Nepal 2012


racconto di viaggio dal 14 ottobre al 3 novembre di Fabio P.

Questo viaggio comincia ovviamente da Kathmandu (ktm).

15-16-17 ottobre
Scelta albergo Budget a Tamel, 15 dollari a notte. Visita ktm e alcune valli circostanti. Tamel è il quartiere turistico, pieno di negozi, pashmina e cachemire la fanno da padrone. Ci sono negozi di antiquariato e un’infinità di agenzie che propongono praticamente tutte le escursioni immaginabili. Durbar square è meglio visitarla la sera quando i turisti sono altrove. Entrare dalla parte sud perchè a nord bisogna pagare il biglietto 750rp. Attenzione a fotografare i santoni indiani che poi dovete “pagare” la foto (stile centurioni romani). Profumi di incenso si mischiano con cumuli di immondizia, la quale sembra crescere spontanea un po’ dappertutto. State pure un’oretta in cima ad uno dei templi per scrutare la piazza. Nota negativa scritta nella Lonely che ci sono difficoltà nel prenotare alberghi, escursioni, taxi, ecc. a causa del Dasain: tutto falso, solo qualche negozio di KTM è chiuso.
Nel tardo pomeriggio c’è una bella camminata verso est al tempio delle scimmie: Swayambhunath. Così vedrete KTM dall’alto. Essendo il periodo di DASAIN tutti i templi hindu sono pieni di fedeli che pregano e accendono incensi con candele di burro. Al rientro prendo un taxi MARUTI (suzuki) con destinazione Chobar, mi ispirava il dolce nome… Mi affido alle indicazioni della guida. Il paesino è piccolino e mi siedo per una birra sul privè in bambù in una terrazza di un ristorante. Spettacolare è la vista su KTM. La sera a TAMEL si ha una vasta scelta di ristoranti, pub. La vita notturna finisce per le 23-24. Andate assolutamente al raggea bar. L’insegna è piccolina chiedete in giro. Musica rock dal vivo.
Non perdetevi i famosi MOMO, piatti di 1-2 euro con 10 ravioli al vapore ripieni di carne o verdura. Attenzione: esiste una spezia dal nome DANYA (non so se si scrive cosi) che sa di vernice chimica e la mettono ogni tanto… provatela e poi amatela o odiatela!
Il giorno dopo faccio alla perfezione l’itinerario della lonely GOKARNA-KOPAN-BODHNATH. Belle camminate nella valle per finire nella grande piazza/stupa di Bodhnath a sorseggiare una GHORKA (birra locale) su un terrazzo attorno alla piazza. Nel pomeriggio mi dirigo al tempio PASHUPATINATH, anche qui si paga l’ingresso di 500rp ma ne vale la pena. L’atmosfera non è di festa, trattandosi di un sito dove fanno cremazioni. Su una sponda del fiume BAGMATI cremano i “poveri” e sull’altra sponda i ceti ricchi. Stanno preparando due pile di legne per 2 cremazioni distinte. Dopo un quarto d’ora arriva nell’aria un forte odore acre tipo pollo bruciato… non dico altro.

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18/19 ottobre
Spostamento a 35 km est DHULIKEL. C’è una gran scelta di guesthouse economiche. Mi “abborda” il proprietario di TASHIDHALEK guesthouse… mi fido ma è un’oasi di pace. Mi dice che è nella lonely del 2012 (io ho la vecchia edizione e non c’era). La cucina è una specie di garage a fianco con il focolare a legna. Si mangia bene e la vista è spettacolare. Il centro del paese è in stile newari. Ho avuto la fortuna che un ragazzino mi ha fatto entrare nella sua casa newari, soffitti bassi e di legno, camere in stile celle carcerario e cucina all’ultimo piano. Unico lusso il frigorifero.
Il giorno dopo seguo l’itinerario lonely con partenza da Dhulikel-Kali temple-Namobouddha-Panauti. Il tempio di Kali non è un granché visto che si trova a fianco di una postazione dell’esercito con tanto di fucile automatico (dicono per difendere il ripetitore), proseguendo si passa per il paesino di KAVRE, dove mi fermo mezz’ora ad aiutare dei ragazzini intenti a costruire un’altalena di bambù (gioco tipico del Dasain). Non pensavo di sudare cosi tanto visto che i 4 pali di bambù pesano a dismisura. Riparto e dopo 2 ore arrivo a Namobouddha, grazioso tempio semideserto questa volta. Da qui comincia una discesa fino alle risaie dove fa un caldo afoso tipo pianura padana d’estate. Ma la vista appaga di tutto. Arrivato a Panauti gironzolo per i templi e poi prendo un bus x Dhulikel passando da BANEPA.

20 ottobre
Giornata di spostamento a Dumre, verso ovest. Il conto per 2 notti di guesthouse, 2 colazioni e una cena: 16 euro. Prima tappa la bus station di KTM per cambiare bus in pratica è quello per Pokhara. 7 ore di coda x fare 50 km. Conosco una coppia di nepalesi e un loro amico. Viaggiamo sul tetto del bus con una birretta al seguito, spettacolo! Sono diretti al RIVERSIDE SPRING RESORT per un paio di giorni di vacanza. Mi aggrego a loro. E’ troppo lussuoso per i miei canoni ma per una notte mi adeguo al lusso. Cena, birre e tequila a bordo piscina.

