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Filippine 2010

Filippine 2010


DIARIO DI UN VIAGGIO IN PARADISO

(racconto di viaggio dal 22 febbraio al 6 marzo di Nicoletta)

Coco Loco Island_1LUNEDI’ 22/02
Dopo aver sbrigato le pratiche doganali, abbiamo preso un taxi meter (€4) per farci portare all’Avenue Hotel Suites (€50) in zona Makati prenotato con agoda.it. L’hotel è situato a circa 15/20 min dall’aeroporto (dipende dal traffico) ma posizionato strategicamente nella zona “in” di Manila (2 minuti a piedi da Burgos street, la via della movida notturna).
Dopo un paio d’ore di riposo ci facciamo accompagnare al Rockwell centre dove ceniamo (KFC €8 in 2) e compriamo la carta telefonica (€4).

MARTEDI’ 23/02
Ci trasferiamo al Domestic Fly per prendere l’aereo delle Philippine Airlines per Puerto Princesa (€ 30 a pax prenotato on line). Attenzione per uscire da Manila per Palawan si pagano Php 200 (circa € 3) a testa di tasse.
Dopo circa 1 ora e mezza arriviamo all’aeroporto di Puerto Princesa dove ci aspetta un responsabile dell’Hotel Hibiscus Garden Inn (€ 28 Deluxe room+colazione+trasferimenti) prenotato on line.
La responsabile dell’hotel, Sig.ra Aida, è molto gentile e disponibile ad aiutarti ad organizzare tutto quello di cui si può avere bisogno.
Con lei ho organizzato la visita all’Underground River il giorno stesso in cui siamo arrivati, quando invece altri hotel che avevo contattato non erano disponibili a sbattersi ad organizzare un tour appositamente per noi.
Così, dopo essere arrivati in hotel, fatto una doccia, mangiato qualcosa e bevuto un fantastico mango juice, prendiamo l’auto con l’autista dell’hotel e ci dirigiamo al fiume sotterraneo. Servono circa 2 ore di auto ma ne vale proprio la pena.
L’auto privata, l’ingresso al fiume e il noleggio della barca (fatto dal nostro autista appena arrivati) è costato in tutto € 30 a testa…meno di tutte agenzie che avevo contattato.
Al rientro in hotel decidiamo di farci fare un massaggio di 1 ora (€ 5 a testa). Le ragazze sono molto brave e professionali. La mancia è sempre gradita.
Per cena, Aida ci prenota da Kalui (369 rizal avenue +639287539621 solo su prenotazione), il meglio a Puerto Princesa, ci dice. In effetti è stato un ottimo consiglio. 2 aragoste, 4 granchi, 2 pina colada, 2 birre, 1 acqua e 2 risi bolliti a € 10 a testa.

MERCOLEDI’ 24/02
Partenza da Puerto Princesa per Roxas/Coco Loco (prenotato on line 2 mesi prima di partire) con Van privato (organizzato da Aida dell’Hibiscus €57). Arrivo in 3 ore circa.
Siamo fortunati perché appena arriviamo parte la barca che porta all’isola di Coco Loco (altrimenti avremmo dovuto aspettare la barca del pomeriggio) e in 1 ora (il mare era un po’ mosso) arriviamo in paradiso.
All’arrivo ci offrono un cocco e ci assegnano la capanna. A noi è capitata (fortunatamente) la nr 19. E’ nella parte “vecchia” ma è in assoluto la parte più bella dell’isola (che tra l’altro si gira tutta in 20 minuti a piedi).
La capanna è molto spartana e serve un po’ di spirito di adattamento (soprattutto per il bagno….non c’è acqua calda) ma è impagabile per la serenità e la pace che si riesce a trovare. Inoltre cosa si vuole di più dalla vita….. appena 3 passi dalla capanna e si è in una piscina naturale!!!!! SENZA PAROLE.
Massaggio, cena e nanna.

GIOVEDI’ 25/02
Colazione, snorkeling, pranzo, snorkeling, massaggio, cena e nanna.

VENERDI’ 26/02
Colazione, snorkeling, pranzo, snorkeling, massaggio, cena e nanna.

SABATO 27/02
Mattinata dedicata al trasferimento da Roxas a El Nido. La distanza fra le 2 città è circa 130 Km ma servono dalle 5 alle 8 ore di percorrenza. La strada è tutta sterrata e piena di interruzioni. Un vero INCUBO. Fra le varie possibilità di trasferimento, noi avevamo scelto il Shuttle Van Pubblico. Una sorta di via di mezzo economica (€9 a testa) ma se potessimo tornare indietro opteremmo al 100% per l’auto privata. Non per fare i VIP, ma solo per non farsi 5 ore di strada sterrata con un pulmino con gli ammortizzatori rotti, stipati come galline (10 persone dove al massimo ce ne stanno 6) con le valigie legate al soffitto con delle corde e coperte dal polverone della strada con un telo che è volato via dopo 5 minuti.
Conclusione: sedere indolenzito, ossa rotte, vescica gonfia, valigie completamente sporche di cui una rotta (la polvere si era insinuata dentro la serratura che non ha più funzionato) e panni tutti da lavare (la polvere era entrata anche dentro le valigie).
Arriviamo a El Nido in condizioni pietose ma in vacanza tutto passa in fretta.
Prendiamo un triciclo e ci facciamo portare al punto di imbarco del Dolarog Beach Resort.
Apro una piccola parentesi per dire che dall’Italia ho avuto un sacco di difficoltà nel trovare l’hotel giusto.
Dalle poche e scarse informazioni che ero riuscita a trovare non si capiva bene dove fosse la città di El Nido, dove gli hotel,….insomma non si riusciva a capire come fosse girata questa parte di isola (ho guardato persino con google earth). Dopo tanto spulciare ho trovato un hotel in città (El Nido Beach Hotel) che sembrava il migliore in città con prezzi giusti e ho fatto una prenotazione (per fortuna non hanno chiesto il pagamento anticipato).
Quando eravamo a Coco Loco abbiamo conosciuto delle persone che venivano da El Nido che ci hanno spiegato molto bene cosa trovavamo in città. Così abbiamo cambiato la nostra prenotazione……ed è stata una vera fortuna!
In pratica la città di El Nido è brutta e fatiscente, i resort/hotel sono al limite della pulizia e i locali/ristoranti finito l’orario di cena chiudono lasciando la città nella desolazione più completa. In più la città è costruita ai piedi di una montagna che protegge sicuramente dai venti ma alle 16.30 non fa più vedere il sole.
Detta così sembra il posto più brutto del mondo, in realtà è solo la città di El Nido che è lasciata allo stato primitivo e le persone non sono interessate al suo miglioramento. Tutto l’arcipelago è a dir poco fantastico. E’ come se il Signore si fosse divertito al momento della creazione buttando pugni di terra in mare e creando così una infinità di piccolissime isole, su alcune delle quali sono stati costruiti alcuni dei resort più esclusivi di tutte le Filippine.
E così ritorno al Dolarog che considererei un’ottima (anche se un po’ troppo cara) via di mezzo fra gli hotel fatiscenti della città e i resort esclusivi delle isolette dell’arcipelago.
Si arriva all’hotel solo in barca (che è sempre a disposizione dei clienti) e nel prezzo (€125 al giorno) è compresa la colazione, la cena, la barca privata per tutte le escursioni che si vogliono fare e il trasferimento (sempre in barca) da e per l’aeroporto. Il posto dove sorge il Dolarog è splendido e dai bungalow (quasi tutti vista mare) o dal pontile si godono dei tramonti indimenticabili. Un posto davvero romantico!

DOMENICA 28/02
Decidiamo di fare il tour A (ovviamente compreso nel prezzo). FANTASTICO!!!! In particolar modo Big Lagoon.

LUNEDI’ 01/03
Andiamo a MATINLOC ISLAND. La gita è un po’ lunga ma è veramente favolosa in particolar modo quando si arriva a HIDDEN BEACH (un arcobaleno di pesci “nemo” e stelle marine).

MARTEDI’ 02/03
SNAKE ISLAND….. altra meraviglia della natura.

P.s.: per i pranzi, che erano extra prezzo, ci siamo sempre accordati con l’hotel che ci andava a prendere il pesce fresco tutti i giorni al mercato e ce lo cucinava alla griglia il nostro barcaiolo sull’isola che ci piaceva di più e quando volevamo noi…….. ma cosa si vuole di più dalla vita!!!!!

MERCOLEDI’ 03/03
Mattinata dedicata ai trasferimenti.
Partiamo di buon ora per l’aeroporto (??? eheheh fa molto ridere chiamarlo così….. se ci andrete….capirete) per Manila prenotato on line con Flyseair. Il costo è un po’ importante (€100 a testa) ma era l’unico modo per andare a Manila evitando le 8 ore di strada sterrata per tornare all’aeroporto di Puerto Princesa.
Il check in è stato un momento terrificante. A parte misurarti la febbre (scioccante non mi era mai successo), hanno pesato tutto, ma proprio tutto….anche noi!!!! per sapere il peso complessivo e capire che posto assegnarti in aereo….. sob….. e farti pagare un bel po’ di extra (si potevano portare solo 10 Kg) peso e la tassa per uscire da Palawan Php 200 a testa (ricordarsi di tenere sempre dei soldi per uscire dagli aeroporti).
Gli aerei sono da 19 posti e il volo da El Nido a Manila dura 1 ora e mezza.
Arrivati a Manila ci trasferiamo al terminal 3 per prendere un altro aereo (un po’ più grande: 28 posti), questa volta delle Philippine Airlines, per andare a Boracay. Volo prenotato on line, A/R € 80 a testa.
Anche in questo volo si possono portare solo 10 kg di peso e il volo dura 1 ora. Solita tassa per uscire da Manila Php 200 a testa.
In aeroporto ci viene a prendere un operatore del Punta Rosa Boutique Hotel (prenotato on line € 75 deluxe room con colazione e trasferimenti da e per l’aeroporto incluso il traghetto da Caticlan a Boracay) e ci porta in hotel.
Premetto che anche per Boracay ho fatto molta fatica a scegliere l’hotel. A differenza di El Nido dove mancavano le informazioni e le strutture erano scarse, a Boracay ci sono moltissime informazioni e moltissimi Hotel e proprio per questo ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
L’hotel si è rivelato un’ottima scelta come rapporto qualità prezzo, peccato però che fosse al limite della white beach (vicinissimo al Friday’s, il top del top di Boracay) e non avesse la spiaggia privata, come invece risultava avessero tutti gli altri hotel vista mare. Ma il vero disagio era che gli hotel limitrofi non noleggiavano ombrelloni e sdraio, così o si andava al Friday’s che noleggiava a prezzi esagerati o si doveva fare un bel po’ di strada per trovare un hotel che noleggiava facendoti pagare solo una bevuta (nel vero senso della parola, cioè prendi da bere e ti danno l’ombrellone e i lettini per tutto il giorno).
Pranziamo al D’MALL, praticamente il centro della vita di Boracay, al BS2 (hamburger e patatine + bere € 4 a testa), ceniamo al PARADISE GRILL (gamberoni reali, granchi, riso, birra, coca, tanduay € 12 a testa) e ci godiamo un po’ la movida di Boracay lungo la white beach che dopo il tramonto si trasforma in un insieme di ristoranti e locali da happy hour a disco…. (non è il massimo ma dopo 10 giorni di solitudine estrema un po’ di vita non guasta).

GIOVEDI’ 04/03
Intera giornata vissuta da signori.
Mare al Friday’s (ombrellone+lettini+bere €27), pranzo al ristorante giapponese (€ 16) e massaggio al MANDALA SPA il centro estetico migliore al mondo (2 massaggi da 3 ore €200 sembra tantissimo ma per quanti massaggi abbia fatto nella mia vita nessuno si è mai avvicinato lontanamente a quello che ho provato con quel massaggio).

VENERDI’ 05/03
Decidiamo di andare a vedere un’altra spiaggia, PUKA BEACH. La spiaggia è bella come pure il mare ma niente a che vedere con la spiaggia bianca e accecante della white beach. Infatti dopo un paio d’ore decidiamo di tornare alla white beach e dopo un pranzo messicano (€8 a testa) ci incamminiamo per cercare l’hotel che affitti ombrellone e lettini ma che ci piaccia di più. Ci fermiamo da JONY’S ed è stata una scelta azzeccatissima. Ci fanno pagare solo il bere e prendiamo 2 mango juice (non dovete assolutamente perderveli) € 5 l’uno (sembra tanto ma erano 1 litro a testa….siamo morti…eheheh).

SABATO 06/03
La vacanza è finita e inizia la storia infinita del rientro che purtroppo ci ha visti fermi un giorno in più a Kuala Lumpur (tutto a spese di Malaysia Airline) perché l’aereo ha avuto problemi tecnici e non è partito.
Ma cos’è un giorno di disagio dopo 15 giorni di paradiso?

Le Filippine sono una meta meravigliosa, ancora spartane ma vere, come lo sono la gente che si incontra, sempre gentile e disponibile e pur essendo molto poveri non pensano nemmeno lontanamente di fregarti perché è nella loro natura essere “orgogliosamente veri”.

FILIPPINE

Le Filippine sono composte da una miriade di isole, se ne contano circa 7107 delle quali solo 2000 sono abitate: Luzon e Mindanao sono le più grandi e costituiscono all’incirca il 66% del territorio del paese e formano l’arcipelago delle Filippine. Sono l’angolo del Sud-est asiatico che si ama definire il luogo in cui “l’Asia sorride”. La topografia vulcanica dell’arcipelago è all’origine di un’intensa attività sismica. Ci sono 37 vulcani e l’altura più elevata è il Monte Apo (2954 m), a Mindanao. Circa la metà del territorio viene coltivato e un terzo è occupato dalle foreste.
Clima: è sub-tropicale e ci sono tre stagioni riconosciute come tali:
– stagione calda: da Marzo a Maggio;
– stagione delle piogge: copre purtroppo la nostra estate, va da Giugno a inizio Novembre;
– stagione ‘fredda’, o secca: da Dicembre a Febbraio.
Gruppi etnici: Filippini (Neomalesi) 70%, Protomalesi 10%, Cinesi 10%, Altri 10%
Lingua: (notevoli idiomi locali, a volte simili o completamente diversi: il più conosciuto è il Tagalog, detto volgarmente appunto Filippino. Diffuso anche l’inglese)
Religione: Cattolica 83%, Protestante 9%, Musulmana 5%
Moneta: Peso filippino
Il primo a raggiungere le isole si narra sia stato Magellano, che nel 1521 dichiarò la loro appartenenza alla Spagna, lo stesso nome Filippine deriva da Flipinas, in onore del Re Filippo II di Spagna.

L’indipendenza dei territori venne sancita solo con la vittoria della guerra Ispano-Americana, nella quale un movimento indipendentista locale combatté a fianco degli americani per l’autonomia dei territori del governo spagnolo. Nonostante questa vittoria, gli americani acquistarono le isole per 20 milioni di dollari, subordinandole quindi al loro governo. L’indipendenza ufficiale delle Filippine si può datare quindi solo nel 1946, anno in cui, dopo l’invasione Giapponese e la riconquista Statunitense delle Filippine, i territori vennero finalmente liberati definitivamente.
Le vestigia culturali della colonizzazione si ritrovano nel profondo senso religioso Filippino, nelle credenze animiste e nell’arte, derivati dai 400 anni di colonizzazione spagnola, e nella forma democratica del Governo, derivante dalla colonizzazione Americana.
Generalizzando all’estremo, possiamo dire che il tratto caratteristico che differenzia le Filippine dal resto dell’Asia è il passato coloniale Spagnolo prima (dal 1521 al 1898) e Statunitense poi (1898 al 1946, almeno formalmente). Ciò ha lasciato in eredità due cose soprattutto, cui il resto dell’Asia si è rivelata relativamente permeabile:il cattolicesimo ed i fast food all’americana. Ma, nonostante tutto, non immaginatevi le Filippine come un enorme McDonalds coi preti dietro la cassa: nelle Filippine si pecca bene e con gusto.
I Filippini sono a tutti gli effetti dei latini, 500 anni di dominazione spagnola hanno lasciato il segno, la gente è adorabile, gentile e sempre pronta a dialogare, quasi tutti parlano inglese e i loro sorrisi sono dei veri sorrisi. Avendo poco turismo lo spirito del popolo è rimasto immutato, anche se li gli effetti devastanti della globalizzazione arriveranno, prima o poi arriveranno.
Quello che frena le Filippine è la crescita demografica incontrollabile, le famiglie Filippine hanno almeno 6 figli, adesso sono 89 milioni ma si stima che fra 2 anni saranno 100 milioni e fra 12 vi sarà il raddoppio della popolazione. Nessuno stato può creare così tanti posti di lavoro e quindi sono condannati alla povertà se non verranno prese delle misure. Bisogna ricordare che l’87% della popolazione è cattolica e la Chiesa Cattolica è molto guardinga in proposito, guai a parlare di controllo delle nascite. La loro ricetta e di spingere i Filippini a lavorare all’estero.

