Argentina 2009


Argentina nordest e nordovest

(racconto di viaggio dal 17 agosto al 16 settembre di Guido)

Siamo appena tornati da uno splendido viaggio nel N. Est e N. Ovest dell’Argentina (17 agosto – 16 settembre).
Vista la stagione abbiamo saltato la Patagonia concentrandoci solo su una parte di questo enorme paese. Abbiamo passato una settimana a Buenos Aires e poi abbiamo volato su La Rioja. Da qui abbiamo fatto un giro organizzato nei parchi di Talampaya e Ichigualasto. E poi siamo ripartiti in pullman per Tucuman. Da qui abbiamo affittato una macchina ed abbiamo fatto il giro della pre-cordigliera andina fino a Huamahuaca. Abbiamo poi lasciato l’auto a Salta per tornare a Buenos Aires e volare poi verso Iguazu.

– nota: la scelta di noleggiare l’auto a Tucuman e lasciarla a Salta è stata fatta per limitare il costo aggiuntivo per il cambio di città e, visto che i trasporti locali sono ottimi ne è valsa davvero la pena. Non avendo le idee chiare sull’itinerario abbiamo scelto Salta ma in realtà avremmo potuto lasciare l’auto anche a Jujui. In una settimana il giro si può fare comodamente. Non è invece necessario nella stagione secca una 4×4 e basta un’auto “normale”. Le strade sono per lo più sterrate ma ben tenute e sicure più che altro per il fatto che sono poco trafficate (non è certo bello però trovarsi di fronte a dei camion su strade di montagna, sterrate e prive di guard rail!).