21 ottobre
Notte comoda e soprattutto doccia calda! Direzione mattutina tempio di MANAKAMANA a 5 minuti dal resort. C’è una coda assurda per la funivia, ma noi abbiamo un gancio per scavallare la coda ed è la receptionist del resort che viene con noi. Immaginate che passiamo davanti a centinaia di persone. Se succedesse in Italia minimo ci prendiamo dei calci. C’è una navetta riservata alle capre, ovviamente solo andata. Arrivati in piazza c’è un via vai di gente con una coda di 4 ore x entrare nel tempio e portare dei doni come fiori e riso. Un bufalo è appena stato decapitato e stanno travasando il sangue in una bacinella. A fianco c’è il macello a cielo aperto delle capre e galline. Scegliamo una gallina che diventerà il nostro pranzo a breve. Per le 16 rientriamo al resort e decido di farmi un’altra notte con loro. Tanto le sfacchinate arriveranno a Pokhara.

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22 ottobre
Il conto lo pagano loro, insistendo che sono loro ospite: 320 euro per 2 camere, 2 cene e 2 colazioni, ma soprattutto le birre e la tequila serale! Saluto e fermo il primo camioncino che passa direzione BANDIPUR. Su un pick up siamo in 20 persone e 10 pecore. Mai stato cosi stretto. Nel centro di Bandipur ci sono almeno una quindicina di guesthouse con ristoranti wifi. Una bella cittadina da vedere assolutamente come tappa KTM-POKHARA infatti sta proprio a metà circa. Da vedere nei dintorni oltre alla cittadina da segnalare le grotte SIDDHA GUFA, il tempietto di SHIVA e TUNDIKEL, sito da dove si vede la catena dell’Himalaya. Andate verso le 5.30 del mattino!

23-24 ottobre
Dopo aver visto l’alba e fatto colazione con omelette prendo una jeep in condivisione con 4 francesi fino a Dumre, poi un bus diretto a Pokhara. Scelgo uno dei tanti alberghi molte decine. Infatti non ricordo neanche il nome del mio. Di giorno Pokhara non mi ispira tanto. Oltre a camminare per negozi (che è meglio fare la sera con il fresco) non c’è altro, almeno sul lungolago. Infatti organizzo la discesa col parapendio (imperdibile) per 60 euro. Visito il villaggio dei rifugiati tibetani con tanto di cerimonia buddista dove mi offriranno una sorta di latte acido e thè. Il villaggio si trova fuori Pokhara è il TASHI PALKHEL; prendete un taxi. All’interno i suoni dei tamburi e corni mi fanno venire la pelle d’oca. La sera conosco Silvia e Deborah, due padovane in vacanza. In pratica faremo lo stesso trekking e lo stesso itinerario. Per la sera consiglio il CLUB AMSTERDAM e il NOSY BEE (attenzione alla pista dove pogano pesantemente). Il giorno dopo mi lancio a mezzogiorno col parapendio per circa 15 minuti di discesa, pochi a causa della mancanza di sole e quindi di correnti calde. Normalmente la discesa è di circa 30 minuti minimo.

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25-26-27-28 ottobre
Escursione breve Annapurna con tappe: TIKHEDHUNGGA, GHOREPANI, TADAPANI E SYAULI BAZAR. Si parte da Naya pul per il check-in del parco. Mi avvisano che se succede qualcosa l’elicottero costa 5000 dollari per KTM e 3000 per Pokhara, oltretutto sono senza assicurazione… Non mi dilungo nel tragitto, solo panorami spettacolari. La prima guesthouse a Tikhedhungga costa 2 euro ma ha l’acqua fredda e un letto da fachiro (lo standard è uguale per tutte le guesthouse). Il mangiare è buono DAAL-BHAT (riso, zuppa di lenticchie e verdure). Il 26 parto per le 5.30 sarò il primo e gli altri escursionisti devono ancora svegliarsi. Comincia una scalinata di 1,5 ore fino a ULLARI dove incontro le due ragazze padovane. Da oggi faremo un bel “gruppo” di viaggio. Cosi i 2 euro della camera li dividiamo in 3! Ridendo e sparando cavolate arriviamo a Ghorepani in 7-8 ore, passando dalle risaie alle foreste di rododendri. Fa freddo e una vetrina con torta di mele e cioccolato attira la nostra attenzione… pancia mia fatti caverna! Il 27 sveglia alle 04.00 salendo per un’oretta fino a POON HILL, montagna a 3200 metri da dove ci dovrebbe essere una vista mozzafiato sull’Annapurna. Un po’ di nuvole e una marea di escursionisti fanno da contorno al freddo micidiale che ci affligge. Un’oretta e non resistiamo più, destinazione camera per pennichella delle 8 del mattino! Si riparte per le 10.30 destinazione Tadapani. Arriviamo nel tardo pomeriggio, stanchi. Si cena per le 18.30 (ed è già tardi). La vista al mattino dalla terrazza è forse la più bella che ho visto in Nepal. Cielo lindo, bandiere di preghiera e l’Annapurna di sfondo…. ho detto tutto. Da qui il percorso è tutto in discesa, si incontrano muli carichi ed escursionisti esausti che salgono. Consiglio di fare il percorso in senso orario come noi. Questa discesa è davvero pesante. Arriviamo a Syauli bazar dove ci accoglie una festicciola con tamburi e balli fatta dalle guide e dai portatori. Consiglio di lasciare il grosso degli zaini nell’albergo a Pokhara e portare solo il necessario per 5 giorni. Non come SILVIA e DEBORAH che sembravano 2 portatori sherpa