INFO GENERALI

NOTE GENERALI
Il periodo climatico migliore è da Gennaio a Aprile.
L’euro è accettato in qualunque Money Change, non ha senso dunque partire con dollari.
Lingua parlata ovunque, anche dai bambini, è l’inglese.
Turismo pochissimo: sia per la distanza dall’Europa sia per le tensioni politico-religiose.
Spese: sia per dormire che per mangiare si può spendere dai 2 ai 10 euro a testa, in media 5.
Per chi ama sguazzare nelle comodità può risultare un po’ faticoso. I servizi offerti non sono tantissimi e spesso bisogna accontentarsi di dormire in strutture modeste e mangiare spesso le solite cose. L’unica doccia calda di tutto il viaggio si rischia di farla a Manila. Per spostarsi bisogna spesso impazzire un po’, cercare le stazioni dei jeepney o dei bus, informarsi sulle partenze del giorno dopo, contrattare sui prezzi, o noleggiare mezzi privati (pulmini o barche) cercando altre persone per diminuire la spesa. I mezzi per spostarsi sono spesso scomodi e le strade dissestate e polverose. Il ritmo di vita diventa fin dal primo giorno sveglia all’alba con il canto dei galli e a nanna verso le nove di sera!

AEROPORTI
Dovrete pagare tasse aeroportuali ogni volta che prendete un aereo, i prezzi variano secondo l’importanza del viaggio. Ad esempio per il ritorno dovrete pagare 750 pesos a testa per uscire dal paese, in altri aeroporti minori pagherete 50 o 200 pesos a testa.
Appena arrivate a MANILA avrete 3 scelte:
Taxi bianchi tipo limousine, più cari.
Taxi meter gialli prezzo medio
Taxi meter basic prezzo basso, il problema è che ne passano meno. Il rapporto prezzo servizio é migliore con i gialli che sono i taxi speciali per l’aeroporto, mettono il tassametro e non fanno i furbi. Si trovano usciti dall’edificio a sinistra.

ABBIGLIAMENTO
Eccezione fatta per quei pochi filippini o stranieri che lavorano in alcuni uffici governativi o nelle banche, e vestono abiti formali simili a quelli occidentali, gli uomini e le donne qui vestono assolutamente uguali, ovvero T-Shirt, Bermuda e sandali. Anche nelle città. Tuttavia, in alcune zone più conservatrici, le donne non amano mostrare le gambe e quindi (nonostante il grande caldo) indossano i Jeans.
Lo style-life americano qui è molto più influente di quello europeo e così soprattutto i più giovani cominciano a mettere ai piedi, invece che i sandali, le scarpe sportive da basket etc…
Nei ristoranti frequentati dai turisti, si può entrare a mangiare, anche di sera con i bermuda ed i sandali da spiaggia. Tuttavia, nei ristoranti più lussuosi delle città è richiesto un abbigliamento più formale. Portare, quindi, almeno una camicia a maniche corte o una polo, e (per gli uomini) un paio di scarpe chiuse che potrebbero essere quelle che indosserete al momento della partenza dall’Italia. Possono andare bene anche quei sandali un po’ più chiusi che coprono le dita dei piedi.
Sia per le donne che per gli uomini, almeno un paio di pantaloni lunghi (anche i Jeans vanno benissimo). Nei locali pubblici generalmente l’aria condizionata viene tenuta ad un livello “umano” e quindi si riesce a resistere anche con la sola T-shirt senza coprirsi. Nei mezzi di trasporto pubblici dotati di aria condizionata invece (Aircon Bus e Aircon van) sembra di essere in una cella frigorifera e si rischia una bronchite.

ALLOGGI – DOVE DORMIRE
Nelle Filippine sono presenti diversi tipi di alberghi, ma a differenza della Thailandia dove gli Hotel sono piuttosto tradizionali e cioè inseriti in grandi strutture immobiliari, qui, fuori dalle grandi città si usano molto quei tipi di alberghi in stile “Resort” con una unità centrale e diversi “Bungalow” indipendenti o al massimo divisi in due parti sparsi in un giardino più o meno grande. Spesso queste strutture appartengono ad Ex militari americani in servizio nelle basi Filippine che una volta andati in pensione non sono più voluti tornare negli Stati Uniti e sono rimasti qui a vivere, aprendo appunto qualche piccolo albergo, anche grazie ad alcune leggi speciali che li rendono un poco privilegiati rispetto a tutti gli altri stranieri. Gli americani tengono molto alla pulizia e infatti se si va in questi hotel ci si trova molto bene. Invece i Bungalow tenuti dai Filippini sono un poco più trasandati. Forse anche per ragioni finanziarie dal momento che i prezzi sono generalmente più bassi.
Per quanto riguarda invece i grandi Hotel tradizionali nelle città, nulla da ridire né per quelli internazionali né per quelli filippini. Comunque, indipendentemente dalla destinazione si consiglia di prenotate dall’Italia solo il volo aereo e la prima notte in un buon Hotel.
Questo è utile perché quando si arriva per la prima volta in un posto che non si conosce, dopo un lungo viaggio in aereo è sempre meglio sapere subito dove farsi portare e soprattutto dove posare i bagagli.
Una volta arrivati in Albergo si ha il tempo per cominciare ad organizzare in tutta calma il viaggio dei giorni successivi, cercando gli alloggi che più piacciono e soprattutto potendoli visitare prima di pagarli. Per cui consiglio: prima notte in un albergo di buon livello, (fregatevene se è caro, è solo per una notte) meglio se di una compagnia conosciuta, prenotato da catalogo nella vostra agenzia italiana. Spesso questi alberghi hanno anche un servizio che vi viene a prendere in aeroporto. I giorni successivi girate e vi fermate negli alberghi che vi piacciono SOLO DOPO AVER VISIONATO LA CAMERA e ovviamente il bagno. Ricordatevi sempre che è un vostro diritto visionare la camera prima di prenderla. Se vi trovano delle scuse, cambiate albergo.
Le foto nelle pagine internet non sono molto attendibili.

AMBASCIATA ITALIANA
6/f zeta building, 191 Salcedo street, Legaspi village, Makati city, m. Manila
Orario di apertura: lun, mer 08.00-17.30; mar, giov, ven 08.00-14.00
Tel. 0063/8924531/34 fax 8171436
e-mail: informazioni.manila@esteri.it
cellulare per sole emergenze in orario di chiusura (da non usare per info su visti): 0917 5375071 (dall’Italia: 0063.917.5375071)

BANCHE
Dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 15.00 (sabato chiuso)

CELLULARE
Prendere una scheda locale SIM (tipo Smart Buddy) e ricaricare di 500 pesos (circa 7,5 €  con cui si fanno un sacco di telefonate anche in Italia a pochissimo es: 70 pesos per una telefonata al posto dei 15/18 € che servono alle nostre in Roaming).
Per telefonare dalle Filippine in Italia comporre il prefisso telefonico 0039
Per telefonare dall’Italia alle Filippine comporre il prefisso telefonico 0063

CLIMA
Le Filippine si trovano sull’equatore pertanto si schiatta dal caldo tutto l’anno. Il periodo secco e ideale per una vacanza va da Novembre ad Aprile. Da Aprile a Ottobre (soprattutto da Giugno ad Agosto) monsoni e acquazzoni sono all’ordine del gg. L’inclinazione dei raggi solari non è come in Italia pertanto prestate molta attenzione al sole che è in grado di fare parecchio male se non prendete le opportune precauzioni.

CIBO
Il Cibo nelle filippine è veramente una lieta sorpresa. A differenza di tutti gli altri paesi asiatici, qui l’affinità con i gusti occidentali è sorprendente. Si potrebbe dire che la cucina filippina è una via di mezzo tra quella cinese e quella occidentale. Sono presenti infatti piatti che si trovano solitamente nei ristoranti cinesi, (Involtini primavera, Pancit Canton etc…) ed altri, come l’Adobo, uno dei piatti nazionali, che è praticamente identico ad uno spezzatino di carne.
Il cibo non è speziato, come nel resto dell’Asia. Solo nella regione orientale di Bicol la cucina utilizza Chili. Il pesce più pregiato è il Lapo Lapo, nella versione Rossa o Nera. E’ un pesce molto delicato e buono. Un altro pesce che viene servito comunemente nei ristoranti è il Blue Marlin, praticamente il pesce spada, cotto solitamente alla griglia.
Gamberi e Calamari sono particolarmente buoni. Da provare i “Garlic Prawns” (gamberi all’aglio).
La carne di maiale è locale ed è saporita ma un po’ dura rispetto alla nostra. La carne bovina invece è generalmente importata dall’Australia ed è semplicemente squisita.
Da provare il Sizzling Tenderloin Steak, un filetto servito ancora fumante sul piatto bollente o il Kinilao, pesce crudo, tagliato a pezzetti con spezie, aceto, kalamansi (limone locale) e altro.
Il dessert nazionale è l’Halo Halo (Il migliore si trova nei fast food “Chawking”), una sorta di granita a cui vengono aggiunti diversi pezzetti di frutta e verdura dolce e di chicchi di mais, e sopra a tutto del buon gelato.
I Ristoranti nelle Filippine sono, come negli altri paesi asiatici (eccetto il Giappone) abbastanza economici. In un ristorante di buon livello si spendono circa 200/300 pesos (3-4 Euro) per ogni portata. Purtroppo il vino e l’acqua minerale gassata sono introvabili. I ristoranti più lussuosi che servono vino danno la possibilità di ordinare anche solo “un bicchiere”.
La verdura è proporzionalmente ai prezzi delle filippine piuttosto cara. Proviene infatti dalla zona di Baguio, nel nord, che è l’unica ad avere un clima più fresco e temperato adatto alla coltivazione.
Nel resto delle Filippine si coltivano Riso, Canna da Zucchero, Ananas, Guava, Papaya, e Mango.Il Mango filippino è diverso da quello che troviamo nei nostri mercati, di solito importato dal Brasile. E’ di colore giallo, non verde e rosso come quello brasiliano ed è buonissimo. Si può bere il “Fresh Mango Juice” succo fresco di Mango o mangiare con i “Fresh Mango Shake”, una sorta di granita finissima, quasi liquida con la polpa di mango e un pò di latte di cocco. Ci sono anche le variazioni tipo il “Banana-Mango Shake” dove alla polpa di mango viene aggiunta anche la polpa di banana. Naturalmente anche per questi shake c’è chi li fa meglio e chi li fa peggio. E se non si presta attenzione, qualcuno li prepara con dei preparati chimici al sapore di mango invece che con il mango fresco. Perciò è necessario chiedere sempre se è “Fresh Mango Shake” (cioè fatto con frutta fresca) o no. Il ghiaccio è preparato sempre con acqua purificata e quindi non si rischiano problemi intestinali. Se però si acquista una bevanda nei “Sari-Sari”, che sono dei piccoli negozi ricavati all’interno della case private filippine, è meglio evitare il ghiaccio, i bicchieri ed anche le bottiglie che a volte vengono ri-riempite e tappate come fossero nuove, per cui, per evitare spiacevoli conseguenze, si devono comprare solo lattine, impossibili da ricaricare.
Con il caldo è fondamentale idratarsi il più possibile durante le ore diurne. I bar lungo la spiaggia preparano shakes con frutta fresca da sballo a 1,5euro, mentre per i tradizionalisti è possibile trovare le più comuni bibite internazionali o acqua a meno di un euro.
La sera invece scatta la fase delirio dove con 80cent e 2,5euro si ordinano rispettivamente birra e cocktail alcolici. In poche parole vi bastano pochi euro per fare il pieno ed estirpare tutti i freni inibitori.
“balut”: è uno dei piatti nazionali filippini (è scioccante).
Tanduay: allungato con acqua.
San Miguel Pilsen: birra filippina, nei ristoranti costa meno dell’acqua (meno di € 1 per 33 cl).

ELETTRICITA’
La tensione è a 220 volt, si consiglia comunque un adattatore vista la mancanza di uno standard uniforme.

FAST FOOD
Nelle Filippine i Fast Food sono onnipresenti. Ce ne sono un’infinità ed in alcune zone sperdute in mezzo alla giungla tropicale, sono l’unico edificio moderno dove trovare un bagno decente.
Nelle città i fast Food sono di solito concentrati nei “Mall” (Centri commerciali). Il piano terra è di solito dedicato ai Fast Food e al supermercato di abbigliamento ed oggettistica, il piano interrato al supermercato alimentare, mentre ai piani superiori si trovano i negozi più svariati (compresi i Money Changers dove si può cambiare la valuta).
Al di fuori delle città invece i fast food sono edifici indipendenti, moderni, inseriti spesso tra baracche fatiscenti con le quali stonano fortemente. All’ingresso di ogni fast-food c’è solitamente una guardia armata, mentre l’esterno è circondato dagli “street childrens”, bambini trovatelli senza genitori che vivono per strada e cercano di sopravvivere chiedendo l’elemosina ai turisti occidentali che vanno appunto nei fast food per mangiare. Fanno una tenerezza incredibile e verrebbe da fare qualcosa per aiutarli ma sono tantissimi e se per caso si da una monetina ad uno di loro e gli altri se ne accorgono, si viene praticamente assaliti da tutti gli altri che vogliono la loro parte. Alcuni di loro sono vistosamente malati, e specialmente se tossiscono, è meglio non avvicinarsi troppo perché la tubercolosi si trasmette anche per via aerea. Sarebbe meglio non dare loro denaro perché spesso questo gli viene levato da alcune gang di bambini più grandi che agiscono come in un racket. La cosa migliore per aiutarli è come fanno i filippini, comprare del cibo all’interno del fast food e darglielo quando si esce, cercando di farlo in modo discreto e limitatamente ad alcuni soggetti che si erano precedentemente individuati, senza che gli altri bambini vedano.
Elenco dei principali Fast Food:
JOLLYBEE: E’ il Fast Food più diffuso. Praticamente una copia di un Mc Donald con gusti leggermente adattati alle Filippine ma non più di tanto. E’ interessante solo per la colazione perché se si è amanti della colazione “dolce” all’italiana qui si può prendere un Caffé lungo o un “Hot Chocolate” (Cioccolata calda) e i Pan Cakes, una sorta di Crepe dolce che si usa molto negli Stati Uniti su cui viene spalmato il succo dolce di acero o il miele o la nutella. Generalmente infatti i Breakfast serviti nei bar o ristoranti sono orientati alla clientela filippina o al massimo americana e tedesca e quindi sono colazioni salate a base di salsiccia, uova, riso.
CHOWKING: Diffuso quasi quanto il primo è un fast food di cucina cinese ed è il migliore in assoluto. La varietà dei piatti e soprattutto la qualità è eccellente. Si mangia meglio che nei ristoranti cinesi tradizionali anche se ovviamente l’ambiente è quello un pò freddo e anonimo dei fast-food.
Servono il migliore Halo Halo (Granita con frutta e gelato).
GREENWICH: E’ una sorta di concorrente di “Pizza Hut”.  Si trovano pizze e focacce per la verità non eccezionali, ma con il vantaggio che rispetto a Pizza Hut il prezzo è un po’ più basso e la varietà di pizze è maggiore. Adatto solo ad uno spuntino.
SHAKE’S: E’ un fast food orientato al turista americano. E’ molto caro per quello che offre ed il cibo è un miscuglio di pasta con polpette di carne e pizza.
SBARRO: E’ un finto fast food italiano, nel senso che espone la bandiera italiana ma in realtà la compagnia è di Chicago. E’ leggermente più caro degli altri ma è si mangia la pizza migliore delle Filippine. Tra i piatti: Lasagne, Cannelloni, Pizze e Focacce, Insalate di Pasta, Pollo alla pizzaiola etc…. Un posto dove ci si ferma volentieri a mezzogiorno. Tuttavia non è molto diffuso e si trova praticamente solo nei centri commerciali più grandi.
Oltre a quelli sopra citati sono presenti naturalmente anche i tipici fast food americani: Mc Donald, Burger King, Pizza Hut, Wendy, Kentucky Fried Chicken etc…..

