racconto di viaggio dal 07 al 16 settembre di Roberto Buracchini
L’ITINERARIO
07 SETTEMBRE PERA DI FASSA – KOBARID
08 SETTEMBRE ITINERARIO STORICO DI KOBARID
09 SETTEMBRE PASSO DEL VRSIC – KRANJSCA GORA – BLED
10 SETTEMBRE VISITA DI BLED – GOLA DEL VINTGAR
11 SETTEMBRE STARE FUZINA – STUDOR – CASCATE DI SAVICA – BOHINJ
12 SETTEMBRE RADLOVJICA – KROPA
13 SETTEMBRE LUBJANA
14 SETTEMBRE SKOFJA LOKA – CERKNO – PIVKA JAMA
15 SETTEMBRE GROTTE DI POSTOJNA – CASTELLO DI PREDJAMA
16 SETTEMBRE VALLE DELLA VIPAVA – PADOVA – SINALUNGA
Costi APROX. (Costi x tre persone)
PERNOTTAMENTI TOT 557€ (9 notti)
TRASPORTO TOT 180€ (GASOLIO E AUTOSTRADE)
ATTRAZIONI TOT 232€ (MUSEI GROTTE CASCATE GITE IN BARCA)
SHOPPING TOT 48€
PASTI E VARIE TOT 830€ (UN PASTO COMPLETO X TRE AL RISTORANTE SI AGGIRAVA SUI 35€)
SPESE TOTALI TOT 2000€
SI PARTE !!!!!!!!
07 SETTEMBRE PERA DI FASSA – KOBARID
Dopo mesi e mesi di indecisione sulla meta estiva del nostro viaggio, abbiamo scelto un Paese confinante con l’Italia, senza creare grossi problemi di spostamenti ai miei cari genitori, che sono stati i miei compagni di viaggio. Per la prima volta ho viaggiato solo con loro senza l’appoggio della mia compagna preferita Elisa, che per l’occasione non ha potuto partecipare al viaggio per motivi di lavoro. I dubbi erano tanti alla partenza, ma sono svaniti dopo pochi km e soprattutto dopo il bellissimo fine settimana passato in val di Fassa in compagnia di alcuni carissimi amici viaggiatori. Dopo aver lasciato la Val di Fassa raggiungiamo il confine, anche se oramai non può essere riconosciuto come tale, alle 18.00 del giorno 07 settembre. Dopo aver viaggiato sotto un tiepido sole, la pioggia ci da il ben venuto in Slovenia, anche se sarà solo per un paio d’ore. Ci sistemiamo alla periferia di Kobarid (Caporetto) in un bellissimo appartamento con vista eccezionale (72.5€ tripla con uso cucina – ottima sistemazione familiare)
La stanchezza dei kilometri percorsi in giornata si fa sentire e io ne approfitto subito per un bagno rilassante sulla jacuzzi del piano terra. Usciamo per una cena tipica a pochi metri dall’appartamento. Il Pizza Bar Pri Vitku ci fa assaporare le prime delizie slovene. Io delizio il mio palato con degli ottimi Cevapcici (tipiche salsicce della zona balcanica che avevo già sperimentato sia in Bosnia che in Croazia). Passeggiata notturna nel piccolo centro di Kobarid con caffè prima di andare a dormire.
