Sudafrica 2013


Sudafricando… 2013

(racconto di viaggio dal 12 al 28 aprile di Deborah)

Siamo una coppia di toscani, Deborah e Massimo, e ci piace viaggiare in sicurezza ma anche in libertà; abbiamo cominciato a pensare a questo viaggio a settembre 2012, studiando la guida Footprint della White Star (già usata anche per la Namibia) e la guida Routard. A novembre abbiamo fissato il volo principale e le notti al Kruger, e tutto il resto con calma su booking.com. Al Kruger abbiamo deciso di cambiare campo ogni sera poiché il parco è grandissimo, molto vario ed è piacevole vedere le differenze tra nord e sud. Siamo partiti il 12 aprile e siamo rientrati in Italia il 29 aprile. La spesa totale è stato circa 5500 euro.

Itinerario in pillole:
12/04 – volo British airways Pisa/Londra/Cape Town (senza lo scalo a Johannesburg) euro 1574
13 e 14/04 – Cape Town – soggiorno al Parliament Hotel di Cape Town (euro 141 x 2 notti)
14/04 – Capo di Buona Speranza
15/04 – Wilderness – soggiorno a Xanadu Guest Villa (euro 133)
16/04 – Knysna – soggiorno al Knysna Hollow country estate (euro 102 con cena)
17 e 18/04 – Addo NP – soggiorno all’Addo rest camp (182 euro x 2 notti)
19/04 – volo British airways Port Elizabeth/Durban (euro 196) – soggiorno all’Hluhluwe iMfolozi (euro 117)
20 e 21/04 – Mtubatuba – soggiorno da Wendy’s (euro 195 x 2 notti e una cena)
22/4 – volo SouthAfrican airlines Durban/Nelspruit (euro 380) – soggiorno al Daan’s place di Graskop (euro 52)
23/04 – Kruger NP – Orpen camp (euro 76)
24 e 25/04 – Kruger NP – Olifants rest camp (euro 217)
26/04 – Kruger NP – Lower Sabie camp (euro 95)
27/04 – Kruger NP – Satara camp (euro 82)
28/04 – rientro a Johannesburg – volo BA Londra/Pisa

Dubbi da chiarire:
meteo: ho pensato spesso e mi sono documentata su come potesse essere il tempo ad Aprile, (molti TPC sono stati in Sudafrica ad agosto), e posso dire che si è rivelato un ottimo periodo; il clima è sempre caldo, anche punte di 26/28°, scarsa umidità, serate piacevoli e zero zanzare! Un giorno e mezzo di pioggia (zona Port Elizabeth/Durban) in 17 gg di viaggio; Kruger con vegetazione non eccessiva e cielo meraviglioso.
Malaria: non abbiamo visto una zanzara e non abbiamo fatto la profilassi in quanto il periodo permetteva di poterla escludere.
Strade: in buone condizioni, tutte asfaltate (eccetto nei parchi) e zero traffico – bisogna fare attenzione ai pedoni anche sulle autostrade; talvolta si incontrano le ‘potholes’, ma sono segnalate.
Cucina: buonissima la carne, salse non molto usate (solo su richiesta), pulizia.
Salute: scordatevi la maledizione di Tutankamon (tipica dell’Egitto)! Siamo stati benissimo e abbiamo mangiato di tutto.
Carte di credito largamente accettate
Parcheggiatori a cui affidare la propria auto dietro compenso direi ridicolo (sono sufficienti 5 rand e non hai problemi a lasciare l’auto incustodita)

mapofafrica_1Il viaggio

12 aprile: partenza da Pisa per Londra, dove ci siamo imbarcati direttamente per Cape Town, volo notturno.

13 aprile: Cape Town ci attende con un sole caldo ed un cielo senza nuvole; è pertanto d’obbligo dirigersi subito sulla Table Mountain (abbiamo noleggiato l’auto con la Budget), dove saliamo con la tipica funicolare ruotante. La vista a 360° di Cape Town, del porto, delle sue spiagge è bellissima, e ci fa subito capire ciò che il Sudafrica può offrire… Vediamo un sacco di dassies (iraci) sdraiati a godersi il sole. Scendiamo poi verso Camps bay, dove pranziamo sul lungomare. Qui ci sono un sacco di persone, forse perché è sabato e la giornata è veramente estiva. Ci dirigiamo poi verso V&A waterfront, ed è gioiellino! Cena al Maremoto in Long street, che consiglio vivamente (spesa 30 euro in due).