FUSO ORARIO
+ 7 rispetto all’Italia
+6 quando in Italia vige l’ora legale

GENTE
I filippini sono asiatici che hanno avuto una lunga e intensa dominazione spagnola. La razza originaria pertanto si è mescolata con gli spagnoli del tempo dando origine appunto alla fisionomia attuale che è un misto di caratteri asiatici e spagnoli. La cosa abbastanza singolare è che questa fusione delle due razze ha avuto un effetto diverso a seconda del sesso.
Nelle donne filippine infatti prevalgono i caratteri asiatici e si può dire che ad un primo sguardo una donna filippina assomiglia molto ad una thailandese di statura un po’ bassa, e con gli occhi leggermente più tondi. Nell’uomo invece la componente spagnola è molto più evidente tanto che se si passeggia in una strada dove ci sono soli uomini si potrebbe pensare di essere in Colombia o in Venezuela.
Insomma è come essere in un paese abitato da donne thailandesi e uomini colombiani !!!
Quando capiterà di vedere uomini con forti caratteri asiatici, occhi a mandorla etc.., non sono filippini ma koreani. Ci sono molti koreani nelle filippine ed in genere appartengono alla classe sociale più alta. Sono stati i koreani infatti tra i primi a venire nelle filippine ad investire aprendo industrie e centri commerciali. Oggi cominciano ad arrivare anche molti cinesi.
Per quanto riguarda il carattere bisogna pensare alla Sicilia di qualche decennio fa.
Senso dell’onore, ospitalità, ma anche suscettibilità, forte gerarchia familiare, vendette tra famiglie, quindi una sorta di siciliani asiatici.
Il senso della famiglia è talmente forte che a volte sembra soffocare le personalità dei singoli componenti.
Tutti lavorano, compresi i bambini, per poter dare il denaro al più vecchio della famiglia.
La cosa brutta è che spesso le ragazze anche giovanissime e ancora bambine, si prostituiscono per portare i soldi al padre e la cosa sconcertante è che questi padri non sembrano “forzare” le figlie alla prostituzione, ma è talmente forte il senso di gratitudine e del dovere verso il padre, una sorta di lavaggio del cervello culturale, da indurre spontaneamente queste ragazzine alla prostituzione. Spesso le famiglie non si oppongono a questa scelta, contenti di ricevere denaro per i bisogni quotidiani. E’ qualcosa che a noi fa venire i brividi ma in quei luoghi appare abbastanza normale. Certo è, e questa è la cosa forse più brutta delle Filippine ma che si riscontra anche in altri paesi asiatici, che c’è un materialismo molto diffuso.
Sembra che il “possedere” sia molto importante. Si vedono filippini poverissimi con dei cellulari top di gamma (a loro un cellulare così costa quasi 10 mesi di stipendio!!).
La cosa bella dei filippini è che non esiste l’amico o l’estraneo. In pratica loro riservano lo stesso trattamento per qualunque persona. Può capitare di vedere persone fermarsi con l’auto suonare alla porta di uno sconosciuto ed usare il suo gabinetto senza nessun problema e senza nemmeno dare la mancia, perché non c’è n’è bisogno. C’è una solidarietà fra le persone assolutamente invidiabile.
Per dare un’idea del senso dell’onore che hanno i filippini, si pensi che scommettono sui combattimenti tra galli (uno spettacolo piuttosto cruento e diffusissimo nel paese) semplicemente a voce. Cioè senza nemmeno avere i soldi (e spesso non li hanno neanche a casa) magari puntano un milione delle nostre lire su un gallo semplicemente a voce. Alla domanda “cosa succede se qualcuno poi perde e non paga ?” Rispondono: “Non può succedere !”.

MONETA
L’Euro non è molto diffuso e in alcuni luoghi non viene cambiato nemmeno dalle banche. Meglio girare con la moneta locale, i “pesos” appunto. (1euro=60/70 pesos a seconda del cambio).
L’unica moneta estera accettata spesso ma solo negli Hotel, nei Centri Commerciali e in qualche Ristorante sono i dollari americani. Se però si cambiano gli Euro in Dollari prima di partire e poi ancora i Dollari in Pesos una volta nel paese si perde troppo. Quindi arrivare con gli Euro nelle Filippine e solo qualche dollaro per le piccole spese dei primi giorni. Appena possibile andare nei “Mall” centri commerciali di una grande città e cambiare gli Euro in pesos nei “Money changer Offices” ufficiali.
Si trovano dei “Money changer” con cambi ancora migliori in alcuni uffici turistici.
Le banche ovviamente hanno dei cambi leggermente meno vantaggiosi.
Stare invece alla larga dai “cambisti in nero” che si materializzano appena capiscono che siete turisti e vi attireranno con dei cambi apparentemente molto vantaggiosi.
Sono molto abili con le mani e cercheranno di fregarvi un sacco di soldi o di rifilarvi banconote false. Persino i filippini che pure li conoscono molto bene, ne rimangono alla larga. La carta di credito è abbastanza diffusa, ma considerate che le Filippine sono secondo una statistica il paese che vanta il maggior numero di truffe operate attraverso la falsificazione delle carte di credito. Usatela senza problemi negli Hotel, nei Ristoranti e nei Centri Commerciali di buon livello ma evitate di usarla nei piccoli negozi o per servizi per i quali ci potrebbe essere un rischio di abuso del vostro numero di carta di credito. Alcune VISA possono avere un codice di autoprotezione e vi impediranno di prelevare dagli sportelli ATM, perciò se troverete difficoltà nelle operazioni di prelievo andate in banca e non fatevi venire inutili patemi d’animo.

MOTO
Vale la pena affittare una moto per poter visitare i dintorni in piena libertà. Normalmente affittano tra i 500 ed i 700 pesos per 8 ore (non si fidano a lasciare la moto per la notte), se negoziate per più giorni potete ottenere un miglior prezzo e tenerla anche la notte.

MALLS
Sono i centri commerciali. A volte vale la pena andarci per: comprare cose, comprare biglietti e andare al cinema (costa € 1,50 o 2).
Il migliore è il Mall of Asia di Manila.

RISCHI SANITARI
vaccinazioni consigliate: difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, rabbia, encefalite giapponese.
Nelle Filippine non è sicuro bere l’acqua di rubinetto, per cui è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde. In alternativa l’acqua corrente può essere trattata facendola bollire per almeno 15 minuti, al fine di garantire la più efficace delle purificazioni.
Il rischio di malaria è presente tutto l’anno in tutto il paese nelle aree al di sotto dei 600 m, a eccezione delle province di Aklan, Bilaran, Bohol, Camiguin, Capiz, Catanduanes, Cebu, Guimaras, Iloilo, Leyte, Masbate, Samar nord, Sequijor e l’area metropolitana di Manila. Non vi sono rischi nelle aree urbane e nelle zone pianeggianti. Per conoscere quali farmaci assumere per la profilassi, i relativi dosaggi, i tempi, le modalità di assunzione e le controindicazioni, e comunque quale regime sia preferibile nel vostro caso, rivolgetevi almeno 15 giorni prima della partenza al Servizio di Medicina dei Viaggi della vostra ASL.
Altri rischi: rabbia, febbre tifoide.
Consigliamo di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese.

SALUTE
Punture di flebotomi e leishmaniosi cutanea
Non viaggiare nelle Filippine, in particolare Palawan, senza lozione spray contro gli insetti e unguento antibatterico!
Alcune delle spiagge delle Filippine, in particolare Palawan, hanno flebotomi. Di solito mordono all’alba e al tramonto e non si notano. Il giorno dopo la puntura sarà estremamente pruriginosa. Se si viene morsi, si possono sviluppare gravi lesioni in un paio di giorni (ulcere tropicali). Si sa di avere un ulcera tropicale in via di sviluppo se, nonostante tutte le cure normali, le ferite diventano progressivamente più grandi e, infine, molto dolorose. Il parassita distrugge le cellule della pelle, lasciando un enorme caverna sotto la crosta. Queste ferite non possono essere trascurate e possono lasciare cicatrici permanenti. La gente del posto a Palawan chiama le infezioni avanzate “pizze”.
Prevenzione: Il sistema più efficace di prevenzione è quello di applicare spray contro gli insetti con un alta concentrazione di DEET. A Palawan, “Off!” è ampiamente venduto perché ha un’alta concentrazione di DEET. È anche possibile miscelare il repellente con lozione solare, olio di cocco o di qualsiasi altro olio.
Trattamento immediato: Se una crosta è già formata, effettuare le seguenti operazioni: Perossido di idrogeno Mescolare con 50/50 Betadine. Utilizzando un gomitolo di lana, di cotone, tamponare la ferita con questo mix. Si dissolvono le croste e rivelano quello che c’è sotto. Una volta che la ferita è aperta e pulita, applicare una pomata al 2% antibatterico (Mupirocin Bactroban è il marchio locale), utilizzando un cotton fioc. Coprire con un pezzo di garza. Ripetere questo processo due volte al giorno o più fino a quando le ferite non sono più infette e iniziano a guarire. Ripetere il trattamento subito dopo la doccia. Fare il trattamento per almeno una settimana/10 giorni o più a seconda della gravità.
Se la crosta non si è ancora formata, pulire la zona con alcool o una soluzione disinfettante e applicare una pomata antibatterica, almeno per un paio di giorni.
Per ulteriori informazioni sulla leishmaniosi: Il centro per la ricerca sulle malattie tropicali (TDR sostenuta da OMS, UNICEF e altri) ha una buona informazione su questa malattia. Si può vedere il “ciclo di vita ella leishmaniosi” e come il parassita si moltiplica e distrugge le cellule del corpo.
Nicnics
Nelle Filippine i flebotomi sono di solito chiamati nicnics o nics nic. Questo nome può anche riferirsi alle pulci di sabbia. Se sii desidera sapere se ci sono flebotomi o pulci di sabbia sulla spiaggia nel luogo in cui si sta soggiornando, si deve chiedere ad uno dei locali se esistono nicnics sulla spiaggia.
APPROFONDIMENTO: di cosa si tratta
Sono malattie causate da piccoli parassiti (protozoi) del genere Leishmania. Si conoscono numerose specie di Leishmanie: L. Tropica, L. Donovani, L. Infantum, L. Braziliensis, ecc..
Come si manifestano: i sintomi sono molto vari. In genere si distinguono:
1.        una Leishmaniosi cutanea, caratterizzata da lesioni ulcerose sulla pelle
2.        una Leishmaniosi cutaneo-mucosa, più grave, in cui le ulcere tendono ad interessare anche le mucose (bocca, fosse nasali)
3.        una Leishmaniosi viscerale, conosciuta anche col nome di Kala-azar, caratterizzata da accessi febbrili irregolari, perdita di peso, anemia, ingrandimento del fegato e della milza, e da un’altissima mortalità, se non trattata.
Come si trasmettono
Le Leishmanie vengono trasmesse all’uomo mediante la puntura di insetti appartenenti al genere Phlebotomus, un insetto vettore diffuso in tutte le regioni intertropicali e temperate del mondo. Benché si conoscano centinaia di specie di Flebotomi, solo una trentina sono responsabili della trasmissione della malattia. E’ la femmina del Flebotomo che nel succhiare il sangue di mammiferi e dell’uomo, trasmette la malattia dagli animali all’uomo o da uomo ad uomo.
Come si curano
Esistono farmaci per la cura della malattia, ma il trattamento dev’essere fatto il più precocemente possibile.
Prevenzione
Consiste nell’evitare le loro punture mediante repellenti da applicare sulla pelle, nelle parti scoperte del corpo, e usare insetticidi e zanzariere negli ambienti in cui dorme. Non esiste un vaccino.
Leishmaniosi
La Leishmaniosi è una grave malattia sistemica protozoaria polimorfa della cute, delle membrane mucose e degli organi interni determinata da varie specie del genere Leishmania. Questi parassiti intracellulari obbligati del sistema reticolo-istiocitario dell’uomo e di altri mammiferi vengono trasmessi ad opera di un vettore biologico: il flebotomo. Questo insetto ematofago, che appartiene al genere Phlebotomus e viene comunemente denominato pappatacio , è di aspetto simile ad un moscerino di 2-3 mm.
Dal punto di vista clinico le leishmaniosi vengono divise tradizionalmente in forme viscerali (kala-azar); forme cutanee (Bottone d’oriente, Bolla d’Aleppo, Baghdad o Delhi, ulcera d’oriente, etc…) e forme muco-cutanee (Espundia, Uta, etc…). Oggi, la forma viscerale e cutanea della parassitosi sono considerate stadi evolutivi di una medesima malattia nel cane, mentre nell’uomo le due forme sono distinte. Tuttavia non esiste differenza assoluta tra le leishmaniosi viscerali e le leishmaniosi cutanee in quanto queste ultime possono talora visceralizzarsi, o possono essere determinate da ceppi particolari di leishmanie che solitamente determinano forme viscerali; inoltre nel cane, specie che funge da serbatoio dell’infezione, la leishmaniosi è generalizzata; le leishmaniosi viscerali comportano comunque localizzazioni cutanee tali da permettere l’assunzione delle leishmanie da parte del vettore biologico.
Leishmaniosi forma cutanea e viscerale
Le tecniche enzimogenetiche e lo studio molecolare del DNA, hanno rivoluzionato la collocazione tassonomica del protozoo. Oggi si è più propensi a considerare gli agenti eziologici delle varie forme patogenetiche facenti parte di differenti “complex”.
-Leishmania donovani complex: comprende gli agenti eziologici di forme viscerotrope del Vecchio e del Nuovo Mondo come L. donovani responsabile in Asia del kala-azar dell’uomo (non è una zoonosi); L. archibaldi che nell’Africa orientale determina il kala-azar africano, zoonosi silvestre con reservoir in felidi (Serval), viverridi (Genetta) e micromammiferi roditori; L. infantum agente eziologico della leishmaniosi nel Bacino Mediterraneo, Senegal, Asia centrale e Nord della Cina, è l’unica specie autoctona presente in Italia e determina la leishmaniosi generale canina con possibilità di trasmissione all’uomo (forme viscerali ma anche cutanee), l’uomo rappresenta un fondo cieco epidemiologico
-Leishmania tropica complex: agenti di forme cutanee del Vecchio Mondo come L.tropica presente nel bacino mediterraneo, in Medio Oriente, in India, e in Africa occidentale che determina la forma secca del Bottone d’Oriente la quale non è una zoonosi; L. major diffusa nel mediterraneo africano, Africa centro occidentale, Medio Oriente ed Asia centrale agente causale della forma umida del Bottone d’Oriente, zoonosi con epidemiologia rurale e reservoir nei roditori selvatici; L. aethiopica nell’ Africa dell’est che causa la forma secca del Bottone d’Oriente ma con tendenza alla forma cutanea disseminata, zoonosi questa con diffusione silvestre e reservoirs nelle procavie
-Leishmania mexicana complex il cui agente nelle sue tre sottospecie determina una zoonosi nel Nuovo Mondo con forme cutanee nell’uomo e reservoirs in roditori selvatici ed opossum
-Leishmania brasiliensis complex: agenti di forme muco-cutanee nel Nuovo Mondo come L. peruviana diffusa in Perù ed agente dell’Uta, zoonosi relativamente benigna a ciclo epidemiologico rurale con il cane come serbatoio; L.brasiliensis brasiliensis e L.brasiliensis panamensis agenti dell’ Espundia con ulcere a carattere metastatico ed epidemiologia silvestre, zoonosi a ciclo silvestre con reservoirs selvatici come bradipi, porcospini, procionidi e roditori.
Per quanto concerne l’Italia, l’unica specie presente è L.donovani infantum. Questa specie è l’agente della leishmaniosi generale canina. La trasmissione all’ uomo avviene tramite la puntura delle femmine di Flebotomo (Phlebotomus spp.) infettate sul cane nelle zone endemiche. Nell’uomo determina forme viscerali ma anche cutanee. L’uomo rappresenta un fondo cieco epidemiologico in quanto non può reinfettare i flebotomi.
Il parassita presenta due forme biologiche:
·         forma flagellata (promastigote): (15-25 μm) flagellato libero e natante nei fluidi biologici, nel tratto gastro-intestinale dei vettori e nelle colture
Forma promastigote
·         forma non flagellata (amastigote) : aflagellato intracellulare contenuto nelle cellule macrofagiche del S.R.I. dell’uomo e degli animali; sullo striscio approntato da materiale prelevato dalla lesione queste forme appaiono contenute all’interno di grossi macrofagi azzurrofili, detti Cellule di WRIGHT e si presentano come corpiccioli tondeggianti, ovalari o piriformi, detti Corpi di LEISHMAN-DONOVAN
Forma amastigote
La malattia nell’uomo
Leishmaniosi cutanea e mucosa
La lesione iniziale è una papula che si estende diventando solitamente un’ulcera indolente. Le lesioni sono singole o multiple, talvolta non ulcerate e diffuse. La cicatrizzazione avviene in maniera spontanea in qualche settimana o mese ma può durare anche un anno e oltre. Alcuni ceppi del parassita possono disseminarsi causando lesioni mucose anche anni dopo la cicatrizzazione della lesione primaria. Queste forme interessano i tessuti naso-faringei causando una distruzione progressiva dei tessuti determinando gravi deturpazioni. Talvolta le lesioni cutanee recidivano, anche dopo un’apparente guarigione, dando luogo ad ulcere, papule e noduli che si formano nella sede dell’ulcera primitiva o nelle sue vicinanze.
Leishmaniosi viscerale
La leishmaniosi viscerale è una malattia protozoaria cronica sistemica i cui sintomi principali sono: febbre, linfoadenopatia, epatomegalia, dimagramento, anemia, leucopenia, trombocitopenia. La malattia ha esito letale se non trattata adeguatamente e tempestivamente dopo la comparsa dei sintomi. Le lesioni cutanee possono comparire anche dopo un’apparente guarigione dalla forma sistemica.
Epidemiologia
La Leishmania è abbastanza diffusa in Italia, soprattutto nelle zone rurali e periferiche della fascia costiera. Focolai di una certa entità sono stati riscontrati in quasi tutte le nostre isole. In particolare grossi serbatoi della malattia sono localizzati nell’isola d’Elba (il 40% dei cani viventi in alcune zone è risultato infetto), sul promontorio del Monte Argentario, in Sicilia, Campania (ultimamente un forte aumento del numero dei cani infetti è stato rilevato nell’isola di Ischia), Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria. La Leishmania è oggi presente su tutta la penisola. La diffusione della parassitosi è legata alla presenza degli insetti vettori. Delle specie italiane il Phlebotomus perniciosus è il primo dittero responsabile della Leishmaniosi viscerale canina ed umana.
I flebotomi
Flebotomo
I Flebotomi sono insetti dell’ordine Diptera, sottordine Nematocera, famiglia Psychodidae. Detti anche “pappataci” o “sand flies” sono i vettori della leishmaniosi. In Italia appartengono al genere Phlebotomus (P. perniciosus, P. ariasi e P.perfiliewi) e possono trasmettere Leishmania infantum. Nel Nuovo Mondo la leishmaniosi viene invece trasmessa da insetti del genere Lutzomyia spp..
Questi insetti ematofagi sono “zanzarini” di 2-4 mm di colore giallo sabbia (“sand flies”), con ali e corpo rivestiti di peli. Sono caratterizzati da attività vespertina e notturna, durante il giorno trovano rifugio in microhabitat bui ed umidi come tane, fessure nei muri, cavità degli alberi, etc….
Nei Paesi a clima temperato sono particolarmente favorevoli ai flebotomi vettori le colline retro-litorali, e non solo, specie se alte fra i 200 ed i 600 m slm. Questi luoghi sono quindi da considerarsi zone di endemia della leishmaniosi da L. infantum. In questa fascia climatico-altitudinale si adattano bene anche alle periferie urbane.
Comunque la coesistenza del flebotomo e delle specie reservoir (in Italia il cane) non significa necessariamente che la zona in questione sia un luogo d’endemia.
La temperatura è un fattore importantissimo ai fini dell’attività dei flebotomi, sulla loro attività riproduttiva (n° cicli di ovodeposizione) e sulla fase endovettoriale del ciclo delle leishmanie (optimum termico a 25°C). Essi non mostrano attività al di sotto dei 16°C. Quindi sono un problema prevalentemente estivo.
Le femmine depongono le uova in ambienti bui, umidi ma non acquosi da 1 a 3 volte all’anno in funzione della temperatura. Durante la fase di ovodeposizione sono linfo-ematofaghe: possono pungere più volte in una notte, vengono definite “nervous feeder” in quanto hanno un forte bisogno di nutrirsi soprattutto se il loro intestino è danneggiato delle leishmanie che lo parassitano.
Dal punto di vista comportamentale i flebotomi hanno un volo silenzioso, punture non dolorose e sono attratti da luci deboli, il loro home-range è limitato: 100-200 metri, ma a volte si possono spingere fino a due km di distanza.
Biologicamente presentano 4 stadi larvali per 3-5 settimane, poi per 1-2 settimane permangono come ninfe. L’ultimo stadio, adulto, l’imago può vivere da 10 a 60 giorni in funzione soprattutto dell’umidità.
L’ibernazione è garantita dalle larve di quarto stadio.
Trasmissione
La femmina del pappatacio, al momento dell’ovodeposizione diventa linfo-ematofaga e può pungere la cute di un ospite infetto (un cane, una volpe, un ratto nero o qualsiasi mammifero che funge da reservoir per una particolare specie di Leishmania). Con la puntura del flebotomo si forma un lago emo-linfatico nel derma dell’ospite, ed il flebotomo si infetta per assunzione delle cellule del SRI parassitate, presenti soprattutto nella linfa dermica e contenenti gli amastigoti. All’interno del flebotomo gli amastigoti aflagellati si attivano a promastigoti e si moltiplicano nell’intestino medio dell’insetto ed acquisiscono il potere infettante (il flebotomo è un vettore biologico!). I promastigoti risalgono poi il canale digerente del flebotomo fino alle parti buccali dove si concentrano e vengono iniettati in un nuovo ospite. All’interno di quest’ultimo i promastigoti vengono fagocitati dai macrofagi e si trasformano in amastigoti. Gli amastigoti si moltiplicano per divisione binaria anche all’interno dei primi macrofagi infettati fino a distruzione di questi. Gli amastigoti che si liberano vengono fagocitati da altre cellule e così via. I macrofagi fungono da cavallo di Troia e trasportano i parassiti in altre sedi dell’organismo infettato, in vari organi e tessuti del SRI localizzandosi in fegato,milza, linfonodi, midollo osseo, derma, ecc…

