Grecia 2010


Slovenia – Croazia – Bosnia – Montenegro – Albania – Grecia  in camper

(diario di viaggio dal 7 al 24 agosto di Sandro)

Viaggio effettuato con due camper, partenza da Roma il 7/8/2010, rientro in Italia, dalla Grecia il 24/8/2010, Km percorsi 2.750.
Un percorso ricco di paesaggi e storia che se fatto nella sua completezza richiederebbe più giorni, difatti abbiamo saltato molte località che meritavano, perlomeno, un giorno di sosta
Da mettere in preventivo le Obbligatorie soste nei camping per Slovenia Croazia e Bosnia per via del divieto di campeggio sul territorio, chiaramente si può sostare e dormire in molti posti (più che altro città, nei parcheggi).
Un preventivo oneroso in quanto i Camping, consci di questa legge, applicano tariffe da campeggi super lusso Italiano, anche su pezzi di terreno che chiamarli camping è un onore, molte nostre aree di sosta al confronto costano troppo poco.
Quindi si parte da prezzi difficilmente inferiori ai 25 euro, che già la dice lunga per un camperista PURO.
La benzina (gasolio) ha prezzi di poco più bassi dei nostri, mangiare è conveniente dappertutto, carne e pesce, con prezzi che variano dai sette euro ai 14 a persona, soprattutto in Albania.
Tutte le frontiere non hanno l’obbligo del passaporto, quindi carta d’identità valida per l’espatrio e carta verde, in Albania fare alla frontiera l’assicurazione per il mezzo, in quanto non è compresa nelle nostre, nessuno te la chiederà ma occorre parcheggiare il mezzo subito dopo la riconsegna dei documenti e farla nell’ufficio vicino alla dogana, abbiamo pagato 27 euro per 15 giorni facendola a Valona, appena fuori dell’ingresso del porto in quanto l’avevamo saltata alla frontiera.
L’acqua del mare è freddissima fino alla fine dell’Albania e difficilmente troverete spiagge con la sabbia, quindi se pensate di farvi dei bei bagni scordatevelo, non fa per voi.
Entrati in Slovenia da Trieste – Sezana ci siamo diretti verso le grotte di Postunja, attenzione le autostrade non hanno controlli ai caselli, difatti tutte le uscite sono aperte con semaforo verde e il pedaggio si paga poco prima di imboccare l’autostrada nell’ufficio apposito, 15 euro, due settimane, 30, un mese, fatela assolutamente in quanto se venite fermati dalla polizia sono 150 euro di multa, se pagate subito, altrimenti 300 se ve la mandano a casa.
La strada per le grotte è semplice e veloce da raggiungere, appena arrivati in prossimità delle grotte, sulla destra, c’e un area di sosta, 24 ore 15 euro, convenientissima, in quanto è fornita di corrente acqua e scarico, e  si trova a 300 metri circa dall’ingresso.
La visita ti porta via un paio di orette.
Abbiamo avuto bisogno di un medico per un problema ad un piede e ci siamo recato all’ospedale della cittadina con annessa farmacia utilizzando la nostra scheda medica, veloci e gentili.
Siamo ripartiti, dopo la visita alle grotte, discendendo in direzione Rijeka, e da li ci siamo diretti all’isola di Krk, gia visitata in anni precedenti, con ponte a pagamento, non avendo ritrovato (smemorato) il camping frequentato al tempo, abbiamo ripiegato (visti i prezzi, 40 euro, e la non disponibilità di piazzole) sul primo camping che si vede arrivando dopo il ponte sulla destra, in pratica un grosso prato con alberi sulla sinistra e un falso piano, vasto, sulla destra, con due docce due bagni un minimarket-bar e allaccio corrente, al modico prezzo di 29 euro il primo giorno e 26 i successivi, UN FURTO.
Siamo rimasti solo una notte, naturalmente
L’autostrada è completa fino ad una quarantina di KM da Dubrovnik.
A Senj abbiamo svoltato all’interno direzione OTOCAC, per recarci ai laghi di Plitivice.