08 SETTEMBRE ITINERARIO STORICO DI KOBARID
Ci svegliamo ricoperti da una fitta coltre di nebbia che ricopre tutte le montagne che ci circondano, solo un piccolo spiraglio, ci mostra il bianco campanile dell’ossario italiano, situato su un colle a poche centinaia di metri sopra di noi. Facciamo colazione al piano terra, insieme a due austriaci, che condividono l’intera casa con noi, poi usciamo per l’esplorazione della zona. La scelta di Kobarid, è prettamente storica, sia io che mio padre eravamo molto interessati al museo della prima guerra mondiale e a passeggiare lungo i sentieri dove hanno lasciato la vita tanti soldati italiani nel lontano 1917. Dal centro di kobarid, si risale la via crucis, per raggiungere l’Ossario Italiano. Intanto la nebbia ci ha quasi abbandonato, e le vette del Matajur e del Krn, svettano sopra di noi. Oltre allo spettacolo che ci offre il paesaggio intorno, giriamo attorno all’Ossario, leggendo qua e là alcuni nomi degli oltre 700 soldati italiani morti sul fronte dell’Isonzo. Il maestoso ossario a forma ottagonale è inoltre dominato dalla chiesa del seicento, la Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio, che durante la nostra visita è chiusa. Lasciamo la zona per immergersi nella natura, e dirigendosi verso nord, prendiamo un sentiero che attraversa il bosco, fino a raggiungere quello che una volta era un insediamento medievale. Visitiamo le rovine situate su un’altura, che domina tutta la valle e pian paino ridiscendiamo verso la valle dell’Isonzo. Oltrepassiamo la Linea di Difesa italiana tra postazioni d’artiglieria e piccoli bunker oramai dismessi e una volta raggiunto il Kamp Lazar, dal quale con un ponte pedonale in legno si attraversa il Soca. Da qui, un sentiero diretto a nord, ci porta alla scoperta delle cascate del Kozjak, spettacolari per la loro posizione. Al rientro dalle cascate, ci fermiamo al Kamp Koren, per un pranzo al sacco lungo le rive del fiume. IO ne approfitto anche per una siesta lungo il fiume con tentato bagno nelle gelide acque dell’Isonzo. Sarà per un’altra volta. Dal campeggio raggiungiamo il ponte di Napoleone, così chiamato perché fu costruito dai francesi nel XIX sec. Con un’ulteriore passeggiata di 30 minuti rientriamo all’appartamento. Lunga ma interessantissima passeggiata nei dintorni di Kobarid. Dopo una pausa, usciamo per la visita al museo. Interessantissime sale d’esposizione ci riportano indietro nel tempo facendoci approfondire meglio ciò che per noi fu LA DISFATTA DI CAPORETTO.
09 SETTEMBRE PASSO DEL VRSIC – KRANJSCA GORA – BLED
La giornata si presenta serena e calda, il sole sta facendo capolino tra le Alpi Giulie e noi ne approfittiamo per una colazione in terrazza sotto il tepore del sole mattutino. Paghiamo il nostro conto alla simpatica Natalja e ci incamminiamo verso nord-est. Appena usciti da Kobarid approfittiamo del prezzo economico del carburante per fare il pieno e in pochi minuti, lungo la valle del Soca, raggiungiamo prima Bovec e poi la deviazione per il Passo Vrsic. Da qui una strada tortuosa che regala vedute spettacolari, ci accompagna fino al Passo, situato ad un’altura di 1611m. La statale, che collega Kranjska Gora a Bovec misura circa 50 km ed è stato commissionato dalle autorità tedesche durante la prima guerra mondiale. E’ un susseguirsi di tornanti, ce ne sono almeno 60, tutti segnalati ed è ottimale per una giornata di sole in bicicletta. Il Passo rimane aperto da Maggio ad Ottobre ed è considerato uno dei capolavori dell’ingegneria stradale del XX sec. Una volta giunti al passo, ci soffermiamo in un rifugio per un caffè con vista mozzafiato e dopo una breve passeggiata, incominciamo la discesa. A pochi km da Kraniska Gora, ci fermiamo lungo le sponde del lago Alpino di Jasna e ne approfittiamo della bella giornata per una passeggiata e qualche foto. Decidiamo di fermarsi a Kraniska per un pranzo. Famosa località sciistica e di villeggiatura, Kraniska, è una piccola cittadina adagiata sulla valle della Sava Dolinka ed è un ottimo luogo per assaporare alcune prelibatezze della zona. Noi ci deliziamo con dell’ottima polenta accompagnata da ottima carne di cervo. Giusto il tempo di pranzare, passeggiare sull’unica via del centro con la piccola piazza adorna di piccole bancarelle e poi riprendiamo il nostro cammino verso la meta successiva. Alle 15.00 ci incontriamo con Spela, la slovena di Bled che ci consegna le chiavi del nostro appartamento. A pochi passi dal lago, l’Apartmaji Muznik è un’ottima sistemazione con un buon rapporto qualità prezzo e in situazione favorevole. Fuori dalla via principale, con un piccolo fiume che scorre sotto le finestre, ma a pochi minuti dallo spettacolare lago di Bled. Lasciamo i nostri bagagli nell’appartamento ed usciamo per una passeggiata. Approfittiamo dell’ultima ora di sole per una bellissima passeggiata lungo il perimetro del lago, giusto in tempo per rientrare e scampare ad uno dei temporali più forti che io abbia mai visto. Al termine della pioggia esco per comprare qualcosa al supermercato e le strade sono completamente allagate. Il parcheggio del supermercato è sott’acqua e rientro in casa con le scarpe completamente zuppe di acqua. Per fortuna l’acquazzone è solo passeggero e dopo cena esco per una passeggiata in centro con una spettacolare vista sul castello di Bled illuminato.