SECCATURE
– il gran numero di venditori ambulanti che vi daranno noia nell’intento di rifilarvi occhiali da sole, orologi e asciugamani;
– le zanzare killer che entrano in azione da mezzanotte in poi;
– la dissenteria che è sempre in agguato qualora si sfori con le bevande fredde.

SICUREZZA
E’ da smentire il luogo comune che le Filippine siano un paese pericoloso. Sono solo due i posti che è consigliabile evitare. Il primo è la capitale Manila. E’ una città giudicata pericolosa persino dai Filippini stessi. Oltretutto non offre granché da vedere. Perciò limitatevi al transito da e per gli aeroporti ed i porti di questa città usando i taxi “ufficiali” che sono quelli che in genere hanno accesso all’interno delle zone aeroportuali. Sono un po’ più cari di quelli “privati” che si trovano appena fuori, ma comunque quando si tratta di sicurezza, meglio non risparmiare troppo. In ogni caso anche quello più caro costerà una sciocchezza: per un normale transito da aeroporto a porto si paga più o meno 5 Euro.
L’altra zona da evitare sono le Filippine del Sud, ovvero la regione di Mindanao. In questa zona che è la parte musulmana del paese sono attivi numerosi gruppi terroristici che a volte rapiscono preti o tecnici occidentali a scopo di estorsione, o piazzano bombe nei bar etc… Evitare quindi di andare in questa zona. Il resto del paese ovvero le Filippine del Nord (Luzon) e quelle centrali (Visayas) sono sicure come qualsiasi altro paese. Oltretutto qui quasi tutti i negozi e supermercati hanno davanti all’ingresso una o più guardie armate addette alla sicurezza e questo, anche se a volte è un po’ annoiante perché vogliono controllare anche cosa hai nel marsupio prima di farti entrare nel supermercato, in realtà infonde una certa sicurezza. Su alcune guide si menziona un altro tipo di terrorismo, attivo nelle zone orientali (Bicol, Samar, Leyte) ma questi gruppi che si fanno chiamare NPA (New People Army) sono più che altro ribelli anticapitalisti rifugiati sulle montagne che combattono contro le milizie governative locali filippine appoggiate dagli americani. Ad ogni modo, a differenza dei gruppi terroristici del sud, questi non hanno mai toccato un solo turista. Quindi evitare soltanto di soggiornare nella Città di Manila, se non per il tempo necessario ai trasferimenti, e nella regione di Mindanao. Naturalmente, come in tutti i paesi poveri, è opportuno non ostentare oggetti costosi. Evitare di portare gioielli, comprese, catenine, braccialetti, e orologi di marca: è una buona norma sempre valida. Meglio evitare anche vestiti eleganti ed appariscenti che non mette proprio nessuno.
– Non ostentare beni di lusso, in primis cellulare, oro ed orologi o anelli vistosi;
– Diffidare dei passanti e chiedere le informazioni stradali solo alle guardie (le si trovano di guardia in ogni negozio e banche)
– Chiudere la sicura del taxi durante la marcia.

SHOPPING
Le Filippine non sono esattamente una di quelle destinazioni dalle quali si ritorna con una valigia piena di acquisti. L’artigianato locale non è così presente e fra le piccole cose si possono trovare: le ciabattine fatte con le fibre del banano e qualche lampada da appendere in tela e bamboo facilmente riponibile in valigia e dalla forma tipica filippina.
L’abbigliamento non è interessante come in Thailandia. Una delle ragioni principali è che qui nei supermercati vengono venduti prodotti “American Style” e quindi poco interessanti per un europeo. Le scarpe sportive delle marche blasonate costano a volte più che in Italia. Nei mercatini si trovano spesso delle imitazioni a buon prezzo ma solitamente di plastica invece che di pelle. Le T-shirt costano circa 5 euro nei supermercati (Importate dagli Stati Uniti e di cotone buono). Sulle bancarelle si possono trovare a partire da 1,50 Euro ma sono di cotone pessimo o addirittura sintetiche. Da sottolineare è il fatto che i Filippini non sembrano molto abituati a trattare il prezzo quando vendono, persino nelle bancarelle. Nelle Filippine, salvo qualche rara eccezione, il prezzo esposto o quello citato all’inizio rimane pressoché identico anche dopo venti minuti di inutile trattativa e indipendentemente dalla quantità di oggetti che si acquistano.
Se fanno un sconto è talmente ridicolo che sembra vi stiano prendendo in giro.
La ragione di questo pare sia da attribuire al fatto che nel commercio i Filippini hanno una serie infinita di intermediazioni prima di arrivare alla vendita al dettaglio.
Ad esempio, la bancarella che vi vende la maglietta, l’ha comprata a sua volta da un altro negozio o da una bancarella, la quale l’ha acquistata a sua volta da un amico e così via all’infinito prima di arrivare all’importatore o al produttore. Questo è tipico della società Filippina dove il senso della comunità è molto sviluppato. Per cui ogni singolo soggetto ricarica pochissimo sul prezzo d’acquisto anche se poi il prezzo finale è comunque normale a causa dei numerosi passaggi.

SPOSTAMENTI
Sono il problema delle Filippine. Sicuramente dovrete prendere voli interni, le compagnie che hanno i migliori prezzi sono CEBU Pacific e Philippine Airlines. Occhio a prendere i biglietti molto tempo prima, perché se dovete cambiare qualcosa nei voli vi costerà meno prendere dei biglietti nuovi. Per quanto riguarda i bagagli, in caso di rotture o perdite al massimo vi pagano 1000 pesos per valigia. Per comprare i biglietti sul posto, la cosa migliore é comprarli nelle rivendite, normalmente si trovano nei Mall (centri commerciali) delle grandi città o in agenzie autorizzate (ad esempio nel EL NIDO al Art Cafe). Per quanto riguarda gli spostamenti via mare dovrete prendere dai baka (tipica imbarcazione filippina) a catamarani (Seacat da CEBU a Bohol).

TRUFFE E PERICOLI
Manila può essere una città molto pericolosa se si abbassa la guardia e  se non si sa cosa si sta facendo, ma non più pericolosa di qualsiasi altra città del terzo mondo. Il crimine qui è piuttosto sofisticato. A peggiorare la situazione, la polizia è spesso coinvolta. Ci sono anche molte persone in uniforme della polizia, che non sono in realtà la polizia.
Inoltre è necessario essere molto attenti quando si attraversa la strada. Molti, se non la maggior parte dei semafori, sono fuori uso. Le strisce pedonali non significano nulla e le auto passano a pochi centimetri  dai pedoni da entrambi i lati. Nessuno vi farà attraversare ma non cercheranno neanche di colpirvi deliberatamente.
Ativan Scam
Il numero uno della truffa è l’Ativan Scam ovvero la droga da stupro.
Un filippino amichevole, ben vestito, maschio o femmina, inizia una conversazione, a volte con il pretesto di tradurre una lettera scritta nella sua lingua dicendo che ha parenti nel vostro paese. Poi, per ringraziamento o qualcosa del genere, lui / lei offre da bere. Nella bevanda ci sarà della droga, l’ Ativan, un sedativo che vi renderà inconsci. Se siete fortunati la rapina sarà l’unico motivo.
Pertanto non accettare bevande!! Le guide diranno che queste situazioni accadono raramente ma purtroppo si stanno verificando sempre più spesso. Non vi è alcun bisogno di essere paranoici nei confronti dei filippini amichevoli, che tra l’altro comprendono la maggior parte della popolazione, basta essere intelligenti e informati su questa possibilità di truffa.
Taxi
La cosa da non fare è prendere un taxi a Naia, l’aeroporto internazionale. I taxi non sono autorizzati ad operare da lì, quindi se se ne prende uno è illegale. Solo i taxi degli Hotel possono operare perché sono prenotati in anticipo. Il taxista prenotato in anticipo dall’hotel avrà una lista con il nome del turista da accompagnare.
Un altro modo per uscire dall’aeroporto è con un auto a noleggio. Ci sono diverse compagnie di noleggio auto appena si esce dalla porta principale. La peggiore è “Nissan” che di solito raddoppia il prezzo del noleggio dando un’auto di lusso (l’unica differenza è una scritta su un lato) al posto di un’auto standard. Questo non è un pericolo, ma un inizio piuttosto di cattivo gusto per le vacanze.
Tornando ai taxi illegali, all’uscita del terminale Naia c’è sempre qualcuno in piedi che chiede se si vuole un taxi. Il fatto è che non potrebbero nemmeno transitare nella zona terminale ma lo fanno davanti alle guardie di sicurezza a cui riservano un contributo.
Queste situazioni sembra non accadano al terminale completamente separato PAL, né presso il terminale locale domestico.
Evitare sempre di mettere i bagagli nel baule a meno che non ci sia qualcuno a controllare e assicurarsi che ci sia sempre una persona ancora in taxi, mentre le valigie vengono scaricate.
A volte può capitare che il taxista vi chieda di far salire un amico, non accettare mai perché l’intenzione sarà quella di derubarvi.

TRASPORTI
Considerato il livello economico del paese i trasporti sono eccezionali. Le Filippine sono organizzate in modo che anche una persona senza automobile (qui la maggior parte della popolazione non ha l’auto) possa raggiungere qualsiasi angolo del paese. Il tutto a prezzi veramente economici. Per certi versi il sistema è migliore di quello italiano.
In pratica i trasporti su terra sono di tre tipi: Autobus, Jeepney e Tricycle.
GLI AUTOBUS si utilizzano per i tragitti intercity da una città all’altra. In ogni città c’è un “Bus Terminal” (più di uno nelle città più grandi) dal quale partono decine e decine di Bus ad ogni ora del giorno ed anche della notte verso tutte le destinazioni.
Il biglietto si può fare al momento nell’ufficio del terminal.
Ci sono addirittura percorsi di 1000 o 2000 kilometri per i quali il Bus impiega due o tre giorni. In questo caso i pasti sono serviti a bordo come in un aereo e naturalmente sono compresi nel prezzo del biglietto che, considerato il servizio e la distanza, è veramente economico. La compagnia più attiva sui lunghi tragitti è la Philtranco ( http://www.philtranco.com.ph/d3/index2.html ) Un altra compagnia che offre Bus moderni e confortevoli è la Ceres Liner.
Per ogni tratta sono disponibili diversi tipi di Bus. Quelli vecchi e senza finestrini sono quelli più economici, poi ci sono i moderni “Aircon Bus” dotati di aria condizionata che sono paragonabili ad un Autobus turistico italiano, ed infine i “Gold Service” presenti solo sulle rotte più lunghe che hanno i sedili singoli e reclinabili tipo quelli della “Business class” in aereo, e permettono di dormire, oltre ad offrire il servizio hostess e pasti a bordo. Gli “Aircon Bus” sono la scelta migliore per il turista che si porta appresso i bagagli.
Naturalmente essendo le Filippine un paese composto di isole, gli autobus che percorrono tragitti lunghi devono spesso saltare da un’isola all’altra, ma non è un problema, semplicemente l’autobus sale sul traghetto e la tratta di navigazione è sempre compresa nel prezzo del biglietto dell’autobus.
Solo in alcuni casi la compagnia di navigazione chiede una piccola partecipazione ai passeggeri degli autobus che comunque è inferiore al prezzo del biglietto che si pagherebbe se si prendesse il traghetto per conto proprio.
LE JEEPNEY sono praticamente le vecchie Jeep lunghe dell’esercito Americano adattate per il trasporto passeggeri. Ci si siede sulle panche laterali del cassone, salendo da dietro.
Di solito ci si sta in una decina. Le jeepney sono coloratissime e corrispondono un poco ai nostri autobus urbani.
Ovvero percorrono 24 ore su 24 sempre lo stesso tragitto all’interno della città nelle due direzioni. Non esistono né fermate, né orari. Per salire basta fare un cenno con la mano e il conducente si ferma. Per scendere basta gridare “parà” al conducente e questo si fermerà immediatamente nel punto in cui si trova. L’orario non serve perché ce ne sono un’infinità che continuano a passare ininterrottamente persino di notte. L’impressione è che nelle Filippine non dorma mai nessuno. A qualunque ora le strade sono piene di persone a piedi e sulle Jeepney.
Cosa facciano in giro tutte queste persone di notte non si sa, ma bisogna anche rendersi conto che quasi nessuno ha un “lavoro” nel senso occidentale del termine. Qui tutti tirano a campare come possono. In ogni caso i Filippini necessitano di poche ore di sonno. Circa 5 ore per notte sono per loro più che sufficienti. Poi durante il giorno, schiacciano diversi pisolini nei posti più impensati magari solo per un quarto d’ora e alla fine sembrano essere riposati.
Un altra ragione è che durante la notte la temperatura è leggermente più fresca e quindi come in tutti i paesi a clima caldo le persone si muovono più volentieri.
Un altra cosa particolare dei Filippini è che detestano camminare. Possono resistere a fatiche incredibili senza stancarsi, ma poi stranamente sono disposti a pagare il mezzo di trasporto (che per noi è poca cosa, ma per loro è comunque un costo importante) anche per fare solo 100 metri. E’ un pò come se un italiano povero prendesse ogni volta il taxi per andare a comprare il pane dietro l’angolo, come minimo sarebbe considerato un pazzo, invece nelle Filippine è assolutamente normale.
Collegata a questa ritrosia verso il camminare è una certa antipatia per il sole. I filippini non amano molto il sole, cercano di coprirsi con il cappello e a volte addirittura usano l’ombrello per il sole. E la ragione fondamentale è che quasi tutti i filippini hanno il complesso della pelle scura e quindi temono il sole perché non vogliono assolutamente che la pelle si abbronzi.
Questo retaggio culturale, che proviene in parte dai vicini Stati Uniti, vuole che una persona appartenga in qualche modo ad un ceto sociale più elevato tanto più la pelle è chiara. Si pensi che addirittura alcune ragazze comprano ed usano creme “sbiancanti” per la pelle che sono state ritirate in tutti gli altri paesi per la loro pericolosità.
Il problema è che tutte le Star della Tv e del cinema nelle filippine hanno la pelle chiara perché in genere sono figli di coppie miste, per lo più di padre americano e madre filippina. Questo rinforza l’idea che per avere successo devi avere una pelle chiara.
Il costo delle Jeepney è sempre fisso qualunque distanza si percorra. Si sale da dietro e si da immediatamente il corrispettivo del trasporto (di solito dai 15 ai 25 pesos, circa 35 centesimi di Euro) al conducente, che naturalmente con una mano guida e con l’altra conta i soldi e dà, nel caso, il resto. Se la Jeepney è piena e non si arrivano a dare i soldi al conducente perché troppo lontano, è prassi normale dare i soldi al passeggero di fianco che li passerà a sua volta ad un altro e così via fino al conducente. Processo inverso per il resto.
In alcuni casi le Jeepney percorrono tragitti anche extraurbani, ma in genere non più di una quindicina di chilometri.
Terzo tipo di trasporto è il TRICYCLE. Praticamente quello che noi chiamiamo “Sidecar” con in più il tetto. E’ un mezzo molto buffo e diverso dai Tuk Tuk thailandesi che assomigliano di più all’Ape car. Si deve immaginare una motocicletta con saldata dalla parte destra una specie di carrozzina nella quale prendono posto (strette) di solito due persone. Nella parte posteriore della carrozzina c’è un vano per i bagagli. Quelli che non ci stanno si possono mettere tra i piedi.
Attenzione alla testa però perché ad ogni buca della strada si prende una cozzata tremenda contro il tubolare che sostiene il tetto. Questo perché gli spazi sono calcolati per la popolazione filippina che è notoriamente di bassa statura. Il tricycle in fondo è anche divertente ed è un servizio “porta a porta” nel senso che carica dove si vuole e porta dove volete nel raggio di una decina di chilometri. Come un Taxi a due posti. Se ci si trova bene con un conduttore di Tricycle, che sembra particolarmente disponibile e loquace, si può chiedere il suo numero di cellulare e farlo arrivare direttamente all’albergo alla mattina all’ora che preferite. Il tricycle costa ovviamente di più della Jeepney perché porta solo due persone. Di solito per una tratta si pagano dai 50 ai 100 pesos quindi da poco meno a poco più di 1 Euro.
Se si trova un conducente che sembra bene informato, ci si può accordare perché stia a disposizione tutto il giorno portandovi in tutti i luoghi che volete visitare. Mentre si visitano i posti, il conducente aspetterà se la pausa è di una decina di minuti, se invece ci si vuole fermare su una spiaggia per un paio d’ore lui tornerà a prendervi all’ora stabilita per poi portarvi in un altro luogo e così via. Per una giornata organizzata in questo modo si possono offrire dai 500 ai 1000 pesos a seconda del luogo (Dai 7 ai 14 Euro).

