Panama 2008


diario di viaggio dall’1 al 15 febbraio di Licia

image0021 febbraio 2008 Malpensa – Panama City
Arriviamo all’aeroporto internazionale Tocumen di Panama la sera del venerdì che precede la festa del carnevale.
Volo charter Livingston da Malpensa con scalo tecnico a Cartagena: un buon modo per arrivare qua senza troppi scali e ad un prezzo (circa 1000 euro) allineato con le altre compagnie.
Dopo le pratiche doganali, un taxi (25$) ci accompagna alla nostra sistemazione in centro città prenotata dall’Italia.
Ci accorgiamo che il telefono cellulare italiano non funziona (occorre avere un quadriband) e acquistiamo una tessera telefonica CLAROCOM che per 10$ ci permetterà di telefonare a casa e in tutta Panama a prezzi irrisori.
Cena nella zona del Cangrejo e poi a nanna… domattina si parte destinazione Boquete.

2 febbraio 2008 Panama City – David – Boquete
La mattina  ci rechiamo alla stazione dei bus e facciamo i biglietti per David, circa 6-7 ore di viaggio con sosta per il pranzo, e da qui un taxi in 20 minuti (e 15$!) ci lascia ai bungalow di islaverdepanama di Boquete (80$), gestiti da ragazze tedesche, a cui avevamo telefonato la sera prima.
Boquete è un bel paesino situato a 1600 metri alle pendici del vulcano Barù, la cima piùelevata del paese.
Grazie alla sua posizione il paese ha un clima ottimo, caldo durante il giorno e fresco la sera, tanto da  meritarsi l’appellativo di paese dell’eterna primavera.
Cena al Bistrò, dove mangiamo dell’ottima carne e trota alla griglia a prezzi da gringos americani (35$ in due).

3-4-5 febbraio 2008 Boquete
Come prima cosa ci spostiamo e ci piazziamo al Rifugio de los  rios, dove per 35$ al giorno abbiamo una bella stanza con bagno privato e acqua calda che terremo per le prossime tre notti.
E’ veramente piacevole passeggiare per le vie del paese e scoprirne gli angoli più nascosti. Dappertutto piante  e fiori fanno da padroni e una piacevole brezza ti accarezza e non ti fa sudare. Qui  molti americani in pensione si sono stabiliti e le loro ville non passano inosservate…come dargli torto? La gente è cordiale, il clima ottimo, i prezzi più che abbordabili. Ce ne accorgiamo anche noi andando a colazione da Olga, nel suo Punto de Encuentro Café, un posto che diventerà tappa fissa nelle nostre mattine.
Cosa si può fare a Boquete?
-Si può partecipare ad una visita guidata in una delle rinomate piantagioni di caffè della zona: noi siamo andati da KOTOWA prenotando al centro di informazioni turistiche. Interessante e piacevole. Abbiamo acquistato caffè e ce lo siamo portati dietro per tutto il viaggio… in realtà si trova allo stesso prezzo a Panama City…
-Si può andare alle pozze di acqua calda di Caldera e a vedere i graffiti che sono non molto distanti. Noi ci siamo rivolti a una guida locale, Feliciano Gonzales, ottima persona che ci spiegato molto sulla vita in quella zona e che proponeva anche molte escursioni al parco del vulcano Barù.
-Si può fare visita a Paradise Gardens, vicino all’ufficio turistico, gestito da inglesi che si prendono cura di animali maltrattati e hanno un bel giardino botanico.
All’uscita fate una sosta alla gelateria lì vicino che è specializzata in fragole… fantastiche!
-Si possono provare gli ottimi ristoranti locali che possono contare su carne, pesce di fiume e frutta e verdura di qualità eccezionale. Segnaliamo, oltre al già citato Bistro, il peruviano Machu Picchu, i locali Lourdes e Sabroson e per un panino veloce e i frullati di frutta fresca Jawa Juice.