Strada statale percorribile senza nessun problema.
Attenzione, a Plitivice non si può dormire all’interno del parcheggio la sera. Quindi si può optare per due opzioni, il camping poco più avanti, direzione Zagabria, oppure a 17 km dall’ ingresso, direzione Spalato, nella cittadina di Korenica c’è il Bistrot Marina, dietro questo ristorantino il proprietario ha attrezzato un parcheggio per i camper non a pagamento.
Consumi qualcosa, visto i prezzi abbiamo mangiato li (prezzi veramente modici e mangiare ottimo) per due sere (la prima dell’arrivo e la seconda dopo la visita al parco).
Quindi punto sosta consigliatissimo.
Abbiamo proseguito in direzione Spalato, uscendo a Sibenico e percorrendo la costa, praticamente difficile trovare punti per sostare in quanto hanno costruito abitazioni dappertutto.
Siamo arrivati a Trogir con l’intenzione di andare al camping (che si trova alla destra dell’isola, subito dopo passato il ponte, ma strapieno).
Quindi per visitarla utilizzare i parcheggi, a pagamento il primo, pubblico il secondo poco distante dall’ingresso delle mura (600-700 metri) proseguendo per la statale.
Siamo entrati a Castel Star, seguendo una vecchia indicazione, la strada si fa un po’ stretta ma arrivati di fronte al mare si prosegue sulla sinistra e si arriva all’autocamp….piccolino, non ci entrano più di 5 o 6 camper, però a ridosso della cittadina e di fronte al mare, utile per sostare un giorno e fare rifornimento.
Da li abbiamo ripreso l’autostrada direzione Dubrovnic per poi uscire a Ploce (tratto in costruzione) e dirigerci a Mostar – Medjugorie.
Strada tortuosa direzione Metkovic e molto trafficata, arrivo alla frontiera Bosniaca, passaggio veloce.
Abbiamo preferito andare prima a visitare Mostar, quindi arrivo con discesa su strada con molti tornanti, parcheggio a 5 euro con possibilità di sosta anche la notte prendendo la strada che va verso Stari Most (vecchio ponte) – Dubrovnik, appena arrivati al semaforo con alla sinistra l’ingresso per la città vecchia (Il ponte). Alla vs sinistra c’è una vecchia palazzina distrutta con ancora i segni delle granate, voltate a destra e di nuovo a destra ed entrerete in un bel parcheggio (in pratica è a ridosso della nuova e imponente chiesa in cemento armato con un campanile alto).
Li si può acquistare di tutto, conviene pagare in Euro, li prendono tutti e al cambio alla fine facendo due conti è più conveniente.
Direzione Medjugorie, consiglio, si può anche andare su con il camper ma in molti punti la strada è stretta e sostare nel parcheggio dell’apparizione e in altri punti, ma non ci sono grossi parcheggi, tranne quello a destra della chiesa, a pagamento, se vi trovate in alta stagione non tardate a recarvi nell’unico camping della zona (10 euro) all’inizio dell’ingresso del paese, in quanto si riempie in modo inverosimile di camper che chiamarlo campeggio è un eufemismo, ma considerato che non puoi dormire fuori sei costretto ad andarci.
E da li, se volete potete andare a piedi o prendere un taxi.
Si mangia bene nella trattoria, sulla strada principale, subito sulla sinistra all’uscita della strada che immette al camping, (tralaltro hanno un mirto buonissimo).
Dubrovnik, per visitarla sconsiglio il camping (l’unico in città) solitudo, in quanto ha prezzi pazzi, 39 euro, quindi lasciarsi la cittadina alle spalle, appena la strada discende (10 km circa) ci sono una serie di punti sosta, camping, noi ci siamo fermati al camping Porto, sta dietro un grosso market sulla destra della statale, ottimo, erbetta acqua dolce e scarico, 25 euro a notte, da li si prende un autobus (il 10) che in meno di 15 minuti ti porta alla cittadina, fatevi spiegare dove riprenderlo al ritorno in quanto non è nello stesso punto dove vi lascia all’andata ma nella strada parallela sottostante.
