India del Nord e Kathmandu 2010


diario di viaggio dall’11 febbraio al 2 marzo di Primo

Siamo un gruppo di amici che ogni anno si organizza un viaggio. Questa volta eravamo in 9 però all’ultimo momento uno dei nostri, “la guida”, si è dovuto ritirare e pertanto siamo rimasti in 8. Il mio racconto su quello che ho visto sarà molto circoscritto ritenendo più utile, per chi vuole intraprendere questo viaggio, conoscere le mie impressioni ed i miei consigli.
Dopo svariate ricerche su internet e dopo aver letto quasi tutti i racconti trovati sul web relativi ai luoghi che volevamo visitare abbiamo redatto un itinerario e, non avendo a disposizione risorse illimitate, abbiamo da subito escluso le varie offerte dei cataloghi. A questo punto ci siamo rivolti ad alcune agenzie turistiche indiane ma anche quelle molto costose. Su suggerimento di alcuni viaggiatori ci siamo rivolti ad un signore di nome Karni Sing (indiakarni@yahoo.com) il quale autonomamente e con la collaborazione di alcuni autisti organizza tour per turisti soprattutto italiani ad un prezzo veramente conveniente. Tour del genere con agenzie italiane costano molto di più.
Il sig. Karni è una persona onestissima anche se, come leggerete nel mio racconto, alcune sbavature ci sono state dovute però esclusivamente ad agenti a lui collegati. Noi abbiamo versato solo il 25% del costo totale del viaggio, abbiamo subito avuto i biglietti dei 3 voli interni (necessari per il doppio visto di ingresso in India) ed abbiamo saldato il resto dopo 8 giorni dal nostro arrivo.
Per la tratta internazionale abbiamo optato per un volo diretto e ciò per non perdere un giorno per il trasferimento da Roma ad un’altra città d’Europa e poi per Delhi. Abbiamo preso il volo della China Airlines Roma-Taipei che fa scalo a Delhi e che in ore 6,30 si arriva. Un aereo nuovissimo, servizio ottimo, prezzo A/R €. 530,00. Al nostro compagno di viaggio che all’ultimo momento ha dovuto rinunciare hanno rimborsato il biglietto con la sola penale di circa 100,00 €.
Al nostro amico è andata benissimo anche con Karni, ha dovuto pagare solo 100,00 €. di penale per i voli disdetti e gli ha rimborsato tutto l’anticipo versato.
Il miglior cambio lo abbiamo fatto all’arrivo all’aeroporto di Delhi, vi è un cambio proprio al ritiro bagagli. Per non farvi fregare dategli il passaporto e pretendete la ricevuta a me dopo avergliela chiesta mi ha ridato 500 rupie.
Noi per 20 giorni abbiamo cambiato 200,00 € a persona, ci sono bastati. Comunque gli Euro sono ben accetti.
Si viaggiava con un pulmino con 9 posti e con un bagagliaio utile per le nostre otto valigie.
In Nepal abbiamo usato le rupie indiane.
Il viaggio è abbastanza impegnativo. Ogni giorno bisogna mettere in conto 5/6 ore di pulmino per lo spostamento ed al mattino alle 8,00/8,30 si deve partire. Le strade sono pessime e durante l’attraversamento dei centri abitati si trova un sacco di traffico.
E’ necessario entrare nell’ottica della vita degli Indiani e farsene una ragione, loro vivono in simbiosi con gli animali e pertanto le loro feci e le loro urine si trovano dappertutto, in Varanasi è impossibile percorrere le strette strade senza calpestare gli escrementi.
Noi quasi mai abbiamo pranzato in ristorante, si mangiavano le cose che avevamo portato dall’Italia e con quello che si razziava a colazione, soprattutto banane, poi ci si rifaceva a cena.
Evitare di dare la minima confidenza ai venditori altrimenti non vi daranno pace, per i bambini portate cioccolate, caramelle, penne e matite ma dategliele quando siete in un posto isolato altrimenti poi ne arrivano a centinaia.
Tantissimi indiani parlano italiano, Non abbiate timore se non parlate inglese, l’unica difficoltà la trovate in albergo ma fuori tutti o quasi parlano italiano (da non credere).
Poiché siamo tutti del centro Italia il visto lo abbiamo fatto all’ambasciata di Roma, uno dei nostri abita lì ed allora è stato tutto semplice (€.50 per il doppio visto).
Il costo pro-capite per tutti gli spostamenti, alberghi, cene e colazioni, escursioni sul cammello, sull’elefante, sul Gange (2) €. 1.330,00.
Erano escluse le mance, gli ingressi ai vari templi e musei ed i pranzi (comunque sono stati sufficienti per il tutto i 200 €. cambiati).
Vaccini: a noi l’ASL ha consigliato due vaccini: il tifo e l’epatite A. Abbiamo portato il Larian qualora ci avesse colpito la malaria (in questo periodo ed in questa zona non c’è rischio). Portatevi sempre in borsa un disinfettante per le mani ed uno spray antizanzare per la sera. Portatevi una macchinetta antizanzare per la camera (a volte qualche zanzara c’è).
Utili sono state i soprascarpe (quelli dell’ospedale) per l’ingresso ai templi.
In febbraio vanno bene le maniche corte ed i pantaloni estivi mentre la sera rinfresca ma cmq è sempre primavera inoltrata.