6 febbraio 2008 Boquete – David – Almirante – Bocas del Toro (Isla Bastimentos)

image004Ci alziamo presto e prendiamo un vecchio scuolabus americano che in circa un’ora ci porta a David. Dal terminal un altro bus collectivo ci porterà in 5-6 ore a Almirante attraversando panorami bellissimi verso la costa del caribe.
Almirante è forse la cittadina più brutta che abbiamo visto: nata come porto per il commercio delle banane, da quando le multinazionali della frutta hanno deciso di cambiare i luoghi di produzione, sta lentamente morendo…meno male che scesi dal bus subito un taxi (1$), poi la lancia per Bocas (4$) e poi ancora un’altra per l’isola Bastimentos (2.5$) ci permetterà di sistemarci nel carino Hostal Bastimentos (40$ la camera doppia con ac e vista sul mare) e di passare il pomeriggio nella bella playa larga sul caribe.
Cena nel ristorante El Pellicano di Marco, simpatico cuoco siciliano che dopo aver girato 4 anni per l’America ha deciso di stabilirsi qui, in queste isole da pirati.

7 febbraio 2008 Isla Bastimentos

image006Oggi tour delle isole: baia dei delfini, cayo coral e red frog beach, escursione che tutti propongono a 20$. Piacevole giornata di relax e poi a cena da Roots, buon ristorante caribeno sul mare.

8 febbraio 2008 Isla Bastimentos – Bocas – Almirante – Chiriqui’ – Las Lajas
Rifacciamo a ritroso il viaggio che ci ha portato al caribe e che ci permetterà nello stesso giorno di vedere i due oceani. Scendiamo a Chiriqui e poi un altro colectivos ci porta al paesino di Las Lajas, ad una decina di km dal mare, e un taxi (5$) ci accompagna alle Cabanas Panama’ (38.5$) forse la sistemazione più lussuosa di questa bella spiaggia  del pacifico che volevamo assolutamente vedere. E’ veramente particolare, al tramonto come il  mattino presto l’effetto della marea che allunga la spiaggia per centinaia di metri, proprio come avevamo sentito da Massimo ed Elisa, una coppia italiana che ha deciso di stabilirsi qui e ha aperto un ristorante (Laspiaza) e tra un po’ anche bungalow e che sono tra le persone che più ci hanno dato info recenti e dettagliate su questo paese in continua trasformazione.

image0089-10-11 febbraio 2008 Las Lajas – Santa Clara
Lasciamo in mattinata Las Lajas e torniamo verso la capitale: dopo tre ore di bus ci fermiamo dalle parti di Santa Clara e ci concediamo qualche giorno di relax su questa bella spiaggia del pacifico.
Consigliatissime le cabanas Las Veraneras, sulla spiaggia con piscina e ottimo ristorante (55$).
Siamo nel fine settimana e possiamo notare come molti panamensi interpretano il relax in spiaggia, bevendo birre ghiacciate che estraggono da enormi frigo, una dietro l’altra (le birre nazionali si chiamano Balboa, Atlas, Soverana e Panama’ e sono tutte leggere), sistemati  sotto un tetto di paglia tra il fuoristrada parcheggiato a pochi metri e il ristorante! E basta fare quattro passi per essere di nuovo soli sulle spiagge immense del pacifico!

12 febbraio 2008 Santa Clara – Panama City (Albrook) – Contadora
Mattinata ancora in spiaggia, poi dopo mezzogiorno prendiamo un bus per Panama City sulla panamericana che in un paio d’ore ci lascia ad Albrook. Visita al centro commerciale e poi un taxi ci lascia all’aeroporto dei voli nazionali, a poca distanza, dove nel tardo pomeriggio prendiamo un aereo di Aeroperlas per Contadora, già prenotato da casa sul sito della compagnia (circa 75$).
Ad attenderci sull’isola, dopo venti minuti di volo, Lisa del B&B contadoraislandinn, unica vera prenotazione decisa dall’Italia (70$) che si rivela all’altezza delle nostre aspettative.
L’ isola Contadora fa parte dell’arcipelago de Las Perlas, 180 tra isole e isolotti nel pacifico a poca distanza dalla capitale. La bellezza del posto e la vicinanza alla capitale ne hanno fatto la meta dei panamensi ricchi, che nel week end arrivano nelle loro ville a godersi un mare cristallino e le sue bellissime spiagge.