10 SETTEMBRE VISITA DI BLED – GOLA DEL VINTGAR
Dopo il terribile temporale di ieri sera, la mattinata sembra leggermente migliore, anche se il cielo è coperto da nuvole grigie. Come suggeritoci dalla signorina che ieri sera ci ha consegnato le chiavi dell’appartamento, prendiamo la nostra auto di prima mattina e raggiungiamo il castello di Bled. Dopo aver attraversato l’arco principale del castello, entriamo nel cortile interno pagando il nostro biglietto (9 €). Il castello di Bled è situato in posizione strategica dal quale si può godere di una magnifica vista sull’intero lago. Nonostante le nuvole, il panorama è stupendo, approfittiamo della terrazza per scattare qualche foto e poi entriamo nel museo. Le sale del museo ospitano collezioni di oggetti risalenti all’età del ferro, dalle armature alle armi tipo spade e alabarde. Alcuni ritratti dell’Imperatore Enrico II, sono ben visibili nella piccola cappella gotica che si affaccia sul lago sottostante. Dopo la visita al castello, rientriamo con la nostro auto nei pressi del lago e con una escursione in barca, raggiungiamo l’isola di Bled (escursione un po’ cara, ma gradita). Con circa 15 minuti di navigazione in PLETNA (tipica imbarcazione a remi della zona) raggiungiamo l’isola dove ci accoglie la Scalinata Meridionale risalente al 1655. Le scale ci invitano a salire fino alla casa del Cappellano e alla chiesa dell’Assunzione che ospita all’interno una campana dei desideri, che i pochi turisti in giro si affrettano a far suonare, per veder realizzati i loro desideri. Noi evitiamo la simpatica commedia e ci sediamo per ammirare il panorama dall’isola. Rientrati nella terra ferma, ci soffermiamo lungo le rive del lago per assaporare un ottimo pranzo a base di pesce. Ottimo ed economico, con deliziosa vista sul lago. Dopo una breve siesta in appartamento, ci dirigiamo nel pomeriggio verso nord, per visitare la Gola del Vintgar. E’ una delle escursioni più facili ed interessanti che si possono fare in zona, e non va assolutamente persa. Una lunga passerella in legno di 1600m costruita lungo l’impetuoso fiume, ci accompagna lungo la nostra escursione, fino a raggiungere la cascata si Sum. Lungo il percorso è molto facile bagnarsi ed è quindi consigliabile portarsi dietro un impermeabile, ma vale decisamente la pena. Un bar, nei pressi della cascata ci invita a sedere per gustare un caffè e una barretta di cioccolata. Compriamo un paio di cartoline e rientriamo verso Bled.
11 SETTEMBRE STARE FUZINA – STUDOR – CASCATE DI SAVICA – BOHINJ
Ci svegliamo sotto la pioggia, ma non ci arrenderemo mai.. Piove molto poco, la fine pioggia scende regolarmente, ma non ci rovinerà più di tanto la giornata, almeno fino al primo pomeriggio. Dedicheremo la giornata di oggi alla zona del lago Bohinj, con le sue acque turchesi e i piccoli villaggi sparsi ai piedi del Parco Nazionale del Triglav La prima tappa è il museo dell’alpeggio, situato nel villaggio di Stara Fuzine. Una gentilissima slovena ci invita ad entrare nelle tre sale del museo, dove sono esposti oggetti occorrenti per la produzione casearia della regione alpina. Nella prima sala, c’è anche la ricostruzione di un capanno per pastori che utilizzavano durante il periodo estivo in montagna. Alcune presse per il formaggio, vasche di rame, enormi racchette da neve, foto d’epoca e alcuni bastoni da pastori costituiscono l’interessante collezione del museo. Dopo un caffè nel villaggio, raggiungiamo il piccolo insediamento di Studor, dove è situato la Casa Oplen, tipica abitazione contadina della zona, con la classica CUCINA NERA (cioè senza canna fumaria). Adesso, la Casa Oplen ospita un piccolo museo dove il visitatore può ripercorrere la storia dei contadini della zona. Per i miei genitori è un salto indietro nel tempo e mi raccontano un sacco di storie sulle loro vecchie case dove abitavano da piccoli. Lasciamo Studor e raggiungiamo Ukanc, da dove parte l’itinerario pedonale fino alle cascate della Savica. Leggermente più impegnativo questo percorso di circa 40 minuti raggiunge una gola dove le cascate si gettano con un salto di circa 60 metri. Sembra che siano le più belle del paese ma si contendono il titolo con quelle Kozjak, visitate precedentemente nei pressi di Kobadir. Io preferisco senza dubbio queste di Savica. Durante il cammino di ritorno inizia a piovere, ma sempre pronti ad ogni evenienza, apriamo l’ombrello e raggiungiamo la nostra auto. Facciamo pranzo lungo le rive del lago Bohinj e dopo il caffè raggiungiamo Ribcev Laz, dove visitiamo la Chiesa di San Giovanni Battista, che conserva dei magnifici affreschi del XV e XVI sec. Oggi sarebbe stato bello passeggiare lungo le rive del lago, ma la pioggia pomeridiana ci invita a rientrare a Bled. Per fortuna in serata si rasserena e ne approfitto per l’ennesima passeggiata fino al centro del paese.