SPESE
Volo internazionale:                        €.     530,00
Visto per l’India                                €.       50,00
Agenzia Karni                                  €.  1.330,00
TOTALE                                                1.910,00 

PROGRAMMA

11 febbraio: partenza da Roma Fiumicino ore 22,40
Verso le 19,00 ci incontriamo all’aeroporto, c’era chi arrivava da Roma, chi da Ticciano, chi da Perugia ed è venuto a salutarci anche Antonio dalla Toscana, “la guida” che, per non lasciare la sua compagna incinta di otto mesi, ha rinunciato al viaggio (dopo due giorni dalla nostra partenza è diventato papà di un bel maschietto). Check-in velocissimo, cena in aeroporto e partenza puntuale.

12 febbraio: Arrivo a Delhi e prosecuzione per Mandawa
Hotel Mandawa Haveli
All’arrivo a Delhi ad aspettarci c’era un incaricato di Karni, Darha, che ci ha fatto da autista nel nostro viaggio fino a Kajurajo e, senza sostare a Delhi, siamo andati direttamente a Mandawa dove abbiamo alloggiato all’Hotel Mandawa Haveli mentre per la cena siamo andati ad un Hotel vicino (e più bello) di nome Castle Mandawa Hotel.
L’impatto con la realtà dell’India è stato scioccante sia per quanto riguarda il traffico caotico sia per quanto riguarda la situazione delle strade e delle condizioni di vita degli abitanti.

13 febbraio:   Fatehpur / Deshnoke / Bikaner
Hotel Lallgarh Palace

Dopo la prima colazione con una guida locale messaci a disposizione da Karni ed una leggerissima pioggia abbiamo visitato gli Haveli di Mandawa. Questa cittadina è situata nella zona dello Shekhavati ed è ricca di haveli, belle dimore che furono di proprietà di facoltosi mercanti e dagli stessi abbandonate per trasferirsi a Delhi.
Dopo aver caricato i nostri bagagli sul pulmino di Darha abbiamo proseguito il nostro viaggio per Bikaner. Siamo sempre sorpresi dalle pessime condizioni delle strade, dalla vetustà dei mezzi di trasporto che incontriamo nonché dalle pessime condizioni dei paesi che attraversiamo per raggiungere la meta.

Visitiamo la fortificazione di Junagarh e successivamente ci rechiamo in visita al  Tempio  di Karniji dove i topi godono di protezione. E’ indescrivibile e per noi incomprensibile quello che abbiamo visto. Numerosi seguaci portano del cibo ai topi e questi viaggiano indisturbati fra i piedi dei numerosi visitatori.
In serata, dopo aver cenato nel nostro albergo possiamo assistere ad uno spettacolo all’aperto organizzato per i clienti.

14 Febbraio:  Kheechan / Ramdeora / Jaisalmer
Hotel Rang Mahal
Dopo la prima colazione si parte in direzione di Jaisalmer. Durante il viaggio ci fermiamo a  Kheechan, un villaggio dove si possono ammirare migliaia di gru ed altri uccelli migratori.
Raggiungiamo poi Ramdeora  per visitare il tempio di nome Ramdev Mandir Temple dove viene adorato un santo, Ramdev, ed il suo cavallo.
Nel pomeriggio, dopo il check-in nel nostro albergo ci rechiamo in giro per la città  dapprima a visitare il lago di ed in serata ci rechiamo in un promontorio da dove possiamo ammirare la maestosità della fortezza e guardare il posto dove gli abitanti del luogo cremano i loro defunti.
Al ritorno cena in albergo.

