Tequila, nella terra dell’agave blu

Sono passati ormai quattro mesi dal viaggio in Messico, ma sono ancora molti i luoghi e le cose di cui parlare. Oggi vi racconto di Tequila.
Lo dico subito: di tutti i posti visitati in quest’ultimo viaggio, Tequila è uno di quelli che mi sono piaciuti di più in assoluto.
Ha un’atmosfera particolare… e non è solo un modo di dire. Quattro delle principali distillerie dell’omonimo liquore si trovano in paese, e nell’aria si sparge l’odore dolciastro e intenso che proviene dai macchinari di distillazione, che in alcuni momenti quasi stordisce.
Qualche breve cenno: Tequila si trova a circa 65km da Guadalajara, nello stato di Jalisco, che tra gli stati messicani è uno dei più produttivi dal punto di vista economico. La cittadina fa parte del circuito dei “pueblos magicos” ed è molto carina pulita e ordinata. Il paesaggio circostante -il cosiddetto paesaje agavero-, che è la zona di produzione principale dell’agave blu, è bellissimo ed è stato incluso tra i patrimoni dell’UNESCO.

paesajeCi siamo arrivati di mattina presto, dopo un lungo viaggio notturno da Cuernavaca. E il giorno in cui siamo arrivati è stato anche l’unico giorno di pioggia di tutto il viaggio. Trovato da dormire e sistemati, siamo andati subito a informarci per la visita a qualche distilleria. La José Cuervo, forse la più prestigiosa, si trova in una struttura coloniale splendida, a un angolo della piazza principale. Si può accedere alla prima parte e al negozio ma per visitare la distilleria vera e propria bisogna prenotare una visita piuttosto costosa (per gli standard messicani) che comprende anche una sorta di corso sui processi di fabbricazione.
Per cui ci dirigiamo alla Sauza, la più grande a livello mondiale anche se meno prestigiosa. Prenotiamo la visita e poi andiamo a pranzo al mercato principale, che ha una zona interna con vari chioschi-ristorante (tipo i food-corners asiatici).
Poi ci rechiamo alla distilleria dove prendiamo parte alla visita dello stabilimento interno. Ci sarebbe anche l’opzione per visitare le coltivazioni ma piove e rinunciamo. Alla fine della visita e delle varie degustazioni ( 🙂 ) proviamo a chiedere se per l’indomani possiamo partecipare solo alla visita dei campi e ci dicono di si, quindi prenotiamo. Il resto del pomeriggio lo passiamo a visitare il paese. Ci sono molti angolini e scorci deliziosi, si vede che comunque questo posto è un po’ più ricco di altri. Come in tutto il resto del viaggio, troviamo praticamente zero turisti.
Una particolarità è che i camion della spazzatura girano con altoparlanti a volume discretamente alto da cui mandano le quattro stagioni di Vivaldi.

L’indomani il tempo è bello, per cui andiamo a fare colazione, scoprendo vicino al mercato un mini chiosco dove una signora simpaticissima fa dei churros pazzeschi. Come resistere??
Andiamo poi alla distilleria, e nell’attesa che i visitatori a cui ci uniremo finiscano la visita dello stabilimento, ci offrono da bere al bar interno. E intanto che l’attesa si prolunga, il gentilissimo barman ci offre ancora tequila… tutto ciò quasi digiuni. E’ così che poi certe giornate prendono una piega divertente.
Quindi comincia la visita dei campi, che poi è abbastanza breve, ci fanno vedere vari tipi di piante e come si estrae il cuore dell’agave che verrà poi usato per fare il liquore. Finito il giro, si ritorna di nuovo al bar della distilleria per un ulteriore omaggio 😉
Torniamo a pranzo di nuovo al mercato e poi chiediamo a un tassista di portarci a uno dei mirador che stanno poco fuori dal paese, da dove si può ammirare il paesaggio delle colline agavere. E’ molto bello e sono talmente presa a scattare foto che dimentico il paraluce della reflex sul muretto. Cose che succedono in viaggio… e dopo mattinate così!
Abbiamo ancora a disposizione un po’ di tempo nel pomeriggio e continuiamo i giri del paese, per poi ripartire in direzione ovest, verso la costa del Pacifico.

La Tequila: come si sarà capito, è un distillato di agave. Per essere chiamata tequila DOC, deve essere fatta col 100% di agave del tipo blu. La maggior parte della produzione messicana si fa in questa zona, anche se ci sono altre piccole province dove si coltiva agave blu in altri stati.
Si suddivide principalmente in quattro tipi: blanco, imbottigliata dopo la distillazione; reposado, invecchiata almeno due mesi ma meno di tre anni in botti di rovere; anejo, invecchiata da uno a tre anni, e extra anejo, invecchiata minimo tre anni.
A mio gusto le migliori sono anejo e extra anejo.

Info pratiche:
a Tequila si arriva comodamente in autobus dalla Central Vieja di Guadalajara, ci vuole circa un’ora o poco più, il prezzo varia da 80 a 85 pesos.
Dormire: Posada del Agave, 400p camera con due letti matrimoniali, wifi
Visita alla distilleria Casa Sauza, 100p solo lo stabilimento, 150p stabilimento+coltivazione, incluse degustazioni

sauza


6 commenti

  1. … e vada per visita e degustazione …ma senza verme, grazie!

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