14 aprile: Penisola del Capo km. 300.
Oggi è la giornata dedicata al giro della penisola del Capo; la giornata è sempre soleggiata, ma qualche nuvola offusca un po’ il blu del cielo. Prima tappa, False bay, dove troviamo dune di sabbia bianca e oceano piuttosto agitato; successivamente Muizemberg, con le sue cabine colorate e Simon’s Town, con la colonia dei pinguini: sono tantissimi, buffi e soprattutto te li trovi in spiaggia mentre cammini, mentre fai il bagno, mentre ti godi il sole… Molto socievoli! Proseguiamo per Cape NP, dove – appena entrati – incontriamo le rare zebre del Capo! Pranzo al volo al Two Ocean e quindi salita al faro con la funicolare: peccato che una densa nebbia, tipo il fog londinese, abbia avvolto tutto il capo, e non si vede niente!!! Meno male che durante la discesa a piedi tale nebbia si dissolve, portata via dal vento, e il sole torna a splendere su Diaz beach. Foto di rito davanti al cartello ‘Cape of good hope’ e rientro a Cape Town passando per la scenografica Chapman’s peak drive. Cena al Moyo di Stellenbosch, ristorante tipico ma un po’ fuori mano!

15 aprile: Garden route fino a Wilderness km. 480.
Breve visita alle case colorate tipiche del quartiere islamico di Bo Kaap e via verso la Garden route. Sosta a Swellendam per rifornimento e pranzo al sacco a Bontebok NP (parco con antilopi). Tappa a Mossel bay, dove andiamo a visitare il Bartolomeu Dias museum: carino, luogo pieno di storia. Cena al Joplin’s a Wilderness, CALDAMENTE consigliato per la bistecca più buona del mondo! Pernottamento alla guest villa Xanadu, sull’oceano (fa-vo-lo-sa, a poco prezzo con vista delfini!)

16 aprile: Garden route fino a Knysna km. 190.
Stamani, nuvole e poco sole: andiamo a visitare il Wilderness NP, dove vediamo la Map of Africa, una ‘fotografia’ dove la natura ha riprodotto I contorni dell’Africa! Facciamo un trail nella foresta, attraversiamo un fiume con un guado mobile, e successivamente guadiamo proprio il fiume (divenuto fiumiciattolo) sulle rocce sporgenti: insomma, ci divertiamo in mezzo alla natura. Successivamente transitiamo per Knysna, dove ci soffermiamo a vedere il porto e l’accesso alla laguna, delimitato da falesie e rocce. Proseguimento verso la Tsitsikamma, dove abbiamo appuntamento con i ghepardi del Tenikwa center. E’ un centro di recupero per i ghepardi, dove ti fanno fare una passeggiata nel bush di circa due ore con due bellissimi ghepardi al guinzaglio (ovviamente fanno ciò che pare a loro!). E’ un’esperienza indimenticabile e molto emozionante, sentir fare PURR questi gattoni… Rientro a Knysna, dove ceniamo e pernottiamo al Knysna Hollow country estate (bell’hotel, ma se avessi potuto scegliere avrei preferito dormire sul porto).

17 aprile: Garden route fino all’ Addo NP km. 370.
La tappa di stamani è il famoso Tsitsikamma NP, passando da Nature’s valley, dove incontriamo una famiglia di babbuini che stazionano tranquillamente lungo la strada! Allo Tsitsikamma decidiamo di fare un trail lungo l’oceano fino ad un ponte sospeso in mezzo ad una gola, e facciamo cento foto all’oceano molto agitato. Percorriamo i primi metri dell’Otter trail (è lungo 42 km.), e quindi partenza per l’Addo NP, dove dormiamo all’Addo rest camp per due notti. Appena arrivati al parco, una pozza ci regala il nostro primo incontro con un gruppo di elefanti e due bufali che litigano. Cena al ristorante del campo, non male.

18 aprile: giornata interamente dedicata al parco; percorsi km. 130. Oggi piove.