TRASPORTI MARITTIMI
NAVI A LUNGA PERCORRENZA
Le navi più grandi, simili a quelle della Sardinia Ferries, non prevedono il trasporto delle vetture, che invece trovano posto su traghetti più piccoli e vecchi chiamati RORO. Vi sono navi a lunga percorrenza (Di solito un giorno e mezzo di navigazione) di diverse compagnie.
Le più moderne, tipo quelle italiane, sono quelle della WG&A meglio conosciute come “Superferry”.
Questa è un’ottima compagnia, perché le altre hanno standard di qualità troppo bassa rispetto a quanto si può aspettare un turista occidentale.
Capita purtroppo non raramente nelle Filippine che traghetti molto vecchi e stracarichi affondino in mare. Le altre compagnie sono comunque la Sulpicio Lines e la Negros Navigation.
Se si prende una nave a lunga percorrenza è bene che sapere che a differenza della navi italiane, le cabine disponibili sono proprio poche (circa una decina per nave) per cui è necessario prenotare la nave almeno tre settimane prima dell’arrivo o rientro a Manila.
Il prezzo di una cabina per una notte in due è di circa 20 Euro a persona compresa la cena a bordo. Prezzo di sola andata.
Se si decide di non prendere la cabina, si può dormire sul ponte esterno che è attrezzato con centinaia di brandine in ferro con un sottile materasso di gommapiuma ma “senza coperte” ! La notte nelle filippine non è fredda ma può piovere e la pioggia e il vento fortissimo sono eventi abbastanza frequenti.
Un alternativa intermedia è la cabina interna collettiva, dove ci sono sempre le brandine di ferro con la gommapiuma senza coperte e senza cuscino, ma almeno sono al chiuso.
TRAGHETTI
I traghetti che vengono usati soprattutto da coloro che vogliono portarsi dietro l’auto o la motocicletta oppure dagli autobus, e sono molto più piccoli e vecchi delle navi.
Assomigliano molto a quelli che in Italia vengono usati per la navigazione sui laghi. Solo che i laghi non hanno onde molto alte, mentre qui questi traghetti affrontano il mare aperto.
Non è necessario prenotare questi traghetti perché se si viaggia in autobus, il prezzo è incluso nel biglietto e ha già un parcheggio assegnato sul traghetto.
TRASPORTO MARITTIMO VELOCE
Per le medie distanze via mare esistono anche imbarcazioni simili ad aliscafi.
Sono i mezzi che si devono prendere per  passare da una isola all’altra in modo veloce e confortevole. Questi mezzi sono molto più cari rispetto agli altri. Per un tragitto di una o due ore si pagano in alcuni casi anche 20 Euro ovvero l’equivalente di un giorno e mezzo di navigazione su una nave con tanto di cena e cabina. Il vantaggio è che essendo così veloci, si può, calcolando bene gli orari, riuscire a guadagnare qualche notte intermedia che altrimenti si sarebbero dovute passare in albergo e quindi recuperare la spesa.
Dipende sempre da quanti giorni si hanno a disposizione e se si ha fretta o meno.
Se siete “saccopelisti” che stanno nelle filippine due mesi, il mezzo più economico per spostarsi è l’autobus con Queste imbarcazioni hanno di solito due classi. Il ponte superiore non ha l’aria condizionata e ha i sedili in legno. Il ponte inferiore ha l’aria condizionata, sedili tipo aereo con alcuni schermi in comune dove viene proiettato un film.
Possono trasportare circa duecento persone.
Le due compagnie più importanti di trasporto marittimo veloce sono la SUPERCAT (http://www.supercatschedule.com/) e la OCEAN JET. (Apparentemente senza sito)
La prima dispone di imbarcazioni più moderne e di una migliore organizzazione.

MANILA
IMPORTANTE:
– Cambiare un po’ di soldi. Attenzione ci sono sei uffici di cambio ed ognuno ha una differente quotazione. Il più conveniente è il Banco BDO. Per un euro 64,94 pesos senza commissioni varie.
– Acquistare una Smart sim card telefonica per 200 pesos con 60 di traffico incluso.
Manila è la capitale delle Filippine, il suo cuore e la sua anima; stabilisce il ritmo dell’arcipelago; è un fulcro pulsante che mescola l’oriente con l’occidente, l’antico con il moderno, l’ordinario con lo straordinario. Manila è una città che non si ferma mai, un moto perpetuo di Jeepney, automobili, pullman, è un inferno di latta rovente su 4 ruote; code, smog e caos dovunque. Si vedono vigili con inutili mascherine e taxisti sputare i polmoni, infatti è nella gola che si sentono fortemente i fastidi dell’inquinamento. Se Bangkok può sembrare una città ultra inquinata non vi e mai fine al peggio. Manila è all’orlo della sopportazione: una città il cui nucleo principale comprende circa un milione e mezzo di abitanti, poi è circondata da una serie di città, una volta indipendenti, ora unite in un complesso unico chiamato Metro Manila per un totale a circa 12 milioni di persone, un traffico impossibile e una prostituzione dilagante che soddisfa soprattutto certi occidentali.
Per i trasferimenti e gli spostamenti è indispensabile usare il Taxi: veloce, sicuro ed economico.
A Manila, Mabindi street è una  zona abbastanza centrale, con molti alberghi, ristorantini etnici dal cinese, al vietnamita, al mediorientale, ma è costante un senso di decadenza, di una provvisorietà accompagnata alla miseria e alla sporcizia, si vedono bambini nudi e sporchi che dormono sui marciapiedi, famiglie intere vicino all’immondizia.
Non può mancare una visita al Mall of Asia: un centro commerciale gigantesco con tanto di pista di pattinaggio sul ghiaccio.
A Manila ci si sposta con la metrorail EDSA: la metropolitana sopraelevata che, pur costando il doppio dei bus normali, è molto comoda per i lunghi spostamenti. Ha però due scomodità, una è che non esistono abbonamenti di nessun genere né biglietti cumulativi né tessere per cui per ogni corsa si devono fare code chilometriche per il biglietto, la seconda è che non si possono comprare un numero di biglietti e tenerli per quando serviranno, a fine giornata scadono, quindi vanno presi di volta in volta e il prezzo varia da 10 a 14 pesos a seconda della distanza che si deve percorrere; all’uscita poi si deve infilare nuovamente il biglietto nell’apposita macchinetta che controlla che si abbia  pagato la cifra giusta, questo non consente, una volta che si è sul treno, di cambiare idea e scendere in un’altra fermata, oltre alla eventuale furbizia di comprare un biglietto da 10 pesos e fare un percorso da 14.
Zone pericolose di Manila da evitare: Baseco, Pier, Divisoria, alcune parti di Tondo.
ESCURSIONI (dentro città)
Malacanang Palce: oltre ad essere una struttura di indubbia bellezza architettonica, è famosa principalmente in quanto attuale sede dei presidenti filippini.
Nayong Pilipino: il più importante centro commerciale di tutta l’isola comprende anche un interessante museo ed un rifornito shopping center.
Intramuros: la città vecchia, il quartiere della colonia spagnola con tanto di fortezza. E’ possibile ammirare un castello e un paio di cattedrali, per il resto è tutto un alternarsi di strutture alberghiere per turisti a baracche simil “favelas” brasiliane.
Chiesa di S.Augustin (bella) la più popolare per i matrimoni.
Fort Santiago: imponente forte sede del mausoleo dedicato all’eroe nazionale Josè Rizal (al quale è stato anche dedicato il Rizal Park). E’ conservata la cella di Rizal e le celle sotterranee dove venivano messi i prigionieri americani durante la seconda guerra mondiale per farli morire con l’alta marea che le allagava.
Chinatown: è molto interessante. C’è una magnifica chiesa spagnola molto antica, e poi file e file di stalls e di banchetti dove si cucina e si vende ogni tipo di merce e cibaria! e se si mette a piovere c’è anche una specie di mercato coperto dove rintanarsi! molto caratteristico ma fare sempre attenzione a portafoglio e macchina fotografica.
Chiesa S.Cruz (bella)
Chiesa Quiapo, veramente meravigliosa.
Quartiere-città di Makati: parte ricca di Manila, piena di grattacieli, pulitissima con almeno due guardie armate ad ogni ingresso di palazzi, uffici, ristoranti, centri commerciali.
Quezon City: punto vitale per l’industria del divertimento e centro governativo. Per alcuni anni ai tempi di Marcos, è stata la capitale delle Filippine. C’è un altissimo monumento memoriale a circa 100 m. e il parco Ninoy Aquino, appena accennato sulla mappa delle guide, che viene utilizzato per passeggiate e pic nic, ma che ha anche un piccolo zoo in cui si vedono il cervo delle Vizayas, il maialino delle Vizayas, tanti coloratissimi pappagalli, piccoli, medi e cacatua, diversi uccelli rapaci (aquile, gufi), un pipistrello gigante. Le aquile sono stupende, alcune sono anche fuori dalla voliera sui trespoli e si possono fotografare a debita distanza. Ci sono anche coccodrilli e grossi pitoni.
Marikina City: dove si trovano le più importanti fabbriche di scarpe delle Filippine.
Paranaque City: conosciuta per i suoi tessuti, mercati di frutti di mare e ristoranti.
Las Pinas City: dove, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, si trova l’unico organo di bambù al mondo.
ESCURSIONI (fuori città)
Manila Harbour:
La baia di Subic: dista a 3 ore di macchina da Manila ed é considerata un posto di villeggiatura (é un’ex base navale americana), ma la spiaggia e il mare non sono particolarmente belli (niente al confronto di posti come Borocay e le isole del sud).
Vulcano Taal: ora inattivo, una volta emetteva dei gas. E’ possibile ammirare lo splendore del vulcano grazie alla vista panoramica che si gode dalla cresta del Tagaytay. Lo si raggiunge con una canoa a motore e poi con un mulo a pagamento si risale il vulcano. Questo vulcano, che si trova all’interno di un lago, è il più piccolo del mondo.
Zona del Pinatubo: il potente vulcano che nel 1991 ha causato molti morti e la scomparsa di interi villaggi. Si può notare come le case siano state sommerse dalla lava: si notano i tetti che spuntano da terra!
Hydden Valley: sono delle cascate naturali di acqua calda immerse nella natura tra palme di cocco piantagioni di caffé di banane e quant’altro a circa 80 km da Manila. Costo tutto incluso (anche il pranzo) circa 30 euro ma ne vale la pena!
Pagsanjan Falls (a S.Cruz) si può fare in mezza giornata:
Alle 7.30 parte un autobus per S.Cruz. Da Manila a Calamba è tutta autostrada, ma molto trafficata, per 53 Km. poi da Calamba a S.Cruz strada normale altrettanto trafficata. Arrivo dopo 87 Km. a S.Cruz alle 9.40, jeepney per Pagsanjan ed arrivo dopo circa 10 minuti.
I prezzi per l’escursione alle cascate sono stati fissati dal Governo dopo i ladrocini di anni precedenti che avevano praticamente dimezzato il numeri dei turisti.
Il prezzo base è di 660 pesos per persona, ma questo vale solo se si viaggia in gruppo per cui su una barca ci stanno due o tre persone. La canoa è piccola con un barcaiolo a prua e uno a poppa con le pagaie.
Il primo tratto, circa 10 minuti, si viene trainati da una barca a motore che lascia alle prime “rapide” del fiume, qui i barcaioli iniziano il loro lavoro, lavoro faticoso e massacrante che consiste nel remare con le pagaie contro corrente nei tratti di acqua calmi e nello spingere la canoa manualmente tenendo un piede all’interno della canoa stessa e l’altro sul sassi sporgenti dalle rapide del fiume ed esercitando la spinta necessaria per avanzare. Ci sono 12 rapide prima di arrivare ad un posto di ristoro su una riva vicino ad una prima cascata. Poi dopo 10 minuti di riposo si riparte e la 13^ rapida, la più difficile perchè il salto è notevole, per facilitare la salita sono stati applicati dei tubi trasversali su cui la canoa viene letteralmente spinta dai barcaioli che operano fuori sui massi. L’ultima rapida è la 16^ prima di arrivare alla meta, la cascata principale in cui l’acqua esce come da un rubinetto aperto al massimo e va a riempire una piscina naturale. Qui, per chi vuole di più, c’è la zattera con cui altri barcaioli portano sotto la cascata. Le canoe sono sicure, però è indispensabile fare tutto quello che dicono, a volte spostandosi anche solo di pochi centimetri più a destra o a sinistra per mantenere l’equilibrio. Il panorama del fiume che si restringe via via nelle gole è bellissimo, però portarsi dietro il meno possibile e qualche sacchetto di plastica per proteggere le macchine fotografiche o le cineprese.
College Forestry a Los Banos (altra mezza giornata): un’università che ha un campus e un giardino botanico con, all’interno, un centro per la riproduzione e il tentativo di salvataggio dall’estinzione delle bellissime aquile filippine. Aperto solo la mattina ma se si dice che si arriva dall’Italia, fanno entrare. Ci sono una ventina di esemplari stupendi. Non si paga ingresso, ma accettano donazioni.
HOTEL: se possibile alloggiate nella zona di Makati. E’ la zona più curata in quanto distretto finanziario della città. Ci sono gli hotel più belli e si concentrano i locali notturni.

