorme nel sacco a pelo sotto il cielo stellato australiano.
Esperienza indimenticabile!!!!!!!!!
Il mattino seguente ci svegliamo alle 6:00, breve doccia gelata, e incominciamo la giornata con una ricca colazione.
Saliamo sulle nostre jeep e raggiungiamo attraverso una strada disastrata e con passaggi su fiumi, le spettacolari Jim Jim Falls, immerse in uno splendido paesaggio, sono la maggiore attrazione del parco. Queste cascate hanno un dislivello di 215 metri e dopo e dopo la stagione delle piogge, sono ancora più spettacolari, anche se impossibili da raggiungere, visto l’allagamento di queste terre. Breve sosta per godersi lo spettacolo e poi ci spostiamo verso Barramundi Gorge, che, situato su un’altura, è un ottimo luogo per fare un bagno rinfrescante. Sostiamo da queste parti per un paio di ore, facciamo un bagno sulle acque gelate delle varie pozze create dal fiume e ci godiamo un po’ di relax.
Al rientro, sulla strada, abbiamo dovuto tirar fuori da un corso d’acqua una jeep che si era impantanata. Per venire da queste parti ci vuole veramente dei mezzi particolari e non una semplice jeep, tiriamo fuori il signore di Perth e dopo averlo convinto a ritornare indietro, raggiungiamo il nostro secondo accampamento. Arriviamo a Gunlon, dove lasciamo il nostro equipaggiamento e approfittiamo per l’ultima ora di giorno per fare un bagno sotto un’altra splendida cascata.
Dopo la cena svoltasi intorno al fuoco, partecipiamo (non era obbligatorio) ad una proiezione sugli aborigeni e sui territori a loro destinati. Il ranger del parco ci spiega un po’ la situazione, anche lei è un’aborigena e la proiezione risulta molto interessante. Un paio di birre comprate a Darwin e poi di nuovo sul sacco a pelo a goderci lo spettacolo delle stelle australiane.
Terzo giorno nel Kakadu National Park: Prendiamo il sentiero che aggira la cascata, e in circa un’ora, raggiungiamo le piscine situate nell’altopiano sopra il getto d’acqua. Da qua sopra, la vista è di nuovo un emozionante esperienza australiana. Ci bagniamo sulle pozze d’acqua create dalle piccole cataratte, e alle 10:00 siamo di nuovo all’accampamento per risistemare il nostro equipaggiamento e iniziare la via del ritorno. La giornata, sarà lunga e stancante, anche se durante il pomeriggio facciamo una sosta ad un’altra piccola cascata dove ci facciamo un ulteriore bagno. Rientriamo a Darwin alle 19.30, doccia presso l’ostello e poi tutti insieme a cena per un’ultima divertente serata insieme..

Preparativi per lasciare Darwin
Attendo la fine dei mondiali in città, anche se avevo trovato un passaggio per il cuore dell’Australia.
Mi dedico a vedere le partite del mondiale fino alla finale vinta MERITATAMENTE dall’Italia e poi cerco in giro la mia prossima opportunità di viaggio.
Mi incontro in un bar con Annie e Katerin. Beviamo un paio di caffé e ci organizziamo per i prossimi giorni. Katerin ha un’autovettura comprata ad Perth circa 8 mesi fa, e sta andando di nuovo a Perth, dove concluderà il suo girovagare per le strade australiane. Io ed Annie siamo due sconosciuti che cercano un modo economico per viaggiare e ci aggreghiamo alla simpatica tedesca. Appuntamento per mercoledì 12 luglio, di fronte ai rispettivi ostelli e pronti per una nuova avventura. Katerin, tra l’altro ha anche a disposizione 3 tende, anche se alla fine dormiremo solo un paio di notti in campeggio. Facciamo un piccolo piano sull’itinerario da seguire e i siti d’interesse da visitare e ci troviamo subito in accordo. La festa sta cominciando di nuovo e dopo 2 settimane a Darwin, finalmente sono di nuovo ON THE ROAD