29 ottobre
Due ore di camminata agevole fino a Naya pul. Bus per Pokhara e poi partenza per TANSEN. In 6 ore arriviamo ma è già sera e quasi tutto deserto. Ci rifugiamo in un ristorante consigliato dalla lonely NANGLO WEST, servizio lento ma buono.

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Mattinata a Tansen per cercare una banca e fare colazione, poi comincia lo spostamento a LUMBINI. Si parte per la prima tratta sino a BUTWAL per cambiare bus. Dopo saliamo sul tetto, non tutti gli autisti danno il permesso, ma qui tra Butwal e Bahirah c’è un solo rettilineo e non creano problemi neanche i poliziotti nei numerosi check point. Si nota il cambio di etnia dalle montagne alla pianura. Qui fa veramente caldo… oltre i 30′. Scegliamo l’hotel lumbini village lodge. E’ disponibile solo una camera con 2 letti e metteranno un materasso per terra… indovinate chi ci dorme? Per le 15 andiamo al grosso complesso di templi di Lumbini. Partiamo col complesso MAYA-DEVI dove è nato il Buddha, poi andiamo in altri templi donati da diversi stati. Finiamo il giro con la pagoda della pace del mondo donata dai giapponesi. Pittoresca la cerimonia buddista a fianco. Portatevi una pila per la strada del ritorno in quanto fa buio presto e i lampioni scarseggiano. Rientriamo in “centro” per le 20. Tutto chiuso ma ci abborda un bambino che ci porta in un ristorante sul tetto. Servizio lento. La notte dormo un paio d’ore… sarà la guerra con le grosse zanzare o il VICINO di camera che russava?

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31 ottobre
Le ragazze si dirigono nel complesso monastico e io rimango a farmi un giretto per le viuzze di Lumbini. Mi ispira un barbiere che per 1 euro mi fa barba, massaggio con nocche in testa e massaggio sulla schiene per un totale di mezzora. Per le 13 partiamo in direzione CITWAN. Cambiamo 3 bus e l’ultima tratta visto che è già sera la facciamo in taxi. Arriviamo a SAURAHA di sera. Scegliamo il TIGER CAMP. Camera a 1000 rupie le donne e 800 la mia. Dotate di ventilatori e zanzariere. La doccia è fredda. Nei ristoranti si mangia buon pesce di fiume.

1 novembre
Sono mattutino e vado in un caffé per organizzare l’ultima escursione insieme al gruppo. Un’ora di canoa sul fiume, 3 ore di camminata nel parco sperando di avvistare il rinoceronte ma vedremo solo scimmie, uccelli e un coccodrillo. Al ritorno al campo base la guida ci dice che c’è un rinoceronte proprio a 100 metri dalla partenza… vabbè almeno lo abbiamo visto. Per l’una io parto alla volta di DAMAN e saluto la splendida comitiva che avevamo formato dandoci appuntamento a KTM per l’ultimo saluto. Il primo tratto fino a TANDI BAZAAR lo faccio sul tetto del bus. Qui aspetto 5 minuti e non passano bus verso est. Alzo la mano verso un camion e mi carica subito. Sto comodissimo, visto che siamo in 3 in una grande cabina. Mi da uno strappo sino a HETAUDA. Qui prendo un pulmino che per 2 euro mi porta a Daman. Partenza alle 16 (la lonely dava l’ultimo bus alle 14) per una strada tra le più pericolose del Nepal. Il viaggio è tranquillo visto che in serata i camion non circolano. Tramonto mozzafiato dal finestrino ascoltando Johnny Cash. Arrivato a Daman scelgo la prima guesthouse e per 600rp mi danno una singola. Daal bhat e birra (inopportuna per il freddo).

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2 novembre
Ormai siamo alla fine di questo splendido viaggio e l’ultimo giorno lo dedico a qualche compera. L’unico rammarico è non essere andato fino all’Annapurna base camp. Molto fattibile. In conclusione prenotate solo l’aereo ed eventualmente le prima due notti a KTM. Per il resto affidatevi alla guida, all’istinto e all’arte dell’improvvisazione!

Per info: fabiopierin@virgilio.it


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