19 aprile: rientro a Port Elizabeth, piccolo giro della città e del Bordwalk lungo la spiaggia (carino, non sembra di essere in Africa), aereo per Durban e noleggio di una Kia sportage; ci dirigiamo subito all’ingresso dell’Hluluwe iMfolozi, che dista 240 km. da Durban, dove dormiamo all’Hilltop: molto carino, un cottage nel verde della foresta, circondato da cercopitechi. Siamo entrati dentro il parco che era già quasi buio, e nel tragitto verso il lodge abbiamo avuto un incontro-quasi scontro con un enorme rinoceronte nero che ci è sbucato da destra e ci ha attraversato la strada… Dire che sono rimasta ‘paralizzata’ dalla sorpresa è poca cosa…

20 aprile: giornata dedicata alla visita del parco, che ha dei colori stupendi, tante sfumature di verde e di giallo, veramente un parco che consiglio di vedere, pieno di animali. Un’area sosta del parco era piena di nyala, animali che non avevo mai visto! La sera dormiamo a Mtubatuba, al Wendy’s. Oggi è stata una giornata piuttosto nuvolosa e umida, tanto che la temperatura si aggira intorno ai 18°. Abbiamo percorso 170 km.

21 aprile: Dopo la pioggia di ieri, chi si aspettava un risveglio con il sole e 28°? Perfetto per l’itinerario di oggi, che prevede l’Isimangaliso wetland park; ci dirigiamo a St. Lucia, dove camminiamo lungo l’estuario del fiume e sulla spiaggia, piena di cartelli di pericolo ippopotami e coccodrilli! In effetti, lungo il fiume avvistiamo numerosi coccodrilli, con i pescatori vicini… mah! Il parco (anche questo caldamente consigliato) ci riserva tante sorprese: kudu, waterbuk, zebre, ippopotami ma soprattutto – inatteso – un rinoceronte lungo la strada, che si fa accompagnare per una parte del suo cammino! Passeggiate e vedute sul marsh e bagno a Cape Vidal, bella e lunghissima spiaggia, selvaggia e solitaria. Rientro a Mtubamtuba (percorsi 160 km.) e cena al Country club (non esaltante).

22 aprile: partenza per Durban, dove abbiamo l’aereo per Nelspruit. A Durban facciamo un rapido giro sul ‘Golden mile’ e lungo il porto, prima di recarci all’aeroporto che dista una cinquantina di chilometri da Durban. A Nelspruit ritiriamo un’altra Kia (sempre con la Budget) e ci dirigiamo verso Graskop, dove dormiamo al Daan’s place. Anche oggi abbiamo percorso 370 km.

23 aprile: Panorama route km. 290 km.
Oggi giornata dedicata alla Panorama route prima di arrivare al Kruger; visitiamo Pinnacle rock, God’s window (purtroppo con la nebbia bassa) e poi tutte le cascate della zona, le Lisbon, le MacMac e le Berlin. Andiamo a vedere quei miracoli della natura che sono le Potholes, e poi le Three rondavels affacciate sul Blyde Canyon, il terzo canyon al mondo per grandezza, uno dei panorami più belli che abbiamo mai visto! Il Blyde canyon è diverso dal Grand canyon, perché è un’immensa distesa coperta di verde. Ma ora è tempo di Kruger: varchiamo il gate di Orpen e ci fermiamo subito all’Orpen camp, che sarà la prima tappa all’interno del parco, dove ci prepariamo una cenetta da gustare sulla veranda del bungalow.

24/25/26 e 27 aprile: in lungo e in largo per il Kruger, anche 10 ore in macchina ma senza fatica alcuna; abbiamo notato che gli incontri migliori, soprattutto felini, si fanno sulle strade asfaltate!!! E noi che talvolta ci siamo addentrati in stradine strette, sterrate e polverose e non abbiamo incontrato nemmeno un animale… In 4 giorni riusciamo a percorrere 820 km e vediamo veramente di tutto, oltre a fare esperienze particolari, tipo venir rincorsi da un elefante un tantino imbizzarrito!

28 aprile: rietro a Johannesburg km. 570: stamani alle 6 siamo già al gate del campo, per l’ultima mattinata nel Kruger; alle 17 saremo a Johannesburg dove ci attende l’aereo per il rientro in Italia… Ci godiamo l’alba lungo la strada, che colora di caldo natura e animali, e come altre volte, salutiamo l’Africa con le lacrime agli occhi…

pinguini_1Per informazioni: beba68.inviaggio@gmail.com


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