Western Sahara 2010


Western sahara, passaggio per la Mauritania

(note di viaggio di Fabio P.)

carovana umanitaria di passaggio dal Western Sahara, destinazione BENIN.

26-01-2010
Partenza da Goulmine, Marocco, molto presto. I posti di blocco sono tanti, ci fanno perdere tempo prezioso e ci fanno abbassare la media. Una multa di 40 euro per mancato stop fa da contorno ai 1000 scenari che vediamo attorno a noi. Dalle scogliere a picco sull’oceano alle dune di sabbia finissime, capanne di pescatori a bordo scogliera. I riporti eolici ci fanno rallentare, ma per fortuna sono pochi. Ad un certo punto dietro una curva spunta un caterpillar facente le veci di uno spazzaneve, la sabbia sulla carreggiata era alta mezzo metro. In totale ci imbattiamo in 7-8- posti di blocco, si risolvono con la consegna del pass-avant precompilato. Arriviamo a Laayoune, scegliamo l’hotel JODESA, carino e confortevole. Si esce per le 20 a cercare un posto per la cena. Puntiamo su dromedario, insalata e thè lipton.
Conosciamo un marocchino che parla italiano e ci dice le condizioni della strada per la prossima tappa.

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27-01-2010
Sveglia presto, colazione e partenza. Appena usciti da Laayoune ci aspetta un paesaggio da vero deserto, foto di rito ma alla partenza un socio si insabbia, testiamo la barra rigida attaccandola al nissan e funziona benissimo, stop totale di mezzora. Proseguendo troviamo dromedari vaganti, al pascolo. Poi sfortunatamente mi metto a superare una macchina ma ero nel ben mezzo di un posto di blocco, inchiodo di colpo. Esce il poliziotto abbastanza arrabbiato, mi fa una ramanzina sul ritiro patente, poi alla fine mi lascia andare, stranamente senza chiedere nessuna tangentina! Direzione AIN BERDA segnata dalla guida Lonely. Il problema è che non riusciamo a trovarla e quindi decidiamo di accamparci a circa 100 km dalla Mauritania nel ben mezzo del Western Sahara. (ci hanno sconsigliato tutti di dormire nel deserto a causa di rapimenti e sequestri). Tempo di montare la tenda e accendere il generatore arrivano 2 guardie costiere a chiedere i passaporti. Tutto in regola. Mentre la pasta bolliva sul fornellino artigianale (alimentato a petrolio) siamo andati dai nostri vicini di tenda. Ossia 2 francesi con il camper, a chiedere 1 litro di vino cartonato. Finita la cena mi rilasso a guardare le stelle senza nessun tipo di inquinamento luminoso. SPETTACOLO. Faceva da sottofondo musicale l’oceano a poche decine di metri.

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28-01-2010
In mezzora smontiamo la tenda e ci dirigiamo in tutta fretta alla dogana marocchina, coda di camper e pegiottari (francesi di colore che acquistano le macchine in Francia e le esportano in Senegal per rivenderle). La coda è lenta, avanza di un niente, tutt’attorno vediamo macchine cariche all’impossibile, furgoni anni 60′, l’odore di sabbia entra nella jeep e ti brucia il naso. Alle 14 finiamo le pratiche marocchine e entriamo nella terra di nessuno (Strada sterrata tra Marocco e Mauritania dove non ci sono regole e non è di nessuno) dopo 1 km ci insabbiamo col nissan, arriva un Mauritano con un mercedes scassato che per 20 euro ci toglie il problema e ci accompagna al confine Mauritano. Siamo distrutti, ancora coda, avanza una macchina ogni 20 minuti. Per le 22 entriamo in Mauritania… Ma questo è un altro racconto…

fabiopierin@virgilio.it


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