12 SETTEMBRE RADLOVJICA – KROPA
Sembra ci sia il sole questa mattina, magari!!!! E’ solo un’illusione, ma per fortuna non piove e dopo colazione, prepariamo il nostro equipaggiamento e partiamo alla volta di Radovljica La cittadina, situata a 10 km da Bled, è ricca di edifici storici e soprattutto, vanta una bellissima posizione panoramica, dalla quale si può godere di viste mozzafiato sulle alpi e sul monte Triglav. Il motivo principale della nostra sosta da queste parti, è il museo dell’Apicoltura, anche se a dir la verità, vale la pena anche solo passeggiare lungo le viuzze del villaggio ammirando gli affreschi e gli edifici risalenti al XV sec. Linhartov trg è la piazza principale dove si affacciano edifici considerati tra i più belli dell’intera Slovenia, anche se mi sembra un po’ esagerato. Camminare tra le vie di Radovljica può risultare molto interessante, come del resto visitare il museo. Un argomento molto interessante, quello dell’apicoltura, che ci accompagna lungo le sale del museo cittadino. Alcune compere prima di uscire dal museo e poi ci mettiamo in cammino verso sud. Prossima destinazione: Kropa; L’ANTICO BORGO DEI FABBRI. Se nella zona di Radovljica la lavorazione del ferro e di altri metalli è oramai cosa desueta, qui a Kropa, sentir il battito dei fabbri è cosa assai comune. Questo piccolo villaggio è stato per secoli in centro principale dell’estrazione e della lavorazione del ferro, e le lavorazioni sparse per il villaggio lo testimoniano. Molto interessante il museo del Fabbro, il quale ripercorre la storia della forgiatura del ferro dell’intera zona. Con un po’ di fortuna è possibile attraversare la strada ed osservare al lavoro alcuni dei fabbri superstiti. Dopo la visita al villaggio non ci facciamo scappare l’occasione di assaporare delizie culinarie della zona alla Gostilna Pr’ Kovac, considerato uno dei migliori ristoranti dell’’intera Slovenia. Polenta di farro, dell’ottimo stufato e cinghiale, allietano i nostri corpi. Una delizia!!! Raggiungiamo in serata Dragocanja, dove è situato il camp Smlednik. Qui alloggeremo per un paio di notti, per poter visitare domani la capitale Slovena: Lubiana.