15 febbraio:   Khuri / Jaisalmer
HOTEL RANG MAHAL
Jaisalmer si trova al vertice occidentale del triangolo della regione del Marwar, l’area desertica del Rajasthan ed in questo posto si respira l’area del deserto. E’ anche chiamata la città del cammello.
In mattinata con la nostra guida ed a bordo del nostro pulmino ci rechiamo a visitare il Forte. Le mura di cinta del forte si snodano per 5 Km e contano ben 99 torri. All’interno del Forte si trovano, oltre al palazzo reale, numerosi templi jainisti.
Nel pomeriggio visitiamo il centro della città dove possiamo ammirare la facciata della Patvon Ki haveli nonché la Haveli di Seth Patva che ha facciate finemente scolpite che sembrano costruite con legno di sandalo piuttosto che in pietra.
Successivamente, nel tardo pomeriggio ci rechiamo nel piccolo villaggio di Khuri, 55 km fuori da Jaisalmer, circondato da incantevoli dune di sabbia del deserto del Thar. A dorso di cammello, raggiungiamo queste dune per ammirare un affascinante tramonto nel deserto.

16 febbraio:   Osiyan / Jodhpur
HOTEL PARK PLAZA
Dopo la prima colazione si parte per Jodhpur. Lungo il tragitto, in una località che si chiama Osian, il tempio induista di Sachiyamata. Sulla strada ci rechiamo a Ranakpur per visitare un importante complesso templare jain. Arrivati a Jodhpur visitiamo il Jaswant Thada ed un magnifico palazzo di un Maraja di nome Umaid Bhawan. Da questa altura si osserva un magnifico panorama sulla fortezza maestosa di Mehrangarh nonché sulla città di Jodphur con le sue case blu dei Brhamini.
Successivamente ci rechiamo a visitare la fortezza di Mehrangarh, con l’ausilio di un audio guida, ammiriamo i suoi bellissimi palazzi.
Di ritorno al nostro Hotel ci fermiamo a visitare un grandissimo mercato (il più bello visto in India) con in vendita di tutto e di più.

17 febbraio:   Pushkar
HOTEL JAGAT PALACE
Dopo la prima colazione, di mattino presto, si parte per Puskar. Lungo il percorso il solito spettacolo di paesaggi, di mezzi di trasporto carichi all’inverosimile, delle persone che vivono ai margini delle strade di comunicazione. Arrivati a Puskar visitiamo l’unico tempio di Brahma in India, successivamente il lago di Pushkar considerato sacro dagli indù. Pushkar infatti significa “Lago creato da un fiore” dove molti pellegrini vanno a fare le loro abluzioni. Famoso è poi “il passaporto di Pushkar”, cioè il segno distintivo (un braccialetto di corda rossa) che i nuovi arrivati hanno e che significa che hanno già espletato la “Puja” (preghiera). Ovviamente il servizio è a pagamento.
In serata visitiamo la città ed i numerosi templi tra cui quello di Ramavaikunth, edificato nei primi anni del ‘900. E’ uno dei templi più vasti ed elaborati di Pushkar.
Cena in albergo poi tutti a nanna.

18 febbraio:  Jaipur
Hotel Khandela haveli
Dopo la prima colazione si parte per Jaipur, la città dove abita il nostro autista nonché Karni, il nostro tour operator in India.
Durante il percorso facciamo una sosta al tempio delle scimmie. Credo che si chiami così perché questi simpatici animaletti hanno occupato una decadente residenza di un Maraja ed ora viene utilizzata come attrazione per i turisti.
Prima di andare in Hotel visitiamo un bellissimo tempio, pulito e con dei giardini curati tutto intorno. Il tempio si chiama Govindji Mandir. Il tempio è riccamente ornato ed all’interno vi è una statua di Krishna proveniente da Vrindivan, a nord di Agra, che secondo la tradizione è il luogo dove si manifestò l’incarnazione di Vishnu.
Poi in Hotel per la cena ed il meritato riposo; è stata una lunghissima ed intensa giornata.