La visita della città porta via una mezza giornata, ma è meglio farla nel tardo pomeriggio, in quanto il caldo si fa sentire.
L’ultimo autobus passa vero le 23,30, quindi c’è tutto il tempo per godersela.
Da li siamo andati direttamente in Montenegro seguendo le indicazioni ed una strada in alcuni punti in costruzione.
Hercecq Novi è peggio di Rimini in estate e sinceramente la spiaggia non vale per fermarsi, ma si può sostare anche la notte  (3 euro) nei parcheggi poco prima dell’ingresso della città.
Siamo andati, percorrendo le bellissime bocche di Cattaro, direttamente a Kotor, veramente carina, si può sostare nel parcheggio poco prima del ponte, sulla destra (25 euro) al giorno, si può fare il bagno in quanto l’acqua li è meno fredda, ci sono molte cozze a ridosso del canale quindi una bella scorpacciata non ve la toglie nessuno, oppure appena passato il forte seguendo per la costa c’è un ampio parcheggio sterrato sulla destra dove si può sostare e dormire tranquillamente (in Montenegro non c’è l’obbligo di sostare in camping), distante 700- 800 metri dall’ingresso della cittadina.
Visita pomeridiana e notturna con scalata la mattina dopo della fortezza, circa due ore fra salire e scendere, ma ne vale la pena.
Siamo scappati per il caos da Budva e Bar  per proseguire verso Ulcini, dove avevo letto c’erano 20 km di spiaggia fruibile.
Ci siamo scoraggiati e abbiamo sostato ad Ulcinj, sulla statale c’è un Luna Park, subito dopo sulla sinistra c’è una strada con un canale dove scorre acqua dolce, letteralmente accalappianti da Nill, che ha una pensione 200 metri all’interno (blue Star, email villaardi@yahoo.com) e ci ha fatto parcheggiare nel piccolo giardino attrezzato con luce e  acqua, al prezzo di 10 euro a notte.
Con un taxi siamo andati a visitare la cittadina, il giorno abbiamo preso la strada per l’Albania.
Proseguendo per la costa, per strade in mezzo alla campagna, direzione Sukobin, siamo arrivati alla frontiera.
Costruzione unica, per il Montenegro e Albania, entrando è già Albania, difatti ti vengono richiesti i documenti e il libretto di circolazione.
Appena passato il controllo informarsi per l’assicurazione.
Molte nostre assicurazioni non hanno l’Albania quindi occorre farla necessariamente, noi l’abbiamo fatta a Valona, appena prima dell’ingresso del porto ci sono alcune agenzie, prezzo per 15 giorni, 27 euro.
A Scutari si arriva in una zona un po’ degradata, con passaggio dalla parte opposta del fiume tramite un ponte di travi di legno a senso unico gestito da un semaforo.
Li bande di bambini chiedevano qualcosa appendendosi ai finestrini.
Abbiamo proseguito in direzione Valona per raggiungere la cittadina di Kruja, bel paesino arroccato su di una collina, con il castello che domina la vallata.
Attenzione se avete più mezzi o molto grandi non ci sono buone possibilità di parcheggio in alto.
L’unico che c’è contiene massimo 10 macchine ed è un lavaggio auto con possibilità di parcheggio a pagamento (300 lekke).
Il castello non è molto grande ma nei negozi intorno si trova di tutto, dall’artigianato locale all’antiquariato.
E’ uno dei pochi posti dove si trova tutto ciò.
Abbiamo proseguito per Durazzo, dove abbiamo cercato inutilmente un camping (in Albania non sono attrezzati per i camper, tutti i camping che abbiamo trovato erano solo per tende).
Abbiamo raggiunto il lungomare di Durazzo e poco dopo i resti della fortezza, abbiamo parcheggiato di fianco al museo archeologico in un parcheggio piccolo ma ci stavamo.
Abbiamo cenato in uno dei punti di ristoro li di fronte.