PALAWAN
PUERTO PRINCESA – capitale dell’Isola di Palawan .
Una raccomandazione: L’isola di Palawan in alcune zone è “Giungla pura” con tanto di serpenti velenosi (ci sono anche i cobra) per cui è bene affidarsi alle guide locali per eventuali escursioni all’interno dell’isola. Questa è anche l’unica zona delle filippine per cui sono richieste praticamente tutte le vaccinazioni preventive.
I primi abitanti conosciuti dell’Isola di Palawan arrivarono qui attraverso una striscia di terra che nel passato collegava l’isola con il vicino Borneo. Nel XII secolo era presente una fiorente civiltà agricola con ciascun villaggio governato da capi malesi. Vi era un massiccio commercio tra questa etnia malese e i mercanti cinesi, un fatto attestato dai recenti scavi archeologici che hanno ritrovato a Palawan ceramiche cinesi e artefatti simili. Presumibilmente, la cultura malese su Palawan commerciava principalmente bestiame e prodotti agricoli come banane, noci di cocco, zenzero e canna da zucchero. Un’ulteriore prova di questi accordi commerciali viene da antichi manoscritti cinesi nei quali sono menzionate queste isole. Le Isole Calamianes, nella parte più settentrionale della moderna regione di Palawan, sono state le prime a soccombere alla dominazione coloniale spagnola. Le prime ondate di missionari Gesuiti incontrarono forte resistenza da parte della cultura indigena locale. Tuttavia, nel XVIII secolo le chiese fortificate spagnole servivano come avamposti coloniali, rappresentando sia una base da cui cercare di convertire la popolazione, sia una difesa contro le sporadiche incursioni delle tribù locali. Nel 1749, una parte significativa di Palawan Island venne ceduta alla corona spagnola da parte del sultanato del Borneo. In questo periodo il dominio spagnolo sulla regione era forte, e Palawan e le isole circostanti vennero suddivise in tre province coloniali: Asturie, Castiglia e Isola di Balabac.
Le cose cominciarono a cambiare alla fine del XIX secolo, quando gli Stati Uniti sconfissero la Spagna nella guerra ispano-americana e poi acquistarono le Filippine per una somma di 20 milioni di dollari. Le province vennero riunite in quella che è la moderna Palawan, e un livello di “auto governo” provvisorio venne istituito nelle Filippine.
Ulteriori passi verso l’indipendenza vennero compiuti sulla scia della Seconda Guerra Mondiale e della successiva invasione giapponese. In un famigerato avvenimento storico, un avamposto di soldati giapponesi che stava soccombendo massacrò quasi 150 prigionieri di guerra alleati qui a Palawan nel 1944.
Oggi, Palawan ha guadagnato la reputazione di ‘stato di frontiera’ delle Filippine, con due Patrimoni Mondiali dell’UNESCO, chilometri di costa incontaminata e foreste in gran parte intatte.
Da Manila a Palawan (Puerto Princesa) si parte dall’aeroporto dei voli nazionali. Dopo il check-in si paga una tassa d’imbarco di 200 pesos pax.
Ci sono due voli giornalieri con le compagnie Philippine Airlines e Air Philippines, da Manila che arrivano a Puerto Princesa City, capitale della provincia. Il volo dura circa un’ora e l’aeroporto dista appena un chilometro e mezzo dalla città. Voli charter giornalieri partono anche per El Nido, Taytay e Busuanga a Nord di Palawan.
Info agli uffici della Seair (Sud East Asian Airlines) per informazioni sul volo Caticlan-El Nido. Il volo è diviso in due parti, da Caticlan a Coron (isola di Busuanga) c’è solo il giovedì con partenza alle 12.15 ed arrivo alle 13.10 e costa 5500 pesos, poi altri 2500 da Coron a El Nido, ma solo il venerdì per cui bisogna fermarsi una notte a Busuanga. Per tornare a Manila ci sono poi vari voli sia da El Nido che da Puerto Princesa, ma occorrono altri 4800 pesos. L’aereo Caticlan-Coron Busuanga (che c’è solo il giovedì) è un aereo da 4 posti, per cui ha certi costi di gestione, non solo, ma se i quattro posti non sono occupati, l’aereo non parte a meno che i passeggeri presenti si accollino la spesa di 4 persone. Analogamente, se il volo è tutto pieno, come in alta stagione, è necessario attendere la settimana successiva.
Altra soluzione è fare Caticlan-Cebu-Puerto Princesa, ma essendo un tragitto molto più lungo, il prezzo finale, pur essendo inferiore, non cambia molto; c’è il vantaggio che questo volo c’è quattro volte la settimana.
Questo arcipelago di 1.768 isole, è considerato l’ultima frontiera della nazione. La natura impazza in queste isole per lo più ancora vergini ed inesplorate, fertile terra per la flora e la fauna tropicale. Inaspettatamente animali tropicali come il panda minore ed il picchio di Palawan convivono con gli animali dal continente africano: giraffe, zebre e gazzelle. Palawan è la provincia più estesa delle Filippine (1,5 milioni di ettari) e si trova tra l’isola di Mindoro e il Borneo del Nord. Fra tutte le isole c’è l’isola di Ursula che è il tempio degli volatili. Al tramonto il cielo sembra oscurarsi al rientro di una miriade di uccelli, compresi i rarissimi siete colores (sette colori) che tornano ai loro nidi. Di notte, alla luce di una lanterna si vedono uccelli posati ovunque. Oppure l’isola di Calauit  dove animali dal continente africano come zebre, antilopi e giraffe, sono lasciati alla stato brado. Questa isola è diventata, nel 1976, una riserva naturale e ospita anche una specie particolare cervo che si trova solo a Palawan, il Mousedeer, il mammifero ungulato più piccolo al mondo; nel mare che circonda l’isola si trova quello che è considerato il mollusco più grande al mondo; nonchè tartarughe marine, cormorani e tante altre specie marine.
Le migliori cose da fare
Andare in canoa su un fiume sotterraneo. Si tratta di un’esperienza davvero unica. Il fiume St Paul scorre attraverso caverne sotterranee ampie abbastanza per ospitare gruppi di canoe. Le stalattiti emettono una tenue luce che provoca una splendida iridescenza sulla superficie delle acque.
Vedere un lamantino. Uno degli animali acquatici più rari al mondo, il lamantino (localmente noto come dugong) si vede meno spesso rispetto ad una volta, tuttavia i turisti occasionalmente ne riescono a vedere qualcuno alla riserva marina di El Nido. Che ci crediate o no, una volta i marinai pensavano che queste sfuggenti creature fossero sirene che nuotavano vicino alla superficie dell’acqua.
Scoprire l’antica storia di Palawan. Gli scavi presso la Grotta di Tabon continuano a rivelare maggiori informazioni sulla vita preistorica in questa regione. Numerosi reperti danno la possibilità di conoscere la civiltà che fiorì qui 50000 anni fa. Molte di questi affascinanti camere sono aperte al pubblico. Le Grotte di Tabon sono considerate la culla della civiltà filippina. Scoperte nel 1962, gli archeologi ne hanno esplorato solo 26 su 200, ed vi hanno rinvenuto dei fossili umani. L’ “uomo di Tabon”, di 22.000 anni fa, è la traccia più antica di Homo Sapiens nelle Filippine. Il complesso ha 29 caverne esplorate, ma constano di un insieme totale di 200 caverne Quelle di Diwata e di Liyang sono aperte al pubblico. Qui è stato trovato il teschio del così detto “uomo di Tabon”, uno di più vecchi resti degli abitanti umani trovati nelle Filippine. Si tratta probabilmente di un adattamento locale dell’Homo Herectus, assieme all’“uomo di Flores” trovato nell’omonima isola indonesiana. Sono due casi di aminidi sopravvissuti in epoche in cui esisteva anche l’uomo Sapiens.
Puerto Principesa
Il Nome “Puerto Princesa” deriva da una leggenda filippina, che narra di una giovane principessa che durante le notti amava vagare per queste terre, soprattutto sul litorale marino. Fonti storiche invece attribuiscono il nome di questa regione alla Principessa Euralia di Spagna, figlia della Regina Isabella, scomparsa prematuramente. Una delle attrazioni principali della regione è sicuramente il fiume sotterraneo che si snoda attraverso una spettacolare grotta che si svuota con la bassa marea del mar cinese meridionale. Allo sbocco della grotta, una chiara laguna è incorniciata da antichi alberi che crescono a pelo d’acqua. Scimmie, lucertole di grandi dimensioni e scoiattoli trovano la loro nicchia sulla spiaggia vicino alla grotta. Il parco è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per il suo straordinario valore universale, importanza ecologica e come sito naturale di intensa bellezza.
Cosa vedere da Puerto Princesa (se si ha un po’ di tempo):
Riserva e Santuario Naturale di Calauit

Si tratta di un luogo per tutta la famiglia. La Riserva e Santuario Naturale di Calauit ospita specie caratteristiche del Kenya come zebre, giraffe e gazzelle, oltre che a molte altre specie del sud-est asiatico, come tragulidi, binturong e pavoni. Arrivare fin qui può essere difficile in quanto attualmente non esistono mezzi di trasporto pubblico che portino qui, anche se i taxi e le agenzie di viaggi trasportano regolarmente i turisti al santuario. Non dimenticate di andare all’ufficio per lo sviluppo sostenibile a Coron per ottenere un permesso prima di andare a visitare la riserva.
Port Miller

Raggiungibile in jeepney da Puerto Princesa, Brooke’s Point si trova sulla costa, a circa 160 chilometri a sud della capitale. L’avventuriero britannico Sir James Brooke arrivò qui nel XIX secolo e lasciò la sua impronta al porto costruendo un faro. La torre è ancora in piedi, anche se lo sviluppo dell’area l’ha messa un po’ in ombra. Port Miller è il nome di una vecchia cisterna di cemento che fu costruita per contenere l’acqua potabile per la popolazione. Da Puerto Princesa a Port Miller occorrono circa quattro ore di viaggio.
Parco Nazionale Marino di Tubbataha Reef

Tubbataha Reef è un patrimonio mondiale dell’UNESCO e si trova lungo un crinale di vulcani sottomarini spenti a poco più di 160 chilometri al largo dalla città di Puerto Princesa. Questo è spesso considerato il miglior sito di immersione nelle Filippine, noto soprattutto per il muro di corallo presente dove il fondale marino si inabissa bruscamente, permettendo ai subacquei di scandagliare le profondità del mare in cerca di mante, squali martello, pesci pappagallo, barracuda e anche tartarughe embricate, una rarissima specie di tartarughe marine in via di estinzione. Per effettuare escursioni a Tubbataha Reef è necessario avere permessi per i visitatori e per le barche, quindi è più semplice prenotare la gita presso una agenzia di viaggio nella città di Puerto Princesa.
….ma l’importante è almeno vedere:
Sabang
Sabang è la parte selvaggia dell’isola. E’ un posto magico, poco turistico, dove i locali ti sorridono sempre e sono ancora incuriositi dagli occidentali, soprattutto i bambini. E’ un minuscolo villaggio di pescatori situato su una lunga e bella spiaggia su cui si affacciano delle sistemazioni in bungalow semplici ma carine ed economiche. Non c’è sempre energia elettrica, la corrente c’è solo per 2 ore e soprattutto non c’è acqua calda. La sera si deve girare per il paese con la pila o con delle candele. Si mangia quello che i pescatori pescano. Carine le escursioni alla foresta di mangrovie e al fiume sotterraneo. Ma ricordarsi che  per visitare l’Underground River è necessario fare un permesso.
Parco Nazionale del Fiume Sotterraneo Puerto Princesa

Il Parco Nazionale del fiume sotterraneo “Puerto Princesa” è una delle più importanti aree protette delle Filippine. E’ stato creato per proteggere gli habitat della grandissima grotta, la rigogliosa foresta tropicale, e la fauna selvatica endemica di questa area. L’incontaminata bellezza naturale della zona è costituita dal più impressionante sistema di grotte del mondo. Il suo punto principale è costituito dagli 8,2 km di fiume sotterraneo che scorre sotto una spettacolare formazione di calcare che si riversa direttamente in mare. Si tratta di un centro per la Riserva della Biosfera e Palawan è designato come “Important Bird Area (IBA)”. È stato inoltre dichiarato Monumento Nazionale di Geologia e riconosciuto di importanza globale. Il parco è stato iscritto alla lista dei siti Patrimonio naturale mondiale per:
FLORA: Il parco ha una serie di formazioni forestali rappresentante otto dei tredici tipi di foreste tropicali presenti in Asia: foresta su terreno acido, foresta su terreni calcarei, foreste montane, foresta di palude di acqua dolce, foresta pluviale tropicale sempreverde, foresta fluviale, spiaggia di bosco, e bosco di mangrovie. I ricercatori hanno individuato più di 800 specie di piante da 300 generi e 100 famiglie. Questi includono almeno 295 alberi dominati dal Dipterocarpo caratterizzato dalle grandi radici tabulari che danno alla fine del tronco una forma di piovra e che serve a compensare la poca profondità del terreno per cui gli alberi di fatto sono come appoggiati sulle radici. Nella foresta di pianura, spiccano alberi di grandi dimensioni come il Dao (Dracontomelon dao), Ipil (Instia bijuga), Dita (Alstonia scholaris), Amugis(Koordersiodendrum pinnatum), e Apitong (Dipterocarpus gracilis). Nella foresta della Spiaggia troviamo il Bitaog (Calophyllum inophyllum, Pongamia pinnata, e Erynthia orientalis. Altre specie di piante notevoli includono Almaciga (Agathis philippinensis), Kamagong (Diospyros pulganensis) Pandan (Pandanus.) Anibong, e Rattan ( ‘Calamus)
FAUNA: in questo parco si trovano 165 specie di uccelli cioè il 67% del totale degli uccelli e tutte le 15 specie di uccelli endemiche di Palawan. Particolari sono il Pappagallo Blue-Napped (Tanygnathus lucionensis), Il tabon (Megapodius cumunigii), Hill Myna (Gracula religiosa), Palawan hornbill (Anthracoceros marchei), L’aquila di mare (Halitutus leucogates). Ci sono anche circa 30 specie di mammiferi. Nella maggior parte dei casi osservati nella foresta a galleria come il macaco (Macaca fascicularis), l’unico primate dell’isola, il Babirussa (Sus barbatus), l’Orsogatto (Arctictis binturong), la Puzzola di Palawan (Mydaus marchei) e l’Istrice di Palawan (Hystrix pumilus). 19 specie di rettili sono stati repertoriati, otto delle quali sono endemiche,come il Pitone reticolato (Phython reticulatus), la lucertola Schermo (Varanus salvator) e la lucertola verde crestata (Bronchocoela cristatella). Notevoli sono le nove specie di pipistrelli. Si Trovano nella grotta il Dugongo o vacca di mare (dugongo dugon) la tartaruga marina (Chelonia mydas).
Le gite sul fiume sono fantastiche e passano attraverso una serie di ampie camere contraddistinte da particolarissime formazioni geologiche, prima di emergere bruscamente nel Mar Cinese Meridionale. Si pensa che questo sia il più lungo fiume sotterraneo del mondo, e come tale si è guadagnato un posto tra i Patrimoni Mondiali dell’UNESCO. Si accede al parco percorrendo un breve sentiero che parte da Sabang.
Ci sono due possibilità per raggiungere l’ingresso della grotta: una via mare con barca a motore 6 persone max al costo di 600 pesos, durata 20 minuti. La seconda possibilità è di fare un trekking non particolarmente agevole nella foresta del parco. Tempo minimo due ore in un continuo saliscendi in sentieri notevolmente accidentati a causa di radici che escono dal terreno. I sentieri sono due (Monkey Trail e Jungle Trail) di eguale lunghezza. All’imbocco dell’Underground River viene fornito un giubbotto salvagente ed un casco di plastica. Prima di salire sulla barca è obbligatorio indossarli. CONSIGLIO. Dato che per fare il giro in barca bisogna registrarsi su di un quaderno mostrando il permesso e la ricevuta di pagamento e poi attendere il proprio turno è opportuno dare questi documenti necessari e l’elenco dei partecipanti al trekker più veloce che arrivando primo può fare la registrazione per tutti gli altri e diminuire il tempo di attesa dell’intero gruppo.
Comunque il modo più semplice per visitare l’Underground River è di prendere un tour organizzato dall’albergo in quanto oltre ad essere più pratico è equivalente ai tour fai da te anche per il prezzo. Servono due ore di strada dissestata, per raggiungere Sabang, punto di partenza per visitare il river; da qui un’altra mezz’ora di barca fino all’entrata del fiume. Dopo una lunga attesa ci si sistema in un’altra barca da dieci posti ed si naviga per circa 3 km. Si possono vedere enormi varani che saggiano l’aria con la lingua in cerca di cibo e non disdegnano infilare il muso negli zaini degli escursionisti. Muniti di caschetti e salvagente ci si inoltra, con il pilota che indica dove puntare le luci per vedere qualcosa. Si incontrano una miriade di pipistrelli e le meraviglie architettoniche della natura: cattedrali di stalattiti, varie tonalità di colori che si fondono magicamente col verde intenso dell’acqua, una specie di presepe… Si ritorna lungo il “sentiero delle scimmie”.