19 febbraio:   Ambra/Jaipur
Hotel Khandela haveli
Dopo la prima colazione ci rechiamo alla fortificazione di Amer, distante circa 10 Km. da Jaipur. Il nostro autista ci lascia ai piedi del forte dove veniamo fatti salire a due a due sopra gli elefanti mentre la discesa la facciamo a piedi. All’interno della fortificazione ci sono molti palazzi e costruzioni reali veramente molto belli. La costruzione fu iniziata nel 1592 e terminata dal maharaja Jai Singh I nel 1627.
Successivamente ci rechiamo a visitare il City Palace, una costruzione del 1729 adibita tutt’ora a residenza del Maharaja (che abbiamo visto durante uno dei suoi spostamenti) ma una parte del palazzo è stata aperta al pubblico nel 1959 e adibita a museo.
Nel pomeriggio visitiamo la vecchia città chiamata  “città rosa”. Il colore rosa delle case fu voluto dai governanti di Jaipur in occasione della visita del principe di Galles, futuro Edoardo VII, nel 1883. Possiamo anche ammirare la facciata rosa e bianca dell’Hava Mahal (palazzo dei venti).
In serata ci rechiamo a casa di Karni per la sistemazione della pratica di viaggio e dove lo stesso omaggia le signore presenti di stoffe bellissime. In serata lo stesso Karni cena con noi nel nostro albergo.
In giornata un componente del nostro viaggio è stato colpito dalla sindrome del viaggiatore che grazie alla disponibilità e gentilezza di Karni si è risolta nella giornata stessa e nel migliore dei modi.

20 febbraio:  Fatehpur Sikri /Agra
HOTEL CLARKS SHIRAZ
Dopo la prima colazione si parte per Agra. Carichiamo sul nostro pulmino tutte le nostre cose. Durante il percorso visitiamo  Fatehpur Sikri, una bella città costruita da Emperor Akbar e successivamente abbandonata. Fatehpur Sikri è dal 1986 patrimonio dell’umanità, all’interno della città vi sono numerosi monumenti,  il Jama Masjid, un bello palazzo – il Panch Mahal e il Buland Darwaza.
Ci rechiamo alla fortificazione di Agra. L’imperatore Akbar di Mughal ha costruito questa fortificazione maestosa, successivamente ampliata dagli imperatori Jahangir e Shah Jahan. All’interno della fortificazione ci sono grandi palazzi, corridoi e giardini.
In serata ci ritiriamo in Hotel perché domani mattina sveglia all’alba per la visita del monumento più importante dell’India.

21 febbraio:  Gwalior / Orchha
HOTEL ORCHHA RESORT
Alle ore 6 del  mattino si parte per la visita al Taj Mahal.  La luce del primo mattino è perfetta per la visita e per fare delle foto. Bellissime quelle con il riflesso del monumento sullo specchio d’acqua adiacente.
Questo monumento è considerato una delle meraviglie del mondo, si dice la 7°. Nel 1983 è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’Imperatore Shah Jahan amava teneramente la moglie Mumtaz Mahal, sposata all’età di 20 anni, mori tre anni dopo la sua ascesa al trono dando alla luce il suo 14° figlio. Sconvolto dal dolore l’imperatore iniziò la costruzione del Mausoleo. All’interno vi sono le tombe di entrambi.
Terminata la visita si ritorna in Hotel per la colazione e poi si riparte per Orcha.
Durante il percorso per raggiungere la nostra meta facciamo visita al forte di Gwalior. Il forte è arroccato sua una cresta di arenaria e si estende per quasi 3 Km. ed è circondato da mura massicce alte 10 mt. Si accede al forte e al palazzo attraverso una serie di portali riccamente decorati.
Arriviamo in città in serata dove dopo una breve visita della stessa ci ritiriamo in Hotel per la cena. Siamo molto stanchi, è dalla 5 del mattino che siamo in piedi.

22 febbraio:  Khajuraho
HOTEL CLARKS KHAJURAHO
Al mattino ci rechiamo a visitare i famosi templi dell’amore di Khajuraho. Khajuraho è un remoto villaggio nel nord del Madhya Pradesh, anche questi monumenti sono patrimonio dell’umanità, i templi sono divisi in tre parti e decorati da tante sculture, le più famose sono quelle del Kamasutra.
Successivamente ci rechiamo alla visita del villaggio accompagnati dalla nostra guida e da altri giovani ragazzi che ci vogliono fare da guida per poi avere una mancia. La visita del villaggio mette in evidenza i problemi di igiene di questa gente, le fogne a cielo aperto emanano odori nauseanti.
In serata ci rechiamo in un teatro dove assistiamo ad uno spettacolo fuori programma che ha soddisfatto soltanto la nostra guida.
Sul tardi ritorno in Hotel per la cena e pernottamento.