13 febbraio 2008  Contadora
Oggi tour delle isole di Las Perlas, con Teresa & Marco, genovesi trapiantati nel pacifico con la loro passione per la pesca e il mare. Vediamo le isole di Mogo Mogo, Ciapera e altri isolotti che sono stati utilizzati per le edizioni americane di Survivor. Discreto lo snorkeling, bellissime le spiagge e gli avvistamenti di delfini.

image010Proviamo alcuni ristoranti dell’isola: buono il pesce da Gerald  e a Villa Romantica, ma alla fine andremo spesso al Sagittarius, dove con veramente pochi soldi (10-15$ in due) si può mangiare più che bene.

14 febbraio 2008  Contadora – Panama City (Casco Viejo e chiuse di Miraflores)
Lasciamo a malincuore l’isola col primo volo del mattino… arrivo ad Albrook e trasferimento all’Hospedaje Cascoviejo nella parte antica della città, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La sistemazione si rivela la più economica di tutto il viaggio (15$). La posizione nel quartiere più affascinante della città ci permette di visitarlo con la dovuta calma. Qui moltissimi edifici stanno per essere restaurati e ci sono cantieri ovunque. Proprio in quei giorni il casco viejo è usato come set cinematografico per il nuovo film di James Bond. Aprono ogni giorno nuovi ristoranti e bar in questa parte della città che diventerà un magnifico esempio di quartiere spagnolo. Scopriamo anche un locale italiano, il Caffè x Due, aperto da qualche giorno da una coppia italiana che come molti altri si sono innamorati di panama dopo esserci stati in vacanza. Tra edifici storici e palazzi del governo ci scappa una visita al museo del canale, che visiteremo nel pomeriggio.
Un taxi (5$) ci accompagna alle chiuse di Miraflores, le più vicine alla città dove c’è un attrezzato centro visitatori con museo annesso e da una terrazza si può assistere al passaggio delle navi. Il sistema di chiuse costituisce indubbiamente una meraviglia dell’ingegneria del secolo passato e dal 2000 sono passate dal controllo statunitense al governo panamense che proprio ultimamente con un referendum ne ha deciso l’ampliamento. E’ una visita che raccomandiamo caldamente.

image01215 febbraio 2008  Panama city – Malpensa
Ultimo giorno nella capitale…
Un taxi ci accompagna ad albrook mall per l’ultimo shopping e i prezzi delle grandi marche sono circa la metà/un terzo rispetto ai nostri…
Nel primo pomeriggio ci facciamo portare all’aeroporto internazionale da dove in serata prenderemo il volo charter della Livingston che ci riporterà a malpensa.

Considerazioni e consigli:
-febbraio è un buon periodo climatico: caldo e ventilato, in 15 giorni non abbiamo mai trovato pioggia. Il sole è forte, portate creme protettive, cappello  e occhiali.
-se non siete amanti della confusione, evitate il periodo di carnevale: è pieno dappertutto e i panamensi si danno con troppo entusiasmo ad alcool e festeggiamenti folli.
-non  è vero che l’inglese è parlato dappertutto: spesso i panamensi parlano solo spagnolo e per le prenotazioni telefoniche come sui bus è necessario sapere qualche parola, o magari usare l’italiano.
-noi ci siamo serviti della buona ed efficiente rete di bus interni, oltre che dei taxi (frequenti ed economici) e dei voli interni (prenotati da casa): è andata bene, anche se in qualche occasione avremmo voluto avere una macchina a disposizione per visitare meglio l’interno più distante dalla panamericana.
-se la vostra intenzione è lasciare subito la capitale per l’interno cercate una sistemazione vicino a Albrook, che  comprende la stazione dei bus, un mega centro commerciale e l’aeroporto dei voli nazionali.
-in due abbiamo speso in loco in due settimane circa 1000 euro, volo escluso, senza farci mancare proprio nulla. Si poteva certamente spendere di meno (alloggio a partire da 10$, pranzi e cene a partire da 5$), ma sinceramente penso che in vacanza sia anche giusto trattarsi bene…
-avendo solo 15 giorni a disposizione abbiamo dovuto fare una scelta dei posti da visitare: certo restano Coiba, la penisola di Azuero, la valle de Anton, il lago Gatun, San Blas e il Darien: chissà che non sia proprio il motivo e la scusa per tornare un giorno in questo meraviglioso paese!

borlic@libero.it


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