Bangalore giugno 2007 – centro Vanaprastha


di Sonia

Vanaprastha children’s home è un centro di accoglienza per bambini orfani o disadattati che si trova in India, nello stato del Karnataka, alla periferia della città di Bangalore.
Al momento il centro ospita circa 60 bambini dai 2 ai 16 anni di età.
La struttura è nata grazie ad un’opera di volontariato e di beneficenza di un ragazzo italiano, Alessandro Sinatra, scomparso prematuramente  in un incidente stradale, e proseguita in seguito dalla sua famiglia e dagli amici più cari.
L’associazione che segue questo progetto si chiama “Amici di Ale”, non ha scopo di lucro e si propone di perseguire esclusivamente iniziative di solidarietà sia in Italia che all’estero.
Adiacente il Centro Alessandro Sinatra é stato costruito un ambulatorio che offre assistenza medica ai bambini di Vanaprastha e agli abitanti dei villaggi circostanti sprovvisti di strutture sanitarie. Con i fondi fino ad oggi pervenuti tramite l’associazione ed altre forme di solidarietà, è stata edificata la scuola Vanaprastha International School, che al momento accoglie circa 500 bambini delle classi inferiori, provenienti dai villaggi circostanti.
La scuola è tuttora in fase di ampliamento, con la costruzione di un ulteriore piano che ospiterà i bambini delle classi superiori, di campi per l’ attività sportiva ed di un parco ricreativo.
Grazie ai 3 scuolabus che si avvicendano continuamente la frequenza scolastica diventa possibile.
Vivere lo scuolabus per noi europei diventa un’esperienza unica!
La capienza di 40 posti circa non limita il carico che spesso raddoppia. Nei sedili da quattro persone trovano posto almeno 6 o 7 bimbi, molti dei quali in lacrime i primi giorni di scuola, che non vorrebbero mai lasciare la mamma o il papà alla fermata dell’autobus.
L’ animo si riempie di tenerezza…. In quei momenti vorresti abbracciarli ad uno ad uno e stringerli al cuore.
Questa è una delle più intense sensazioni che ho portato con me al ritorno dal soggiorno trascorso insieme a loro. Lo scorso anno ho passato una settimana al centro Vanaprastha con mio figlio e il mio compagno.
Un’esperienza profonda ed indimenticabile, in quanto a gioia, spontaneità ed amore che questi bambini sono riusciti a trasmetterci.
Per quanto tu possa donare a loro, è sempre meno di quanto loro sono disposti a donare a te.
La Casa è organizzata come una famiglia ed i bambini sono seguiti da un religioso, Padre Sibi, che,  con il supporto di Suore e volontari, riesce ad animarla tutti i giorni di sorrisi e grida spensierate, musica, balli, pace e serenità, preghiera e amore.
La forza e l’unione del gruppo sono la spontaneità e la disponibilità dei bambini, il sostegno dei grandi verso i più piccoli.
La diffidenza che spesso mostrano all’arrivo di nuove persone, dovuta spesso alle difficoltà avute nel corso della loro vita, in pochissimo tempo si trasforma in amore e allegria.
Il “buongiorno” ,“good morning” o “welcome”, lascia il posto alla  dolce e musicale parola “shanthi om”, che letteralmente significa “ la pace sia con te”.
Questi bambini sono spontanei e sinceri a differenza dei figli dell’occidente. Non fanno capricci!!!!!!!! E per cosa poi? Non c’è n’è motivo. Non hanno bisogno di cose superflue che fanno tanto disperare  i nostri piccini.
Le semplici e forse dimenticate bolle di sapone, sono uno tra i doni che li ha resi  assai felici !!!!! Potreste crederci ???????
Come possiamo dunque continuare a mantenere vivo ciò che Alessandro e tutti noi desideriamo?
La solidarietà è un sorriso che può spuntare sul viso di una persona bisognosa, e regalarti quella freschezza che pensavi non esistesse più.

Per informazioni più dettagliate relative alle attività del Centro Vi consiglio inoltre di visitare i siti www.vanaprastha.org e www.amicidiale.org.

“Tutto Ciò Che Non Va Donato Va Perduto”


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