A Iguazu abbiamo fatto anche il “paseo de luna llena” e siamo stati sfortunati perché il cielo, dopo una splendida giornata, si è velato e quindi non è stato un granché. Astengo il giudizio ma, visto i bassi costi della vita in Argentina, forse non c’è rapporto costo – beneficio. Il giro che si fa durante il “paseo” è quello in treno + piedi verso la Garganta del Diablo.
Abbiamo fatto 3 giorni a Iguazu (2 in Argentina e 1 sul versante brasiliano). L’ingresso per il II giorno in Argentina si paga ridotto e credo che ne valga la pena.
Da Iguazu siamo andati a Colonia Pellegrini, negli Esteros del Iberà. E’ un posto splendido e consiglio di fermarsi qualche giorno. Siamo poi ripartiti con vari pullman per giungere a Cordoba e poi siamo tornati a Buenos Aires. Forse vale la pena di noleggiare un’auto e girare i dintorni di Cordoba che sembra siano molto belli.
Da Buenos Aires siamo poi stati a La Plata. Carina ma niente di straordinario, mentre non siamo stati a Tigre, dove è possibile fare giri in barca per i canali.
Non aggiungo altri commenti ed indicazioni sul giro che abbiamo fatto perché in fondo è quello standard, che potrete trovare sulle guide o su altri racconti. Noi abbiamo fatto però un paio di scoperte che voglio segnalare.
Per esempio, dopo il giro nella precordigliera andina (La Rioja-Tucuman-S.Antonio los Cobres-Cachi-Salta-Jujuy) ci siamo fermati alle Terme de los Reyes, vicino a Jujuy.
C’è un Hotel di lusso ma costoso e, per lo meno per la nostra esperienza, con una gestione “spocchiosa”. Poco sotto c’è invece una piscina pubblica di acqua termale ideale per ripulirsi e rilassarsi dopo la polvere mangiata lungo le strade sterrate di questi deliziosi posti. Il costo è di 15 Pesos.
La cittadina di Reyes, pochi chilometri prima, è minuscola e credo viva solo nel weekend. Ci sono infatti delle comidas ed un solo ristorante aperto da venerdì a domenica.
Il consiglio quindi è, se potete, di capitarci durante la settimana perché noi eravamo praticamente soli. Nella cittadina c’è un “alberghetto” “Casa de la Paz” carino e tranquillo, i cui proprietari parlano inglese avendo vissuto negli Usa per un po’ di anni.
Sempre in argomento di saune, appena fuori Jujuy c’è l’Hotel Altos de la Vina, Av. Pasquini Lopez 50, che ha un moderno circuito di sauna, bagno turco e 3 piscine jacuzzi riscaldate al costo di 35 pesos per gli esterni. Noi abbiamo avuto l’offerta di una tariffa speciale visto che era fuori stagione e ci siamo fermati anche a dormire. L’attrezzatura è splendida e, alla sera, dalla piscina c’è la vista della città illuminata: meravigliosa!
In Buenos Aires abbiamo trovato un’ottima sauna, bagno turco, ecc nell’Hotel Repubblica (prezzi da 45 a 60 Pesos a seconda dell’ora di ingresso). Bel posto e con accesso comune per ambo i sessi, mentre nelle altre saune che abbiamo trovato a Buenos Aires ci sono ambienti separati e di solito con spazi angusti per le donne.
In ambiente completamente diverso, nel N.Est del paese, dopo le Cataratas di Iguazu, siamo stati a Colonia Pellegrini, negli Esteros del Iberà.
E’ un luogo assolutamente strepitoso anche se difficile da raggiungere.
Da Iguazu parte un autobus semi-cama verso le 11 che arriva verso le 18 a Vilasoro e poi ci siamo fatti venire a prendere. La strada infatti è uno sterrato che diventa difficilmente praticabile in caso di pioggia e quindi avremmo dovuto noleggiare una 4×4. In auto ci sono volute ancora 2 ore e mezza (costo 450 Pesos!).
Organizzano uscite in barca a motore nelle paludi in mezzo ad una quantità stupefacente di caimani, capibara, aironi ed altri uccelli vari. Si incontrano facilmente anche cervi delle paludi e lontre ed il tutto potendosi avvicinare fino quasi a toccarli !
A causa della temperatura troppo bassa noi non abbiamo potuto fare l’uscita in notturna che, anche solo per lo spettacolo del cielo stellato, deve valere la pena. C’è poi un percorso nella riserva dove risiede una famiglia di scimmie urlatrici ed anche qui il contatto è a pochi metri. Meno interessante il giro a cavallo, ma di solito fa parte del pacchetto.
A Colonia Carlos Pellegrini ci sono parecchi hostales, alberghetti e ristorantini e almeno un posto internet e con possibilità di chiamate telefoniche (Nb: Il nostro cellulare non riceveva segnale).
Noi siamo stati all’Hostel Don Justino, info@iberatours.com.ar, che può essere anche di riferimento solo per organizzare le escursioni (anche in inglese).
Per tornare, in alternativa all’auto privata, c’è un autobus localissimo che parte alle 3 del mattino ed arriva a Mercedes verso le 7,00. Da Mercedes parte quasi subito un autobus per Corrientes. Se lo perdete bisogna aspettare qualche ora.
Ps: per i più avventurosi hanno appena inaugurato un campeggio comunale molto bello e, tra l’altro, eè da qui che partono le gite in barca. Arrivando al molo faceva da anfitrione un pigro caimano, ma non risulta che si avventurino nelle tende !
Noi siamo stati all’inizio della primavera e siamo anche stati molto fortunati col tempo: ½ ora di pioggia in un mese e temperature decisamente miti. Solo una settimana prima del nostro arrivo ci hanno detto che ha fatto un gran freddo. Pur non essendo pienamente verde c’erano lo stesso molti fiori e le strade sterrate erano in ottime condizioni. Credo che dopo le piogge estive tutti gli itinerari siano molto più difficili.
Ultima nota, non abbiamo avuto alcun problema per l’influenza né per la sicurezza ed anche per i taxi non abbiamo avuto problemi, tenendo ovviamente i controlli e le precauzioni che avremmo avuto in Italia.
Buon viaggio

g_dalmolin@hotmail.com


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