23 Febbraio:   Khajuraho/Varanasi
Hotel RADISSON VARANASI
Al mattino, dopo la prima colazione e prima di raggiungere l’aeroporto per il primo dei nostri spostamenti interni, visitiamo un mercato locale con in vendita montagne di spezie.  Possiamo ammirare anche come numerose persone fanno il bagno in un fiume sporchissimo.
Nel pomeriggio arriviamo a Varanasi e all’aeroporto conosciamo il nostro autista in loco nonché un incaricato di Karni i quali ci accompagnano in Hotel. Dopo il check in si parte per un giro in barca sul fiume Gange. Il nostro pulmino ci lascia distante dal fiume che raggiungiamo con dei risciò. E’ stata un esperienza unica, viaggiare in mezzo ad un traffico pazzesco e con un inquinamento indescrivibile. Raggiungiamo il fiume dove ci aspetta il nostro barcaiolo che ci accompagna lungo le rive del Gange da dove assistiamo alla funzione serale con i suoi caratteristici suoni e luci. Ormai è notte fonda e si ritorna in albergo per la cena.

24 febbraio:   Varanasi
Hotel RADISSON
Al mattino presto, senza aver fatto colazione, raggiungiamo all’alba con il pulmino  la stazione dei risciò con i quali raggiungiamo le rive del Gange. Saliti sulla barca assistiamo al rito della purificazione (numerose persone, uomini e donne, si lavano lungo le rive del fiume). Per raggiungere i risciò per tornare in Hotel la nostra guida ci fa passare per dei vicoletti stretti e puzzolenti. A stento riusciamo a sopportare tale tortura tant’è che invitiamo la guida a portarci fuori da questi vicoli prima possibile.
Dopo la colazione si riparte verso il Gange per assistere ad una cremazione.
Raggiunta la riva del fiume con il solito risciò veniamo accompagnati dalla guida all’interno di una stalla per buoi da dove si vede la scalinata dove vengono cremati i corpi dei defunti. Vi è un gran via e vai di corpi con vestiti di carta colorati in oro e rosso, portati con una barella sulle rive per il rito della cremazione. Assistiamo alla posa sopra una catasta della legna di un cadavere svestito dei filamenti colorati e rimasto avvolto in un lenzuolo bianco. Il cadavere è stato ricoperto di legna e successivamente un incaricato ha dato fuoco alla catasta di legna. Volutamente non abbiamo assistito alla cremazione completa. Ci avevano proposto di filmare e fotografare l’evento dietro il pagamento di una cifra di 2.000 rupie per ogni minuto di ripresa ma poiché ciò e vietato abbiamo declinato l’invito.
Nel pomeriggio facciamo un giro per Varanasi a bordo dei caratteristici taxi costruiti sull’autocarro Ape Piaggio.
Rientriamo in Hotel per la cena e per preparare di nuovo i nostri bagagli. Si riparte.

25 febbraio:  Varanasi/ Kathmandu
HOTEL MARSHYANGD
Dopo la prima colazione partenza per l’aeroporto per prendere il volo per Kathmandu delle ore 12,10 per arrivare a Kathmandu alle ore 13,20. Numerose formalità di ingresso in Nepal per la compilazione di numerosi e complicati moduli al fine di ottenere il visto di ingresso dietro pagamento di 25$.
Durante il tragitto il nostro accompagnatore ci comunica che la guida in italiano assicurataci da Karni è stata disdetta. Senza perderci di coraggio ci mettiamo alla ricerca, con l’aiuto dell’accompagnatore, di una guida in italiano che troviamo quasi subito e che al nostro arrivo troviamo puntuale in albergo.
Purtroppo la sistemazione in questo Hotel non ci soddisfa, le camere sono sporche ed i letti pure. Con la nostra guida ci rechiamo ad posto pubblico per telefonare a Karni ma questi ci liquida affermando che non può fare nulla e per il fatto che ci aveva inviato il link dell’Hotel a suo giudizio ciò significava la nostra accettazione. La conversazione si interrompe ma noi ritelefoniamo ed egli ci chiede tempo e comunque ci prospetta il pagamento di un supplemento. Visto che non risolviamo il problema con Karni interpelliamo il responsabile dell’agenzia locale cui Karni si era rivolto. Finalmente questi si prodiga per risolverci il problema e ci propone il cambio di hotel per il mattino successivo senza il pagamento di un supplemento.
La cena in questo Hotel è di nostro gradimento (una delle migliori cene) la notte un po’ meno.

