Seychelles 2005


diario di viaggio dal 3 al 12 settembre di Daniela Cesca

Finalmente si parte, dopo mesi di preparazione del viaggio ora abbiamo le valige in mano, tutti i sogni stanno diventando realtà e scopriremo molto presto che la realtà supera in bellezza anche le migliori aspettative.
Ovviamente viaggio “fai da te”…o quasi proprio per ovviare di trovarci incastrati dentro a un pacchetto preconfezionato che dà una visione distorta del paese visitato. A noi piace stare a contatto con la gente, vivere tra loro in modo poi da poter dire, al ritorno, di aver veramente visitato un paese! Sorrido quando leggo di gente che rimane delusa dai pacchetti costosissimi offerti dalle agenzie, vorrei suggerire a tutti che, dove possibile è molto meglio viaggiare in maniera indipendente facendo scelte di luoghi e tempi in libertà.. questo modo di viaggiare mi ha sempre ripagato con grandi emozioni e vorrei dire scarsissime delusioni.
Arriviamo a Praslin dopo un breve volo da Mahè, ci aspetta autista in livrea e guanti bianchi (che sorpresa..) che ci porta al nostro Hotel, Le Laurier, quattro stanze deliziose a pochi metri dal mare mezza pensione… fortunatamente, visto che ben presto scopriamo quanto sia costoso mangiare in questa isola.
Neanche il tempo di scaricare le valigie che già cerchiamo dove noleggiare una macchina (costo elevato rispetto a tanti altri posti, non si scende neanche con “furiose” contrattazioni” sotto i 50.00 € giornalieri) Suzuki azzurra decappottabile, guida a sinistra, ma noi siamo esperti… cartina in mano con già segnate le varie tappe e relativi appunti… via!
Arriviamo ad Anse Lazio verso le 13.00 la marea ha già coperto gran parte della spiaggia.. attenzione alle maree che fanno letteralmente scomparire tutte le spiagge in determinate ore del giorno… la fame e l’ora.. nonché il profumo di cibo ci fanno capitolare e prendiamo una “sonora fregata” già annunciata da un post-it rosa attaccato sulla mia guida con scritto: “non mangiare ad Anse Lazio, due ristoranti costosi”…..pazienza.
Rientro all’hotel e comincia una noiosa pioggerella….durerà poco certamente… piove tutta la notte e anche il giorno seguente.. giriamo tutta l’isola sotto un’insistente pioggerella (ma non dovrebbe piovere verso gennaio-febbraio??? anche qui il tempo è diventato imprevedibile) il pomeriggio finalmente lo dedichiamo a un po’ di riposo.
Terzo giorno, torniamo ad Anse Lazio dopo aver raggiunto il punto panoramico più alto dell’isola, il tempo ancora incerto, un breve spuntino e poi visita alla Valle dei Mai. Il biglietto d’ingresso al parco, costoso, come tutto, ma il giro nella foresta ci ripaga e ci fa dimenticare la spesa. Scatto foto a più non posso e mi riempio gli occhi di ogni verde possibile. Finalmente il sole quello vero, dedichiamo la giornata a impigrire al sole, dopo l’acquisto dei viveri presso un negozio locale di alimentari ( spesa 4 euro) ci rifugiamo in una isolata spiaggia ombreggiata da alti alberi e grossi massi di granito.. non vediamo nessuno per tutta la giornata… ma dove sono i turisti… non saremo mica gli unici su tutta l’isola?
Per il giorno dopo c’è grande trepidazione, si va a La Digue! La traversata è stata un’avventura, onde alte 3-4 metri, noi eravamo all’aperto e abbiamo “subito” molteplici docce non previste. Il mare a La Digue è unico, le spiagge irripetibili, gli scorci da sballo, noi poi abbiamo avuto la fortuna di arrivare con il primo traghetto (meglio prenotare il giorno prima) e quindi eravamo quasi soli a scoprire gli angoli più “reclamizzati” dell’isola.. Anse Source d’Argent..le tartarughe! Il mezzo di locomozione… la bicicletta o in alternativa il carro trainato da buoi… troppo lento! Nonostante sia piccola (3kmx5km) per passare da un lato all’altro dell’isola bisogna fare una notevole salita ma il paesaggio intorno ripaga del fiatone e dell’abbondante sudata. Qui il mare è impetuoso e violento, non si può fare il bagno, mangiamo benissimo sulla spiaggia. Il rientro lo facciamo per un altro percorso, ci troviamo un angolo solitario e giochiamo con un bimbo che si è avvicinato. Il rientro al tramonto è bellissimo nonostante il mare ancora mosso. Se dovessi ritornare alle Seychelles deciderei certamente di soggiornare qualche giorno su quest’isola…c’è un’atmosfera molto particolare che affascina.
Partiamo per Mahè che sulla “carta” non avevo considerata un gran che e invece, sorpresa sorpresa si è rivelata un’isola bellissima. L’abbiamo girata in lungo e in largo andando a scoprire anche le più remote spiagge (grazie agli appunti e ai suggerimenti di altri viaggiatori intelligenti), siamo saliti in alto (800m.s.l.m.) percorrendo una meravigliosa strada di montagna (che tornanti!!) tra alberi tropicali, piantagioni di thè e citronella abbiamo fatto le spese in ordinatissimi negozi e giocato con i bambini sulle candide e deserte spiagge… ma dove erano i turisti? Non abbiamo mai incontrato persone sulle spiagge visitate… erano tutti rinchiusi nei villaggi o negli hotels…e poi restano delusi della loro esperienza in queste meravigliose isole? Ho visitato le Maldive, Mauritius, Zanzibar e altre isole caraibiche, a parer mio le Seychelles sono il riassunto di tutte queste messe assieme… un vero Paradiso che a noi tutto compreso, anche il volo Venezia-Roma a/r, la macchina per tutti i giorni e cene al ristorante tutte le sere, è costato… 2.100€ a testa.
Al prossimo racconto!

indirizzi utili:
Hotel Le Laurier – Praslin
Daniella’s Bungalow – Mahè
associazione amici delle Seychelles, via del tritone 46, Roma: su richiesta inviano parecchio materiale informativo

farmacia_cesca@libero.it


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