Darwin – Perth
Partiti da Darwin il giorno 12 luglio, raggiungeremo Perth il giorno 29 durante un pomeriggio freddo e piovoso.
Durante questi 17 giorni, non ho più scritto nessun diario, stanco di scrivere ma soprattutto affascinato da una terra remota come quella del Western Australia. Sono stati percorsi più di 5.000 km in strade deserte, fiancheggiate qua e là da grandi Baobab. E’ stata l’ennesima eccitante avventura australiana, così bella e così differente sia dalla costa est che dal nord Australia. Abbiamo visitato il bellissimo Katerin George, dove abbiamo fatto un bellissimo bagno rinfrescante prima di metterci in cammino. E una volta entrati in Western Australia, siamo entrati in contato per la prima volta con gli aborigeni di Kokunarra. Da qui, un paio di giorni stancanti lunghe le interminabili strade desertiche, abbiamo raggiunto la costa ovest e abbiamo approfittato di un paio di giorni bellissimi sul mare di Broome.
Dopo dei bellissimi giorni passati nella lunghissima spiaggia di Broome, abbiamo ripreso il cammino verso sud, abbiamo trascorso di nuovo un paio di notti on the road, accendendo fuochi lungo la strada e conoscendoci sempre di più con le mie compagne tedesche. Una volta raggiunto Exmouth, abbiamo deciso di fermarci per qualche giorno, abbiamo passeggiato sulle lunghe spiagge dell’oceano indiano e abbiamo dedicato un po’ di tempo a noi stessi. Giornate rilassanti sdraiati sulle amache dell’ostello e di tanto in tanto qualche bagno rinfrescante.
Una volta lasciato la cittadina di Exmouth, sempre scivolando verso sud con la nostra autovettura, abbiamo passato una notte a Carnarvon, e sotto una pioggia battente abbiamo raggiunto in un paio di giorni la cittadina di Geraldton.
Anche se nel tragitto non ci sono stati interessanti luoghi, viaggiare su queste strade rimane un’ottima esperienza per conoscere le terre australiane. In un paio di giorni, raggiungiamo Perth, prima però facciamo tappa in uno dei siti più interessanti del Western Australia, Il Pinnacles desert. Paesaggio lunare costituito da rocce calcaree che fuoriescono dal terreno come piccolissime montagne. Passiamo una mattinata all’interno del deserto e ormai nel fresco inverno australiano raggiungiamo la capitale dello stato.
Mi fermo a Perth un paio di giorni, giusto il tempo di cambiare il mio biglietto aereo e visitare la cittadina di Fremantle, dove mi incontro con un carissimo amico italiano che sta lavorando da queste parti.
Il giorno 01 Agosto salgo su un volo della Virgin per raggiungere di nuovo Sydney, la città che mi ha ospitato per i primi 4 mesi di questo lungo e bellissimo viaggio. Ritrovo tutti i miei amici di scuola, compagni di lavoro e Stefano, il mio compagno partito con me nel gennaio scorso. Saluto tutti dopo aver pernottato per 3 notti a casa di una coppia gay conosciuta precedentemente.
All’aeroporto di Sydney mi accompagna l’amico coreano Snoopy e salgo sul volo della Emirates che con uno scalo a Dubai mi porta a Roma.
Ad Attendermi Elisa che dopo un periodo così lungo di separazione è ancora più bella.

 

THERE ARE MANY COMMON STEREOTYPES OF ABORIGINAL PEOPLES. ONE IS THAT WE ARE ALL THE SAME AND CONFORM TO THE IDEALISED IMAGE OF THE NAKED ABORIGINE STANDING WITH SPEAR IN HAND WATCHING THE SUN SET. THIS IS A PICTURE WHICH QUICKLY DISSOLVED INTO THE REALITY OF THE 21ST CENTURY. WE ARE AS DIFFERENT AS THE LANDSCAPES OF COAST, DESERT,RAINFOREST AND SNOWY MOUNTAINS. THE LAND IS DIFFERENT AND SO ARE WE, THE FIRST PEOPLES OF THE LAND…….
Dr Irene Watson

Questo bellissimo viaggio lo dedico a Elisa, la mia compagna, che ha saputo aspettare!!!!!!!!
Grazie Elisa

http://robertoburacchini.blogspot.it/


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