La mattina dopo siamo ripartiti direzione Valona.
Dopo una 20ina di Km abbiamo visto delle indicazioni di camping lungo la costa ma non ci siamo andati.
Molte strade sono in rifacimento o in costruzione, quindi abbiamo trovato molti rallentamenti, in particolare per arrivare a Valona.
Fatta l’assicurazione abbiamo proseguito in direzione Saranda.
Ci siamo arrampicati, direzione Himara, con pendenze elevate, (1.020 metri s.l.m)  tutta di prima e seconda, sul passo della montagna Llogara, dopo aver superato Llogarasë e Qafa attraverso una strada che risale al periodo di Pompeo, si scende nella Riviera albanese.
Ci punti sono diversi dove poter sostare, zone in costruzione, quindi polvere dappertutto.
Dhermi è famosa per le sue acque cristalline, e la piccola, intima spiaggia di ghiaia Gjipea è una bellezza rara, perché è situata ai piedi di una rupe alta 70 metri, difficile fermarsi con il camper.
Continuando il giro verso sud, si incontra la piccola città di Himara  Le spiagge di Himara sono tutte le spiagge di ghiaia, acqua freddissima ma limpida.
Subito dopo Himara c’è una bella baia con 4 locali (beach bar trattoria ristorantino) con ampio parcheggio sterrato dove poter sostare e fare il bagno.
In questo parcheggio il pastore locale ammazzava le pecore al tramonto e le preparava per il ristorante della zona, tranquillamente come se stava in macelleria noncurante di chi gli era intorno.
Proseguendo si incontra la baja di porto Palermo, con buone possibilità di sosta libera e trattorie locali.
Arrivati a Saranda, proseguiamo, direzione Butrinto – Grecia, la costa, la strada è in costruzione, quindi abbiamo percorso uno sterrato di circa 10 km.
A Ksamil ci sono decine di case in costruzione praticamente accartocciate su se stesse, come esplose o colpite da terremoto, abbiamo dedotto che sia stata usato o impasto sbagliato, quindi cemento friabile o ferro inadatto.
Comunque ci sono buoni punti per sostare e fare il bagno.
A Butrinto, antica città Romana, da visitare, con annesso castello veneziano e Altro di Ali pasha, il tratto di mare, circa 100 mt, è attraversabile solo tramite una zattera di legno trainata a motore da corde di acciaio.
Ci entravano giusti giusti due camper.
Simpatica.
Dopo altri 15 Km circa siamo arrivati alla frontiera Albanese – Greca.
Inutile dire in che stato era, dei gabbiotti in vetroresina su strada sterrata (la nuova frontiera è terminata, penso aprirà a breve) quindi polvere dappertutto.
Però una volta terminata la strada e l’apertura di questa nuova costruzione sarà ottima da percorrere e da li ad Igouminitza non è neanche una mezzora di auto, e non sei costretto a salire a Joannina e passare per giro castro.
Quindi passata la frontiera (comperate le sigarette al Duty Free greco, prezzi bassissimi) ci siamo diretti verso Igouminitza, la strada costeggia la costa è piena di punti per sostare in tranquillità.
Poco più avanti si trova Sagiada, un porticciolo con trattoria che cucina il pesce che scegli al bancone come se fossi in pescheria.
Quindi sosta di 2 giorni dai nostri amici greci ad Ammoudia e ritorno il 24 sera in Italia.
Chi va in Grecia può benissimo fare questo tratto, Valona – Saranda (a Valona con il traghetto dall’Italia ) e percorrere quest’ultimo pezzo di costa  dell’Albania che merita veramente.
Nessun problema incontrato con le genti locali, così in Albania, dove abbiamo trovato tantissima gente che parlava bene l’italiano e che aveva carta d’identità italiana.
Molte strade in costruzione, Albania, prezzi per mangiare bassi dappertutto (ma anche in Croazia Slovenia Bosnia e Montenegro), spesa massima a persona 12 euro, pesce.

Per altre indicazioni contattatemi.

Csi_tizius@hotmail.com


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