26 febbraio:   Kathmandu
GRAND HOTEL
Dopo la prima colazione all’ Hotel Marshyangd carichiamo i bagagli per raggiungere il nuovo Hotel poco distante. Questo è davvero bello.
Si inizia la visita della città di Patan  che è situata pochi chilometri a sud di Katmandu. La Piazza Durbar Square è il posto più importante della città. Nella piazza si trovano alcuni spettacolari templi, risalenti ai tempi delle antiche città imperiali.
Nella piazza principale della capitale nepalese c’è il palazzo dalle finestre intarsiate di legno dove vive la 14° Kumari, Matina Shakya (età 5 anni e nominata  nel 2008). La Kumari è la personificazione di Taleju, una delle dee più importanti del pantheon induista nepalese, essendo una rappresentazione della moglie di Shiva.
A sceglierla è una ”commissione” di otto specialisti rituali, fra i quali il sacerdote del tempio di Taleju. L’eletta deve possedere le ”32 perfezionì’, tra le quali la bellezza, la pelle chiara e profumata, la dentatura perfetta, i seni poco appariscenti. Si affaccia dalla sua finestra a richiesta dei turisti che lasciano offerte in una scatola nel cortile, stando bene attenta a non farsi fotografare.
Dietro questa esile figura ingioiellata e truccata c’è comunque un misto di storia, tradizione e leggenda. Quello che sorprende di più è la storia umana di una bambina, strappata alla sua famiglia all’età di tre-quattro anni per diventare la dea in terra. Non lo sarà a vita, ma fino al primo mestruo, quando sarà sostituita da una nuova Kumari. Infatti si ritiene che la Kumari, avendo le mestruazioni, contaminanti secondo l’ induismo, perda la sua purezza e la capacità di incarnare una dea.
In serata ceniamo nel nostro albergo, una chiacchierata e poi tutti a letto.

27 febbraio:   Kathmandu
GRAND HOTEL
Al mattino, dopo la prima colazione, partenza per Bhaktapur  anche conosciuta come Bhadgaon o Khwopa, è un’antica  città newari  nella parte est della valle di Kathmandu ed è una delle 58 municipalità del Nepal, costituita nell’anno nepalese 2006 (1950 d.C.).
Successivamente ci rechiamo a visitare la stupa di Boudhanath la quale si trova a 8 km da Kathmandu. E’ un grande stupa con due grandi occhi di Buddha, circondato dalle case pittoresche, negozi e alcuni monaci tibetani. Attorno ad essa sono stati costruiti 50 monasteri buddisti tibetani, a causa del grande afflusso di rifugiati dopo l’invasione del Tibet da parte della Cina. Boudhanath è uno dei siti del Nepal dichiarati dall’UNESCO Patrimonio Mondiale e uno dei principali attrazioni turistiche a Kathmandu. È la più grande stupa in Nepal e una delle più grandi al mondo. E’ stata costruita nel V secolo, durante il regno di Deva Mana su una base ottagonale.
Nel pomeriggio la guida ci accompagna in un luogo dove avvengono le cremazioni ma non riusciamo a vederne nessuna, solo alcuni fuochi accesi ma nessun segno di cadaveri bruciati. Solo in un posto abbiamo assistito alla cerimonia dello spargimento delle ceneri da parte dei parenti.
In serata, prima e dopo la cena, shopping sfrenato da parte delle nostre signore in un negozietto vicino al nostro albergo.
Poi a nanna, domani si riparte per Delhi.

