Parigi 2013


Una tranquilla passeggiata per Parigi

(racconto di viaggio di Ferny)

Rita ed io andiamo spesso a Parigi, facilmente raggiungibile  da Torino con 29 euro per tratta.
Ci sistemiamo all’Hotel Jules Cesar, vicino alla Gare de Lyon; ci eravamo già stati altre volte, camera doppia, tutti i servizi, senza colazione 90 euro. Era un 2 stelle è diventato 3 stelle, ma non è cambiato niente.
Iniziamo la visita con un giro in zona Les Halles, sono in corso lavori che cambieranno radicalmente la zona, camminiamo tra strette e affollate strade, alcune pedonali, alta la densità di locali e bistrot.
Arriviamo al Centre Pompidou (Beaubourg), un capolavoro dell’architettura contemporanea che da solo vale una visita, dove sono ospitate le collezioni di arte moderna e contemporanea, ma i rinnovi al 5 piano non sono ancora terminati, decidiamo di non entrare.
Sempre affollata da giovani la piazza antistante. A lato la Fontana Stravinsky, stile un po’ disneyland, piace molto ai bambini che si affollano per vedere i coloratissimi robot che si muovono nell’acqua.

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Nei giorni successivi proseguiamo le nostre passeggiate, ci soffermiamo in Place Vendome, una delle piazze architettonicamente più belle ed eleganti della città, di forma ottagonale, circondata da palazzi d’epoca in stile neoclassico con frontoni e colonne, è stata progettata dal Mansart, pronipote dell’architetto della Place des Vosges, è il regno del lusso, famose gioiellerie e delle grandi firme della moda, le vetrine non sono molto appariscenti, ma i gioielli sono mozzafiato. Al centro la colonna di Austerlitz.
Proseguiamo per la Rue des Petites Champs, visitiamo alcuni “Passages”, gallerie commerciali, un po’ strette, piene di piccole boutique, sulle guide ci paiono sopravvalutati, quindi la Place des Victoires e il Palais Royal.
Arriviamo alla cattedrale di Notre Dame, sempre la brutta scalinata, vista nel 2011, posta davanti alla facciata, visitiamo l’interno, godendo della vista (con binocolo) delle vetrate istoriate, sono poche quelle originali.
Terminiamo la giornata con un tè speziato alla menta e dolcetti nella originale caffetteria della Moschea di Parigi. L’edificio è piuttosto anonimo, mentre l’interno sembrerebbe imitare l’Alhambra.

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Abbiamo visitato alcuni musei, al Grand Palais visitiamo l’esposizione dedicata a Georges Braque “il pittore degli intellettuali” il cui stile oscillava tra il fauvismo e il cubismo, le opere provengono da tutto il mondo, ci sono piaciute in particolare le opere giovanili.
Il Grand Palais è un imponente palazzo con volta in vetro a forma di cupola, da sempre è sede di grandi esposizioni temporanee.
Poi al Petit Palais, simile al primo, anche per dimensioni, con un ingresso monumentale un po’ barocco, dove visitiamo il Musee des Beaux Arts, ricco di una vasta collezione di opere d’arte: pitture, arazzi, sculture, arredi ecc. che vanno dall’arte egizia alla moderna, prevalenti le opere francesi, molto presenti i fiamminghi (Durer, Rembrandt, Van Eyck, ecc.), qualche presenza del rinascimento italiano, numerosi  gli impressionisti, due sale sono dedicate alle icone russe. Il museo è molto interessante, non è molto frequentato pur essendo gratis.
Poi il Museo D’Orsay, per la mostra  Masculin/Masculin, un’esposizione di opere del nudo maschile dall’ottocento a oggi, che ha suscitato molte polemiche, molti i grandi pittori presenti, fra tutti Man Ray, Schiele, Cezanne. Poi passiamo alla mostra permanente, il museo è il tempio dell’impressionismo.
Pranziamo nell’elegante ristorante del 1° piano, volte affrescate, specchi e decori alla pareti, il piatto del giorno 15 euro circa. 
Ci siamo concessi un’escursione sul Canal St. Martin, partiamo in battello dalla Senna, zona Place Bastille con destinazione Port de la Villette, si passa in un tunnel sotto la piazza, per superare i 25 metri di dislivello si attraversano una diecina di chiuse, si vede una Parigi fuori dai circuiti turistici, molte le zone alberate panoramiche, è stata un’esperienza piacevole e interessante.
Poi Versailles, per rivedere la Reggia e i giardini, oggetto di restauri durati anni, che li ha fatti tornare all’antico splendore, ora si possono vedere come li vedeva Luigi XIV. Da notare che quest’anno si celebrano i 400 anni della nascita di André Le Notre, ideatore dei giardini il cui stile si diffuse in tutto mondo.

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Grande folla ad ammirare la Galerie des Glaces e le stanze reali con volte affrescate, pareti con decori lussuosi e arazzi, particolarmente nelle stanze della regina, peraltro gli arredi pochi sono originali.
Naturalmente non poteva mancare un giro per le vie dello shopping quindi il Bd. D’Hausmann, dove sui marciapiedi, per la folla, si stenta a camminare, visitiamo i grandi magazzini Printemps con una magnifica cupola, e i Lafayettes, all’interno sono presenti quasi tutti i grandi nomi della moda, naturalmente sono altra cosa dalla Place Vendome e dell’avenue Montaigne.
Quindi passeggiata a Montmartre e Pigalle. La chiesa e il parterre del Sacrè Coeur sono sempre affollati, quindi ci dirigiamo verso Montmartre, giriamo per le vie tra pubs, banchetti con dipinti ecc., siamo anche passati davanti a un edificio che in passato ospitava il Moulin de la Galette di cui non rimane praticamente nulla, al suo posto un ristorante. Arriviamo in Place Blanche verso le 19, lungo il marciapiede dello storico Moulin Rouge, una fila lunga e variegata attende di entrare, fa un certo effetto vedere che si mescolano persone in smoking con altre con zainetto e maglietta, nonostante il passare del tempo, il Moulin esercita ancora molto fascino tra i turisti.
Nell’ultima sera giro notturno a Notre Dame e ai Campi di Marzo per vedere la Cattedrale e la Torre Eiffel illuminati.

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Notizie utili:
Crociera Canal Saint-Martin euro 12, si parte da Port de l’Arsenal in Bd. de la Bastille; arrivo a Port de le Villet, ritorno in metro
Per la metro Abbonamento settimanale, vale dal lunedì alla domenica.
Ristoranti:
a pranzo siamo quasi sempre andati alla Cantine du Bazar, un self service situato al 5° piano del Bazar de l’Hotel de Ville, prezzo buoni (12-15 euro p.p.), vista panoramica su Parigi
Bistrot d’Eustache, prezzi medi, al venerdi e Sabato, musica tipo chitarra, violino.
Cafè de l’Imprimerie, rue st Honorè 40
Le Bistro de Momtmartre
Tutti con cucina media, ambiente informale e giovanile, un po’ più pretenzioso l’ultimo, ma la cucina è la stessa.

Ferny Forner


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