13 SETTEMBRE LUBJANA
Giornata intera dedicata alla capitale della Slovenia. Dopo aver preso indicazioni dal campeggio, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso la capitale Da Dragocanja alla capitale sono appena 18 km ed è semplicissimo raggiungere la nostra meta. Dietro indicazioni del receptionist, raggiungiamo Parco Tivoli, dove è situato un enorme parcheggio, che per puro caso oggi è anche gratuito.. Non chiedetemi il perché, nessuno lo sapeva!! Parcheggiamo l’auto e ci incamminiamo attraverso il parco, fino a raggiungere la Galleria Nazionale, situata giusto al di là del sottopassaggio. Da qui, ci dirigiamo verso il centro passando per il Parlamento, con il suo mastodontico ingresso decorato con statue di bronzo. Raggiungiamo in pochi minuti Kongressni TRG caratterizzata dal Parco Zvevda e da numerosi edifici prestigiosi, come per esempio La Filarmonica, la Chiese delle Orsoline della Santa Trinità, il Museo scolastico Sloveno ed infine la sede dell’Università di Lubiana. Attraversiamo il fiume Ljublanjca grazie al Cobbler Bridge ed iniziamo la risalita verso il Castello della capitale. Circa 20 minuti di salita attraverso strette scale e un parco poco curato, e raggiungiamo la collina. Gli edifici odierni del castello, sono del XVI sec. I quali sono stati ricostruiti dopo il terremoto del 1511. Il costo del biglietto per visitare le sale è di 10€ più varie opzioni per le mostre temporanee. Ma, anche stare seduti al bar e godersi la magnifica vista dalle mura del castello è una buona opzione. Dalla Torre di Guardia, alcuni suonatori di tromba ci ricordano che sono le 11, mentre una coppia slovena si sta preparando per sposarsi all’interno della Cappella di San Giorgio. Dopo la pausa caffè, riprendiamo la via del ritorno, passando questa volta per Studentovska Ulica e raggiungiamo il Mercato all’aperto. Ci perdiamo nelle bancherelle del mercato approfittando degli ottimi prezzi della frutta, mentre il cielo pian piano si sta annuvolando. Da quello all’aperto, passiamo al mercato centrale, dove ci sono un sacco di prelibatezze per il pranzo. Beviamo una birra ai margini del fiume e prima che inizi a piovere ci ripariamo al mercato coperto. Pian piano smette di piovere e raggiungiamo la zona vecchia della città dove assaporiamo un buon caffè prima di rimettersi in cammino verso il Parco di Tivoli. Prima di lasciare la capitale, assistiamo ad un matrimonio ortodosso, dove i partecipanti ci invitano a scattare delle foto insieme agli sposi. Riprendiamo la nostra auto per rientrare in campeggio, il quale raggiungiamo prima delle 18.00 Birra al bar, cena all’interno del nostro caldo bungalow e poi a dormire, pronti per la prossima destinazione.
14 SETTEMBRE SKOFJA LOKA – CERKNO – PIVKA JAMA
Lasciamo Dragocanja dopo una ricca colazione e raggiungiamo la cittadina di Skofja Loka dopo mezz’ora di strada. Situata lungo il fiume Selscica, Skofja, è considerata una tra le città più antiche dell’intera Slovenia. Il suo centro storico è inoltre considerato monumento storico, e passeggiando tra le sue vie, si percepisce subito u senso di antico e bellezza. Parcheggiamo l’auto nei pressi dell’ufficio postale, in Kapucinski trg, dove è situata anche la stazione degli autobus. Nel alato occidentale del piazzale, visitiamo il monastero dei cappuccini, dove intraprendiamo una interessante conversazione con un frate di origine istriana, che parla un italiano perfetto. Conosce molto bene le nostre zone, che ha varie volte visitato e ci invita a tornare a Skofja in futuro. Attraversando il ponte di Pietra (o dei Cappuccini), raggiungiamo Chancargev trg, dove è situata la Chiesa parrocchiale di San Giacomo. Giusto un’occhiata all’interno per poi raggiungere Casa Homan, con un bellissimo affresco di San Cristofolo del 1511 e infine piazza Mestni; la piazza principale. La piazza è caratterizzata da numerosi edifici di colore diverso che attribuiscono alla cittadina il soprannome di “LOKA DIPINTA”. Oltra a casa Homan, da segnalare il vecchio municipio, situato di fronte alla colonna della peste e casa Martin con i suoi decori in legno e l’entrata a volta. Dopo un caffè in piazza, raggiungiamo le scale che portano al castello, per poi salire fino alla sommità della collina; da qui si può godere di uno spettacolare panorama a 360°. Approfittiamo della splendida giornata per rilassarsi un po’ nei giardini esterni del castello, dove sono situate delle ricostruzioni di villaggi contadini. Lasciamo Skofja dopo un paio d’ore di visita, e ci dirigiamo verso ovest per raggiungere il piccolo insediamento di Cerkno. Dopo 5 giorni tra le strade della Gorenjska, rientriamo nella regione di Primorska, da dove è iniziato il nostro viaggio. Cerkno è un piccolo insediamento di appena 1500 abitanti, che attira la nostra attenzione grazie all’ospedale partigiano di Franja, situato ad appena 5 km dalla cittadina. Facciamo pranzo con un paio di toast ed una birra e poi ci incamminiamo verso l’ospedale. Un gola rocciosa, ci accompagna fino all’ingresso del sito, e ci domandiamo come avessero fatto gli infermieri e i dottori a trasportare fin quassù i corpi feriti dei partigiani. Grazie ad un opuscolo offerto dal punto info, visitiamo i 15 edifici che costituivano l’ospedale. Dalla sala operatoria agli ambulatori, passando per le sale da pranzo, radiologie e camerate. Anche se l’ospedale fu attaccato in due occasioni dai tedeschi, non fu mai conquistato, e accolse più di 500 feriti, con un tasso di mortalità inferiore al 10%. Lasciamo l’ospedale alle 15.00 per raggiungere la nostra successiva meta. Dopo essere entrati nella regione di Notranjska, ci istalliamo al Camping Pivka Jama, a pochi km dalle famose grotte di Postumia. Lascio i miei averi nel bungalow e mi incammino attraverso un paesaggio carsico ornato di pini e abeti. Due ore di passeggiata serale, prima della cena.