ISOLA DI COCO LOCO
Prima di partire per le Filippine, prenotare al Coco Loco Island Resort almeno 2 notti. La prenotazione è indispensabile vista la poca disponibilità di alloggio. E’ un posto da sogno. Mare azzurro cristallino, spiaggia bianca accecante, 3 pasti al giorno compresi nel prezzo, trasferimento in battello da Roxas e pernottamento a circa Php 2000 (€ 30) a testa.
E’ uno di quei posti dove il tempo sembra essersi fermato, non c’è nulla se non un mare divino, delle spiagge fantastiche e un silenzio assordante. Qui si trova veramente il significato della parola pace. Due giorni di completo relax.
Sull’isola è possibile usufruire di un servizio massaggi a Php 550 l’ora. Sahlee e Roshel sono due professioniste in questa attività.
I pranzi e le cene sono serviti all’orario prescelto dietro prenotazione anticipata con menù alla carta.
Questo posto è poco conosciuto anche perché sulla guida Lonely Planet il prezzo è sbagliato (€ 200 al giorno) e quindi molti viaggiatori zaino in spalla lo saltano.
Da Roxas si arriva a destinazione in 45 minuti di navigazione.

OPZIONI DI TRASFERIMENTO DA PUERTO PRINCESA A EL NIDO:
Le strade di El Nido sono ben asfaltate, ma sulle strade principali ci sono sempre lavori in corso, sono fangose nella stagione delle piogge e polverose d’estate; sono un’avventura per i viaggiatori che devono affrontare un viaggio di 6/8 ore. Ci sono varie opzioni:
– Autobus: partono dal Terminal San Jose a Puerto Princesa alle 7, alle 9 e fanno l’ultimo viaggio con partenza alle 11. Non si devono prenotare. I posti non sono assegnati per cui il primo che arriva si siede. Vengono riempiti al massimo con i residenti locali seduti per terra, in piedi, a cavallo sul tetto, non sono molto comodi e bisogna fare molta attenzione alle proprie cose.
Sweety Transpot  parte da Puerto Princesa per El Nido tutti i giorni, con fermate a Taytay e Roxas.
Costo: circa Php 350 a persona solo andata
Durata: 8-10 ore circa (dipende dalle condizioni del bus)
Contatti: +63 926 699 8700 (Puerto Princesa terminal); +63 919 716 2210 (El Nido terminal)
(Eulen Joy offre servizi simili a Sweety Transport Contatti: +63 919 716 2210)
– Shuttle Van Pubblico: Con questi mezzi è possibile viaggiare nel confort con aria condizionata e posto riservato senza costi esagerati. Dal momento che sono molto richiesti è consigliata la prenotazione.
Luogo di partenza: Fort Wally shed, San Jose Bus Terminal, Puerto Princesa, Palawan
Orario: 7:00am (9:00am se ci sono abbastanza passeggeri)
Costo: Php 600.00 a persona solo andata
Info: +63 917 276 2875 or +63 920 981 5702
– Van privato: è il mezzo più comodo ma anche il più costoso. I viaggiatori possono godere del confort di un proprio mezzo, aria condizionata, libertà di scegliere dove e quando fermarsi lungo la strada, ecc
Luogo di partenza: ci si accorda con l’autista
Orario: ci si accorda con l’autista
Durata: 5 ore senza le fermate
No. Dei posti: Circa 8 ma dipende dai van
Costo: da Php 10,000 a Php 12,000 solo andata
La persona da contattare per il van da Puerto a Sabang a El Nido è il signor Sim e il suo numero di cellulare è 09198366748 (per chiamare da oltremare, sostituire “0” con “63”.
Fortwally Shuttle Van – +63 917 276287 / +63 920 9815702.
Savior Shuttle Company – +63 920 5025797

EL NIDO
L’arcipelago di Palawan era sconosciuto fino a circa 30 anni fa, quando una piccola imbarcazione, bloccata da un branco di tonni, fu costretta a riparare per la notte; al mattino i pescatori si ritrovarono in un paradiso terrestre tra foreste verdi e lussureggianti, spiagge bianche di polvere corallina, sporgenze rocciose, lagune con acque cristalline verde smeraldo: la baia di El Nido.
El Nido è un piccolo paese incastonato in una splendida baia attorniata da isole fantastiche e da alte formazioni rocciose dove vengono raccolti i nidi di rondine che vengono esportati principalmente in Giappone.
Ogni giorno, con pochi dollari, le barche ti scorrazzano da un’isola all’altra trasportandoti da un paradiso tropicale all’altro. Ci si può ritrovare in isole da sogno e completamente da soli! Il mare è indescrivibile, barriera corallina fantastica ed è facile vedere razze e tartarughe marine nuotarti accanto.
Da El Nido si stagliano delle falesie di calcare che nascono dal mare per formare delle torri che ricordano delle cattedrali gotiche; ci sono molte grotte di marmo; preziosi coralli e le immancabili spiagge bianche. Una specie particolare di rondine, costruisce il proprio nido proprio nelle insenature di queste falesie. Questi nidi sono il raro ingrediente della famosa minestra di El Nido.
El Nido è l’emblema di tutte le Filippine, un villaggio di pescatori, di fronte all’arcipelago di BACUIT. L’unica cosa da fare sono le escursioni, si parte la mattina con la barca e si torna alle 5pm. Si girano 4 o 5 isolette da sogno. Si trova acqua cristallina, sabbia bianca, un panorama mozzafiato, composto da isole, lagune e fondali da favola. Tutto quello di cui si può avere bisogno a EL NIDO lo si  trova a EL NIDO BOUTIQUE e ART CAFE’. Qui oltre a delle splendide colazioni si possono prenotare biglietti aerei, escursioni di ogni genere e soprattutto utilizzare la carta di credito ed aprire un conto che al momento della partenza si può saldare in una unica soluzione. C’è anche un benzinaio che dietro ad una commissione molto alta fa avere denaro con la carta di credito. Sono gli unici due posti sull’isola non esistono banche e tantomeno uffici di cambio. Ricordarsi quindi di girare sempre con il cash.
La permanenza a El Nido è fatta da due possibili componenti :
1.La parte dedicata all’arcipelago di Bacuit che comporta 3 escursioni di un giorno ciascuna ( fare almeno quella principale con Miniloc, Big Lagoon ecc… ) TOUR A, B e C:
Escursione A (MINILOC ISLAND E SIMISSU ISLAND): prevede cinque soste e più precisamente • Small Lagoon, primo bagno con esplorazione dei fondali in una baia protetta. • Big Lagoon. Poco distante dalla prima ma più larga. • Simizu Island. All’ombra delle palme di questa splendida isola ci fermiamo per il pranzo. • Secret Lagoon. Per arrivarci bisogna fare un tratto a piedi lungo un corridoio roccioso che collega il mare aperto alla laguna. • Seven Commandos. Spiaggia di sabbia corallina dove aspettiamo l’ora di rientrare. In tutte le soste è possibile fare snorkeling ed in taluni casi si scende in piccolo spiagge di sabbia corallina normalmente deserte. Verso mezzogiorno ci si ferma in una spiaggia dove si pranza col cibo portato dai membri dell’equipaggio e con pesci alla brace preparati sul posto. Il cibo è già compreso nel costo dell’escursione. Le bevande del frigorifero portatile sono da pagare a parte. CONSIGLIO. E’ un vero peccato fare questo viaggio senza ma macchina fotografica subacquea. I fondali marini di quasi tutte le fermate ed in modo particolare quelli dell’escursione C meritano di essere immortalati.
Escursione B: • Pangulasian Island, dove è possibile effettuare uno splendido snorkeling nella sottostante barriera corallina. Non è possibile scendere a terra perché è un’isola privata. • Codognon Cave. Sulla spiaggia c’è una roccia che presenta una fessura dalla quale si entra in due grotte che prendono luce da aperture poste nella parte alta. • Snake Island, dove ci fermiamo per pranzare. C’è una lunga striscia di sabbia bianca che scompare con l’alta marea. Salendo in cima alla collina si gode di una bellissima vista sul paesaggio circostante. • Cathedral Cave. Nuotando si entra in un’enorme grotta a forma di cattedrale. • Pinagbuyutan Island. Sulla spiaggia di quest’isola si aspetta l’ora di rientrare a El Nido.
Escursione C: • Hidden Beach, con bei fondali corallini. • Tapiutan Street. Un canale marino con due verdi isole ai lati. • Talisay Beach, dove abbiamo pranzato. • Secret Beach, una piccola spiaggia che si raggiunge unicamente passando a nuoto da una fessura della roccia. Dal mare esterno non si vede. • Helicopter Island, sulla cui sabbiosa spiaggia, come ieri, attendiamo l’ora del rientro.
(Tutte le sere all’ ART CAFE’ di El Nido viene appesa una lavagnetta con le escursioni da fare il giorno seguente. Non si deve fare altro che scrivere il nome sulla lavagnetta e presentarsi la mattina dopo all’orario stabilito. Tutte le escursioni includono il pranzo e le bibite e con pochi soldi si possono noleggiare maschera, boccaglio e pinne. Tutte le isole, le spiagge, le lagune e le caverne sono bellissime, affascinanti, paradisiache, la natura è incontaminata, lo snorkeling è fantastico, si possono ammirare i LIMESTONE, le scimmie che si arrampicano e ti guardano nuotare, l’ atmosfera di questi luoghi è a dir poco magica).
2.La parte dedicata all’entroterra, non meno bella ed interessante. Pochi turisti fanno questo secondo giro, pensando che El Nido sia solo “isole”. Nel visitare l’entroterra si può avere occasione di assistere alla deposizione delle uova in spiaggia da parte di tartarughe oppure ammirare i dugonghi in una baia circondata da una gigantesca foresta di mangrovie.
Ma assolutamente da non perdere:
Minicrociera di 3 giorni in mezzo a remote e selvagge isole ed arcipelaghi incontaminati: si parte da El Nido con arrivo a Coron ( Isola di Busuanga ) e da li fa ritorno con l’aereo a Manila (ci sono aerei tutti i giorni ). Costa circa 60 euro a giorno compreso i pasti, i pernottamenti sulla barca o sulle isole con tende da campo o nelle capanne dei pescatori. Questa va prenotata prima possibile già dall’Italia via e-mail (Tao Philippines [info@taophilippines.com]. Da Manila si può contattare Eddie ( uno dei proprietari ) allo 09155094488, ma la prenotazione falla prima possibile.
(Purtroppo non siamo riusciti a farla per mancanza di tempo).

RISTORANTI
In generale il numero e lo standard per mangiare è molto buono. Hanno una buona varietà di menù e i prezzi sono moderati. La maggior parte dei migliori hanno posizioni sulla spiaggia ad eccezione dell’Art Cafe, che si trova sul lato opposto del vicolo dei ristoranti sulla spiaggia. La maggior parte sono accessibili dal vicolo, nonché dalla spiaggia e posti a sedere hanno il vantaggio della vista sulla baia e dintorni.
·         Sea Slugs, 0918 5837903
·         Nhor’s Place, 0916 3019306
·         Marber’s Restaurant, 0927 4658311
·         Ric Sons Restaurant, 0920 4986940
·         Skyline Restaurant
·         Pura Vida Restaurant
·         Squido’s Restaurant,  0921 4946108
·         Balay Tubay Bistru & Galeri
·         Artcafe, Buena Suerte (Nier Pier), 09239026317. 6.30-23.00. Il nuovo Artcafe BAR/RESTAURANT/TRAVEL CENTER ha aperto in un posto più grande con un accogliente bar. P120-300.
·         Aplaya: piccolo ristorantino sul mare. Si mangia bene ad un costo contenuto.
·         El Nido Corner: il migliore tra quelli provati.

HOTEL
Questa guida usa i range di prezzo per una stanza doppia: Budget P400-2100 Mid-range $60-120 Splurge $160-300
Economico
·         Marina Garden Beach Resort,  +63 917 6247722, +63 908 8843711
·         Rosanna’s Cottage,  09276059621
·         Four Season Inn,  +639694524766
·         Bayview Inn. Ha stanze pulite e terrazza sull’oceano PHP 400-800 SR&DR.
·         Taiyo Village Resort,  0928 3018536
·         Chizlyke Cottage,  09295408321
Prezzo medio
·         El Nido Cove,  0908 9081204
·         Dolarog Beach Resort,  09874207083 o 09198674360
·         La Cabanas Beach Cottages, 0915 524 4590 P4200-4500 per persona incluso cibo
·         Pura Vida Cottages,  0900-4800012
·         Greenview Resort, Corong Corong Bay,  09204414287, 02 8981384
·         El Nido Garden Resort,  0487230127. $100-145
·         El Nido Beach Hotel,  0487230887  P3500-4500
Costoso
·         Lagen Island Resort
·         Miniloc Island Resort
·         El Nido Resorts

DENARO
El Nido non ha nessuna banca e nessun bancomat. Assicurarsi il denaro a Puerto o Manila, prima di partire. Nel caso in cui si sia a corto di denaro si accettano tutte le principali carte di credito, ma vi è una maggiorazione del 7% perché si deve passare attraverso un agente di gestione di tutte le transazioni di carte di credito in quanto El Nido non ha alcuna rete fissa oppure si hanno le seguenti opzioni:
– El Nido Boutique & Artcafé è in grado di fornire liquidità in anticipo con un 12% di provvigione.
– Trasferimento del denaro – ad esempio con Western Union, che ha una succursale in El Nido

