Thailandia 2016, itinerario completo e Bangkok

Con questo post concludo il racconto del mio ultimo viaggio, fatto in Thailandia alla fine di febbraio.
Questo paese, come ho già scritto da qualche parte, non mi entusiasma particolarmente, a parte Bangkok che mi piace molto e dove ho due amici carissimi, Andrea e Kevin, che ho appunto deciso di tornare a trovare.

royal palace

Premessa: lo scorso gennaio ho perso Marco, mio compagno di vita e di viaggi, in seguito a un gravissimo male scoperto purtroppo troppo tardi. Questo viaggio è stato un po’ una fuga, un po’ riposo e un modo per staccare dal lavoro e da tutto dopo aver passato i mesi precedenti in modo molto pesante.
Ho avuto solo 10 giorni, quindi non ho potuto dedicarmi più di tanto alla scoperta di posti nuovi ma ho cercato di sfruttare quei giorni al massimo.
Questo è l’itinerario completo del viaggio, con un approfondimento sui giorni a Bangkok.

27-28 febbraio – Kanchanaburi
29 febbraio – Bangkok
1 marzo – mercato galleggiante di Damnoen Saduak
2 marzo – Bangkok, (da Roma mi ha raggiunto la mia amica Sonia), visita alla Jim Thompson’s House
3-4 marzo – Ao Nang
5-6 marzo – Bangkok: visite alla “Casa dell’Artista”, al Palazzo Reale e al Wat Pho
7 marzo – Ayutthaya
8 marzo – Bangkok, ultimo giro di shopping e partenza

Di Bangkok avevo scritto tempo fa in questo articolo, stavolta cercherò di approfondire un po’ i luoghi visti, e rivisti, in questo ultimo viaggio, aggiungendo anche qualche dettaglio pratico.

Silom-Sathorn: è la zona dove abitano i miei amici, di conseguenza quella che conosco meglio e ho frequentato di più. E’ una zona di Bangkok molto vivace, moderna, piena di uffici, centri commerciali, negozi, centri massaggi, grattacieli residenziali e molti alberghi e ristoranti. La lunghissima Silom road ne è il cuore pulsante.
Una delle zone più conosciute di Silom è la famosa, o forse dovrei dire tristemente famosa, Patpong: alcune traverse della via principale dove si concentra un gran numero di locali e strip bar di ogni tipo, oltre a un mercato notturno che le recenti disposizioni governative stanno pian piano smantellando.
E’ attraversata dalla BTS (skytrain) quindi ottimamente collegata con gran parte della città.

Jim Thompson’s House: si tratta della casa-museo di Jim Thompson, colui che risollevò le sorti della seta thailandese rendendola conosciuta in tutto il mondo; la vecchia casa in teak è stata mantenuta nella sua struttura originale, con esposizione all’interno di tessuti dipinti e vasellame. jim thompson's house

E’ contornata da uno splendido giardino, e si trova nel cuore della zona moderna, a poca distanza da Siam Square (per arrivarci si entra in una piccola traversa quasi di fronte al National Stadium); è un’oasi di pace e tranquillità nel bel mezzo della confusione. Un bel posto, oltre che molto interessante, dove passare un piacevole pomeriggio o fermarsi a mangiare nel ristorante all’interno. A orari prefissati vengono organizzate visite guidate, da prenotarsi alla biglietteria; ingresso 150THB.
www.jimthompsonhouse.com/

Casa dell’Artista (Baan Silapin): avevo promesso di mantenere il segreto su questo posto fino a che Andrea non ne avesse scritto un articolo sul suo blog. Ora ne posso parlare: si trova nella periferia occidentale della città e non è affatto facile da raggiungere se non la si conosce, o meglio se qualcuno non vi ci porta, perché io ora come ora da sola non ci saprei tornare. Nel bel mezzo di un reticolo di canali, si trova questo gruppo di case in legno su palafitte, uno dei pochi agglomerati rimasti della cosiddetta vecchia Bangkok, ormai rimpiazzati quasi ovunque da moderni edifici in cemento.

casa dell'artista“L’Artista”, colui che si è dedicato a mantenere vivo questo posto, organizza spettacoli delle marionette tradizionali thailandesi, e in questo posto quasi ogni giorno si svolgono gli spettacoli, che sono in realtà le prove delle rappresentazioni che vengono poi esibite nei teatri. Nella casa, dove si entra rigorosamente a piedi nudi, c’è una piccola caffetteria, mentre nel resto del quartiere ci sono varie botteghe artigiane, negozietti e piccoli ristoranti o chioschi di cibo e frutta.

Palazzo Reale: non ha bisogno di presentazioni, essendo uno dei monumenti principali della città. Ci ero stata già molti anni fa ma non ne ricordavo molto e non avevo visto tutto, ci sono tornata perché la mia amica Sonia era a Bangkok per la prima volta e volevamo farle vedere le cose importanti.

Questa volta nonostante il gran caldo ho fatto una visita più approfondita, vedendo finalmente anche il famoso Buddha di smeraldo, che poi è una statuetta piccola piccola e a dirla tutta neppure di smeraldo ma di giada. Tutto il complesso del palazzo è molto bello anche se sempre piuttosto affollato dai visitatori. E’ molto importante fare attenzione all’abbigliamento idoneo, perché le guardie sono molto rigide e possono impedire l’accesso anche dopo aver pagato il biglietto, che non è affatto economico (500THB).