15 SETTEMBRE GROTTE DI POSTOJNA – CASTELLO DI PREDJAMA
Conosciute in tutto il mondo e considerate tra le più grandi grotte carsiche del mondo, quelle di Postumia costituiscono una delle principali attrattive dell’intera Slovenia. Meta turistica d’eccellenza, viene visitata ogni giorno da migliaia di visitatori. Noi ci presentiamo all’ingresso del sito di prima mattina, per evitare le grandi folle, ma, la fila per il biglietto è già un lungo serpentone. Riusciamo ad entrare con il gruppo delle 9.30 e rimaniamo all’interno delle grotte per circa 2 ore. Un treno elettrico ci conduce fino alla Grande Montagna, da dove inizia la nostra esplorazione alla grotte. Uno spettacolo indescrivibile, anche se noi non ci possiamo lamentare con le nostre famose di Frasassi o di Castellana in Puglia. Il giro all’interno delle grotte è molto interessante e la nostra guida, italoslovena, ci accompagna con dettagliatissime descrizioni. Usciamo dalle grotte sotto un bellissimo sole e decidiamo di fermarsi per il pranzo all’ottimo Cuk un ristorante situato nei pressi delle grotte. Dopo l’immancabile caffè, ci dirigiamo verso Predjama, dove è situato un fiabesco castello. Con il biglietto cumulativo, comprato alle grotte, visitiamo il castello situato all’ingresso di una grotta. Incastonato nelle pareti rocciosi, l’edificio risale più o meno all’anno 1200 anche se alcune zone sono più recenti. Sale maestose, trabocchetti, ponti elevatori e finestre dalle quali veniva gettata la pece bollente, ci accompagnano in questa fiabesca avventura di Predjama. Stanchi di una settimana di visite e passeggiate, rientriamo per l’ultima notte slovena al camping e ci rilassiamo nell’accogliente bungalow in legno immerso nel paesaggio carsico.
16 SETTEMBRE VALLE DELLA VIPAVA – PADOVA – SINALUNGA
Ultime ore in Slovenia.. Dopo aver saldato il conto al camping, ci dirigiamo verso il confine italiano. Attraversiamo tutta una vallata conosciuta con il nome di VALLE DELLA VIPAVA, che ci accompagna fino a Nova Gorica. Famosa per i suoi vigneti e i suoi vini rossi tra i quali ottimi Merlot, la valle costituisce uno dei centri vinicoli più importanti dell’Europa centrale. Ci fermiamo per una colazione nei pressi dell’abitato di Vipava, ai piedi del monte Nanos. Poi raggiungiamo l’ultima cittadina slovena, prima di entrare in Italia a Gorizia. Da qui, due ore di strada ci accompagnano fino alla periferia di Padova, dove ci fermiamo per un saluto a dei lontani parenti. Rientriamo a Sinalunga nel tardo pomeriggio dopo circa 1500km percorsi e dieci giorni di on the road!!!! Alla prossima!!!!!!!
www.robertoburacchini.blogspot.com
Ultimo aggiornamento 4 Luglio 2024 da cipiaceviaggiare
Ciao Ale,
la grafica del nuovo sito è molto bella. Complimenti.
E pian piano riesci anche a metterti in pari con i racconti dai..
Un abbraccio forte forte da entrambi
Roby E Elisa
Ciao Roby grazie, ho fatto un lavorone e ancora devo modificare e sistemare molte pagine… nel frattempo aggiorno pure con nuovi racconti. Un abbraccio a entrambi, ci vediamo domenica?? 🙂