BORACAY
Sull’isola non esiste un aeroporto, ma un eliporto. Per raggiungere Boracay si può prendere il traghetto (20 h di nave!!!) oppure un comodo aereo. Ricordarsi che l’aeroporto di Manila da dove partono i voli domestici non è lo stesso nel quale si arriva con i voli internazionali (anche se sono vicini), per cui è necessario spostarsi da un aeroporto all’altro con un taxi. Il volo domestico da Manila a Kalibo dura da 35 minuti a un’ora, a seconda dell’aeromobile utilizzato. Ci sono 2 compagnie che servono la tratta in questione, SEAIR e Asian Spirit, con un gran numero di voli, tutti i giorni. Il prezzo è circa 130 euro andata e ritorno, tasse incluse. Giunti all’aeroporto di Kalibo ci si fa portare con un Van (taxi collettivo) al porto di Caticlan da dove si trasborda con piccole barche fatiscenti sull’isola di Boracay sborsando circa 1euro e mezzo (circa 10 min di navigazione). Dall’attracco barche ai vari resort si arriva per mezzo di Tricycles (specie di Sidecar) che vi costeranno meno di 1euro.
Boracay è un paradiso terrestre: sabbia bianca, mare turchese e acqua calda. L’isola (7km X 2km)è grossolanamente divisibile in 4 zone, corrispondenti ai 4 lati di un virtuale rettangolo. White Beach è la parte di isola posta su uno dei 2 lati lunghi dove è sempre possibile trovare mare piatto e brezza lieve. Il lato opposto (Bolabog Beach), raggiungibile a piedi perché vicinissimo a White Beach, è sempre molto ventoso e ideale per praticare sport come windsurf, moto d’acqua e kitesurf. Ai due lati corti si arriva con i Tricycles o ancor meglio noleggiando moto. Quello a sud (Cagban Beach) è prevalentemente costituito dal molo di attracco per i trasferimenti in barca da/per Caticlan, quello a nord è invece consigliabile per fare snorkeling in relax. Viene considerata la Saint Tropez delle Filippine, ovvero il luogo dove passano le vacanze i “Vip” locali e quindi rispetto alle altre località è leggermente più cara, ma con il nostro cambio, per noi Europei rimane una meta molto economica, più economica di Phuket in Thailandia.
A Boracay la vita si svolge tutta lungo la “White beach” una spiaggia di borotalco di 4 chilometri, bordata di palme, sotto le quali corre per tutta la lunghezza, una serie interminabile di ristoranti, hotel, bar, negozietti, che però, (e qui sta il bello) non disturbano l’atmosfera paradisiaca del luogo.
Nessuna costruzione supera l’altezza delle palme, a parte qualche isolata eccezione, e spesso anche i negozi sono ricavati in strutture tradizionali costruite con bambù e con il tetto ricoperto da foglie di palma. White Beach è divisa in tre sezioni, la Boat Station 1 (più a nord), la Boat Station 2 e la Boat Station 3 (più a Sud). Il tratto di spiaggia più bello è nella Boat Station 1, nella zona del Fridays resort o del nuovissimo (e costosissimo) Discovery Shores. Il tratto più scenografico, invece, è la parte terminale della spiaggia della Boat Station 3, diciamo più a sud dell’hotel Lorenzo South, dove non ci sono più resort e quindi il paesaggio è di pura natura.
La White Beach viene sfruttata al 100%, di giorno, di sera e pure di notte. Lettini di giorno, ristoranti x la cena, club e bar per la sera, con party x ogni gusto, dalla musica live, al dj house, insomma per chi cerca la movida, a White Beach certamente la trova, senza arrivare agli “eccessi” di Ibiza.
Nonostante Boracay non sia il posto paesaggisticamente più paradisiaco del mondo è comunque un posto dove si sta benissimo, dove non manca nulla e dove tutto ha prezzi decisamente abbordabili, nonostante sia la destinazione forse più turistica di tutte le Filippine.
Inoltre è un’isola molto sicura, sorvegliata giorno e notte da militari in borghese o in uniforme perciò è un posto tranquillissimo in cui ci si può tranquillamente fidare ad andare in giro e tirare fuori il portafogli alla luce del sole.
Boracay è anche il palcoscenico più gettonato da tutti gli sponsor, che non perdono occasione per organizzare una gara, una festa o un avvenimento, ma nonostante questo, almeno agli occhi di un occidentale, Boracay è un posto molto piacevole, con il suo lungomare completamente di sabbia, i suoi mille negozietti, i suoi bar, il suo movimento continuo. Non mancano infatti le opportunità di shopping: una miriade di negozietti di souvenir e affini, e dal “lungomare” se ne vede una minima parte. Molti sono confinati nel “centro commerciale” all’aperto chiamato “D Mall” (in Zona Boat Station#2), molti altri nel “mercato” D Talipapa (non lontano dal lungomare, ma un po’ più arretrato in zona Boat station #3), molti altri direi in qualunque stradina non troppo lontana dalla spiaggia e in cui vi possiate imbattere.
C’è sempre qualcosa da fare, un via vai di gente con gli occhi a mandorla e pochi occidentali, a ogni ora del giorno e anche per una buona parte della notte. La notte sul lungomare, ma anche sulla spiaggia, non è raro imbattersi in qualche “massaggiatrice abusiva”, che proponeva tutta una serie di prestazioni, a tariffe contrattabili.
SPIAGGE (a parte White Beach)
Baling Hai: spiaggia piccola e molto carina non molto lontana dalla White Beach, e’ raggiungibile dalla circonvallazione o anche via mare, in trimarano, ma a prezzi ovviamente più alti. Si tratta di un “cove” con montagne a precipizio retrostanti, con alcuni lettini messi a disposizione dal resort che “si affaccia” sul cove in questione. L’ingresso alla spiaggia di Baling Hai via terra, cioè attraversando il resort, costa 100pesos per persona, e comprende 100pesos di consumazione c/o il bar sulla spiaggia. Insomma, la collaudata formula “ingresso libero, consumazione obbligatoria.
Puka Shell Beach: La spiaggia del versante Yapak, Puka Shell Beach è una spiaggia bianchissima e pulitissima, una delle spiagge meno frequentate dell’isola. Il fondale dirada lentamente per poi andare giù in modo rapido. Raggiungibile preferibilmente con trike o moto / mountain bike. Qui ho fatto le più belle escursioni di snorkeling e apnea, dato che la corrente abbastanza forte attrae molti pesci. Un consiglio che vi posso dare, se fate snorkeling qui e andate al largo, portatevi un paio di pinne da apnea lunghe. La corrente è sostenuta, con pinne normali farete degli sfozi immensi per tornare a riva.
Ilig – Illigan Beach: La spiaggia del versante Nord Est di boracay è Ilig Illigan Beach, poco frequentata è possibile raggiungerla con un trike o noleggiando una bici / moto. A piedi dalla White Beach ci si può impiegare 1 ora.
Punta Bunga Beach: La spiaggia del versante Nord Ovest di boracay è Punta Bunga Beach, qui su questa spiaggia sorge il resort club Panoly.
Inoltre è presente una rocca (the rock) dove con un piccolo fee di ingresso, si può entrare e bere qualcosa nel bar soprastante, la vista dalla rocca è completa per tutta Punta Bunga Beach.
BolaBog Beach: La spiaggia del versante Ovest di boracay è BolaBog Beach, qui durante la stagione delle piogge (aprile – ottobre) attraccano le navi quando le condizioni del mare sono proibitive per la White Beach.
Una Spiaggia di sabbia bianca, meno famosa della white beach, ma con un bellissimo reef da scoprire. Il posto migliore per fare snorkeling, il fondale basso e la varietà di specie di coralli e pesci, lo rendono ideale per tutti.
Rocky Beach: Rocky beach è la spiaggia che da inizio alla WHITE BEACH, un posto carino e appartato dove prendere il sole e dove fare un pò di snorkeling senza allontanarsi troppo dal resort.
ESCURSIONI
– Giro dell’isola: unica escursione “di gruppo” proposta. Carino, un modo diverso per spendere una giornata e vale decisamente i 15 euro scarsi (compreso il pranzo e gli ingressi facoltativi) che costa. Le principali tappe del tour sono Puka Beach (fotogenica, ma molto ventosa, la sosta panoramica (per il pranzo) di fronte a Crocodile island, lo snorkeling a Crocodile island e la visita a Coral Cove. Lo snorkeling è l’aspetto più deludente del tour e di Boracay in generale, anche perchè Crocodile Island è considerato dai locali come lo spot migliore x lo snorkeling, dove si pagano addirittura 20pesos per fare il bagno, mentre è una vera pena. Coral Cove è un pacco, una sorta di attrazione costruita ad uso e consumo dei turisti che non vale neppure quei 100 pesos (meno di 2 euro) richiesti per l’ingresso facoltativo. Un paio di grotte abbastanza insignificanti, costellate da una scenografia tipo Gardaland di bassissima lega.
– Monte Luho (collina a nord di Boracay): i tricicli si rifiutano di andarci in quanto l’ultimo chilometro di strada non è asfaltato, è in salita e in condizioni disastrose con buche e pietre affioranti. Ci vanno i ragazzi con le moto oppure, più raramente, qualche jeepney, ma, se possono, lo evitano anche loro.
Chiedono, per le moto, 200 pesos solo andata. All’arrivo c’è una piccola gradinata da fare per arrivare al Wiew Point, sono solo tre minuti di una gradinata terribile, se ci si distrae un attimo si rischia la frattura del piede. Ma quando si arriva il panorama è stupendo, si vede tutta Boracay quasi come fosse una carta geografica poi, sempre verso sud, si vede l’isola di Panay con Caticlan, mentre verso nord si vedono le isole Romblon. Inoltre c’è un piccolo zoo con scimmiette, tre aquile filippine stupende, un mustelide e alcuni aironi; non è un bellissimo spettacolo, ma le bestiole sono sane e, presumibilmente, ben seguite. Ingresso 50 pesos.

RISTORANTI
I ristoranti più diffusi sono i Sea Food che cucinano pesce alla griglia a cifre irrisorie (cene a base di pesce mediamente a 7euro) e quelli di origine asiatica (cinese, thai, coreano e mongolo). Nei Sea Food Restaurant il pesce è fresco, ben cotto e assai più economico rispetto all’Italia.
Lemon i Cafè: Location: D’mall Price: $$ Uno dei posti preferiti per mangiare a Boracay è Lemon i Cafe. Le loro baguette e panini ciabatta sono semplicemente incredibile. E l’esperienza non si limita al cibo. Ponderata presentazione e un servizio eccellente. Aperto per colazione, pranzo e cena.
Zuzuni
: Location: Station 1 on Beach Path Price: $$ Zuzuni è un piccolo ristorante alla moda che serve piatti della cucina greca. Il menu offre frutti di mare, tzatiziki, ecc.
Kaeseke: Location: D’mall Price: $$$ Kaeseke è la quintessenza di un’esperienza culinaria giapponese, a cominciare dal ristorante stesso.
Fridays: Fridays Resort, Station 1 Price: $$$ Friday’s è un lussuoso e romantico ristorante sulla spiaggia. Ha varie serate a tema internazionale con menù fisso così come una eccellente selezione a la cart di bistecche, frutti di mare, pasta, e altre delizie. Da non perdere il loro famoso barbecue e grill a buffet che si svolge ogni Venerdì.
Red Coconut: Location: Station 2 Price: $$ Non si accontenta di essere uno dei migliori resort di Boracay, Red Coconut serve anche un ottimo cibo. Il barbecue notturno di pesce è il loro cavallo di battaglia. Da non perdere la pizza forno, uno delle migliori a Boracay.
Cafe del Mar: Location: Station 2 dopo D’mall. Price: $$ Café del Mar è il miglior posto dove rilassarsi con musica lounge chill-out seduti di fronte all’oceano. Café del Mar serve principalmente piatti della cucina mediterranea ma ha anche piati di ogni parte del mondo. Ottimo anche se si passeggia un po’ tardi la sera e si cerca anche solo uno snack.
Steakhouse Boracay: Location: Station 2 above Fisheye Divers Price: $$ Steakhouse Boracay è situato nel cuore di Boracay al secondo piano di un negozio di immersione con vista sul mare è caratterizzato da carne australiana e piatti europei di alta qualità. Le loro offerte ottime e a prezzi ragionevoli. Bella vista del tramonto.
Paradiso: Boat Station 2 a sud del D’mall Price: $$ Quando si tratta di pesce alla griglia, Paradiso è uno dei luoghi più conosciuti a Boracay. Con una vasta selezione di pesce freschissimo venduto a peso, come anche i frutti di mare. Un’altra loro specialità da non perdere è la pizza.
Mango Ray’s: Location: Boat Station 2 a sud del D’mall Price: $$ Mango Ray  ha un qualcosa di delizioso per tutti. Dall’Italiano al Thai, dal sushi al barbecue, il cibo è sempre fresco e deliziosamente preparato. Il ristorante è particolarmente noto per le sue specialità svizzere come la raclette e la fonduta di formaggio.
Prana: Mandala Spa Price: $$$ Per chi ama la cucina vegetariana c’è solo un posto dove andare, Prana Ristorante alle Terme Mandala. Il Mandala è una delle più rinomate Spa dell’Asia e si vanta di aiutare i propri clienti a trovare un equilibrio tra corpo, mente e spirito. Il cibo è una parte importante di questo equilibrio e Prana offre al meglio questa fusione, con stile e servizio eccellente.
Smoke
: Two outlets in D’mall Price: $-$$ Il Ristorante Smoke è molto popolare tra la gente del posto e ha due sedi al D’mall. Se siete alla ricerca di un pasto di qualità a poco prezzo allora Smoke è quello che fa per voi. E’ aperto sia per colazione che per pranzo e cena.  

BAR E NIGHT
Se amate la vita notturna, Boracay è il vostro posto! Quasi ovunque c’è un happy hour dalle 5 alle 7. Tuttavia, ci sono alcuni locali che iniziano prima e finiscono più tardi. Il Sangria fa happy hour tutta la notte.
Nella Station 3 ci sono bar in stile reggae come il Pirates Rosso o Jungle bar dove si può godere un po’ di relax sulla spiaggia guardando un tramonto al suono di un tamburo o ascoltando una jam di strumenti dal vivo.
Nella Station 2 ogni Hotel o bar ha musica dal vivo. Al Seraph Hotel il buffet è sempre accompagnato da cantanti.  Il Boracay Mandarin Island Hotel dispone anche di una band da ascoltare mentre si cena. Il Summer Place ha diversi eventi musicali con DJ e partite di poker. Il Bom Bom e Pat’s Creek offrono ambienti molto rilassanti  con musica reggae e occasionalmente partite di poker. Al Bamboo Lounge ci sono danzatori che giocano e ballano col fuoco.
Alla Stazione 1 la musica è una combinazione di  Jony’s Place e Chillout Bar. Alcuni grandi Hotel, come il Friday’s, offre anche musica dal vivo. Al Cocomangas si organizzano parti luna piena, balli e una selezione speciale di 15 tiratori che al termine dello spettacolo se si è ancora in grado di dire il proprio nome ti regaleranno una targa sul muro e una T-shirt.  Guilly’s Island e Club Praw sono affacciati sulla White Beach e sono aperti fino a tardi.
La shisha offre un modo diverso per godere del tabacco in grande stile. Café Del Sol offre una vasta gamma di sapori ed è il modo più rilassante per godersi il tramonto. Se cercate il top della vita notturna provate il  Juice Bar in Plazoleta e l’Hey Jude.
Cocomangas: Location: Station 1 Happy Hour: 19:30pm fino 21:30pm – 2 x 1 Regular Price: San Miguel 65 PhP
Cocomangas è uno dei luoghi classici di Boracay. Costruito nel 1987, è molto popolare sia tra gli stranieri e locali. È famoso per la sfida “ancora in piedi dopo 15 colpi.” I vincitori assegneranno un punto per il loro paese d’origine, hanno il loro nome inciso sulla ‘Boracay Wall of Fame’, e ricevi in omaggio una t-shirt come premio.
Bom Bom/Pat’s Bar: Location:
Station 2 where D’Mall meets the beach path Happy Hour: 2:00pm-8:00pm 2 for 1 San Miguel (60 PhP) Regular Price: San Miguel 70 PhP
Bom Bom e Bar Pat sono uno accanto all’altro e condividono la stessa area di spiaggia. Si tratta di bar che fanno musica dal vivo e jam session e ci si siede direttamente sulla spiaggia.
Cafe Del Mar
: Location: Station 2 North of D’Mall Happy Hour: 2:00pm-8:00pm 2 for 1 San Miguel (60 PhP) Regular Price: San Miguel 70 PhP
Cafe Del Mar ha alcune delle zone più romantiche della White Beach. Le confortevoli sedie tipo amaca sono disposte a semicerchio rivolte verso il mare.La musica è di tipo relax mediterraneo.
Charlh’s Bar: Location: Front of El Centro between Station 2 & 3 Happy Hour: 5:00pm-9:00pm – Buy 1 Get 1 free  Regular Price: San Miguel 50 PhP. Pina Colada 150 PhP
Bar Charlh è l’unico bar sul lato del sentiero della spiaggia che è veramente sulla spiaggia. Ogni notte ci sono complessi musicali che suonano dal vivo musica di diversi generi. Charlh è un icona di Boracay, ed è probabilmente la migliore posizione da questo lato della spiaggia bianca.
Club Paraw: Location:
Station 1 Beach Side Happy Hour: 4:00pm-8:00pm 2 for 1 Beers & Mixed Drinks Regular Price: San Miguel 75 PhP
Club Paraw è un luogo di felicità dal tramonto all’alba. Ci sono aree di spiaggia in cui sedersi molto chill,una pista da ballo sulla spiaggia (notturna)  e bevande a prezzi ragionevoli. Provare la Torre per 1800 PHP, una bevanda mista di vari gusti adatti per il vostro party.
Juice Bar
: Location: Station 2 next to Mandarin Hotel Happy Hour: 4:00pm-8:00pm Half Price Drinks Regular Price: San Miguel 70 PhP. Margarita 130 PhP
Juice si trova nella piazzetta, un piccolo angolo di artisti che vendono i loro prodotti  e boutique con pavimento di sabbia. C’è un dj che suona  RnB / dance music. E ‘un angolo di ritrovo per  giovani soprattutto a tarda notte dove ballano ovunque, dai marciapiedi alla piazza.

MASSAGGI/SPA
Assolutamente da non perdere un’ora di massaggio alla Palassa Spa (350 peso circa 6.00 euro un’ora).
Prezzo basso
– Lungo la White Beach verrete avvicinati di frequente da donne che si offrono di fare un massaggio. Lo faranno in loco o su un asciugamano sulla spiaggia – scelta vostra.
– Un po’ più organizzati sulla White Beach si trovano le “stazioni di massaggio”: massaggiatori dotati delle loro stuoie. Le stazioni in genere sono aperte fino a quando ci sono clienti, ma di solito iniziano a chiudere solo dopo il tramonto.
– Per i massaggi Svedevi, Riflessologia, Shiatsu etc, visitate Abe (pronunciato Abby) il massaggiatore (cieco) lavora fuori dal ristorante Cocoloco in Angol (a sud della Boat Statio 3). Solo Php 300 all’ora.
– C’è anche una grande centro massaggi all’aperto nella zona della spiaggia di Nigi Nigi Beach Resort. La cabina ha tende drappeggiate che verranno chiuse, se lo si desidera, o lasciate aperta, se si vuole guardare la gente sulla spiaggia. Essi offrono massaggi a Php 500 all’ora.
Prezzo medio
Ci sono diverse Spa a basso/medio prezzo che offrono menù con massaggi, scrub e trattamenti per il viso, ma non tutte ha le strutture adeguate. La maggior parte degli hotel a Boracay offrono questi menù di Spa ma spesso sono un po’ limitati.
Prezzo alto
– Ceasar’s, che si trova lungo la strada principale, vicino alla Boat Station 3, è specializzato in massaggi tailandesi e utilizza due massaggiatori contemporaneamente. Un massaggio di 90 minuti costa circa $ 50 USD.
– Mandala Spa è considerato il TOP delle Spa in tutto il mondo. E’ situato in cima ad una collina e offre tutto quello che si può desiderare da un massaggio (singolo e di coppia), body scrub, impacchi, trattamenti per il viso, bagni e pacchetti di 4 ore che uniscono tutti questi trattamenti. Il costo per le 4 ore di trattamento principesco è di circa $ 175 USD ma ci sono anche semplici massaggi a partire da $30. Orari dalle 10 am alle 10 pm.
– Tirta Spa-è a Sitio Malabunot, nell’area di Manoc-Manoc. Trattamenti indiani in un ambiente sorprendente ad un prezzo abbordabile. Lo staff è amichevole e sempre disponibile.

INDIRIZZI INTERNET UTILI
Per voli:
www.philippineairlines.com (compagnia aerea nazionale)
www.cebupacificair.com
www.flyseair.com (compagnia aerea specializzata nei voli su Palawan)
Per voli privati:
Aviatour = info@flyaviatour.com
Cyclone airways = cucloneairways@yahoo.com
Navion air = Jnnavair@comclark.com

nicolettamazzetti@tin.it


Ultimo aggiornamento 11 Luglio 2024 da cipiaceviaggiare

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