28 febbraio:   Kathmandu/Delhi
HOTEL FLORENCE INN
Oggi ce la prendiamo con comodo, dopo la prima colazione ultime spese e partenza per l’aeroporto. Le procedure d’imbarco sono state estenuanti, Il nostro accompagnatore cerca di spillarci delle rupie adducendo che queste servivano per il visto a Delhi ma noi rifiutiamo mostrando il nostro doppio visto per l’India. Comunque per superare i numerosi e fastidiosi controlli e compilazione di moduli dobbiamo cedere e pagare le guardie addette ai controlli. Come se non bastasse e con nostra grande sorpresa, mentre salivamo sulla  scaletta dell’aereo, quarta perquisizione.
Appena decollati possiamo ammirare la catena dell’Himalya che spuntava da sopra le nuvole. Lo spettacolo è durato a lungo in quanto l’aereo ha costeggiato tutta la catena montuosa.
Arriviamo a Delhi che è ormai notte, prendiamo possesso del nostro confortevole Hotel a New Delhi. Per questo volo interno siamo partiti dal nostro Hotel a Katmandu alle ore 10,00 e siamo arrivati a Delhi alle ore 19,30.
Cerchiamo di prendere accordi per il giorno dopo con l’autista messoci a disposizione ma veniamo a sapere che domani a Delhi è giorno di festa e pertanto fino alla 14,00 lui non sarà disponibile. Facciamo notare che il nostro programma di viaggio prevede il pullman e l’autista a disposizione per l’intera giornata e pertanto insistiamo e chiediamo ad esso di contattare la guida. Vista la nostra ferma decisione cedono alle nostre richieste ed otteniamo di fare il nostro giro per Delhi con partenza alle ore 8,30. Questo è il secondo errore di Karni. Infatti avrebbe dovuto prevedere la festività e magari farci fare questa visita all’inizio del nostro viaggio.
Si è fatta l’ora di cena, non c’è il self service, cena alla carta.

01 marzo:  Delhi
HOTEL FLORENCE INN
Oggi è giorno festivo a Delhi e pertanto non troviamo affatto traffico, gli spostamenti fra un posto e l’altro sono veloci. Notiamo che la nostra guida in italiano ha molta fretta ma noi lo calmiamo e pretendiamo di fare questa visita a modo nostro visitando tutto quello che era previsto.
Per prima cosa ci rechiamo a far visita alla vecchia residenza del viceré, ora sede del parlamento, della sede della presidenza e dei vari ministeri governativi. Una zona veramente bella, non sembra proprio di essere nell’India che abbiamo visto fino ad ora. I giardini sono curatissimi e tutt’intorno è pulito. Chiediamo ed otteniamo di visitare anche un monumento ai caduti chiamato la porta dell’India.
Ci rechiamo a visitare  il Jama Masjid che è una delle più grandi moschee in India, conosciuto anche con il nome di “Masjid-i-Jahan Numa. Situato nei pressi del Forte Rosso a Delhi, è uno degli ultimi monumenti costruiti dall’ imperatore Mughal Shah Jahan. La visita non è consentita perché è in corso una messa e pertanto in quanto non musulmani non possiamo entrare. Il Jama Masjid di Delhi è costruito in arenaria rossa, con un ampio uso di marmo bianco. Gli interni della moschea sono intarsiati con strisce di colore nero. Ci sono voluti sei anni per completare questo semplice ma elegante monumento.
Visitiamo anche il Qutab Minar è una “torre della vittoria”, alta 73 metri, costruita a cavallo del XIII e XIV secolo.
Poiché abbiamo poco tempo da dedicare a Delhi andiamo di corsa verso il Bahai Temple o  fior di loto. Il tempio a forma di fiore di loto rivestito in formelle di marmo bianco fu costruito nel 1987 ed è conosciuto come il moderno Taj d’India. La costruzione si eleva ad una altezza di 40 metri con tre parti principali composte da nove petali l’una di calcestruzzo rivestito con marmo bianco.
In zona vi è anche la tomba di Gandhi che visitiamo.
Poi un giro per la vecchia Delhi e ritorno in albergo. Notiamo numerose persone con il viso ed i vestiti colorati per la festa dei colori in corso.
Nel pomeriggio, dopo il riposo, una passeggiata nelle strade intorno al nostro hotel ma numerosi negozi sono chiusi per la giornata festiva.

02 marzo:  Delhi/Roma
Dopo la prima colazione si va all’aeroporto per imbarcarci sul  volo per Roma ma poiché abbiamo perso un po’ di tempo per le ultime spese, dobbiamo all’abilità del nostro autista se siamo arrivati in aeroporto solo un paio d’ore prima della partenza. Le solite formalità e partenza del volo alle ore 15,00 con oltre mezz’ora di ritardo. Per le prime due ore abbiamo viaggiato con turbolenze continue.
Alle ore 19,00 siamo atterrati e la nostra avventura è terminata.
E’ stato un viaggio sicuramente indimenticabile.


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