Wat Pho: a poca distanza dal Palazzo Reale, uno dei più importanti e conosciuti templi di Bangkok, al cui interno si trova il Buddha disteso, una imponente statua dorata anch’essa meta di moltissimi visitatori. Nel Wat Pho si trova anche la più importante scuola di massaggio tradizionale thailandese, dove si impara questa tecnica dai monaci.
Ingresso 100THB.

Chinatown: uno dei quartieri che preferisco in assoluto, con la sua confusione, le insegne colorate, le botteghe e i negozi dove si vendono cibo, medicinali, erbe e prodotti tradizionali di ogni tipo. L’arteria principale che la attraversa è Yaowarat road.
Purtroppo le nuove politiche di risanamento e “pulizia” stanno intervenendo anche qui, facendo chiudere centinaia di chioschi che facevano di questo posto uno dei più famosi al mondo per il cibo di strada. Chinatown è piuttosto grande ma è sempre molto piacevole girarla camminando per le sue stradine, sia di giorno che di sera.

chinatown

Centri per massaggi: non starò qui a menzionare i centri massaggio ambigui, cioè quelli dove vengono offerti molti altri tipi di “servizi”. Tenete presente però che questo può succedere anche in centri insospettabili. Detto questo, a Bangkok e un po’ in tutto il paese si trovano numerosissimi centri di massaggio, dove vengono eseguiti dal più tradizionale Thai ai massaggi con olio, aromaterapia ecc. In genere, il prezzo fa la differenza, sia come posto che come qualità dei massaggiatori. Io sono un’appassionata e inoltre fare massaggi è il mio lavoro, quindi so giudicare una tecnica ben eseguita. Quando sono in Oriente faccio massaggi quasi tutti i giorni e nel tempo ho provato un bel po’ di centri.
Il prezzo minimo per avere un massaggio discreto, thai, di un’ora è almeno 300THB. Da un centro con prezzi più alti potete aspettarvi migliore qualità. C’è la possibilità di scegliere anche massaggi di 1h30-2h; i massaggi eseguiti con olio in genere costano di più, e i centri buoni hanno cabine con la doccia all’interno. Ricordatevi di lasciare sempre una mancia, proporzionata alla bravura, alla persona che esegue il massaggio. 

Skybar: ogni anno ne apre qualcuno nuovo, sono i bar in cima ai grattacieli e agli alberghi più famosi. Io ne ho girati solo alcuni; uno dei più conosciuti in assoluto è appunto lo Skybar dell’hotel Lebua, quello dove hanno girato alcune scene del film “una notte da leoni”. Non è il più bello, ma la vista dalla terrazza è spettacolare. Il posto è piuttosto elegante e richiede un abbigliamento adeguato; è molto frequentato da scandinavi e tedeschi, e anche i prezzi delle bibite sono decisamente europei.

Cibo di strada: Bangkok per il cibo di strada è una delle città più rinomate al mondo, anche se come già detto le nuove politiche stanno eliminando migliaia di chioschi dalle strade. Comunque lo si trova ancora un po’ ovunque, e quest’anno ho scoperto un altro angolo di chioschi a cui non avevo fatto caso nelle visite precedenti; si trova proprio fuori l’entrata del grande centro commerciale MBK e i chioschi aprono con calma in tarda mattinata. Vi si trova un po’ di tutto dalla frutta, ai frullati, agli spiedini e a specialità culinarie di ogni tipo.

Trasporti: a Bangkok uno dei modi più comodi per spostarsi è la BTS, o skytrain, che collega le zone principali della città, anche se non arriva, ad esempio, nella zona del palazzo reale. In realtà ha solo tre linee, ma solo la Silom line e la Sukhumvit line sono collegate tra loro; la terza linea da poco inaugurata non è connessa. Alla stazione di Phaya Thai la Sukhumvit line si collega con il treno che raggiunge l’aeroporto Suvarnabhumi, mentre alla stazione di Sala Daeng c’è l’interscambio con la linea della metropolitana. Il prezzo dei biglietti varia a seconda della distanza da percorrere.
La metropolitana, MRT, parte dalla stazione ferroviaria principale di Bangkok, Hua Lamphong, e raggiunge la periferia nord a Bang Sue.
Ulteriori modi per spostarsi in città sono i battelli che percorrono il fiume, un’ottima opzione se ad esempio da Silom-Sathorn volete raggiungere la zona del Palazzo Reale e dei monumenti senza inoltrarvi nel traffico delirante.
Per brevi spostamenti, o la sera, un’ottima opzione sono i taxi, numerosissimi e molto economici, ma fate sempre mettere il tassametro.
I colorati tuk tuk sono decisamente meno economici, ma più folkloristici.

Cambio: negli ultimi viaggi in alcuni paesi ho ricominciato a portare un po’ di contante da cambiare negli uffici sul posto, perché in molti posti, come appunto in Thailandia, il prelievo agli ATM è soggetto a una commissione abbastanza elevata.
Uno dei migliori posti dove cambiare gli euro, dove ormai vado sempre, è SuperRich; in particolare vado in uno molto grande che si trova al 461 di Silom Road, a poca distanza dal grande incrocio col semaforo; veloce e senza commissione; ma attenzione allo shock termico perché l’aria condizionata all’interno è fortissima!


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